Anche a Montepaone lido,davanti al sagrato della chiesa matrice di San Giovanni Battista,vendute a cura dei volontari dell’associazione le azalee a sostegno per il progetto dell’AIRC,ricerca sul cancro,”Mettiamo il cancro all’angolo. Rendiamo il cancro sempre più curabile”. Con questo slogan, l’associazione italiana della ricerca sul cancro (Airc), ha organizzato in occasione della festa della mamma, la vendita delle azalee della ricerca. Il  devoluto nell’acquisto delle azalee, sono stati destinati alla ricerca e alla cura dei tumori femminili. Il termine neoplasia, si sa, rappresenta l’insieme di una popolazione di cellule somatiche dell’organismo, avente un’origine monoclonale, quindi costituita da una sola cellula somatica, che ha subìto una serie di modificazioni genetiche conferendo il vantaggio di sopravvivenza ed un’aumentata capacità proliferativa. I tumori che colpiscono la donna sono tra quelli più temuti, e tra questi ricordiamo il tumore alla mammella, il tumore all’ovaio, e all’endometrio. Molti sono i fattori di rischio scatenanti il tumore quali l’età, i fattori ereditari, e quelli ambientali, e gli stili di vita quali fumo, il sole, i raggi ultravioletti, la sedentarietà. Dunque, è vero che il cancro ha molte cause che in ogni persona concorrono tra loro, insieme ad altrettanti fattori protettivi, a determinare il rischio individuale di ammalarsi, ma è anche vero che la maggior parte di questi fattori sono modificabili. Infatti da alcuni ultimi dati, quasi un terzo delle morti per cancro si potrebbero evitare solo abolendo l’uso di tutti i prodotti a base di tabacco, e con una dieta sana, accompagnata da una regolare attività fisica. Dunque serve una prevenzione accurata, una giusta informazione e un giusto contributo alla ricerca. E quello di ieri non poteva che essere un regalo speciale per molte mamme, così come è stato anche un contributo concreto alla cura dei tumori femminili con l’auspicio che si possa prima o poi arrivare alla cura del tumore nel più breve tempo possibile.

[box type=”info”] articolo a cura di Gianni Romano[/box]

 

Condividi

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *