Cala il sipario,e si spengono i riflettori sull’area comunale dove insisteva da ben venticinque anni il“Morgana,”locale adibito a ricreazione con pista di pattinaggio,go kart,area ristorativa e vero centro di aggregazione culturale,non sono bastati dunque tutti questi lunghi anni al servizio di Soverato e del suo comprensorio,il tanto atteso miracolo non si è avverato,puntuali alle ore 9 e 30,funzionari del comune di Soverato,il luogo tenente dei carabinieri Giuseppe Di Cello,il vice sindaco Salvatore Riccio,il gestore Vito Pipicelli con il socio e l’avvocato di parte,questi gli attori presenti per lo sfatto esecutivo per fine locazione dell’area concessa in locazione.
Tutto questo nel silenzio assordante delle tante associazioni culturali che si riempiono la bocca con parole di cui non conoscono neanche il significato,dove erano i partiti politici,le tante associazioni di volontariato sempre alla ricerca di sedi idonee e dove era la minoranza in seno al consiglio comunale e perché non si chiede che fine andrà a fare questa area allocata in pieno centro cittadino di ben 1200 m.q. ma ancora, dove erano le persone che in questi lunghi anni hanno frequentato e usufruito in modo del tutto gratuito del “Morgana”centro culturale di spessore,già dove erano,perché lo sfratto esecutivo,per carità un atto sicuramente legittimo per fine locazione,ma impopolare nei risultati,se poi si chiede e si dice “mancano gli spazi culturali”,quando ci sono invece si preferisce chiuderli non rinnovando la concessione,allora quale è il metro di giudizio? Nell’ ottobre del 2006, forti del rinnovo della concessione, avvenuto tacitamente, il sig. Giuseppe Pipicelli, nipote del titolare della concessione Vito Pipicelli, subentrò nella società,Morgana diventata poi successivamente “Speedy Bar S. a. s di Pipicelli G & co., in qualità di socio accomandatario.
Nell’ottica di un rinnovo che avrebbe garantito il prosieguo dell’attività per ulteriori vent’anni, fu investita un’ingente somma di denaro per apportare migliorie alla struttura e al verde circostante, al fine di poter offrire maggiori servizi alla comunità.
La riformulazione dei patti sociali, offrì occupazione a un giovane disoccupato, la cui iniziativa fu fin da subito creare nuovi posti di lavoro, progetto che avrebbe continuato a perseguire potendo accedere ai finanziamenti che la Comunità Europea aveva stanziato per la Regione Calabria. Nel lontano 2009, per come previsto dalla delibera di convenzione, fu chiesto al comune di Soverato, che fosse data al sig. Vito Pipicelli l’ autorizzazione a cedere la concessione alla Società, di cui lui stesso faceva parte in qualità di socio accomandante, al fine di poter accedere ai finanziamenti in questione. In sede di Consiglio comunale, martedì 22 dicembre 2009, il Vicesindaco Sonia Munizzi, intervenendo sul caso in questione, asserì che la richiesta del Pipicelli non poteva essere accolta in quanto la Concessione era da ritenersi scaduta nel 2006, in virtù un Regolamento europeo, entrato in vigore del 2005, che derogava il principio del tacito rinnovo.
Da questa data, da parte del Comune nessuna comunicazione è più pervenuta al titolare della concessione, il quale si è visto costretto a tenere l’attività chiusa, in mancanza di ordinanze in merito alla questione su citata. La Società comunque rimase in essere, e nonostante fosse a reddito zero dovette continuare a pagare di tasca propria : contributi, tasse, nonchè spese inerenti commercialista e consulente del lavoro. “Oggi 12 novembre 2012, queste le parole di Giuseppe Pipicelli,abbiamo perso un piccolo pezzo del nostro mondo.”
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]