Sarà ancora una volta,la Strehiler international agency di Montecarlo,ad organizzare la mostra del maestro Antonio Raspa alla the new gallery of art contemporary situata in 450 west sixth street a Los Angeles,la mostra sarà curata dal famoso critico d’arte Salvatore Sentina unitamente al noto gallerista italo americano Renè Strumia,già direttore della famosa galleria d’arte “black hills”di Atlanta,prevista per l’inaugurazione la presenza del console Frank Lodato,le opere esposte saranno come sempre un centinaio,tra olio su tela,acquerelli,matite,sanguigni,olio su tavola. Torna in Calabria a Montepaone lido come ogni anno,il maestro Antonio Raspa,pittore di Calabria lontano spesso per le mostre e le rassegne che presenta in tutto il mondo e ancora una volta il maestro Antonio Raspa stupisce per la capacità di raccontare attraverso le sue opere una Calabria antica,fatta di colori solari che ricordano i nostri avi,la sua è una tecnica unica,spazia dall’acquerello,alle più svariate tecniche pittoriche,dallo spatolato ai ritratti,agli spaccati di antiche centri calabresi,senza età,fermi ed aerei,come sospesi e in atavica attesa,Raspa riesce a catturare la attenzione del visitatore nelle sue tante mostre effettuate in giro per il mondo,le sue opere sono presenti nelle maggiori gallerie d’arte del mondo. Antonio Raspa”è”il personaggio,lui stesso sembra provenire dal passato e non è azzardato l’accostamento ai bronzi di Riace,che spesso sono stati per lui una musa ispiratrice,le sue opere narrano di antichi otri,strumenti musicali,nature morte arricchite da oggetti datati di vita contadina,antichi personaggi storici che hanno le sembianze proprio di Raspa,lui stesso si vede nei panni di condottiero e di figure religiose. Con Antonio Raspa,il tempo si è fermato,l’artista riesce a creare le condizioni affinché il fruitore rimanga coinvolto guardando le sue opere senza tempo,un vero riflesso dell’anima Raspa racconta nelle sue opere quanto di bello c’è nell’arte,il bisogno di dipingere nasce in Raspa proprio perché lui è un artista che dedica la sua vita a questa nobile arte,anche se manca dalla sua Calabria per molti mesi all’anno,il filo che lo unisce è forte e radicato,come è forte e radicato come momento di raccordo con le radici storiche della sua terra, la Calabria. Chi lo conosce sa perfettamente che Raspa,è un personaggio vero che dipinge da sempre,da quando questa impellente ed esplosiva passione si trasferisce sulle tele,allora via a grandi e monumentali opere fatte da grandi dimensioni,ma anche di dipinti su antiche porte,otri di terracotta cassapanche e tanto altro ancora,tanta è la sua arte nel dipingere. Una delle opere che più di altre lo rappresenta è quella di un cavaliere solitario,che vaga senza meta in sella ad uno splendido cavallo di razza araba,il cavaliere è lui,ha il suo volto con un barba inconfondibile ,Antonio Raspa si rappresenta come un cavaliere armato di lancia, di due pennelli che sembrano due antiche fiaccole che gli illuminano la via, e di una tavolozza che funge da mantello che lo copre e lo protegge come una seconda pelle.
[box type=”bio”] articolo di Gianni Romano[/box]