Continua a mietere successi la soveratese Giuliana Wagerle,di soli quattordici anni ,di madre italiana e di padre tedesco,come anticipato dalle colonne del Quotidiano,la soveratese che a dispetto della sua figura esile e con lunghi capelli biondi,è invece un pilota di motocross e campione nella sua categoria c.c. 85 in sella alla sua KTM,ha sbaragliato tutti i concorrenti vincendo addirittura il titolo regionale,ora dopo la bella serata di Soverato in cui è stata premiata dal suo club FMT RAGING,ora anche a Catanzaro, il Coni alla presenza del presidente regionale Mimmo Praticò e di quello provinciale Tony Sgromo,in una suggestiva cerimonia hanno premiato “la lady di ferro”soveratese,tanto è la sua faccia angelica,tanto è forte e radicata la sua grinta sulle polverose piste da motocross,una calabrese capotosta la definiscono in molti,lasciati da parte i libri scolastici,Giuliana inforca la sua motocross e via al campo di allenamento di Petrizzi,altro che face book,altro che cellulari e messaggini,lei è già un affermato pilota e conscia di questo si allena seriamente tutti i giorni. La sua passione nasce dicono i genitori – “per colpa”, o “grazie” come invece afferma lei, alla salda e forte amicizia che la lega al suo giovane cugino Carlo Chiefari anch’egli pilota di Cross, il quale, per gioco, le fa provare di nascosto la moto; a quel tempo Giuliana aveva solo nove anni, da quell’attimo la sua vita non è più la stessa lei dice “è stato amore a prima sella”. Niente e nessuno è riuscito a farla desistere eppure tante sono state le proposte dei suoi genitori per farle cambiare sport, dall’equitazione, alla vela, al nuoto, ma non c’è stato nulla da fare, come si dice? “Il primo amore non si scorda mai!”, e questa è una passione che aumenta ogni giorno di più tant’è vero che ha contagiato col suo fervore la famiglia che oramai si è rassegnata ed oggi la sostiene affinché non si arrenda e la stimola a fare sempre meglio e di certo così sarà. Giuliana non potrà fare altro che migliorare, la passione che le arde dentro, anche se poco femminile, è una passione sana e determina il suo carattere forte e per nulla arrendevole proprio come una “Lady di ferro” .
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]