“… La morte e la vita non esistono. Siamo sempre vivi, siamo sempre in vita, che continua all’infinito e per sempre”.
Queste le affermazioni che Niki Spatari consegna al giornalista Domenico Iannacone nell’intervista trasmessa nel novembre 2016 nel corso della terza puntata, dal titolo “La Visione”, del programma di RAI 3 “I Dieci Comandamenti”.
Affermazioni che, a buon ragione, possono essere considerate il suo testamento spirituale.
Niki lascia a noi calabresi, all’Italia, al mondo, una straordinaria eredità: il MUSABA, il Parco Museo Santa Barbara, il giardino delle Arti, un laboratorio a cielo aperto realizzato nella sua Mammola, luogo d’origine, in cui è voluto tornare per forte senso di appartenenza alle sue radici, per amore di siti, tempio della civiltà greco-romana, divenuti, poi, impervi per incuria e abbandono, della cui rinascita si è fatto carico, impreziosendoli con i suoi colorati mosaici, le sue vetrate, i suoi brillanti affreschi, le sue imponenti sculture, le sue installazioni site-specific che ben si integrano con l’ambiente che le accoglie e le sue sfumature. Opere che narrano di un talento autentico, fuori dal comune, di un temperamento frenetico, sicuramente schivo, riservato, non amante dei riflettori, ma forte come le pietre cui ha ridato nuova luce, generoso per i luoghi che ha voluto valorizzare, per le nuove geografie che ha saputo disegnare.
Amore, tenacia, inesauribile vena creativa, questi i tratti di un Artista poliedrico, originale, unico, che ha scritto una pagina di indiscusso interesse nel panorama internazionale delle arti visive non solo per contemporaneità ma per modernità, e questo insieme ad Hiske Spatari Maas, eclettica artista anche lei, compagna della sua vita, unica a condividere percorsi esperienziali, sviluppi, traguardi;
la sola a poter dare continuità, ci si augura, a quell’itinerario, pensato e portato avanti con Niki, di formazione di sensibilità e menti critiche aperte alle innovazioni, alle sperimentazioni, alle contaminazioni artistiche, nel rispetto però dei territori e della loro integrità.
Onore e vanto della Calabria, nel suo fare, con il suo saper fare e saper essere “Arte”, Niki Spatari esprime bellezza, incanto, costante ricerca di orizzonti altri, che trasmette con una tale energia che è praticamente impossibile contenere lo stupore e la curiosità che inevitabilmente, prepotenti esplodono.
Niki sfrutta tinte e frammenti di vita per creare la sua tavolozza e dare profondità e universalità alle sue creazioni che respirano eternità.
A noi calabresi, all’Italia intera, l’obbligo, il dovere morale, di custodire una tale eredità, farne tesoro e renderne testimonianza alle generazioni di oggi e di domani, al mondo intero!
A cura di Giovanna Vecchio –
Foto di Laura Piricò