>
Si è tenuto presso la delegazione municipale di piazza San Francesco di Paola a Montepaone lido, una riunione tra il segretario dell’ATO 2 Russetti e i sindaci di Montepaone Massimo Rattà, Montauro Pantaleone Procopio, Stalettì Pantaleone Narciso, Petrizzi Domenico Mazza, assente pur regolarmente invitata l’amministrazione comunale di Gasperina, per discutere in tempi invernali di depurazione, non aspettando la stagione estiva quando le presenze diventano migliaia e i problemi si moltiplicano per concertare tempi e soluzioni per la depurazione calabrese, sempre indietro e con problemi endemici e datati. Nell’anno appena concluso si è verificato prima dell’inizio della stagione estiva, una serie di problematiche importanti, come il blocco delle stazioni di sollevamento e il mal funzionamento di qualche depuratore, da qui il flusso del materiale fognante non trattato in mezzo alla strada o ancora più pericolosamente in mare, ma da subito di questo si era fatto carico il responsabile dell’ufficio tecnico di Montepaone, Francesco Ficchì che in una serie d’incontri aveva chiesto e ottenuto che le stazioni di sollevamento con pompe al collasso, fossero cambiate in tempi brevi, e che la normale manutenzione diventasse sempre più efficiente e rapida in caso di problemi. Dopo questi incontri si passò a una normalizzazione del problema depurazione, con una stagione accettabile e una qualità dell’acqua del mare più che buona. Ora per non ripetere questi inconvenienti, l’incontro sinergico tra le amministrazioni che usufruiscono del depuratore consortile di località”Pasquali”situato nel comune di Soverato, dall’incontro tra sindaci del territorio e tecnici ATO2 è scaturito forte la volontà di assumersi i compiti di ognuno, ai comuni e ai tecnici la difesa dei territori, ai responsabili ATO2 il buon funzionamento di depuratori, pompe di sollevamento e controllo delle relative stazioni. Nella riunione è emerso chiaramente che l’impianto di depurazione di località “Pasquali”sito nel comune di Soverato, pur funzionando a regime, è purtroppo a oggi privo del nastro trasportatore dei fanghi trattati, che a suo tempo doveva necessariamente essere installato ma che a oggi è ancora assente. In assenza del nastro trasportatore l’impianto con grosse spese di manutenzione in più viene ancora oggi svuotato dei liquami presenti allo stato liquido da grosse autobotti degli autospurghi convenzionati, questo fa lievitare e di molto i costi di gestione.
Articolo a cura di Gianni Romano