Montepaone – i termini di rilascio bonario stanno finendo,in arrivo sfratto esecutivo
Corrono veloci le lancette di un orologio che non guarda in faccia a nessuno,invitati da parte del comune di Montepaone,al rilascio bonario le dieci famiglie che hanno occupato in piazza della rivoluzione dieci appartamenti di proprietà del comune di Montepaone,case ultimate da tempo ma ancora non assegnate,nonostante una graduatoria fosse stava ultimata da tempo,ma si sa che chi ha bisogno questo tempo non lo dispone,da qui l’occupazione,cosa potrebbe succedere ora a Montepaone? Ogni Comune (compreso quello di Montepaone) dovrebbe aver adottato un regolamento a norma e per gli effetti rispettivamente degli artt. 52 e 63 del D. Lgs. 446 del 15.12.1997 e successive modificazioni, al fine di disciplinare:a) il rilascio di concessioni riguardanti le occupazioni di qualsiasi natura e tutti gli altri provvedimenti inerenti e/o conseguenti relativi alle occupazioni di suolo, sottosuolo e soprassuolo pubblico appartenente al demanio e al patrimonio indisponibile del Comune, nonché alle aree asservite all’uso pubblico;) le occupazioni di aree di proprietà privata sulle quali risulti regolarmente costituita, nei modi e termini di legge, una servitù di pubblico passaggio;c) l’applicazione del canone, previsto dall’art. 63 del D. Lgs. 446/1997, che grava sulle aree di cui alle precedenti lettere a) e b).Le occupazioni di suolo pubblico o di aree e spazi pubblici realizzate senza il necessario provvedimento di concessione comunale sono considerate abusive. Il regolamento comunale dovrebbe indicare il “procedimento per la sanatoria di dette posizioni e garantirne l’effettiva realizzazione, laddove ne sussistano i requisiti di legge. Esistono infatti dei procedimenti ex-post che sanano le posizioni abusive (e che ogni Comune DEVE garantire ai propri cittadini, attraverso il regolamento di cui sopra – un esempio è il regolamento del comune di Treviso , esempio: Chiunque occupa abusivamente un alloggio comunale o di proprietà di un Istituto Autonomo Case Popolari lo deve segnalare alla Ripartizione Patrimonio. La Ripartizione invita l’occupante a presentare domanda di sanatoria (è disponibile un apposito modulo anche presso l’Ufficio Relazioni con il Cittadino) e contestualmente richiede agli uffici competenti la certificazione anagrafica del cittadino e gli accertamenti di rito, in merito alla reale data di inizio dell’occupazione. Ricevuta la documentazione richiesta, la Ripartizione valuta la sussistenza del diritto dell’occupante alla sanatoria. In caso di esito positivo, provvede a dichiarare decaduto l’assegnatario originario ed emette nei confronti dell’abusivo “decreto di sanatoria”. Il tempo stringe,le lancette dell’orologio corrono,ma fermi nella loro posizioni sono gli occupanti delle case,famiglie con figli disabili,persone senza casa e senza lavoro,la riunione convocata presso il comune di Montepaone capoluogo alla presenza delle forze dell’ordine,era rimasto infruttuoso,fermi erano e fermi intendono restare in queste case gli occupanti,si spera che si possa trovare una soluzione ottimale per tutti,per il comune titolare di questi dieci alloggi,e queste dieci famiglie,abusive forse,sicuramente bisognose di un tetto sulla testa.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]