Il IX memorial “Franco Lucchesi” è stato, anche quest’anno, ricco di sorprese ed emozioni.Sono già sei anni che la Calabria vi partecipa, ma ogni volta è come se fosse la prima,insieme agli atleti Antonio Cantaffa referente regionale sulla celiachia e docente dell’istituto alberghiero di Soverato. Questa “nuova avventura” è iniziata, qualche mese fa, con la cooptazione del nuovo mister, Salvatore D’Augello, e con la ricerca di giovani celiaci disposti a parteciparvi.Ciò che ha caratterizzato la squadra calabrese è stata la voglia di partecipare al campionato superando qualsiasi pregiudizio per il cambio del mister perchè l’unico luogo comune era AIC e la partecipazione al campionato nazionale della Calabria.I ragazzi hanno tenuto, creduto e fortemente voluto partecipare ad un evento al quale nessuno, “vecchio” o “nuovo”, avrebbe inteso mancare.E’ il loro appuntamento annuale!La trasferta è costata un pò di fatica circa 15 ore di viaggio arrivando la mattina , un pò con le ruote a terra. I ragazzi della associazione italiana senza glutine AIC,però, con la tempra dei tosti calabresi, hanno giocato in maniera fantastica gettandosi alle spalle la stanchezza del viaggio, arrivando alla finale contro la Lombardia (squadra tosta),vincendo e divenendo così per la III volta Campioni d’Italia.Uno stupendo tifo, anche se di pochi elementi, ha fatto da cornice all’evento, e ha dato la necessaria “vis” ai nostri fantastici e grintosi giocatori in questo IX memorial dedicato a Franco Lucchesi. Questa eccitante esperienza è stata vissuta positivamente dalle nostre tre mascotte celiache Giulio, Andrea e Ludovica che sono rimaste affascinate da questi giovani sportivi, grandi e celiaci e si sono resi conto, sempre per la loro età, della loro non diversità .Un sentito ringraziamento va, infine, ad AIC Toscana per l’organizzazione e per i volontari che si sono prodigati in maniera spettacolare affinchè l’evento riuscisse al meglio. Anche in questa occasione Mamma AIC , in nome dell’amicizia , divertimento e dell’amore verso lo sport, ci ha raggruppato sotto un unico denominatore “la celiachia e la non diversità”.