GIU’ LE MANI DA PIETRAGRANDE
Il nostro articolo,riguardante Montauro il progetto Eden 6 con foto di Piatragrande,ha scatenato polemiche da parte di un cittadino residente nel comune di Stalettì che ribadiva che Pietragrande non fosse di Montauro,ma bensì pproprio di Stalettì,su questa affermazione l’intervista al sindaco di Montauro PantaleoneProcopio,”Leggo sul Quotidiano della Calabria del 29 marzo 2013 un articolo nel quale tal signore Giuseppe Calabretta,queste le parole di Procopio, definitosi presidente del movimento”Insieme per Cambiare”di Staletti , dopo aver espresso i “complimenti” alla amministrazione da me guidata per la presentazione del progetto Eden 6 – Destinazioni Europee d’eccellenza “Turismo Accessibile”, entra a gamba tesa in polemica, formulandomi accuse di confusione e di illegittima condotta per aver annoverato, io,secondo lo stesso, continua Procopio, una parte del territorio di Staletti e precisamente, testuale, “quel lembo di mare e l’annessa discoteca “ come appartenente al Comune di Montauro , accusandomi inoltre di installare cartelli nel territorio comunale di Montauro per sfruttare ad arte il nome di Pietragrande.”Orbene tali corbellerie,continua Procopio, Pietragrande è da sempre frazione del comune di Montauro e non di Staletti, dette non tanto per difendere una porzione di territorio ma per guadagnare consensi alla prossima tornata elettorale alla quale si dice sarà candidato a sindaco, sono restituite al mittente. Invito pertanto il signor Calabretta a documentarsi prima di scrivere falsità sui giornali che possono oltre che rappresentare allarme sociale avere conseguenze di ordine giudiziario. Si documenti ovunque ritenga piu’ opportuno, continua il sindaco Procopio,dai siti istituzionali alla ricerca via web. Si accorgerà cosi di aver profferito maldestramente offese ad un sindaco ed al suo territorio perché dovunque vada a documentarsi troverà Pietragrande frazione del comune di Montauro e mai troverà Pietragrande frazione del comune di Staletti. Giu’ le mani da Pietragrande signor Calabretta”.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]