il giorno dopo l'attentato

Copanello di Stalettì – Fine settimana in piazzetta Susanna a Copanello di Stalettì,il caldo  sole di una estate fino ad ora solo attesa è arrivato,e i numerosi turisti si interrogano sui fatti accaduti,ma non solo,anche la società civile si interroga,il giorno dopo il grave attentato intimidatorio che ha colpito una azienda nel cuore dei calabresi,il gruppo Caffè Guglielmo SPA,un fiore all’occhiello patrimonio di tutti ,i colori che compongono il logo aziendale,arancio,giallo,rosso  fanno parte della storia della nostra terra,la tranquillità della notte  veniva interrotta dal boato che aveva causato un ordigno a miccia lenta,distrutta la vetrata all’ingresso del ristorante di famiglia situato nella piazzetta Susanna ,divelta la serranda e danneggiato l’ingresso e il bancone del ricevimento del ristorante,e solo il caso ha voluto che non ci fossero feriti,in quanto al momento dell’esplosione la piazzetta era vuota vista l’ora tarda,i vetri si sono trasformati in schegge impazzite,sul posto subito le forze dell’ordine,ma soprattutto il cuore dell’azienda subito sul posto Daniele Rossi e Matteo Tubertini,subito pronta la loro risposta,nonostante l’orario notturno subito interpellata  telefonicamente una azienda per ripristinare lo stato dei luoghi e già di buon mattino le maestranze  erano all’opera,la Guglielmo non si può e non si deve fermare,è un punto fermo non solo nell’attività di torrefazione e di distribuzione in tutto il mondo,ma anche e soprattutto nel settore dell’ospitalità,il villaggio, il centro congressi con le sue sale,le sale per ricevimenti e banchetti,la spiaggia privata,il suo barcone e poi che Copanello sarebbe senza il villaggio Guglielmo?Quanto amori sono nati in riva al mare,quanti affari si sono discussi ai tavoli delle eleganti sale?Quanti convegni di spessore internazionali si sono visti? Copanello è la località VIP per eccellenza,la costa catanzarese non può certo prescindere da questo,Copanello e la Guglielmo SPA sono di tutti,basti guardare gli universitari  al nord per concludere il ciclo di studi nei loro trolley non manca certo un pacco di caffè Guglielmo,un aroma di Calabria anche lontano centinaia di chilometri,nell’immediatezza dei fatti la pronta  la solidarietà del sindaco di Stalettì Concetta Stanizzi e del parroco della chiesa matrice don Roberto Corapi,non parole di circostanza ma parole che uscivano dal cuore,lo stesso che ci appassiona parlando di Copanello e del gruppo Guglielmo Spa. Le dichiarazioni di Daniele Rossi presidente di Confindustria Catanzaro non lasciano dubbi alcuno con un  messaggio affidato al web condiviso da molti dichiarava “bastardi,non avrete nulla” e del resto come non colpire chi vuole il male della Calabria? Sul luogo dell’atto intimidatorio gli uomini della scientifica con il capitano Saverio Sica che hanno perlustrato la zona palmo a palmo ,si spera che qualche telecamera a circuito chiuso abbiano ripreso qualcosa di utile per il proseguo delle indagini che sono state avocate  alla procura di Catanzaro con il sostituto procuratore di turno Saverio Vertuccio,sul piano della solidarietà e di vicinanza lungo è l’elenco di personalità che hanno espresso il loro pensiero.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

il PD al sindaco Franco Froio ”il suo tempo è scaduto”

Montepaone – Situazione di impasse politica a Montepaone,tiene banco la possibile caduta dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Froio,si dimette o non si dimette? Verrà sfiduciato oppure nò?Su questi quesiti interviene il PD di Monteapaone,”Dopo un lungo ed ingiustificato silenzio il Sindaco Froio ha finalmente deciso di far conoscere, ufficialmente, all’opinione pubblica la propria posizione in merito alla crisi senza fine in cui versa la sua maggioranza. E’ davvero arduo seguire il filo logico del ragionamento politico esposto dal dott. Froio. “Per vero, dall’ultima uscita, non sono emerse novità sostanziali rispetto ad altre esternazioni del primo cittadino. Come sempre allontana da sé le responsabilità, questa volta addossandole su coloro i quali sono venuti meno ad un presunto giuramento di fedeltà. Ancora una volta emerge una concezione della politica e della democrazia del tutto peculiare, inquadrata in un’ottica strettamente personalistica. Invece di domandarsi, e di spiegare, quali sono le ragioni del malessere dimostrato a più riprese da numerosi esponenti della ex maggioranza, ci propina la solita teoria del destino cinico e baro che si accanisce contro di lui. Un leader politico autentico, continua il PD di fronte allo scollamento del gruppo che gli ha consentito di vincere le elezioni, e al fallimento nell’azione amministrativa, non può pensare di auto assolversi affermando di non aver nulla da rimproverarsi. Alle difficoltà non si risponde con il vittimismo. Tale modo di fare è inadeguato per colui al quale sono state affidate le sorti di una comunità. Inadeguatezza di cui tutti i cittadini di Montepaone si sono drammaticamente resi conto. “Continua il Pd,Quanto alle giustificazioni addotte contro l’arrivo di un Commissario queste appaiono risibili e finanche offensive per l’intelligenza dei cittadini. Ci vuol coraggio a paventare un possibile aumento delle tasse. Avrebbe ben poco da aumentare un eventuale Commissario dato che i cittadini di Montepaone subiscono un’imposizione fiscale elevatissima. Le tariffe sono quasi tutte al massimo livello. Quando mai c’è stata discussione in Consiglio, se ad ogni proposta di abbassamento dei livelli di tassazione la risposta è: non si può fare? Montepaone è uno dei paesi italiani con le tasse più alte, più buio di mezzanotte non può venire. Il Sindaco eviti di prendere ancora in giro gli elettori. Quanto alla minaccia della possibile perdita dei finanziamenti per le “grandi opere” si è andati al di là di ogni possibile immaginazione. I finanziamenti regionali non sono concessi ad personam. Sono gli uffici a dover mandare avanti gli iter amministrativi. Quanto agli atti di competenza politica, paradossalmente un commissario, riunendo in sé i poteri della Giunta e del consiglio, potrebbe procedere più speditamente rispetto agli organi politici. Discorso ben diverso vale per la fase della gestione della spesa dei finanziamenti. Ma questa è un’altra storia. “continua il PD Ripetiamo un vecchio concetto: Un commissariamento è un danno per un paese se prende il posto di un’amministrazione dinamica, attiva, coesa che lavora per il bene della comunità. Tutto questo a Montepaone non esiste da molto tempo. Questa volta,conclude il PD, lo diciamo esplicitamente: l’arrivo del Commissario in questo momento rappresenterebbe il minore dei mali. L’Amministrazione Froio ha fallito e il suo tempo è scaduto. “

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

sul medico psichiatra fermato dai carabinieri interviene Psichiatria democratica

Montepoane – Ha fatto scalpore la notizia del lungo inseguimento a duecento chilometri all’ora da parte dei carabinieri ad un noto medico psichiatra operante al centro di salute mentale di Montepaone,iniziato a Stalettì si è concluso per fortuna senza incidente a Catanzaro città,ora il professionista è sottoposto al TSO,trattamento sanitario obbligatorio in una struttura adeguata,su questa vicenda interviene il coordinamento regionale di psichiatria democratica e lo fa per voce del medico psichiatra Gianfranco Pisano,”Psichiatria democratica coordinamento regionale,dice Gianfranco Pisano, In merito all’episodio che ha visto sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio (TSO)  un medico psichiatra dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro si è messa in evidenza l’aberrazione interventistica nella modulazione d’effettuazione dello stesso TSO. “Ricordando che,continua Pisano, la naturale procedura  medico-legale ed istituzionale riconosce l’Autorità al medico proponente, al medico convalidante e all’Ordinanza del Sindaco di competenza territoriale, ed anche all’ eventuale collaborazione (se viene richiesta) delle Forze dell’Ordine. “Pare che lo stesso paziente sia stato tratto in arresto in concomitanza al ricovero nel Servizio Psichiatrico “Diagnosi e Cura” e che il paziente (medico psichiatra) dimesso dopo qualche giorno, continua Gianfranco Pisano,sia stato tradotto presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, più tristemente conosciuto come: “manicomio criminale” che avrebbe già dovuto essere dismesso, per la proroga di chiusura ad un anno che suo malgrado il Presidente Napolitano ha dovuto emanare.”Ora vi è da chiedersi di quali reati il medico psichiatra (paziente) si è macchiato per essere rinchiuso in un  manicomio criminale.”Per quanto su esposto e per dare maggiore trasparenza, la scrivente Associazione ,continua Pisano,mette in evidenza agli Organi Competenti di rivedere l’aspetto punitivo che prevale in questa fattispecie per chi presenta agitazione psicomotoria e non ha coscienza di malattia e considerando, tra l’altro, che i termini del TSO decadono allor quando il paziente assume la terapia.”Visto il permanere dello stato detentivo del medico psichiatra, e,conclude il medico psichiatra Gianfranco Pisano, per l’affermazione dei diritti umani e civili, si chiede la sospensione del TSO con eventuale ricorso straordinario al Capo dello Stato.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

bomba al ristorante Guglielmo

Copanello di Stalettì –  Il silenzio di Copanello di Stalettì, nota località turistica del catanzarese è stata scossa alle ore una e trenta dal forte boato di una bomba che esplodendo ha completamente distrutto la vetrata ,il pavimento all’ingresso e il lucernario e l’ingresso  sino al bancone del ricevimento,del noto ristorante Guglielmo di proprietà del gruppo Guglielmo Caffè,il locale è al servizio del villaggio Guglielmo e situato nella piazzetta  Susanna,i vetri sono schizzati come proiettili impazziti nella piazzetta che al momento era deserta,mentre il ristorante aveva terminato il turno alle ore 23 dopo avere servito numerosi turisti . Sul posto i titolari Daniele Rossi presidente di Confindustria Catanzaro,e il cugino Matteo Tubertini,le indagini saranno sicuramente appannaggio della DDA di Catanzaro,già in passato l’azienda Guglielmo aveva ricevuto un altro atto intimidatorio quando nel mese di agosto del 2012 furono incendiati due camion nel piazzale interno dell’azienda del caffè Guglielmo un quel periodo gli operai si strinsero attorno alla azienda Guglielmo  considerandola come una famiglia e come tale andava tutelata,turni di ventiquattro ore di lavoro per presidiare l’azienda e tutelare il posto di lavoro ,atti intimidatori gravi per una malapianta che strozza la Calabria. Gli stessi operai  diventarono“sentinelle del caffè”, un occhio alla catena di montaggio e un altro alla telesorveglianza, rafforzata dopo l’attentato. Sul posto del grave atto intimidatorio, in pochi attimi il buio veniva rischiarato dai lampeggianti dei mezzi di soccorso,i vigili del fuoco di località Caldarello di Soverato con il capo squadra  Giovanni Fulciniti,il comandante della compagnia carabinieri Soverato,capitano Saverio Sica,uomini e mezzi della scientifica,il comandante della stazione carabinieri di Gasperina competenti per territorio maresciallo capo Domenico Misogano,tutta l’area veniva transennata e battuta palmo a palmo per reperire elementi utili alle indagini si spera che le telecamere della zona presenti in gran numero abbiamo registrato qualche movimento utile al proseguo delle indagini,dalle prime indagini si è appreso che l’ordigno era del tipo a miccia a lenta combustione,questo ha permesso gli ignoti attentatori di posizionare con tutta calma l’ordigno,accendere la miccia e allontanarsi indisturbati,sicuramente il lavoro di professionisti e subito gli attestati di solidarietà,il sindaco di Stalettì Concetta Stanizzi,” una fatto grave,che scuote le coscienze,e un grande rammarico per quanto successo sia come fatto criminoso che ha colpito una azienda fiore all’occhiello di tutta la Calabria,con imprenditori seri e capaci, e dall’immagine negativa per questo fatto che arreca a tutta la collettività,”per don Roberto Corapi parroco di Stalettì,”solidarietà espressa per l’accaduto,questi sono gesti orribili che distruggono la civiltà che vogliamo e che insegnano la civiltà dell’amore,è un atto,continuava Don Roberto Corapi,contro noi stessi perché così ci impoveriamo sempre di più forza,coraggio e speranza.”

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

ad un anno dall'insediamento l'amministrazione comunale di Gasperina incontra i cittadini

Gasperina – Spegne la prima candelina,l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gregorio Gallello,e come di consueto Galllello ha privilegiato il dialogo con un incontro con la popolazione per mettere in evidenza quello fatto e quello ancora da fare,gremita la sala comunale prendeva la parola il consigliere Ida Campo,”questo è il resoconto di un anno di amministrazione ringraziamo tutte le associazioni presenti sul territorio,decisioni coraggiose ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta,i frutti di questo lavoro si vedranno alla distanza ci siamo concentrati su un crono programma che privilegia le scuole,offrire servizi specialmente alle fasce sociali più deboli,ma anche accogliere degnamente gli immigrati grazie alla fattiva collaborazione della associazione città solidale,ma ancora continuava Ida Campo,il cimitero,l’area PIP,il PSC la rete idrica e fognaria abbiamo fatto questo,concludeva Ida Campo per il bene del paese.”Prendeva la parola il sindaco Gregorio Gallello,un sindaco giovane che privilegia la comunicazione e  il coinvolgimento con la popolazione, sono molte difatti le iniziative che hanno visto coinvolto i residenti su tematiche importanti,”voglio ringraziare diceva il sindaco l’arma dei carabinieri per la loro presenza,ma anche la prefettura di Catanzaro per la sua vicinanza,continuava  Gallello un fiume in piena Gallello, per un giovane sindaco di Gasperina attento e partecipe alla vita pubblica,intendo ringraziare tutto il consiglio comunale sia maggioranza che minoranza che ha portato spesso a voti unanimi il consiglio, un concetto chiaro di responsabilità,rompere con il passato,continuava Gallello,ma proprio per cambiare  e crescere,privilegiando gli incontri come oggi con la cittadinanza,le assemblee come punto fermo,tematiche sensibili come il cimitero comunale con il vostro contributo di idee abbiamo rivisto insieme punti importanti, e concreti evitando le fasi critiche e  cercando la soluzione dei problemi.”Tante le nostre iniziative sono in un anno,continuava il sindaco Gregorio Gallello,Calabria Etica per i servizi sociali,servizi per ridare dignità alle persone,ma anche e soprattutto spazio alla cultura,prossima la riapertura della biblioteca grazie all’aiuto concreto di volontari,cercare di fare diventare Gasperina la città del vino con la creazione di cooperative di giovani,non si può dire Gasperina nell’immaginario collettivo senza che si unisca il nome vino,ma ancora continuava Gallello un lungo elenco di opere pubbliche,la messa in sicurezza del costone del cimitero,la viabilità con la creazione di sensi unici,la sicurezza dei luoghi e delle scuole,la nuova palestra,la ricerca e la distribuzione dell’acqua evitando che si registrino criticità come in passato,ma anche diceva Gallello le frazioni marine il via alla zona PIP di località Breu un impasse che dura da molti anni e la rielaborazione del progetto della chiesa di località Pilinga,in questo senso diceva Gallello abbiamo già avviato con la curia vescovile una serie di incontri,scusate, concludeva il sindaco Gregorio Gallello se abbiamo fatto qualche errore,ma abbiamo parlato al paese non alla pancia ma, alla testa,noi ci siamo e con il vostro aiuto faremo crescere questo nostro paese e tutta la comunità.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

appalto associato raccolta rifiuti,assegnato alla ditta MEA MANNA ecologia e ambiente Foggia

Montepaone/Gasperina  – A seguito della convenzione per la gestione associata e coordinata della funzione inerente alla organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta  avvio e smaltimento dei rifiuti solidi urbani,tra i comuni di Montepaone e Gasperina a seguito di regolare bando a procedura ristretta viene  assegnata alla ditta MEA MANNA con sede a Foggia l’appalto per la durata di anni sei per la raccolta dei rifiuti solidi e urbani nei comuni associati di Montepaone e Gasperina,questo a seguito della   organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani. Vista la Convezione sottoscritta tra il Comune di Montepaone e Gasperina per la gestione associata e coordinata della funzione inerente “l’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani,visto il decreto del Sindaco del Comune di Montepaone, in qualità di Comune Capofila,con la quale è stato nominato l’Ing. Salvatore Lupica responsabile del coordinamento e la direzione del dell’Ufficio Unico per la gestione associata e coordinata della funzione inerente “l’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani”, dei comuni di Montepaone e Gasperina”, con i compiti ad esso assegnati dalla legge,dopo la visura dei documenti si decideva di  aggiudicare definitivamente il servizio di “Raccolta integrata dei rifiuti solidi urbani e servizi connessi nei Comuni di Montepaone e Gasperina” alla ditta M.E.A Manna Ecologia Ambiente con sede in Via Monsignor Farina n°15 – 71122 Foggia avendo presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa per l’Amministrazione. La Società M.E.A srl ai sensi dell’art 49 del D.lgs n° 163/2006 si è avvalsa di alcuni requisiti posseduti dalla LA LUNA SOCIETA’ COPERTATIVA SOCIALE –ONLUS con sede in Montanaso Lombardo (LO);e  che la ditta aggiudicataria ha indicato l’intenzione di subappaltare la realizzazione del centro di raccolta intercomunale presso l’area dell’ex depuratore di Montepaone situato in località Fiumarata, pertanto il subappalto avverrà secondo quanto previsto dalla normativa vigente;e che le migliorie offerte in sede di gara saranno riportati nei rispettivi contratti d’appalto stipulati in forma pubblica amministrativa con i Comuni di Montepaone e Gasperina, tramite rogazione del Segretario Comunale.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

aggiudicati i lavori di riqualificazione del lungomare

Montepaone – Con deliberazione della Giunta comunale  è stato approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori in riqualificazione urbana e ambientale del lungomare nel quale era prevista la sistemazione delle aree circostanti lo stabilimento balneare denominato “ San Luca” e per il quale erano stati acquisiti i pareri necessari in sede diconferenza di servizi come da verbali .Accertato che nel suddetto progetto i lavori di sistemazione delle aree circostanti lo stabilimento balneare denominato “Lido San Luca”sono stati previsti tecnicamente e non contabilizzati nel quadro economico generale dell’opera, da ultimo il Comune di Montepaone è stato oggetto di un finanziamento Regionale di € 150.000,00 per la riqualificazione urbana dell’area adiacente al lungomare di Montepaone Lido. Per quanto sopra è stato incaricato il Responsabile dell’Area Urbanistica di questo Comune Geom. Francesco Ficchì per procedere alla redazione di un progetto preliminare, definitivo ed esecutivo prevedendo la sistemazione delle aree circostanti lo stabilimento balneare” Lido San Luca”,con deliberazione della Giunta comunale  è stato approvato il progetto preliminare relativo ai lavori in oggetto ;con deliberazione è stato approvato il progetto definivo ed  esecutivo, redatto dal tecnico comunale Geom. Francesco Ficchi dell’importo complessivo di €. 150.000,00.Si sono svolte le procedure di gara per l’affidamento della esecuzione di lavori riqualificazione urbana in Montepaone Lido,con determina n. 22 è stata indetta una gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di riqualificazione urbana in Montepaone Lido mediante procedura aperta, ai sensi dell’art. 55 si sono concluse le procedure di gara, aggiudicando in via provvisoria i lavori in oggetto all’impresa “SIFIL S.r.l., con sede in Sant’Andrea Jonio ( CZ) via Nazionale, , Legale Rappresentante Alessandro Dominijanni, ,ed  è stato affidato l’incarico per la direzione dei lavori, coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione all’arch. Migliano Felice Francesco.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

le telecamere del TG 1 in ricordo di Raffaele Musolino

Montepaone Lido (Cz) – Si accendono nuovamente i riflettori sul grave incidente di Montepaone lido,che è costata la vita al giovanissimo e non ancora maggiorenne Raffaele Musolino. Nel luglio 2012 il ragazzo era stato investito  da una BMW cabrio che viaggiava come una scheggia impazzita e che nell’urto non gli aveva dato scampo, uccidendo Raffaele sul colpo e ferendo gravemente il cugino che era con lui. Alla guida di questa macchina una persona che non poteva certo guidare in quanto le successive analisi effettuate avevano trovato tracce di alcol e droghe al punto tale da essere di gran lunga sopra la media. Oggi a distanza di due anni circa dal terribile episodio, giungono sul posto le telecamere del TG 1 che con la giornalista Giovanna Cucè,  in un vero e proprio italiano sui luoghi dove nel corso degli anni si sono verificati tanti episodi analoghi approfondirà all’interno di una rubrica del TG 1 tanti  fatti  come questo che sono a tutti gli effetti da considerarsi dei veri e propri omicidi stradali e come tale devono essere trattati. Un lungo viaggio per la penisola dove la troupe del TG1 incontrerà i familiari delle vittime della strada ed a Montepaone la Cucè  ha intervistato i genitori di Raffaele giunti sul posto a testimoniare con tanto coraggio. Da notare in particolare che per il padre del giovane questa è stata la prima volta che si recava in via nazionale dal giorno dell’incidente, avendo  sempre rifiutato di vedere il luogo dove Raffaele ha perso la vita.

Raffaele_Musolino[1]

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

danneggiata la pineta di Giovino

Catanzaro –  Nel corso dei servizi finalizzati anche ad un controllo straordinario delle infrastrutture e degli insediamenti dislocati lungo le fasce boscate litoranee e soggette a diffusi fenomeni di pressione antropica, il personale del comando stazione forestale Taverna ha accertato che una superficie di circa 500 metri quadri di terreno boscato facente parte della pineta di Giovino nel comune di Catanzaro, era stata distrutta creando un possibile ampliamento dell’area a servizio di futuri fabbricati, da parte di una impresa di costruzioni durante i lavori per la realizzazione di edifici di civile abitazione.In particolare il personale del Corpo forestale ha accertato che la società committente e l’impresa costruttrice, dopo aver proceduto al taglio delle piante, ha letteralmente sommerso le ceppaie di materiale terroso per un’altezza da 1 a 2,5 metri dal preesistente livello del bosco, trasformando il bosco in un possibile piazzale di servizio per i fabbricati.È stato accertato che sono state gravemente danneggiate alcune decine di piante di eucalipto di discrete dimensioni, con la violazione delle norme in materia paesaggistica ed idrogeologica, nonché dell’art. 734 relativo alla distruzione ed al danneggiamento di bellezze naturali, e l’area interessata è stata sottoposta a conseguente sequestro giudiziario.La cosiddetta “pineta di Giovino” è un fondamentale polmone verde della città di Catanzaro e proviene da attività di rimboschimento con fondi pubblici realizzato, a  partire dagli anni ’60, ed è composta in prevalenza da piante di pino e di eucalipto, e dalle altre specie tipiche delle fasce boscate litoranee.Essendo proveniente da attività di rimboschimento con fondi pubblici, i relativi terreni sia appartenenti ad enti pubblici sia appartenenti a privati, sono sottoposti ad un vincolo idrogeologico di natura completamente inibitoria, ed in caso di danneggiamento o distruzione le norme prevedono l’obbligo della sua ricostituzione a carico del soggetto proprietario. Oltre al vincolo idrogeologico, la pineta è anche soggetta al vincolo paesaggistico sia in quanto costituente un bosco sia a causa della sua localizzazione entro la fascia dei 300 metri dalla linea di battigia del mare.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

a Matrix si parla del piccolo borgo

Torre di Ruggiero (Cz) –  Sul servizio di Matrix andato in onda su “Torre di Ruggiero batte il record dell’astensionismo per le Europee”,ascoltiamo le parole del sindaco Giuseppe Pitaro che dice : ”trovo che sia il migliore dei modi  per accorgersi della  fragilità sociale di questa parte del Mezzogiorno  letteralmente  cancellato dall’Europa dei tecnocrati, degli organismi comunitari dalle leadership  non elettive  e dalla spregiudicatezza  delle banche.”Ancora una volta, continua Pitaro,nel silenzio delle istituzioni europee, che non sanno neppure che sulle mappe geografiche c’è un borgo che si chiama Torre di Ruggiero fondato nel 1070,  nell’indifferenza dei sondaggisti da talk show e degli analisti di vaglia, tocca all’informazione libera ed intelligente gettare fasci di luce sulle realtà in cui il disagio sociale esplode, per fortuna  nelle forme democratiche del non voto. “Se l’informazione, in questo caso l’ottimo reportage tv di Matrix, non si fosse accorta del dato dell’astensionismo elevato del borgo di cui sono sindaco, tutto sarebbe continuato nel  deplorevole clima di atarassia che contraddistingue l’approccio delle classi dirigenti verso i problemi della gente. “Considero,dice Pitaro, il ‘non voto’  dei Torresi per il rinnovo del Parlamento europeo un gesto  di disubbidienza civile  per l’Europa distante  anni luce da questa parte della Calabria colpita, oggi in maniera drammatica, dall’ emigrazione massiccia, falcidiata dallo spopolamento e dalla disoccupazione giovanile mentre i soloni dell’establishment comunitario teorizzano ‘lacrime e sangue’ per i cittadini e, incentrando ogni politica economica sull’austerità, allargano a dismisura le diseguaglianze sociali, infischiandosene se in territori come il mio l’ente locale non ha risorse neppure per i sussidi ai poveri, per tenere aperto un asilo nido, per garantire il diritto alla studio. “Il ‘non voto’ dei Torresi per l’Europa è l’ennesimo, continua Pitaro,forte, ‘Sos’ lanciato da una comunità alle Istituzioni,  perché non chiudano gli occhi sui problemi delle persone in carne ed ossa e riflettano, individuando fin da subito i rimedi più adeguati, sulle inadempienze, ormai storiche e non più tollerabili, verso i bisogni del Mezzogiorno italiano più svantaggiato e su quelle che più direttamente concernono le infrastrutture di base,  come per esempio  il completamento della Trasversale delle Serre,  i cui lavori sono iniziati mezzo secolo fa, ed oggi, nonostante le infinite  proteste formali, sono perlopiù interrotti. “Matrix ha colto benissimo il disagio di un borgo che,continua Pitaro, è simbolo del disagio più generale di una regione dell’Italia del Sud.  Un disagio che ha in sé, oltre che un evidente  atteggiamento passivo, sebbene non incoerente,  anche due  messaggi  chiari per la politica e per le istituzioni:  a) si restituisca alla politica il  primato di strumento necessario a fare scelte che migliorino la qualità della vita delle persone, ripristinando con immediatezza  il circuito virtuoso del dialogo Centro/Periferia e ridando ruolo e forza ai comuni ed ,conclude il sindaco Pitaro,ai poteri orizzontali che sono presenti nei singoli territori; b)  le istituzioni  smettano  di farsi  travolgere dal ‘cupio dissolvi’ del tutto contro tutti che fa crollare la fiducia dei cittadini e  rischia di   rendere  inconcludente la democrazia”.

[box type=”info”] Gianni Romano [/box]

1 83 84 85 86 87 146