Soverato – Un timido sole ha fatto da degna cornice alla fiera della Galilea che si tiene da molti anni a Soverato,il giorno di Pasquetta,e nonostante il momento di crisi sia imperante,in molti erano presenti tra le bancarelle che come sempre esponevano categorie commerciali tra le più disparate,abbigliamento griffato a prezzi scontati,borse e calzature,complementi di arredo con casalinghi,tendaggi e tappeti,ma anche animali di piccola taglia per la gioia dei tanti bambini presenti con le loro famiglie,ed ancora alimentari introvabili nei mercati di tutti i giorni,”Mustazzoli”dolci tipici,formaggi e salumi di località rinomate,ma anche l’arte del ferro battuto,mobili in stile per interno e da giardino,lampadari,insomma un grande caleidoscopio fatto di colori e di merci,con appassionati alla ricerca del loro acquisto festivo.  Signori,questo è non solo il senso della tradizione,ma anche un momento da trascorrere in allegria tra la gente,come resistere a tanta merce e alla simpatia dei loro venditori,molti anche con accenti campani e pugliesi,proprio per dare un tocco di interreggionalità alla fiera della Galilea,e ancora artigiani del legno,vere e proprie opere d’arte,un peccato non acquistarle,ma tutto questo per la città del cavalluccio marino si traduce,in un momento economico,presi di assalto alberghi,bar e gelaterie,creando un sicuro volano economico non indifferente,per commercianti alle prese con la tassa dell’occupazione di suolo pubblico,un evento partito da molto lontano “il Consiglio comunale, il 30 maggio 1873, deliberava la istituzione di una Fiera sotto il titolo di Galilea, da celebrarsi annualmente nella borgata Marina nei giorni di lunedì e martedì dopo la Pasqua. Il prefetto della “Calabria Ulteriore Seconda”, oggi detta provincia di Catanzaro, approvava la deliberazione il seguente 13 gennaio. La prima fiera di Galilea si tenne dunque il 13 e 14 aprile del 1874”. Nel 1907 venne istituito anche un mercatino settimanale che prevedeva anche un mercatino del bestiame, ma la compravendita degli animali divenne in seguito una manifestazione annuale in coincidenza proprio con Galilea. «È quella- ricordano gli storiografi- che rese la Fiera un’attrattiva per tutta la Calabria». La fiera si svolgeva dove attualmente sorge la caserma dei carabinieri e venne in seguito trasferita verso l’attuale stadio; infine in via Trento e Trieste dove nel 1984 si svolse l’ultima edizione del commercio del bestiame.

[box type=”bio”] Articolo e foto di Gianni Romano[/box]

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