L’apertura della terza serata del Magna Graecia Film Festival è stata a cura di Stefano Disegni. Il noto vignettista che alle 17 aveva già presentato a Squillace il suo nuovo libro, “Roba da Fotoromanzi” è passato dalla letteratura alla musica, con la disinvoltura che solo i grandi artisti possono avere. Il vignettista, che da poco ha formato una band dal nome “La ruggine”, ha deliziato il pubblico con la sua armonica proponendo, affiancato da due giovani chitarristi, Alessandro Robertiello e Gennaro Varlese, un indiavolato riff blues. Dopo lo show di Disegni, una significativa parentesi è stata dedicata al mondo del sociale con la preziosa testimonianza di Barbara Frezza, delegata regionale dell’associazione “Famiglie Sma” impegnata nella lotta contro una rara malattia che colpisce i più piccoli. Nel prosieguo la serata ha offerto la visione di due opere prime dai contenuti diametralmente opposti. La prima, dal titolo “La –Bas” di Guido Lombardi ambientata a Castel Volturno è ispirata alla strage di ragazzi di colore avvenuta proprio nel napoletano il 18 settembre 2008 quando un commando camorristico fece irruzione in una lavanderia uccidendo sei immigrati africani. Molto sentito il racconto del giovane regista che nel rispondere alle domande del pubblico ha denunciato pubblicamente gli ostacoli ricevuti da parte delle autorità locali (il Sindaco di Castel Volturno) durante le riprese. Da notare infine che il regista ha scelto di far parlare i propri personaggi, rigorosamente interpretati da gente comune, in inglese e francese sottotitolate, italiano e dialetto campano, mantenendo intatta la forza neorealista di una storia – già premiata con il Leone del Futuro, Miglior Opera Prima, e il “Kino del Pubblico” alla Mostra di Venezia 2011. Si è passati poi alla visione della seconda opera in concorso dal titolo “Cavalli” del regista Michele Rho. Il Film ambientato alla fine dell’Ottocento, in un paesino degli Appennini, dove vivono Alessandro e Pietro, due fratelli diversi e legatissimi, soprattutto dopo la morte della madre e l’arrivo Sauro e Baio, due stupendi cavalli non ancora domati. Divenuto adulto, Alessandro sente crescere il desiderio di oltrepassare le montagne e andare lontano, mentre Pietro vuole diventare un allevatore e vivere con Veronica, la ragazza che ama. Prodotto da Settembrini Film, in collaborazione con Rai Cinema, il film è stato presentato nella sezione “Controcampo Italiano”della 68a Mostra del cinema di Venezia dove si è distinto per l’ambiziosa volontà di raccontare una storia “in costume” in grado di toccare le corde del pubblico di oggi. Tanti gli ospiti presenti a Montepaone, tanti applausi per Claudio Santamaria, Corrado Fortuna e Regina Orioli tra i protagonisti de “I più grandi di tutti”, e Gianluca Curti, presidente Calabria Film Commission. Il direttore artistico del Magna Graecia Film Festival, Gianvito Casadonte, ha infine salutato tutti i principali protagonisti della macchina organizzativa per una manifestazione che da nove anni a questa parte contribuisce ad accendere i riflettori sulla Calabria propositiva.

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