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Un popolo senza storia è come un albero senza radici. Il rilancio del turismo non può che passare attraverso la riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni della nostra terra in tutti i suoi aspetti, culturali, storici, musicali, enogastronomici e di artigianato. È stato questo il senso che Montepaone ha voluto dare quest’anno alla sua estate. Infatti, dopo una serata con un meraviglioso concerto dell’orchestra bulgara di Gabrovo che ha eseguito le più famose arie di opere, le più belle canzoni napoletane e le colonne sonore di alcuni film con i caratteri quindi della globalità e della universalità, si è entrati nel vivo della programmazione estiva che ha voluto mettere in luce ed in risalto quanto di altrettanto bello e di altrettanto grande possediamo nella nostra terra. Così si sono succedute commedie in vernacolo (compagnie “F. Squillacioti” e “C. Rattà”), concerti musicali di gruppi di giovani talenti montepaonesi (Carlotta’s Band, Trascendent, Nera Luce, Chili Magic), diverse sagre organizzate sia dalla Pro-Loco che dall’associazione “L’Olmo” di Montepaone. Evento poi che è stato il fiore all’occhiello dell’estate montepaonese e che diventerà di sicuro un appuntamento fisso delle prossime estati è il I Festival della Musica Popolare. Dal 16 al 20 agosto Mattanza, Parafonè, Lisarusa, Sandro Sottile e Hantura hanno richiamato migliaia di turisti e residenti in Piazza S. Francesco allietandoli e coinvolgendoli sia con la loro musica melodiosa e struggente, sia con gli allegri e trascinanti ritmi della tarantella. Vedere poi ballare in piazza gente di ogni età e soprattutto giovani e giovanissimi non può che confermare il valore che bisogna assolutamente dare alle nostre tradizioni musicali per tramandarle alle generazioni future. A rendere quei balli ancora più allegri e permeati di tradizioni e di richiami storico-culturali hanno contribuito il gruppo di “Gendarmi” di Centrache. Non potevano mancare stands di artigianato locale, di antiquariato ed enogastronomia (vedi l’irriducibile ma purtroppo ultimo “mastro cupetaro” Bruno Platì che per cinque sere consecutive ha realizzato dal vivo la cupeta, il dolce tipico montepaonese). Lavoro encomiabile è stato poi svolto dai ragazzi dell’ass. “Porta del Domani”, affiliata al CSI, che, oltre a partecipare fattivamente a fianco della Pro-Loco per la realizzazione delle manifestazioni, hanno portato in piazza decine e decine di genitori a giocare con i propri figli, con una delle tante serate dell’Estate Ragazzi e che hanno concluso le manifestazioni del mese di agosto con la gara “CorriSempre”. Notevole successo ha riscosso anche la stracittadina che si è svolta il 23 agosto a cura della sezione locale dell’AVIS. Altra serata di notevole spessore è stata quella organizzata dall’associazione “Macondo” con un dibattito alla presenza del PM De Magistris seguito da un concerto Jazz, anche questo di artisti locali. Una ricca estate quindi con un un unico filo conduttore affinché il turismo non sia solo mare. Un mare assolutamente non inquinato, come, in modo ignobile, è stato fatto credere attraverso alcuni media. Se qualcosa non va, e se è a rischio il nostro bene più prezioso, non è gettando fango su un solo comune in pieno mese di agosto che si affronta il problema. Il mare non ha confini comunali, non è fatto a compartimenti stagni, per cui se lo si ha veramente a cuore non hanno senso gli scoop mediatici che, anzi, fanno solo male al turismo, ma bisogna seriamente investire del problema tutti i comuni del comprensorio e tutti gli altri enti preposti.

Articolo di Gianni Romano

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