Che il politico fosse attaccato alla propria poltrona è fuori di qualsiasi dubbio,ma quello che è accaduto nel corso di un consiglio comunale a Montepaone lido,lascia alquanto sorpresi. Iniziava i lavori assembleari il sindaco Massimo Rattà,consigliere provinciale e presidente della squadra di calcio del Montepaone,presidente del condominio,direttore della confraternita e titolare di moltissime altre cariche sociali che qui per motivi di spazio omettiamo di annotare,quando nel corso della seduta un consigliere si alzava dalla sua sedia per effettuare una breve telefonata,quando tra lo stupore generale trovava il suo posto ottenuto con decine di voti di preferenza durante l’ultima campagna elettorale,occupata da un distinto signore del luogo,”alzati il posto è mio,grazie ai voti di preferenza sono stato eletto,perciò dovresti lasciare il mio posto anche in virtù del fatto che in corso come bene può vedere c’è il consiglio comunale. Non ci penso proprio ad alzarmi, rispondeva con leggero accento reggino il signore distinto seduto, perché ammazzarmi a cercare voti di preferenza promettendo mari e monti,quando è cos’ facile trovare ed occupare una sedia comunale. E poi, continuava il distinto signore con un leggero accento reggino, oggi mi sono seduto al tuo posto così come per provare l’ebrezza consiliare, ma presto mi siederò al posto di quel signore con il pizzetto che mi guarda sorridente, ma tanto io non m’à strico.”
Articolo di Gianni Romano