Tornano a calcare le scene,la associazione teatrale”Ciccio Rattà”di Montepaone,in occasione della commedia brillante in due atti di Giovanni Allotta riadattata e diretta da Franco Voci e Maurizio Vivino,un riuscito spettacolo  presso il piccolo teatro d’arte di Montepaone lido. La commedia patrocinata dalla provincia di Catanzaro e dall’amministrazione comunale di Montepaone si svolge tra un crescendo di equivoci tra i presenti,Giacomino fidanzato di Lisetta si presenta alla famiglia come si usava negli anni 60,tutto il nucleo familiare presente in casa dell’amata ma come prevedibile,sia lui che lei  sono purtroppo alle prese con qualche difetto fisico,cosa che creano situazioni di grande divertimento,tutti gli attori concorrono per rendere questa una commedia degli equivoci,che grazie alla bravura dei presenti divertirà tutti i presenti,per quello che si apprestava ad essere un ennesimo successo per la associazione teatrale “Ciccio Rattà”,la regia è affidata a Francesco Voci e Maurizio Vivino,la scenografia a Francesco Viscomi,l’aiuto scenografo è Felice Urzino,al trucco Sara Voci e all’audio e luci Nicola Parrotta.Questo spettacolo è un fuori programma del riuscito cartellone che il presidente dell’associazione del piccolo teatro d’arte di Montepaone ,Edoardo Servello riesce se pur con grandi sacrifici ,a mettere in campo da ben tredici anni,un fuori programma che ancora una volta porterà in alto il nome di una Montepaone culturale. L’intento della Compagnia  teatrale “Ciccio Rattà”,è quello di conservare nel tempo il linguaggio dei nostri avi; i modi di dire, i proverbi, le parole artefatte, i costumi e gli usi che con il tempo si sono persi, ecco perchè le commedie che mettono in scena sono quasi tutte ambientate tra gli anni ’40 e gli anni ’60 tratte da racconti di vita comune, situazioni e personaggi buffi a volte imbarazzanti ovviamente romanzati ed esaltati comicamente dagli autori del tempo. “ A famigghia do zitu meu “ per la regia di Franco Voci e Maurizio Vivino  lo spettacolo messo in scena c/o il Piccolo Teatro d’arte ricalca perfettamente questo tipo di spaccato di vita quotidiana dove i personaggi hanno dato vita a continuo susseguirsi di situazioni comiche che la folta platea gremita in ogni posto si è spellata le mani divertendosi per circa 2 ore.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Condividi

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *