Risate e qualche lacrimuccia per "E poi?…Nèenta!"

Le risate, al Centro Anziani “Umberto I”, ci sono state eccome. Ma anche la lacrimuccia, in alcune scene, non è mancata. Merito della rappresentazione scenica “E poi?…Nèenta!”, scritta e interpretata da Ciccio Verre, e diretta da Tonino Angeletti, che giovedì pomeriggio ha catalizzato l’attenzione dei frequentatori della struttura, abituati a scegliere tra una vasta gamma di proposte l’attività a loro più congeniale.Il successo della commedia –rigorosamente in vernacolo – è scaturito dalla bravura degli attori (oltre a Ciccio Verre, si sono contraddistinti Lina Rotella, Antonio Orlando e Maria Angeletti, ma anche Rosario Mungo, Andrea Mungo e Maria Riga, tutti aderenti al gruppo “Fare teatro- laboratorio”, hanno avuto un ruolo chiave nella rappresentazione della storia), e dalla delicatezza delle tematiche familiari affrontate. Nella commedia, infatti, non ha trovato solamente posto la descrizione delle giornate di Teresa, moglie e madre, ma soprattutto nuora affettuosa di nonno Caio, divisa tra l’amore per il figlio Caiuzzo ed il marito Vincenzo (alquanto restio alla fatica, che dopo anni ha trovato lavoro al cimitero dove non vede “anima viva”), e l’affetto sincero e ricambiato del suocero che la preferisce al figlio; ma è il legame tra nonno Caio e l’amico Pasquale a rendere il lavoro originale ed a tratti commovente.Il sentimento di amicizia che spinge nonno Caio a fingere una malattia devastante per avere Pasquale accanto, l’amico di vecchia data realmente ammalato e che ignora di esserlo, al fine di fargli trascorrere con maggiore serenità gli ultimi giorni di vita, supera in valore la preoccupazione infondata inferta ai propri cari, i malintesi che ne sono derivati, ed anche la rabbia che ne è scaturita al momento della scioccante rivelazione. Non c’è stato da meravigliarsi, dunque, che dopo due ore fitte di rappresentazione, gli applausi del pubblico siano stati copiosi (sedeva tra questi il direttore del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, Stefano Morena, che gestisce il centro comunale assieme alle associazioni che vi prestano attività gratuita), e che il rimando ad un’altra data (il 4 gennaio, con un’altra commedia) sia stato consequenziale.

 

                                                                                                     Ufficio stampa CSV Catanzaro

Si allarga la rete di "Inventiamoci il futuro"

La rete “Inventiamoci il futuro”, da mesi sostenuta dalla Fondazione con il Sud, si allarga sempre di più. La seconda sessione dei laboratori di lavorazione del vetro e di erboristeria può infatti contare sull’apporto significativo dell’Ama Calabria (in collaborazione con l’associazione “Ali d’Aquila”, gli incontri per la lavorazione del vetro, guidati dall’esperta Emanuela Iapello, stanno avendo luogo presso i locali del Centro di Salute Mentale di Montepaone Lido, diretto da Salvatore Ritrovato), e della Fondazione Paolo Ponterio (nei giorni scorsi, sotto la guida di Elvira Ponterio dell’associazione “S. Stefano”, i partecipanti al laboratorio di erboristeria hanno avuto modo, nella sede della Fondazione a Roccelletta di Borgia, di cimentarsi sulla potatura delle piante e sull’utilizzo delle erbe aromatiche e medicinali). Ad Isca sullo Jonio, dove ha sede il Centro di Studio e Promozione Familiare “Don Pellicanò”, capofila del progetto in rete “in itinere”, sono stati invece nuovamente attivati i laboratori di ceramica e di agricoltura sinergica, mentre nei locali di Fondazione Città Solidale, presso il rione Fortuna a Catanzaro, ci si sta dedicando – sempre grazie alla disponibilità di Elvira Ponterio, e con la collaborazione di Antonella Bongarzone che ha provveduto alla formazione – all’arte-natura finalizzata alla creazione di oggetti artistici con l’impiego di materiali da riciclo. A breve, inoltre, sarà attivato il progetto di robotica dell’associazione “Usabile” di Carlo Crucitti. E già molto prima della scadenza naturale del progetto – fissato per agosto 2016 – l’obiettivo della rete, che è andata via via ampliandosi, può considerarsi raggiunto. L’auspicio, però, è che le attività avviate diventino stabili, e servano anche dopo a fornire competenze utili e spendibili nella ricerca di un lavoro. Non è un caso, d’altronde, che il progetto, sin dagli albori, sia stato esteso a giovani disoccupati, a donne in difficoltà e ad immigrati che nel lavoro trovano anche la possibilità concreta di integrarsi.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

Montepaone – tentato furto alla ricevitoria Gerace”è la decima volta.”

Un record non certo invidiabile,quello del bar fratelli Gerace ricevitoria Sisal di via beato Padre Pio a Montepaone lido,con quello di stanotte sono dieci i furti o i tentati ,commessi alla famosa ricevitoria dei milionari una ricevitoria particolarmente fortunata nei vari giochi on line. Ieri sera alle ore 22 e 30 un orario non notturno del fine settimana,quattro persone incappucciate hanno prima rotto la grande vetrina antiscasso del locale,incuranti del sistema di telecamere a circuito chiuso posto all’esterno e all’interno del locale,una volta introdotti hanno cercato senza riuscirci, a portare via le macchinette del videopoker e la macchinetta cambia soldi,ma sia le prime che l’ultima sono saldamente fissate tra loro e al pavimento,i ladri dopo qualche tentativo hanno rubato solo i soldi contenuti nella cassa,mentre il radio allarme suonava  sia in strada che alla centrale radio operativa dell’istituto di vigilanza, il tutto  videoregistrato dalle telecamere, 33 secondi per rompere il vetro,entrare e tentare il furto incuranti della centralità del luogo,a questo punto grazie al buio della notte decidevano in gran fretta a lasciare la zona,mentre convergeva la pattuglia della vigilanza privata in servizio 24 su 24 e una aliquota del nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Soverato,ai titolari il compito di presentare regolare denuncia alle autorità competenti e un solo commento,questa è la decima volta che tra furti e tentati furti vengono a trovarci,2dicono i titolari,ma la gente si chiede”il tanto decantato sistema di telecamere a circuito chiuso per la vigilanza e la sicurezza della città dove sono? Si parlava  di quaranta telecamere da posizionare agli ingressi e ai punti sensibili,si, ma quando?

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

LE GIORNATE OPEN DAY ALL’ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE DI SOVERATO

Anche quest’anno all’Istituto Maria Ausiliatrice di Soverato si sta respirando aria di fermento. Tutto è pronto per gli eventi che lo stanno investendo: gli Open Day previsti per il 2 e 16 Dicembre e il 18 Gennaio prossimi. Saranno le occasioni adatte, per chi non conosce la scuola, per visitarla e prendere visione dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2016-2017. La scuola vanta una tradizione lunga decenni nell’ambito della formazione dalla scuola dell’infanzia fino al liceo e anche per questa circostanza i professori e gli alunni hanno ideato delle giornate in cui verranno illustrati i vari percorsi educativi che la caratterizzano. Scuola aperta a tutti, quindi: a quei genitori che intendano valutare l’iscrizione dei loro bambini alle sezioni dell’infanzia o della primaria che, a tutt’oggi vantano già un bel numero di piccoli frequentanti, occupati non solo nelle ore della didattica tradizionale ma anche in laboratori di musica, delle lingue straniere o sportivi. Si attendono i genitori e i loro ragazzi che intendano iscriversi alle secondarie di I e II grado: le Medie e il Liceo con i suoi due indirizzi, il Linguistico e quello delle Scienze Umane. Per quanto riguarda le scuole medie si prevede il POTENZIAMENTO di laboratori artistico-musicali e delle lingue straniere. Per chi desideri intraprendere gli studi secondari è prevista l’illustrazione dei programmi di questo ciclo: per citarne alcuni,per il Liceo delle Scienze Umane, POTENZIAMENTO artistico-espressivo, musicale e informatico, per il Liceo Linguistico, POTENZIAMENTO musicale, informatico e teatrale in lingua e le lingue sono l’Inglese, lo Spagnolo e il Cinese. Queste due ultime … una vera e propria novità nel settore delle lingue straniere che trova maggiore riscontro nel mondo reale e verso le quali si avverte sempre più fibrillante la curiosità di conoscerle e approfondirle da parte degli studenti della scuola. A tal proposito, sarà interessante il progetto-pilota di un primo approccio allo studio della Lingua Spagnola a partire dalla 5° elementare che è stato ideato per avvantaggiare i piccoli fruitori verso un’altra lingua dell’Unione Europea insieme allo studio tradizionale dell’Inglese. Nel corso di mercoledì e giovedì, a partire da dicembre fino a febbraio, la Scuola sarà Aperta nel vero senso della parola per chi voglia assistere alle lezioni di Lingua Spagnola, Cinese o Inglese e Scienze Umane.Insomma, non rimane altro che attendere gli appuntamenti per scoprire quanto questa scuola all’avanguardia abbia da offrire ai bambini e ai ragazzi di Soverato, Catanzaro e dintorni.

COMUNICATO STAMPA

Dall’Italia arriva il brevetto che permetterà di riprodurre in 3d i segmenti anatomici del corpo umano e produrre protesi personalizzatesfruttando le informazioni delle macchine diagnostiche digitali.

Si tratta del “Froio- Wagerle System” ideato da 4 operatori del presidio polispecialistico di Villa Elisa a Soverato. La Patente Europea è la n. 2682071 ed è  intestata a Villa Elisa Soverato Srl, presidio polispecialistico che opera a Soverato dal 1988. È legata ad un brevetto che si presenta come capace di realizzare una vera e propria rivoluzione nel settore medico-chirurgico, abbracciando diversi campi di applicazione, dalla chirurgia protesica ortopedica a quella odontoiatrica, dalla medicina oncologica a quella legale. Il brevetto progettato in Calabria, (che sarà presentato in una conferenza stampa internazionale  in Germania, nella “Haus der Wirtschaft”  di Stoccarda il prossimo 1 dicembre) è stato concepito da un team di operatori del presidio polispecialistico di “Villa Elisa” di Soverato, pronti a lanciare in Europa il “Froio- Wagerle System”, il brevetto che eredita il nome dai suoi ideatori: Bruno Froio, Salvatore Froio, Eckhard Wagerle e Roberto Toselli.

L’invenzione è stata realizzata per l’attivazione della  produzione industriale automatizzata, a partenza di dati forniti da diagnostiche TAC di ultima generazione, di segmenti anatomici umani  da utilizzare per la diagnostica, per la realizzazione di protesi personalizzate da impiantare in campo ortopedico e per quelle da utilizzare in campo odontoiatrico.

<<Il nostro scopo -spiegano  gli ideatori del brevetto- è di superare le criticità delle tecniche esistenti e di migliorare la precisione nella realizzazione delle stesse. Con il “Froio-Wagerle System”,  la realizzazione delle protesi avverrà tramite l’utilizzo di dati forniti da una scansione TAC. Tali dati saranno elaborati da un sistema messo a punto per lo scopo per poi realizzare un modello 3D del segmento anatomico interessato, sul quale verrà progettata la protesi (per anca, ginocchio, spalla, elementi dentari…). Il modello sarà inviato automaticamente ed in formato digitale ad un dispositivo di stampa e stratificazione tridimensionale di titanio e/o di altro materiale. Con il nuovo sistema si potranno oltretutto riprodurre segmenti anatomici del corpo umano quali: scheletro, articolazioni, denti, encefalo, collo, torace, cuore, polmoni, sistema vascolare arterioso e venoso, addome, fegato, pancreas, milza tubo digerente, utero, reni, surreni, ureteri, vescica e prostata. Tra i vantaggi introdotti dall’invenzione, la possibilità di realizzare i vari organi parenchimatosi, compreso il sistema cardiovascolare  del corpo umano, tramite una stratificazione in silicone policromato a varia densità per una riproduzione fedele e con rapporto 1/1,  dei vari segmenti. Sarà di conseguenza possibile mettere  a punto in maniera rapida ed economica strategie operatorie specifiche per ogni intervento, non solo protesico ma anche oncologico e cardochirurgico, dando la possibilità di simularlo sull’organo riprodotto fedelmente su quello del paziente. La copia progettata- continuano gli inventori- darà inoltre la possibilità di effettuare  autopsie virtuali o indagini medico legali senza dover intervenire direttamente sul corpo>>. E in tema di protesi, lo stesso gruppo ha brevettato “Ionica”,  un’ innovativa protesi d’anca le cui caratteristiche saranno rivelate nella conferenza stampa di Stoccarda. Si tratta del primo prototipo realizzato con l’inedita tecnica, già considerata una rivoluzione dalle eccellenze in campo medico di tutta Europa. Un sistema che sovverte gli attuali principi e rapporti fisici quello alla base della progettazione di “Ionica” e che consente la realizzazione di un prodotto di minori dimensioni, trabecolato al suo interno che, con un sistema particolare di lamelle, consente di non essere cementata. La nuova protesi è risultata particolarmente interessante anche dal punto di vista economico, in quanto capace di contenere i costi che rimangono comunque inferiori rispetto a quelli delle protesi attualmente utilizzate. Un’innovazione dalla portata straordinaria che lo Stato tedesco non si è fatto sfuggire accordando la produzione del brevetto, la cui sperimentazione sarà effettuata, con un accordo con il governo tedesco, nelle strutture ospedaliere di tutta la Germania.

 

 

L'Ada aderisce alla campagna di vaccinazioni promossa dalla "Happy Ageing"

L’“Ada” (Associazione per i Diritti degli Anziani) di Catanzaro ha aderito all’iniziativa dell’associazione “Happy Ageing”, sostenuta dall’Ada nazionale e volta a diffondere la pratica delle vaccinazioni tra la popolazione adulta, ed in particolare tra quella anziana. L’incontro del 12 novembre scorso, quindi, è servito a sciogliere i dubbi sull’importanza di vaccinarsi, specie in vista della stagione invernale ormai alle porte, ed in riferimento alle polemiche che il ricorso alle vaccinazioni si porta dietro.Alla presenza dei soci, e della presidente dell’associazione, Francesca Migliarese, è spettato a Sandro Giuffrida del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria mettere in chiaro come la campagna dei vaccini – che si rende necessaria quale azione di salvaguardia per alcune patologie, come il diabete e le malattie cardiovascolari –  rientri a pieno titolo nell’attività di promozione dei corretti stili di vita atti a rendere l’invecchiamento più sano e attivo che mai. Anche dalla vaccinazione – che va, naturalmente, rapportata al carico di farmaci che spesso una persona avanti con gli anni si ritrova a sopportare – possono derivare giusti benefici, da aggiungere a quelli che un’alimentazione equilibrata ed un’attività fisica costante comportano. Ed anche se sussiste una diversa scuola di pensiero, che ritiene essere inutile o addirittura deleteria la pratica dei vaccini, l’ “Happy Ageing” si ispira ai dettami dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che chiama a raccolta l’Italia e tutta l’Europa nel porre in essere tutti gli accorgimenti che, in virtù dell’aumento delle aspettative di vita, si ritengono oggi necessari nella loro attuazione.Diversi, poi, gli appuntamenti ai quali i soci saranno chiamati a partecipare nel mese di dicembre: mercoledì 2  è già stato fissato l’incontro con l’associazione “Geruv” di protezione civile per discutere, attraverso l’intervento del presidente Alessandro Tassoni, dei comportamenti da seguire in caso di calamità naturali; lunedì 7 si terrà l’immancabile tombolata prenatalizia, in vista dello scambio di auguri che avrà luogo martedì 15,  a margine dell’approfondimento sul significato del Natale dal punto di vista laico.

                                                                                                               Ufficio stampa CSV Catanzaro

Catanzaro – in scena al Politeama”Guglielmo”quando nessuno ci credeva

Andrà in scena il 26 novembre con due spettacoli,uno al mattino per le scuole e uno serale,lo spettacolo “Guglielmo,quando nessuno ci credeva” pensato e con la regia di Gregorio Calabretta,interpretato da CONFINDUSTRIA Catanzaro giovani imprenditori e attori del teatro studio Mediterraneo. La vita di un imprenditore di successo,illuminato, un vero pioniere,stabilimenti per la produzione di caffè,villaggi turistici e alberghi,bar e coffeè shop,la voglia di sognare e credere in un sogno,ma si metterà in scena uno spaccato lungo settanta anni di come era Catanzaro,gli attori in scena interpreteranno il gotha dell’imprenditoria catanzarese,Ceravolo,Noto,Rotundo,Colosimo,Rubettino,Carrozza e  molti altri in una tavolozza cromatica fatta di momenti,situazioni e  dintuizioni ,tutto nasce  dal bisogno di fare qualcosa di diverso e allora Calabretta incontra la famiglia Papaleo che gli apre la porta dei ricordi, anni difficili dove fare impresa era alquanto azzardato,ma non per il giovane Guglielmo,un giovanissimo garzone di bottega  che portava le ricotte,ma lui vedeva molto avanti  e grazie alla guerra conosce a Nola venditori e commercianti che saranno poi di aiuto per il suo crescente modo di fare commercio,nello spettacolo gli attori avranno sulla scena abiti originali datati in quegli anni,attori prestati alle scene,ma i giovani  di CONFINDUSTRIA Catanzaro hanno avuto voglia di fare qualcosa di diverso,diffondere cultura e fare beneficenza infatti l’ingresso libero con contributo volontario,sarà devoluto in beneficenza,entusiasmo e voglia di mettersi in gioco questi i giovani imprenditori di oggi,sicuri e vincenti a loro le chiavi del futuro,loro hanno una luce dentro,mosse vincenti per un mercato in continua crescita. Si parlerà di Guglielmo Papaleo come giovane,imprenditore,padre,marito,nonno esemplare,Guglielmo e la sua visione della vita,positiva sempre,vero e proprio amante della città di Catanzaro e sulla scena questo verrà messo in luce,aneddoti e momenti di convivialità di una Catanzaro che oggi sembra dimenticare,ma la Catanzaro bene era presente e perfettamente a disposizione di tutti. Presenti all’incontro con la stampa il regista Gregorio Calabretta,e gli imprenditori Antonio Ranieri nautica,e Caterina Froio settore alberghiero turistico. Per Calabretta,” L’iniziativa del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Catanzaro, attraverso lo spettacolo “Guglielmo – Quando nessuno ci credeva”, ha l’obiettivo di diffondere la cultura d’impresa tra le nuove generazioni e non solo, utilizzando il teatro come strumento. L’idea è nata da un incontro tra Marco Rubbettino, presidente dei giovani imprenditori e lo stesso drammaturgo. “Ci eravamo già conosciuti in occasione di uno spettacolo che ho realizzato sulla vita di Rosario Rubbettino, fondatore dell’omonima casa editrice. Poi dopo qualche mese mi ha proposto questo lavoro. Con Marco abbiamo vissuto mesi di intenso lavoro, fatto di confronto e stimoli. Lo ringrazio non solo per l’opportunità professionale, ma soprattutto per quegli aspetti umani che abbiamo condiviso, consolidando la nostra reciproca stima.”  E proprio ai familiari va il ringraziamento dell’autore “.

Gianni Romano

Davoli – fiaccolata per le vittime di Parigi.

Un momento,molto sentito,quello vissuto a Davoli,per la santa messa celebrata  presso la chiesa di San Roberto Bellarmino da don Gregorio Montillo,durante la celebrazione della santa messa i richiami alla parola del Vangelo e la cristianesimo,la parola di Dio come messaggio di pace, e la fiaccolata che si è snodata per le principali vie cittadine,in ricordo delle vittime dell’attentato terroristico di Parigi,alla fiaccolata ha preso parte oltre a centinaia di presenze anche l’amministrazione comunale con il sindaco Papaleo,la fiaccolata dal titolo”passi nella speranza è stata fortemente voluta e organizzata da un gruppo di giovani sensibili e presenti in queste simili occasioni. Partecipazione straordinaria alla fiaccolata  che ha avuto un significato quanto mai simbolo,come il rifiuti di simili gesti compiuti da persone che pendano di essere i cultori di religioni che invece ripudiano la violenza. Un esempio per tutte le comunità che ha riempito di orgoglio anche giovani amministratori davolesi come Daniele Corasaniti, in prima linea nel diffondere l’iniziativa e che ha avuto parole di ringraziamento ed elogio per i ragazzi del comitato organizzatore e a tutta la sua comunità che ha risposto con questa forza alla preghiera comunitaria per Parigi e per tutti noi.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Montepaone – Piccole e grandi Visioni. Presentata La terra dei recinti di Capalbo a Montepaone

È stato presentato, nell’ambito della V edizione di Visioni contemporanee, inaugurata qualche settimana fa in occasione della XI giornata del contemporaneo promossa da AMACI, presso la Casa d’arte “Visioni mediterranee” di Montepaone, il libro di Massimiliano Capalbo, “La terra dei recinti”. Il volume, che ha avuto negli ultimi mesi grande attenzione da parte dei media e del pubblico, è riuscito in qualche modo a lanciare una provocazione molto utile per provare a ripensare la condizione di oggettiva arretratezza economica della nostra regione in un’ottica diversa dalla consueta. I dibattiti e i libri sulla “questione meridionale” sono diventati ormai un genere letterario, come pure i convegni, gli incontri, gli studi… un modo per gli intellettuali di foraggiare se stessi, piuttosto che di provare a incidere positivamente sulla realtà. Così, Massimo Iiritano ha esordito presentando l’autore, nell’apertura di un confronto che si è dimostrato assai stimolante e ricco di riflessioni e contributi, da parte dei presenti. Molto interessante soprattutto il confronto con i giovani artisti, Stillo e Cannistrà, autori delle opere e dell’installazione ambientale in mezzo alle quali ha avuto luogo la conversazione con Capalbo. Un confronto dal quale son emerse possibilità e idee concrete per sperimentare nei fatti la possibilità di proporre vie nuove, progetti innovativi, per smuovere la palude in cui si rischia altrimenti di venire risucchiati. La retorica del vittimismo e il male atavico della diffidenza reciproca, sono infatti, nella presentazione di Capalbo, alcune delle più pesanti zavorre che non ci consentono di uscire da quei recinti fisici e psicologici nei quali siamo stati da sempre rinchiusi. La via d’uscita, proposta da Capalbo e da Iiritano, è stata dunque quella della capacità di scommettere sulle proprie “visioni”, di provare a immaginare vie diverse, scelte autenticamente alternative. Si tratta della via intrapresa da quelle rete di “imprese eretiche” di cui Capalbo è stato l’ideatore, e di cui la Casa d’arte di Montepaone fa parte. Una possibilità nuova, per il territorio montepaonese, di mettersi in relazione con esperienze imprenditoriali creative che sono disseminate in tutta la Calabria, e non solo. Molto significativa, in tal senso, anche la presenza di Roberta Caruso, che ha testimoniato da parte sua l’esperienza intrapresa con la sua “Home for creativity” a Montalto Uffugo, realtà con la quale Visioni mediterranee ha già in progetto una fitta e intensa collaborazione. L’incontro era stato preceduto, nel pomeriggio, da un altro momento di creatività: un divertente e animato laboratorio che gli artisti e la curatrice Lara Caccia avevano condotto con i bambini presenti, guidati alla scoperta di piccole e grandi “visioni”, fino alla costruzione di un proprio personale caleidoscopio.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

SOVERATO – fiaccolata per solidarietà per Catia Viscomi

Soverato si stringe attorno alla famiglia di Catia Viscomi il medico oncologo in coma presso l’ospedale di Catanzaro dopo il parto del suo primo figlio,una lunga e partecipata fiaccolata iniziata a piazza Roma a Soverato superiore che si è snodata per le principali vie cittadine per concludersi con una grande partecipazione in piazza Immacolata davanti alla chiesa matrice,la volontà dei  famigliari per non mollare e testimoniare l’affetto e la vicinanza a Catia ed in questo la città di  Soverato si è ritrovata,compatta e unita per manifestare non solo la vicinanza, ma la ricerca della verità che ha portato una giovane donna in coma dopo avere partorito il suo primo figlio. Una storia triste, con risvolti ancora non del tutto chiari, quella di Catia Viscomi, dottoressa, oncologa, una persona di cui tutti hanno un bellissimo ricordo, ma che, ironia della sorte deve ora lottare, appesa ad un filo di vita, anche per avere giustizia nei confronti del suo mondo ed ambiente di lavoro. Catia Viscomi dopo aver dato alla luce il suo primo figlio, nell’ospedale di Catanzaro, non si è più svegliata, e permane tuttora in uno stato vegetativo, assistita dall’amore e vicinanza dei suoi congiunti, ma dall’altra parte invece si sta sviluppando la vicenda legale che ruota intorno a quel giorno, in cui, in sala operatoria qualcosa forse non è andato per il verso giusto, e per cui è stata chiesta l’archiviazione da parte del Pubblico Ministero. A pochi mesi dalla morte dell’anestesista, presente quel giorno in sala operatoria, e che risultava essere l’unica indagata, ora è la città di Soverato che vuole chiedere giustizia per Catia, per evitare che tutta la vicenda cada nel dimenticatoio. Una fiaccolata per testimoniare la voglia di giustizia e di verità grande e chiara, una massiccia partecipazione, sia per far capire alla famiglia di Catia che ha il sostegno della cittadinanza e sia per far capire alle autorità competenti che bisogna fare luce su una vicenda in cui solo da una parte si stanno subendo le conseguenze, e che non può non trovare qualche responsabile.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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