Gasperina – postulazione diocesana per la beatificazione di don Francesco Antonio Caruso
L’apertura dell’anno pastorale di Catanzaro, è conciso con la chiusura della postulazione degli atti riguardanti don Francesco Antonio Caruso di Gasperina,e in molti hanno preso parte alla grande giornata di fede,nel duomo di Catanzaro,santa messa concelebrata da S.E. Mons. Vincenzo Bertolone e S.E. Mons. Antonio Cantisani,presenti molti parroci dell’intera diocesi,presente il sindaco di Gasperina Domenico Lomanni con l’amministrazione comunale unitamente a molti concittadini,giunti nel capoluogo con ogni mezzo per la giornata di festa,presente il parroco don Carmelo Fossella e il sindaco di Squillace Guido Rhodio,il postulatore diocesano don Roberto Corapi ha dall’altare, letto gli atti conclusivi riguardante la postulazione,ora tutto verrà sottoposto all’attenzione della Santa Sede,accanto all’altare una foto di Don Francesco Antonio Caruso e una bacheca contenente il cilicio e oggetti penitenziari,uomo di cultura e di fede don Caruso era molto austero. Una comunità in festa quella di Gasperina per la conclusione del processo diocesano della causa di canonizzazione del servo di Dio,don Francesco Antonio Caruso,su invito dell’arcivescovo Mons. Vincenzo Bertolone,è stato don Roberto Corapi parroco della chiesa matrice di Stalettì,il nuovo postulatore diocesano per la causa di beatificazione del servo di Dio,don Francesco Antonio Caruso,il parroco nato a Gasperina il 7 dicembre 1879 e ordinato sacerdote il 19 aprile del 1908,svolse il suo primo ministero come parroco di Sellia,poi dopo pochi anni fu nominato parroco della stella in Catanzaro e nella stessa città ricoprì anche l’ufficio di rettore e padre spirituale del seminario Arcivescovile e quello canonico penitenziere della Cattedrale,è stato anche fondatore della casa dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria per l’assistenza a ragazzi orfani,è deceduto a Gasperina il 18 ottobre 1951. Grande e immutato il ricordo a Gasperina,suo paese natio per don Francesco Antonio Caruso,nel lontano 1928 superando non poche difficoltà volle creare a Gasperina il terz’ordine Domenicano,formandone il primo nucleo ne affidò la direzione al Rev. Don Massimo Raspa e nominando priora Clementina Procopio,coadiuvato da Angela Papucci,erano molti i fedeli che volevano prendere parte all’ordine,ma don Francesco non era troppo facile nelle ammissioni,attendeva,selezionava,voleva che le associate fossero impegnate per davvero. Allo scopo don Roberto Corapi,come nuovo postulatore diocesano,ha dovuto raccogliere te stimonianze per accertare le virtù eroiche e la vita del servo di Dio,don Roberto Corapi in questi mesi ha collaborato con il tribunale ecclesiastico diocesano e in modo particolare con il promotore di giustizia padre Pasquale Pitari cappellano all’ospedale civile di Catanzaro,don Roberto Corapi in questi giorni ha già fatto visita ai nipoti di don Francesco Antonio Caruso,a Gasperina e Montepaone raccogliere testimonianze e la parola di Dio,un testimone prezioso nella causa è don Innocenzo Lombardo con il valido aiuto di don Carmelo Fossella primo postulatore della causa,alla fine della ricerca tutto il materiale raccolto da don Roberto Corapi verrà inviato alla commissione teologica che invierà il tutto al tribunale ecclesiastico per le opportune verifiche e successivamente si passerà alla ricerca di eventuali miracoli e la visione dei suoi scritti,editi ed inediti. Conclusa la fase diocesana con la relativa approvazione del tribunale ecclesiastico,il tutto verrà inviato a Roma alla congregazione per la causa dei Santi,e a questo proposito da don Roberto Corapi viene lanciato un invito ad intercedere presso Dio con la preghiera,una meditazione importante,su questo servo di Dio tanto si è scritto,due tesi scritte da Arabia e Lorenzo Dodaro da Catanzaro e un libro di S. E. Mons. Giuseppe Pullano “per Padre Caruso,la Santa Messa era l’atto saliente,più importante della sua giornata,era il sole che illuminava ed orientava la sua vita,era l’espansione del suo fervore che riboccava come da un vaso ricolmo di acqua,al getto di una sorgente pura .
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]