Negli ultimi dieci anni si è diffuso l’utilizzo di quello che in gergo vengono definiti “social networks”. La loro popolarità, è evidente agli occhi di tutti, di fatti il “contagio” ha colpito giovani e adulti di qualsiasi età e sesso. In pochi anni Facebook è divenuto uno dei dieci siti maggiormente cliccati e frequentati del web, acquisendo in breve tempo milioni e milioni di utenti in tutto il globo. I dati di numerosi studi effettuati in campo sociologico confermano che i maggiori consumatori di questi portali siano le fasce giovanili. La facilità dell’utilizzo, la novità e la modalità di trasmissione di informazioni personali o strettamente personali pare abbiano limitato l’atteggiamento di alcuni di questi usufruitori.  L’attuale evoluzione tecnologica è frutto di numerosi studi psicologici -comportamentali oltre che informatici; capaci di fornire mezzi sufficienti ad accaparrarsi la benevolenza di potenziali acquirenti principalmente adolescenti. Il Liceo Classico dei ha cosi deciso di trattare questa tematica attraverso un progetto, fortemente voluto dal direttore don Martucci e dal Preside Candelieri e  promosso dal Sociologo dott. Valerio Geracitano, il quale con incontri frontali e somministrazione di questionari, da redigere in forma anonima, analizzerà le frequenze di accesso al portale e le conoscenze legate all’utilizzo della piattaforma sociale da parte degli studenti che ne prenderanno parte. Inoltre saranno trattati temi molto delicati, in merito alla tutela della privacy, ed alla differenza sostanziale legata alla proprietà ed alla responsabilità dei contenuti pubblicati. Con l’utilizzo dei Social Networks già molte persone, mostrano segni sempre più seri ed invalidanti di dipendenza, con sintomi di Tolleranza (assuefazione), ovvero la necessità di stare collegati e aggiornare i contenuti personali della propria pagina sempre di più ad ogni nuova connessione per raggiungere la medesima sensazione di appagamento; sintomi di Astinenza, cioè la sperimentazione di intensi disagi psico-fisici nel caso non ci si colleghi per un certo periodo tempo; ed infine sintomi di Craving, ovvero la presenza sempre maggiore di pensieri fissi e di forti impulsi verso come e quando connettersi.La dipendenza dai Social Networks sembra essere dovuta al forte senso di insicurezza, di personalità e di socialità (in una società sempre meno connotata dai contatti sociali) che tale forma di siti sono in grado di fornire. Monitorarne l’utilizzo, in un panorama sociale nel quale quotidianamente il 96 % dei ragazzi di età compresa tra i 14 e i 25 anni ne fà uso. (Valutare non solo il primo ingresso durante l’arco della giornata, ma anche il rientro e dunque la riconnessione fino al termine della stessa). Cercare di analizzare le motivazioni per le quali studi di psicologi Americani hanno evidenziato lo stretto contatto fra l’essere divenuti potenzialmente attori narcisistici e l’utilizzo di Facebook. Cercando di favorire i contatti face to face tra coetanei e spronarli, nonché insegnarli ad aver coraggio a segnalare un abuso di quello che in gergo viene definito FAKE. Dunque un Istituto aperto al confronto con tematiche attuali e reali, capaci di stimolare l’attenzione dei ragazzi, aprendo loro gli occhi per un utilizzo corretto, intelligente e responsabile di Facebook.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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