per la minoranza “Il problema va risolto”
“Ancora oggi, nonostante la nostra interrogazione,parla il gruppo di minoranza al comune di Montepaone, presentata nel settembre scorso , nessuna donna siede in giunta comunale. Vogliamo porre l’attenzione su un problema che oggi più che mai rischia di vedersi trascurato. Ci riferiamo alla partecipazione e al protagonismo femminile che dovrebbe caratterizzare in modo visibile tutte le forze che praticano l’azione politica ogni giorno.”Questa è una cosa politicamente e giuridicamente gravissima,continua il gruppo di minoranza, Va risolta in quanto viola sia lo Statuto comunale (art .3) che il principio di pari opportunità sancito dalla Costituzione Italiana ( art. 51). Il nostro Statuto infatti afferma in modo inequivocabile che: “la Giunta è composta da 4 Assessori assicurando la presenza di entrambe i sessi” e questo a prescindere dal fatto che in Consiglio Comunale siano state elette delle donne, infatti l’articolo 25 recita: “…gli Assessori possono essere nominati anche al di fuori del Consiglio Comunale…” Alla nostra interrogazione il sindaco ha risposto che: “da una ricognizione effettuata volta ad assicurare all’interno della Giunta la presenza di entrambi i sessi non è emersa la disponibilità di nessuna donna disponibile a tale incarico” , il Sindaco inoltre afferma di aver anche interpellato la consigliere Tina Montillo, che non si e’ resa disponibile ad accettare tale incarico,continua la minoranza, Se il Sindaco, dunque, non ha trovato alcuna donna pronta a ricoprire l’incarico di Assessore, Noi, siamo disponibili ad aiutarlo, invitando tutte le nostre donne, a presentarsi in Comune, ed offrire la propria disponibilità. Ed inoltre, perchè non ha, semplicemente, interpellato le tre donne non elette e candidate al Consiglio Comunale (Madonna Annamaria, Pamela Macrina, Sabrina Amoruso ) che, in quanto, candidate ed una tra queste pure ex assessore, avevano ovviamente tutte le carte in regola, quanto a capacità, per ricoprire il ruolo di assessore ?”
” Vogliamo ribadirlo con fermezza,continua la minoranza, convinzione ed onestà che per noi è una questione prettamente culturale, sociale e politica. Ed è nel confronto e nei confini politici che vorremmo trovare la soluzione. Per noi l’8 Marzo, festa della donna,conclude il gruppo di minoranza,Migliarese,Voci, Lucia e Venuto, significa principalmente questo: riconoscere che la donna deve avere un ruolo adeguato alle sue capacità ed alla sua preparazione nell’ambito sociale e politico. E questo riconoscimento deve partire da chi ha il dovere di creare queste opportunità. “
Articolo di Gianni Romano.