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In una sala piena di gente partecipe e attenta,discusso il piano strutturale comunale nello storico palazzo “Cesare Pirrò” a Montepaone centro storico,alla presenza del sindaco Massimo Rattà unitamente ad esponenti dell’amministrazione comunale e del responsabile dell’area tecnica Francesco Ficchì,e dei tecnici Ranucci,Zizzi,Scalfaro,Diorgi e Leuzzi. Il nuovo PSC è uno strumento urbanistico che coinvolge tutti i soggetti del territorio di appartenenza,l’amministrazione comunale,l’ufficio tecnico e i tecnici incaricati alla formazione del piano stesso,ma tiene conto della sinergia con chi risiede e opera in un territorio,coinvolgendolo con proposte fattive e importanti in un insieme di idee progettuali valide, che riesce a dotare un comune di uno strumento importante e un sicuro volano di sviluppo economico. Subito in tema l’intervento di Francesco Ficchi”La legge urbanistica regionale prevede che i PRG vigenti,conservino validità fino al 19 giugno del 2010 a partire dell’entrata in vigore delle linee guida,queste le parole di Ficchi,l’amministrazione comunale al fine di impedire la completa paralisi nella gestione urbanistica ed edilizia del territorio con ripercussioni anche sul piano economico e su quello occupazionale ha deciso continuava Ficchì,di procedere alla formazione del PSC con annesso regolamento urbanistico adottando tutti i procedimenti necessari alla redazione del nuovo PSC. Il primo atto necessario,continuava Ficchì alla realizzazione del piano strutturale comunale è stato quello di scegliere dei tecnici professionisti ai quali affidare la realizzazione del PSC cosa questa avvenuto con un bando di gara pubblica e si intende avviare il laboratorio urbano, e delle altre forme partecipative ritenendo prioritari interventi negli ambiti del paesaggio,strutture culturali,turismo,verde attrezzato accessibilità alle strutture esistenti con la riorganizzazione delle attività produttive,concludeva Ficchi”. Per il sindaco Massimo Rattà”un piano regolatore che tenga presenti le criticità,non interrompendo allo scopo le attività esistenti,tenendo conto che il PSC è anche uno strumento politico e che questo,continuava Rattà a portato in questi anni ad una forte accelerazione della zona marina a discapito del centro storico,ora questo nuovo PSC terrà conto di questa mancanza recuperando il centro storico ed il suo naturale ricongiungimento tra il mare e la collina formando così una fusione armonica,per dare così continuava Rattà una vocazione definitiva del resto, con un fronte mare così imponente bisogna necessariamente,continuava Rattà ,dare un impulso diverso con la creazione di attività e di servizi realizzando allo scopo opere di urbanizzazione,prevedendo che allo scopo i comparti siano più omogenei possibile,ma purtroppo continuava Rattà manca il dialogo tra i comuni contermini,abbiamo nel nostro territorio zone marine residenziali che confinano con le zone industriali di altri comuni,allo scopo sarebbe utile avere un PRG che contempli tutto il territorio,per avere così concludeva Rattà una visione di insieme più ampia.” Per l’architetto Zizzi”uno strumento partecipativo,il PSC con tutta la comunità che deve necessariamente contribuire con interventi ed idee coinvolgendo tutti i soggetti attivi,il cittadino,continuava Zizzi,deve essere un attivatore,si passerà alla fase di analisi delle proposte dotando il PSC di appositi strumenti,un contenitore concludeva Zizzi propositivo che il territorio esprime.”
Articolo e foto di Gianni Romano