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Lo studio sui pesci del Po che cambiano sesso è stato effettuato dal Cnr-Irsae. Quello sui pesci inglesi dalla University of Exeter. Tutti e due constatano che la responsabilità non è solo degli estrogeni (gli ormoni femminili) finiti negli scarichi attraverso feci e urine. Alterano le funzioni del sistema endocrino dei pesci anche sostanze contenute in detergenti industriali, diserbanti, plastificanti, filtri UV, vernici delle imbarcazioni, contraccettivi. Queste sostanze originate dalle attività agricole e industriali sono meno potenti degli ormoni naturali, ma sono anche dispersi nell’ambiente in dosi più massicce, e quindi capaci di causare effetti tossici. Lo studio italiano sottolinea inoltre la moltiplicazione degli effetti dovuta all’azione combinata di un gran numero di sostanze presenti in piccole quantità. Ciascuna di esse da sola sarebbe incapace di provocare danni, ma il cocktail è micidiale. Vista l’importanza del tema trattato altamente scientifico,si prevede un pubblico numeroso anche in virtù degli scienziati che vi prenderanno parte.
Gianni Romano