Non si è spento ancora l’eco della notizia dell’attentato intimidatorio che ha distrutto un escavatore della ditta Baglioni Piante di Lamezia terme, impegnata a Montauro capoluogo nel rifacimento del centro storico,  che bisogna purtroppo registrarne un altro. Ignoti nella notte grazie al buio e al fatto che la zona è particolarmente isolata, hanno danneggiato gravemente la ringhiera di legno e fatto rinvenire all’interno dello stabilimento balneare “Lido Mediterraneo”del materiale infiammabile all’entrata del locale. Lo stabilimento balneare “Mediterraneo”, di proprietà dell’assessore all’urbanistica del comune di Montepaone Roberto Sestito, che in passato ha avuto distrutto da un incendio doloso lo stabilimento balneare “Percival Beach” situato nel comune di Montepaone in località ”Casinello”. L’incendio ha causato all’epoca danni per migliaia di euro, ma con forza e tenacia il titolare Roberto Sestito, rimboccandosi le maniche si era rimesso all’opera non solo rifacendo il locale distrutto ma costruendone un altro a ridosso del lungomare di Montauro in località “Calalunga”. Ora la storia si ripete e l’ imprenditore e amministratore ora si interroga e chiede che le istituzioni preposte vigilino sul suo lavoro, che crea sviluppo e un indotto lavorativo per molte persone. La denuncia è stata presentata alla caserma dei carabinieri di Gasperina, competenti per territorio, ed ora tocca ai militari al comando del maresciallo capo Domenico Misogano fare piena luce su questo e su altri atti intimidatori, che gettano ombre sul lavoro e sulla vita onesta e irreprensibile delle persone, impegnate in politica e sul lavoro per il benessere del territorio.

[box type=”info”] articolo a cura di Gianni Romano[/box]

 

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