commemorazione le giare

Soverato (Cz) – Dieci settembre,tutto si ferma e partono i ricordi,una alluvione devastante nel campeggio le giare causò tredici vittime,di cui una quella di Vinicio Caliò non venne mai ritrovata,una giornata per non dimenticare,una giornata stampata in modo indelebile  e che serva da monito a tutte le amministrazioni comunali,il dissesto e la non cura del territorio porta  a questi tristi risultati,presenti il sindaco Ernesto Alecci,l’amministrazione comunale con Salvatore Riccio,il presidente del consiglio  Emanuele Salatino,Vittorio Sica,Antonio Rattà e Vittoria Ciaccio,il parroco don Pasquale Rondinelli,i parenti delle vittime,il presidente della proloco Franco Cervadoro,la guardia costiera,la guardia di finanza,i carabinieri con il tenente Gammone e il luogo tenente Giuseppe Di Cello,la polizia stradale,i vigili del fuoco e la polizia municipale. Sul luogo sono stati depositati  da tempo,tredici grossi massi  con incisi i nomi delle vittime,una santa messa è stata celebrata da don Pasquale Rondinelli,parole di fede e di speranza ma anche di monito all’uomo”più rispetto per l’ambiente e più rispetto per l’uomo,preghiamo oggi per la dignità delle persone,”ma dure anche le parole del sindaco Ernesto alecci”,una ferita che brucia e non deve rimarginarsi,la città di Soverato non dimentica, bisogna amministrare con senso di responsabilità,questo è l’esempio della non cura dei luoghi che ha portato questa disgrazia ma che sia da monito a tutti gli amministratori,perché la tutela del territorio porti sicurezza e non disgrazie come questa.” Ma si è registrata anche qualche polemica,tra i parenti,Luca Caliò fratello dello scomparso Vinicio,”ci ricordiamo di questo luogo solo in questa  triste occasione,il sito non è mantenuto come dovrebbe essere,un luogo di preghiera e di dolore,anche oggi registriamo la pesante assenza dell’Unitalsi  e della prefettura di Catanzaro che non ha inteso inviare nessun rappresentante,io spesso vengo con mia madre a pregare in questo luogo e manteniamo noi il decoro,pulendo e innaffiando le palme presenti”. Anche Annarita Simone figlia dello scomparso Salvatore,polemizza con una frase dell’Unitalsi apparsa su un sito web,”L’Unitalsi sez. di Catanzaro ha detto di avere ripreso i campi estivi,e di questo sono  molto contenta dice Annarita,ma la frase non tutto è perduto,tutto è distrutto, non è certo un buon ricordo per mio padre e le altre vittime,tutto si è perduto quella notte ma  non la fede e il ricordo degli scomparsi,una frase infelice che mi mortifica.” “Sono trascorsi molti  anni dalla tragedia del camping ‘Le Giare’, eppure resta nitido il ricordo della furia dell’acqua, del fango, della devastazione, delle tredici vite spazzate via nell’inferno di una notte”. “Impossibile dimenticare il dolore, le lacrime, il sacrificio e l’impotenza dei soccorritori, la commossa vicinanza di un’intera regione che a Soverato ha la sua ferita più profonda. Questo ricordo deve costantemente guidare la costruzione del nostro futuro. Non c’è altro modo di rendere omaggio a quegli uomini e a quelle donne strappati alle loro vite, ai loro affetti, se non quello di impegnarsi ogni giorno, fattivamente, per evitare che tragedie come quella consumata lungo il letto del Beltrame si possano ripetere. Le istituzioni, ciascun cittadino, hanno il dovere di trattare la natura con rispetto, di non violentarla nella dissennata ricerca di un utile personale. Siamo ancora lontani dall’obiettivo di mettere in sicurezza un territorio difficile come quello calabrese, eppure, rispetto al passato, c’è una sensibilità diversa e una maggiore attenzione delle istituzioni rispetto alla prevenzione del rischio idrogeologico,tanto forse si è fatto,ma tanto,tantissimo resta ancora da fare.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

STA PER ARRIVARE LA IV EDIZIONE DI “ARTISTI DEL MEDITERRANEO”.

QUATTRO GIORNI DI MUSICA, ARTE E INTRATTENIMENTO A GASPERINA NEL RICORDO DI WALTER GUIDO.

Mancano solo un giorno allo “start” della quarta edizione di “Artisti del Mediterraneo”, l’ormai celebre appuntamento di fine estate a Gasperina (Cz), dove artisti di ogni genere si incontrano per dare vita ad uno spettacolo unico, ricco di sorprese ma soprattutto di buona musica e buona arte. Da giovedì 11 settembre a domenica 14 l’evento si propone di mescolare artisti emergenti con grandi star della musica, col solo obiettivo di celebrare l’arte in tutte le sue forme, nel ricordo del direttore artistico delle passate edizioni, l’artista Walter Guido, prematuramente scomparso lo scorso anno. Nel suo nome e sulle sue canzoni si innesterà l’edizione di quest’anno, il cui filo conduttore è il titolo del suo disco, realizzato grazie alla collaborazione di numerosi artisti, “Walter sogna ma non dorme”. A guidare la macchina del festival sarà il produttore Domenico Sisto, direttore artistico dell’evento organizzato dall’associazione onlus per la cultura, il folklore e le tradizioni popolari “Il Sotterraneo”, di Gasperina. Un’associazione che sin dal 1999, grazie all’entusiasmo dei suoi componenti, ha avviato una ricerca sulla cultura del proprio paese, da trasmettere attraverso la realizzazione di eventi finalizzati alla riscoperta della tradizione, in collaborazione con altre associazioni culturali e gruppi folkloristici.Il festival, oltre ai quattro giorni di musica che vedranno le esibizioni di artisti come Marvanza Reggae Sound, 99 Posse, Eman & Rebeldia Band, Domenico Sisto & Omc, Gray, Mattamusa, Quarto di Vino, Musicanti del Vento e Mimmo Cavallaro, Cosimo Papandrea & Taranproject, prevede anche due momenti in ricordo della poliedricità di Walter Guido: giorno 12 settembre è infatti prevista la presentazione del suo disco, realizzato con la collaborazione con Almafolk, Quartaumentata, Eugenio Bennato & Mujiura, Domenico Sisto e OMC, Antonio Grasso & Le Muse del Mediterraneo, Mimmo Cavallaro, Francesco Loccisano e Valentina Balistreri, il Parto delle Nuvole Pesanti e i Marvanza Reggae Sound; mentre 14 settembre verranno proiettati i videoclip realizzati sulle canzoni dell’album di Walter Guido e verrà assegnato il premio “Walter Sogna Ma Non Dorme” al miglior video. Ma non finisce qui: il festival, oltre a concerti di altissimo livello, offrirà al proprio pubblico anche momenti di intrattenimento con altri momenti di arte e divertimento: dalla “street art”, alla fiera del Mediterraneo, passando per le estemporanee di pittura, i percorsi gastronomici e così via, senza dimenticare i numerosi corsi di musica e balli tradizionali. Il tutto verrà presentato nel corso della conferenza stampa prevista per giovedì 11 settembre, nella sala del consiglio comunale del Municipio di Gasperina, alle ore 10.30. Di seguito i dettagli sui corsi di musica e balli tradizionaliBALLO TRADIZIONALE:I corsi saranno tenuti da:Fabio Chiera ( Caulonia RC -Istruttore di ballo tradizionale del Kaulonia Tarantella Festival)Demetrio Bruno ( Cataforio RC)Messina Maria Giovanna (del Gruppo I TARANTULI di Gasperina CZ – Stile catanzarese)ZAMPOGNA E PIPITA:I corsi saranno tenuti da:Pantaleone Voci (del Gruppo I TARANTULI di Gasperina CZ) : ZAMPOGNA A CHIAVE E PIPITADemetrio Bruno ( Cataforio RC): ZAMPOGNA A PARUCHITARRA BATTENTE:I corsi saranno tenuti da:Simonetta Santoro,Maestro Valentino Santagati.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

ponte sul Caccavari a quando la messa in sicurezza? Arriva anche la fognatura.

E’ bastato solo un’ora di pioggia,perché il fiume Caccavari tornasse a fare paura gonfiando i muscoli,l’acqua piovana mista a fogne reflue hanno fatto la loro endemica comparsa nel tratto del ponte in costruzione da tempo immemorabile,per una zona quella di via Aurunco mai messa veramente in sicurezza,questo crea come è prevedibile preoccupazioni e paure tra i  commercianti e i residenti,sul tratto del fiume Caccavari si è formata una schiuma alta e densa,sul posto allertati si portavano  i vigili del fuoco di località Caldarello di Soverato,i carabinieri della stazione di Soverato,la polizia municipale di Montepaone, uomini e mezzi dell’amministrazione provinciale di Catanzaro,il presidente del comitato”Pro ponte sul  Caccavari” Umberto Fulginiti, l’assessore del comune di Gasperina Saverio Voci che da tempo chiede con adeguati esposti agli enti preposti di mettere seriamente in sicurezza una volta per tutte il fiume Caccavari,in questi giorni partiranno a cura degli interessati numerosi esposti,alla provincia di Catanzaro,al commissario prefettizio del comune di Montepaone,ai carabinieri della compagnia di Soverato,all’ASL. La zona è interessata a lavori infiniti per il costruendo ponte e lo svincolo sul fiume Caccavari,danneggiato e poi rimosso per un alluvione accaduta tre anni fa ma ad oggi,un ponte che per similitudine ricorda i ritardi della trasversale delle serre,opere pubbliche mai ultimate, nonostante continue promesse di questo ponte rimane solo una  desolante rete arancione che delimita l’area cantierata e una pista in terra battuta adibita a traffico veicolare e pedonale,ma si chiedono i residente a quando la parola fine? Quanto dovremo ancora aspettare,per la messa in sicurezza”. Forse la forza della natura spesso viene sottovalutata,e si ricorda dopo di quanti danni a commercianti e privati cittadini e quante  vittime può fare un fiume in piena non regimentato,ora è arrivata nuovamente la stagione delle piogge e arriva un altro inverno senza il tanto sognato ponte sul fiume Caccavari,si spera che chi di dovere solleciti ancora una volta la ditta interessata alla sua messa in sicurezza.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Gemellaggio tra Torre Ruggiero e Botricello nella comune devozione a Maria Santissima della Grazie

Un gemellaggio suggella ora ufficialmente il legame spirituale e di fede che lega i Comuni di Torre Ruggiero e Botricello nella devozione alla Madonna delle Grazie. La festa in onore di Maria Santissima delle Grazie, in corso in questi giorni, ha radici molto antiche e ogni anno il santuario diocesano accoglie migliaia e migliaia di fedeli provenienti da vari luoghi del mondo,  che aumentano sempre più, tanto che alla  cittadina incastonata nel verde delle Serre è valso anche  l’appellativo di  “piccola Lourdes della Calabria”.Tra gli innumerevoli pellegrini che giungono nel borgo dalle diverse parti della nostra regione, significativa è la presenza di Botricellesi. E così in una giornata di comunione fraterna,  come espresso dal rettore del Santuario don Maurizio Aloise, ha avuto luogo dal cerimonia di gemellaggio, introdotta dalla lettura delle delibere da parte di Giuseppe Pitaro, primo cittadino di Torre Ruggiero  e Tommaso Laporta, primo cittadino di Botricello.Parole di benvenuto dalla millenaria storia del suo Comune ha rivolto il sindaco Pitaro sottolineando i sentimenti di fede e di amicizia che ravvivano e legheranno ancor più le due comunità del Catanzarese, in ottica di crescita e confronto reciproci, di cooperazione e collaborazione, unite da un atto di grande significato.Un momento di profonda spiritualità, ha definito il sindaco Laporta, la cerimonia del gemellaggio, il cui atto ha concretizzato un’idea partita nel 2005 con il suo predecessore Giovanni Puccio.«In un mondo caratterizzato dalla perdita dei valori, che cosa può spingere a percorrere a piedi 70 chilometri da Botricello e 38 chimoletri da Stalettì se non la fede?».  Cittadina quest’ultima dalla quale hanno origine  diverse famiglie di Botricello, luogo nel quale si recavano un tempo per la raccolta del grano. In Stalettì  i pellegrini erano soliti sostare un tempo la notte, prima di raggiungere Torre, affrontando un cammino piuttosto impegnativo. Un cammino metafora della vita, ha aggiunto Laporta.Un cammino che richiama alla condivisione, che unisce nella solidarietà, nel confronto culturale, spirituale e umano, come evidenziato dal parroco di Botricello, don Tommaso Mazzei, che ha presieduto la celebrazione eucaristica, al termine della quale si è tenuto lo scambio dei doni tra le due comunità. Presenti diversi rappresentanti istituzionali locali, il Gruppo scout e il coro parrocchiale di Botricello che ha animato la funzione.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Le ceneri della sirenetta Giuliana disperse nel mare Jonio

Le ceneri di Giuliana Panucci dopo la cremazione sono state disperse nel mare jonio,quel mare tanto amato e frequentato da essere conosciuta come la sirenetta di casa Panucci,i funerali celebrati  nella chiesa matrice di San Giovanni Battista a Montepaone,se pur grande , non è riuscita a contenere tutti i partecipanti che si sono uniti al dolore di papà Emanuele,mamma Raffaella e  la sorella Sandra e tutti i parenti,un male incurabile e improvviso  ha strappato all’affetto dei suoi cari Giuliana  che, viene ricordata per il suo carattere solare e il suo sorriso,sempre pronta e disponibile ,amante del mare,con la sua abbronzatura perenne .Per sua espressa volontà dopo la cremazione,le sue ceneri riposte nell’urna  sono state disperse al largo nel mare jonio,sul motoscafo la famiglia e uno zio,Giuliana così aveva voluto,abbracciare per sempre  il suo amato mare,fondersi con esso,vivere per sempre nel mare azzurro e cristallino del mare jonio,del resto anche le ceneri dell’attore  americano Robin Williams sono state disperse dopo la cremazione nella baia di San Francisco. Sulla lunga e bianca spiaggia di Montepaone lido in tanti,i suoi amici di sempre per accompagnare Giuliana in un ultimo tuffo nelle amate acque del golfo di Squillace,petali di fiori e applausi hanno salutato Giuliana ora gli amici e i tanti che l’hanno conosciuta quando faranno un bagno al mare ricorderanno Giuliana  la sirenetta del sorriso.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

il fascino femminile dell’arte

Grande successo per la mostra di pittura tenuta presso il palazzo Pitaro, di Torre di Ruggiero ,Il fascino femminile dell’arte,tanta è la bravura dell’artista Maria Grazia Iozzo,nata a Catanzaro il 28 dicembre 1975, vive ed opera tra il suo paese di origine, Torre di Ruggiero, e Roma.Inizia a disegnare sin da piccola, ma dopo gli studi liceali si iscrive alla facoltà di Psicologia all’Università La Sapienza di Roma. Continua a dipingere da autodidatta. Alla fine degli anni novanta inizia a frequentare lo studio un noto pittore, da dove parte la sua formazione artistica. Nella sua pittura predomina la figura, sia maschile che femminile, sorgente di molteplici situazioni narrative e di interessanti spunti di riflessione. La pittrice si esprime con un linguaggio intenso, interpretando la figurazione con originali soluzioni stilistiche: le figure nei suoi dipinti hanno pose scultoree su sfondi quasi sempre scuri, che fanno risaltare nella vibrante dinamica delle cromie. Le forme plasmate dal colore, da luci calde e ombre colorate, sono immerse in un clima di attesa, in atmosfere al limite del surreale, che evocano enigmatici silenzi. E’ una pittura espressiva, che mette in equilibrio il senso della bellezza, i sentimenti, le emozioni e le esperienze esistenziali più varie, che l’artista sintetizza con efficacia in un simbolico impianto formale e cromatico. La tecnica pittorica è stilisticamente figurativa, a volte accademica, ma scevra da manierismi estetizzanti. E’una ricerca dell’equilibrio tra forma e sostanza. La sua attività grafica è molto vasta. I suoi disegni a matita su cartoncino riportano spesso la sua immagine,come se l’interesse dell’artista si focalizzasse su un solo tema, quello eterno dell’autoritratto e sull’archetipo indiscusso, la donna. Proprio perché ha scelto di rappresentare un sentimento universale, le sue opere sono dotate di capacità di comunicazione immediata, che però non è spettacolarizzazione fine a se stessa. I personaggi maschili appaiono delineati con tratti incisivi ed espressivi. Nei suoi disegni l’artista non persegue mai una volontà naturalistica: gli sfondi sono sempre disegnati con una trama di tratti che formano una sfumatura, tale da sospendere le figure in un universo dominato da leggi astratte. Anche l’uso della luce è fortemente antinaturalistico, sembrando talvolta affiorare dall’interno dei personaggi stessi. Le zone scure, quelle in cui il segno si fa più fitto e insistito, sono paradossalmente il punto focale della composizione: Maria Grazia ribalta il rapporto tra le zone d’ombra e di luce, così che la sua intensa trama di linee non indica più una zona d’ombra, bensì il punto dove maggiormente batte la luce .Ha esposto in diverse località italiane ricevendo riconoscimenti e premi. Ultime esposizioni:Mostra bipersonale a Serra San Bruno, palazzo Chimirri dal 3 al 6 agosto 2014, dal titolo “Trame di Segni”,con il patrocinio del comune di Serra San Bruno. La stessa mostra è stata ripetuta a Torre di Ruggiero nel palazzo Pitaro di p.zza del Popolo con il patrocinio della Pro Loco e del comune di Torre di Ruggiero.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

mangiare vegano

Degustazione gratuita di “Naturium” per crudisti vegani a Montepaone Lido. L’appuntamento per gli amanti del buon cibo bio, genuino e natural in programma venerdì 5 settembre alle 11.30. Per l’occasione è stato allestito  un apposito spazio dimostrativo presso l’Urban Market di via Nazionale. Le preparazioni in diretta curate dallo chef d’eccezione Massimiliano Diaco, curatore del gruppo facebook “Alimentiamo la salute”, frullati,succhi freschi,preparazioni di prodotti naturalmente vegani,tofù(formaggio alle erbe aromatiche)crocchette di miglio,bistecche di soia,burgher soia vegetale e molto altro in un colorato allestimento curato da veri specialisti del settore,presente Domenico Origlia chef e  docente alberghiero a Lamezia Terme vegano convinto,mentre Giovanni Sgrò  ha esposto i contenuti del progetto culturale “Naturium” a corredo dell’originale aperitivo gastronomico. Come si preparano gli spaghetti di zucchine? Com’è fatto un vero dolce vegano? Cos’è la dieta detox? Massimiliano Diaco ha risposto  a queste e a tante altre domande legate al consumo consapevole di cibi esclusivamente di origine vegetale e rigorosamente crudi, ovvero vivi. Per come anticipato dagli organizzatori, nel corso dell’evento di venerdì  è emerso un dato sostanziale: la scelta crudista e vegana non implica il dover limitare la propria dieta alla sola frutta fresca o alle verdure scondite. Con il crudismo si possono raggiungere elevati stati di salute, ritrovando il naturale benessere, ma soprattutto assaporando una grande varietà di piatti raffinati e dal gusto unico. Il crudismo, dunque, rappresenta uno stile alimentare che può ritenersi veramente sano e naturale ma offre anche una vasta gamma di ricette estremamente golose. Ampio spazio sarà dedicato, durante la degustazione, ai germogli: hanno un contenuto energetico molto elevato, una grande quantità di carboidrati, vengono trasformati in zuccheri semplici assimilabili molto velocemente e sono poverissimi di grassi. Le vitamine dei germogli aumentano fino al doppio rispetto al seme e fino al triplo rispetto alla pianta adulta. I sali minerali ed i diversi oligoelementi contenuti nel seme divengono nel germoglio più facilmente assimilabili in quanto vengono chelati con gli amminoacidi aumentando così la quota amminoacidi presente ed inoltre molte varietà di germogli contengono sostanze anticancerogene non presenti nel seme. Nell’alimentazione vegana, come in qualsiasi regime alimentazione, è importante pensare alla qualità e alla varietà dei cibi che si assumono: consumare prodotti coltivati secondo il metodo di produzione da agricoltura biologica, per la maggior ricchezza di vitamine e minerali, puntare all’uso di prodotti non raffinati, non idrogenati, non pastorizzati e privi di glutammato.Una scelta di salute naturale nell’ambito dell’alimentazione vegana vede l’esclusione di alcuni tipi di alimenti in favore di altri considerati dai vegani più salutari, ad esempio, all’aceto di vino si preferisce l’aceto di mele per le verdure cotte e l’agro di umeboshi per quelle crude.L’alimentazione biologica prevede anche determinati criteri come l’esclusione o la forte limitazione di prodotti idrogenati, uso di oli vegetali spremuti a freddo, dadi senza glutammato, l’esclusione di prodotti raffinati, l’uso di prodotti integrali o semi integrali, l’esclusione degli alcoolici, del tabacco, di tè e caffè anche decaffeinati e dolcificanti chimici; in sostituzione si prevede un consumo di caffè di cereali e d’orzo, zucchero di canna integrale, o ancor meglio dolcificanti naturali con migliori qualità di entrambi gli zuccheri, quali lo sciroppo d’acero (tra l’altro ricchissimo di minerali e vitamine) dall’elevato potere dolcificante, il malto di riso o malto d’orzo o malto di grano, o il malto di mais, il succo d’agave e, nell’ambito di una preparazione dolciaria, meglio prevedere l’uso di succhi di frutta e di frutta secca.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Ciao Giuliana ……………

Un paese in lacrime, Montepaone lido. E’ volata in cielo Giuliana Panucci. Un male improvviso, incurabile,cattivo,che non guarda in faccia ai sentimenti ed in fondo al cuore. Giuliana, figlia del ex cancelliere capo del tribunale di Catanzaro e della signora Raffaella maestra in pensione, se ne è andata come è vissuta, con un sorriso  aperto e sincero, che arrivava dal profondo dell’anima, lei conosciuta come la sirenetta di Montepaone lido era abituata ad aprire la stagione balneare la prima ad andare al mare e l’ultima a riporre nell’armadio la sua inseparabile asciugamano, la sua  abbronzatura perenne era invidiabile. Sui social tante le testimonianze di affetto e di vicinanza alla famiglia conosciuta e stimata nell’intero comprensorio. I funerali si svolgeranno oggi presso la chiesa matrice di San Giovanni Battista a Montepaone lido e saranno davvero tanti gli amici che accompagneranno Giuliana, la sirenetta nell’ultimo viaggio, ciao Giuliana

La redazione si unisce al dolore dei familiari.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

i sindaci del comprensorio a cena con i Collage

Dopo il grande successo ottenuto per il concerto tenutesi a Palermiti in occasione dei solenni festeggiamenti di Maria SS della Luce,il noto gruppo musicale dei “Collage” si è intrattenuto a cena presso lo storico ristorante “Costaraba” con i sindaci del comprensorio soveratese. Presenti i sindaci di Centrache,Montauro,Torre di Ruggiero,Palermiti,Davoli,San Andrea ,Vallefiorita e  Marco Polimeni consigliere del comune di Catanzaro.Un tuffo nei ricordi degli mitici anni 70/80 con i giovani di ieri che oggi,diventati grandi ,amministrano comuni ma che hanno la musica quella buona, nel cuore. Prendendo spunto per il nome, dall’album del gruppo Le Orme intitolato Collage, si formano a Olbia nel 1971 dall’idea del chitarrista olbiese Piero Pischedda di unire due bands : i MAL P2 e i The Anghels dei fratelli di Alà dei Sardi Piero e Tore Fazzi, sotto la guida paterna del saxofonista/manager Paoluccio Masala, (tuttofare della band nonché falegname di professione). La prima formazione comprende oltre agli storici Masino Usai batteria e voce, Piero Pischedda chitarra solista e voce ,il napoletano Pino Ambrosio tastiere e voce, Tore Fazzi basso e voce, Piero Fazzi chitarra ritmica e voce, anche il cantante Luciano Degortes che poi abbandonerà nel 1974 per svolgere il servizio militare. Iniziano a suonare in Sardegna, ma già nel 1972 partecipano come ospiti al festival di Castrocaro con il brano Tu che pensi a tutto. La band viene notata da Massimo Di Cicco, produttore, che consente il debutto del complesso nel 1975 facendogli incidere il primo 45 giri, Angeli sbagliati. Successivamente, diventati quintetto per la defezione di Degortes, ottengono un contratto con la Harmony, etichetta di proprietà della SAAR di Walter Guertler, e nel 1976 vince il Festival di Castrocaro con la canzone Due ragazzi nel sole, con cui riscuote un notevole successo. Nel 1976 la vittoria al festival di Castrocaro con Due ragazzi nel sole sancisce l’esordio ufficiale della band, che da quel momento raggiunge la fama presso il grande pubblico. Nel 1977 i Collage partecipano per la prima volta al festival di Sanremo con Tu mi rubi l’anima: i due primi singoli raggiungono le vette delle classifiche e portano al successo il loro primo 33 giri Due ragazzi nel sole, ripubblicato dopo Sanremo col titolo Tu mi rubi l’anima. Il successo arriva sempre puntuale con brani come Sole rosso, Lei non sapeva far l’amore, Donna musica, Un’altra estate, La gente Parla, I ragazzi che si amano.Tra un tour e l’altro partecipano ad altre tre edizioni del festival di Sanremo (alla XXIX edizione del 1979 con La gente parla, alla XXXI edizione del 1981 con I ragazzi che si amano e alla XXXIV edizione del 1984 con Quanto ti amo) e lanciano in Spagna e Sudamerica Como dos niños, Poco a poco…, La gente habla e Sol caliente, versioni spagnole di alcuni tra i loro maggiori successi, che si piazzano in cima alle classifiche.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

IV edizione burraco memorial Umberto Valoroso

La splendida terrazza dello stabilimento balneare “Mediterraneo”,situato sul lungomare di località Calalunga di Montauro,la sede del la IV torneo di burraco memorial “Umberto Valoroso”,in tanti i partecipanti che hanno inteso con la loro presenza ricordare una amico come Umberto. Le manifestazioni di affetto sono state molte ed  espresse alla famiglia Valoroso,una parte della quota di iscrizione del torneo è stata devoluta ai bambini bisognosi del conventino di San Antonio di Catanzaro. Tre le targhe per i premiati,i vincitori dopo anni,finalmente sono stati il figlio e il genero di Umberto Valoroso,a seguire la moglie,ma la soddisfazione maggiore per la figlia Rita è stata quella di avere insegnato al marito Roberto Sestito il gioco,che poi ha messo bene in pratica tanto da vincere il memorial,e come di consuetudine il titolare dello stabilimento balneare Il Mediterraneo ha messo a disposizione oltre che la sede anche una targa per la famiglia,lo stesso  Roberto Sestito genero di Umberto Valoroso ha dichiarato con rammarico di non avere mai conosciuto il suocero,ma visto il successo e la grande presenza dei partecipanti ha dichiarato  che l’affetto visto dai presenti,gli aveva fatto capire che tipo di persona era e attaccamento avesse da parte dei suoi tanti amici.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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