Torre di Ruggiero – commemorazione del 4 novembre
Tutta la comunità di Torre di Ruggiero,si è stretta per la commemorazione del 4 novembre e tanti sono stati i caduti di Torre di Ruggiero nelle due guerre mondiali,ricordati i loro nomi nel corso di una toccante cerimonia,la mattinata iniziava con il corteo che da palazzo Anna,sede del comune si snodava per le antiche vie dell’intatto borgo,presenti il sindaco Giuseppe Pitaro, il presidente del consiglio Domenico Barbieri,vari amministratori comunali,il corpo della polizia municipale con il comandante Vito Sangiuliano con il gonfalone del comune, la protezione civile con il responsabile Gabriele Raimondo, la stazione carabinieri di Cardinale con il maresciallo Alfredo Maio. Il lungo corteo accompagnato dalle note della banda di Cardinale-Torre di Ruggiero diretta dal maestro Nicola Salvi, arrivava fino a piazza del popolo dove nella chiesa di Santa Domenica veniva celebrata la santa messa da don Fiore Capace che con parole toccanti e preghiere ricordava i caduti per la patria. Alla fine della santa messa il corteo ha percorso le antiche vie in pietra e porfido mentre una bella giornata di sole rendeva ancora più coinvolgente la cerimonia fino al monumento dei caduti che è situato accanto al santuario Mariano della Madonna delle Grazie,la solenne celebrazione e la benedizione,mentre la tromba intonava il silenzio,molto toccante il discorso del sindaco Giuseppe Pitaro che ricordando la figura e i nomi dei caduti e ha ringraziato i tanti giovani che grazie al loro sacrificio hanno creato una nazione democratica nel rispetto delle regole. Perchè il 4 novembre è un giorno importante per la storia d’Italia? Perchè si celebra in questa data l’armistizio che nel 1918 pose fine alle ostilità tra l’Italia e l’Austria – Ungheria, concluse sul campo con la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto. Una vittoria frutto della dedizione, del sacrificio e dell’unità del popolo italiano. Una vittoria che costò la vita a 689.000 italiani mentre 1.050.000 furono i mutilati e i feriti: cifre che devono far riflettere, numeri da ricordare.Come cominciò? Il 28 giugno 1914 uno studente serbo spara contro l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria. L’attentato, di matrice anarchica, innesca una serie di reazioni che culminano il 28 luglio del 1914 quando l’Austria presenta la dichiarazione di guerra alla Serbia: è l’inizio di un conflitto che, per la prima volta nella storia, assume un carattere mondiale. L’Austria, la Germania e poi la Turchia scendono in campo contro la Serbia, mentre con quest’ultima si schierano la Russia, la Francia, l’Inghilterra e poi il Giappone e gli Stati Uniti. La guerra sul fronte italiano durò 41 mesi: più di tre anni di freddo e fame sotto il rombo delle artiglierie nemiche, con in prima linea ragazzi provenienti dalle più diverse aree geografiche d’Italia, uniti tutti da una bandiera: il Tricolore. Le perdite italiane e in uomini e in materiali furono gravissime. Nel pomeriggio del 3 novembre i delegati austriaci firmano la resa. L’armistizio (patto di Villa Giusti) entra in vigore il 4 novembre 1918. Termina così la guerra sul fronte italo – austriaco, pochi giorni prima della conclusione generale del conflitto, che vede il crollo della Germania e dell’Impero austro – ungarico.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]