Montepaone – spettacolo teatrale per i ragazzi del CSM
Continua il percorso riabilitativo degli utenti del centro di salute mentale di Montepaone lido,laboratori artistici,teatrali,formativi e in questo ambito presentata presso il piccolo teatro d’arte del presidente Edoardo Servello,la rappresentazione teatrale”no ti hfidara mancu do megghju amicu toi”una commedia comico dialettale in due atti di Gregorio Squillacioti e con il regista Innocenzo Messina, interpretato con grande allegria e professionalità dai giovani che afferiscono al centro,il CSM,l’associazione AMA Calabria e la compagnia teatrale “il raggio” hanno messo in scena una commedia dalla trama accattivante che ha divertito il numeroso pubblico presente,Ferdinante e Peppino sono due grandi amici che vivono in un piccolo paesino di colina,un bel giorno arriva dalla città Silvia,ragazza dai modi raffinati e di buona famiglia,Alfredo il barista,si innamora follemente di lei ma Ferdinante per poter conquistare la giovane ragazza inventa una storia assurda che volgerà al termine quando Nicola,l’aiutante di Alfredo racconterà tutto a Titina, rustica contadinella da sempre innamorata di Ferdinante, e sarà proprio lei a fare crollare clamorosamente il castello di bugie costruito a regola d’arte dallo stesso,una commedia degli equivoci che ha divertito il numeroso pubblico. Nella stessa giornata allestita la mostra -mercatino di Natale- con prodotti realizzati proprio dai giovani utenti,arte del vetro,presepi artigianali,sopramobili in stile,il tutto realizzato con lo scopo di cofinanziarsi perché Ama Calabria è a costo zero per l’ASP provinciale,queste iniziative benefiche non incidono sui costi gestionali,presenti anche esponenti dell’amministrazione comunale di Montepaone,dirigenti e operatori del CSM,dell’ASP e molti genitori.
Presso il CSM di Montepaone lido è attiva l’associazione AMA Calabria dove è attivo un gruppo di auto-mutuo-aiuto per persone con disagio psichico,il tutto si sviluppa con una sana combinazione che intreccia l’aiuto formale,tecnico,sanitario e specialistico ma quello che emerge è il grande calore umano e il coinvolgimento degli operatori e dei loro familiari.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]