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Anche quest’anno in occasione della XXXIII Giornata per la vita, che ha avuto come titolo “Educare alla pienezza della vita” il Movimento per la vita (la Federazione degli oltre seicento movimenti locali, Centri e servizi di aiuto alla vita e Case di accoglienza) si è reso promotore su tutto il territorio nazionale di una serie di iniziative per promuovere e difendere il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo, dal concepimento alla morte naturale, favorendo una cultura dell’accoglienza nei confronti dei più deboli ed indifesi e, prima di tutti, il bambino concepito e non ancora nato. L’occasione è stata propizia per l’Associazione montepaonese d’impegno socio-culturale Solidales per proporre alla comunità cristiana ed alla società civile una riflessione sul tema del diritto e della difesa della vita. Per l’occasione è stata anche organizzata, sul sagrato della chiesa San Giovanni Battista, la raccolta di offerte con la consegna delle primule, il fiore scelto per l’occasione in quanto il primo fiore che annuncia la primavera, come il bambino annuncia la speranza del mondo. Le offerte raccolte sono state tutte ed esclusivamente destinate ai CAV e ai Movimenti per la vita di Catanzaro e provincia. L’iniziativa promossa dalla locale associazione Solidales e ben organizzata dalla coordinatrice del progetto Anna Voci, ha registrato anche quest’anno l’adesione della parrocchia, nella figura del parroco don Bernardo Marascio che ha inteso ribadire l’attenzione su come alla radice della crisi dell’educazione c’è una crisi di fiducia nella vita. «Con preoccupante frequenza, la cronaca riferisce episodi di efferata violenza: creature a cui è impedito di nascere, esistenze brutalmente spezzate, anziani abbandonati – ha continuato il parroco – Il fattore più inquietante è l’assuefazione: tutto pare ormai normale e lascia intravedere un’umanità sorda al grido di chi non può difendersi. Cogliamo in questo il segno di un’estenuazione della cultura della vita, l’unica capace di educare al rispetto e alla cura di essa in ogni stagione e particolarmente nelle sue espressioni più fragili. Smarrito il senso di Dio, l’uomo smarrisce se stesso. Occorre perciò una svolta culturale, propiziata dai numerosi e confortanti segnali di speranza, germi di un’autentica civiltà dell’amore, presenti nella Chiesa e nella società italiana grazie ai tanti uomini e donne di buona volontà, giovani, fortemente impegnati a difendere e promuovere la vita. Grazie a loro anche quest’anno molte donne, seppur in condizioni disagiate, saranno messe in condizione di accogliere la vita che nasce, sconfiggendo la tentazione dell’aborto». Per Anna Voci, coordinatrice del progetto, l’iniziativa si inserisce appieno con gli scopi istituzionali della nostra associazione nata con l’intento di rispondere a quello che è il compito urgente dell’educazione soprattutto dei giovani che vivono in situazioni di particolare disagio. L’educazione è la sfida e il compito urgente a cui tutti siamo chiamati, ciascuno secondo il ruolo proprio e la specifica vocazione ed un aspetto non secondario che contrasta questo compito educativo è certamente la violenza contro la vita nascente e contro la vita al suo tramonto. Proprio per scongiurare questi delitti si celebra la giornata per la vita.
Ciascuno di noi può e pertanto deve fare qualcosa per la vita nascente, ponendosi con grande rispetto per la
vita dell’uomo, in ogni fase della sua esistenza; creando con la parola e con gli atteggiamenti una autentica cultura della vita, offrendo ai CAV la disponibilità di un po’ del proprio tempo per collaborare di persona con questo servizio di volontariato, o anche con l’offerta di denaro o di ciò che può essere utile ad un bambino. L’importante è non cadere nell’indifferenza e nell’apatia». Soddisfatto per la buona riuscita dell’iniziativa anche il presidente dell’Associazione Solidales, Saverio Candelieri che ha inteso ringraziare non solo i soci che numerosi hanno aderito al progetto ma anche quanti si sono impegnati fattivamente unitamente al parroco e alla referente del progetto Anna Voci per la realizzazione della manifestazione che ha in un certo senso avviato l’anno sociale del sodalizio che ha messo in cantiere per il corrente anno una serie di interessanti iniziative sul tema dell’educazione e l’impegno socio-culturale.
Ciascuno di noi può e pertanto deve fare qualcosa per la vita nascente, ponendosi con grande rispetto per la
vita dell’uomo, in ogni fase della sua esistenza; creando con la parola e con gli atteggiamenti una autentica cultura della vita, offrendo ai CAV la disponibilità di un po’ del proprio tempo per collaborare di persona con questo servizio di volontariato, o anche con l’offerta di denaro o di ciò che può essere utile ad un bambino. L’importante è non cadere nell’indifferenza e nell’apatia». Soddisfatto per la buona riuscita dell’iniziativa anche il presidente dell’Associazione Solidales, Saverio Candelieri che ha inteso ringraziare non solo i soci che numerosi hanno aderito al progetto ma anche quanti si sono impegnati fattivamente unitamente al parroco e alla referente del progetto Anna Voci per la realizzazione della manifestazione che ha in un certo senso avviato l’anno sociale del sodalizio che ha messo in cantiere per il corrente anno una serie di interessanti iniziative sul tema dell’educazione e l’impegno socio-culturale.
articolo e foto di Gianni Romano