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Le pompe elettriche in moto tutto il giorno con notevoli costi che gravano sulla bolletta della luce,l’acqua che stagna e sale in modo pericoloso nei seminterrati e nei piani bassi di abitazioni creando non poca apprensione nei numerosi residenti di via Aurunco,via Marconi e in via Marco Claudio Marcello in pieno centro abitato a Montepaone lido,palazzine nuove costruite con criteri edilizi conformi alle leggi,eleganti ville a schiera tutte coinvolte dallo steso increscioso problema. Nonostante sia un fenomeno datato,e messo più volte in evidenza con esposti agli organi competenti,regione,provincia,comune e protezione civile al dipartimento della presidenza settore protezione civile e all’autorità di bacino,nonché al comando provinciale dei vigili del fuoco, sembra ad oggi che non si trovi una situazione per eliminare il fenomeno della presenza in grandi quantità di acqua nei seminterrati che spesso sono delle vere e proprie abitazioni che ora sono logicamente inutilizzabili,e anzi il fenomeno dell’acqua crea disagi anche ai residenti che sono costretti grazie alla presenza copiosa dell’acqua che fuoriesce dalle pompe e finisce in mezzo alla strada a pericolosi slalom in mezzo alle pozzanghere. Di tutto questo si era fatto carico il comune di Montepaone che a mezzo del responsabile dell’ufficio tecnico Francesco Ficchi,aveva invitato i vari enti preposti a sopralluoghi per verificare lo stato di fatto della situazione,cosa questa che era avvenuta regolarmente,ma ad oggi il problema persiste in tutto il suo disagio”è un problema che conosciamo perfettamente,queste le parole di Ficchì un problema che si è esteso e di molto anche grazie alle piogge intense di questo lungo inverno,la prima cosa da fare continua Francesco Ficchi è fare la pulizia dell’alveo dei fiumi del Caccavari e Carduso,alvei continua Ficchi che si sono notevolmente innalzati a causa dei detriti e della sabbia portati a valle dalle piogge torrenziali di questo inverno,l’ente preposto per questo intervento è la provincia di Catanzaro ma se non si mette subito mano, bisognerà trovare altre soluzioni definitive come conclude Francesco Ficchi intercettare la vena acquifera della falda che si è notevolmente innalzata a causa delle piogge.”
Articolo e foto di Gianni Romano