Montepaone – arriva babbo natale con una staffetta della polizia di stato

Un pomeriggio di festa all’insegna delle tradizioni,quello vissuto alla scuola dell’infanzia statale “Suor Salvatorina Casadonte” di Montepaone,recita dei piccoli in tema natalizio alla presenza dell’amministrazione comunale con il sindaco Mario Migliarese,la polizia municipale e famiglie e i docenti,un pomeriggio all’insegna dell’allegria per un periodo come quello natalizio pieno di sentimenti e di buoni propositi. Alla fine della recita davanti alla scuola materna,la sorpresa,tutti i bambini seduti davanti al cancello d’ingresso,poi improvvise le sirene e i lampeggianti di una pattuglia della polizia stradale del compartimento di Soverato,una staffetta per accompagnare il carro di Babbo Natale e del suo Elfo,un carro luminoso e musicale,a questo punto tanta la gioia per i bambini per una sorpresa particolare,poi  Babbo Natale e l’Elfo chiamando uno per uno i nomi dei bambini  presenti,hanno distribuito loro  i doni,una serata di  gioia e di allegria condivisa tra i docenti e le famiglie.

                                                                                                                                    Gianni Romano

L'assemblea dei soci approva all'unanimità il bilancio preventivo del CSV

La convocazione dell’assemblea dei soci del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro per l’approvazione del bilancio preventivo, presso la sede dell’Avis provinciale, è coincisa con la presentazione della nuova programmazione delle attività.E’ spettato al direttore Stefano Morena, dopo i saluti del presidente Luigi Cuomo e la relazione tecnica del consulente Giuseppe Merante, soffermarsi sugli elementi caratterizzanti la riprogrammazione delle varie aree del CSV, che quest’anno ha visto il coinvolgimento diretto dei vari membri del consiglio direttivo. L’elemento di novità più rilevante è la previsione – nell’area della promozione del volontariato – di tre campi di volontariato di protezione civile per ragazzi tra i 10 ed i 15 anni, da realizzare nell’area di Soverato, Lamezia Terme e Catanzaro, che andrà ad aggiungersi ai percorsi formativi (tra questi, uno sulla comunicazione in pubblico, sulla formazione dei volontari di protezione civile, sulla “governance” e sul reclutamento di nuovi volontari), alle azioni coprogettate con le associazioni, alle attività di progettazione finalizzate alla costituzione di reti associative per accedere con più facilità ai vari bandi, ed al percorso di animazione territoriale che, dopo l’esperienza più che positiva di “Volontarinsieme” a Soverato, dovrà tenersi a Lamezia e a Catanzaro.Il bilancio di previsione è stato così approvato all’unanimità dall’assemblea, dopo aver ottenuto anche parere favorevole da parte del Collegio dei Revisori, presieduto da Lucia Tiriolo.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

La mostra di Raffale Montepaone per la prima volta in Calabria. Nella Galleria fotografica di Cine Sud arriva “Life” dal 19 dicembre

Un appuntamento pensato per gli appassionati di fotografia che potranno ammirare la mostra di Raffaele Montepaone, fotografo calabrese apprezzato anche a livello internazionale, che si prepara ad esporre per la prima volta nella sua regione di origine, dopo la prestigiosa esperienza parigina al Carrousel du Louvre. Si intitola “Life” la mostra visitabile da sabato nella Galleria Fotografica di Cine Sud a Montepaone in cui, tra gli espressivi ritratti dei volti segnati dalle esperienze di vita degli anziani soggetti scelti da Montepaone, troverà spazio anche l’opera vincitrice del premio speciale Insideart  riconoscimento del Talent Prize 2015.Una fotografia che cattura l’anima quella di Montepaone, capace di regalare l’immortalità  a delle storie che costituiscono la memoria di un’intera regione il cui patrimonio antropologico viene preservato dall’indifferenza da un’indagine fotografica che incornicia l’emozione di sguardi senza tempo, che reggono il confronto con opere di artisti già affermati.Un progetto iniziato nel 2007 da uno scatto realizzato all’interno di un fotoreportage per un quotidiano locale, quello del fotografo vibonese, che si reinventa artista nel corso degli anni inseguendo l’ispirazione nata quasi per caso.“Life, il nome scelto  per il progetto –spiega Montepaone- è nato per sottolineare la vita vissuta da persone che hanno sulle loro spalle una lunga storia.Nelle mie foto cerco di catturare non un’immagine ma un’anima, che emerge da scatti che sono preceduti da un lungo lavoro di preparazione che si basa nell’instaurare un contatto umano con i soggetti da ritrarre che non sono certo abituati ad essere fotografati e che difficilmente possono comprendere a primo impatto il senso di un’operazione artistica e culturale. Il rapporto con la fotografia degli anziani che vivono nei piccoli paesi della Calabria è spesso legato alla necessità di conservare il ricordo di un evento particolare; per loro la fotografia è quella di un evento personale come il matrimonio. Il senso di una “ricerca fotografica” o di una “sperimentazione” deve essere spiegato in maniera articolata per essere compreso. Non saprei dire da cosa è nata la voglia di fotografare le persone anziane, non è stata un’idea preconfezionata,  tutto è partito da un lavoro commissionato da un quotidiano per cui lavoravo attraverso cui ho conosciuto la signora Concetta, la mia prima modella. Da quella foto è scattato un qualcosa che ho cercato di replicare negli anni quando ho incontrato gli altri anziani , ritratti nelle mie foto. Mi piaceva pensare di poter cambiare la visione di chi percepiva la presenza  degli anziani solo come un ingombro, pensando erroneamente che non avessero più nulla da dire.  Ho voluto dare voce alle loro storie.  A livello umano questo percorso ha cambiato il mio modo di interfacciarmi con un’intera generazione con cui mi sono sforzato di stabilire un contatto aprendo un dialogo. Ben presto mi sono reso conto che ciò che riempiva di malinconia le loro giornate era il fatto che “qui non parlava più nessuno”. Vedere la gioia nei loro occhi del ritrovato dialogo con qualcuno che li voleva ascoltare, ha cambiato qualcosa dentro di me. Era uno scambio: io gli riconsegnavo la parola negata dalla società attuale, loro mi insegnavano ad mettermi all’ascolto di storie di cui avevo sottovalutato fino a quel momento l’importanza”.Una fotografia che nonostante l’apparenza, nasce in maniera molto semplice e spontanea quella di Montepaone che non ricrea set artificiali né ricorre a particolari attrezzature, ottenendo la particolare atmosfera  che si ammira nelle sue foto, sfruttando la luce naturale e i forti contrasti tra il soggetto posto in primo piano e lo sfondo.“In alcuni giorni mi sono trovato a fotografare con una luce molto forte, quasi allo Zenit e lo sfondo nero è stato creato dall’ombra che si è chiusa dietro il soggetto. Non mi piace portare luci né flash, non esiste mai un set, fotografo le persone all’interno della loro casa, del loro ambiente. L’unica cosa preparata è l’incontro, con l’aiuto dei parenti. Nel mio modo di lavorare c’è poi un’altra particolarità non uso focali lunghe per i ritratti, che preferisco realizzare con un grandangolo. Sicuramente una scelta anomala che non viene fatta da molti ritrattisti, ma nella mia fotografia è importante il contatto con il soggetto e preferisco avvicinarmi ad esso per scattare la foto”. Un lavoro quello di Montepaone che si prepara ad un’evoluzione nell’intenzione di uscire dai confini calabresi per trovare dei nuovi soggetti da ritrarre in regioni diverse rispetto a quella in cui il progetto è nato.“L’idea futura è di scattare fuori dalla Calabria, il risultato sarebbe diverso perché diverse sono le culture e le tradizioni degli anziani cresciuti in altre realtà. Mi piacerebbe fare un “Life” di ogni regione italiana e metterli a confronto. Subito dopo vorrei realizzare un “Life Black”. Con persone di colore”.Un progetto che ha sedotto il mondo fotografico parigino quello di Raffaele Montepaone che per un gioco del destino si è trovato ad esporre nella capitale francese nel giorno degli attentati del 13 novembre.Arrivare a Parigi nella settimana della fotografia ti fa comprendere l’attenzione rivolta al tuo lavoro. Vuol dire che le foto interessano e sono pronte ad avere una vita propria. È stato un percorso passato attraverso la vittoria all’interno dell’ “affordable art fair” dove ho avuto la possibilità di esporre a Milano dove sono stato l’unico giovane a vendere le opere.  Questo mi ha permesso di essere notato e collezionisti come Erminia Di Biase hanno comprato le mie foto. Le gallerie  hanno puntato sulle mie opere e questo mi ha accreditato per esporre a Parigi. Dalla gioia fortissima provata nel vedere le mie immagini esposte nella capitale francese, ho sperimentato i sentimenti assai diversi scaturiti dagli eventi tristemente noti avvenuti in quegli stessi giorni. Ero in metro quando è scoppiata la prima bomba allo stadio. Hanno fatto scendere tutti dai mezzi pubblici che sono stati bloccati in una città paralizzata. Ero lontano dall’albergo in cui alloggiavo e nessun mezzo poteva riportarmi in maniera immediata in un posto sicuro. È stato molto diverso viverlo dal vivo rispetto a quello che si è visto in tv”.Un incontro che si annuncia come ricco di contenuti quello con il fotografo vibonese accolto con entusiasmo dal curatore della mostra Francesco Mazza, che mantiene alta l’attenzione sui fotografi contemporanei per una proposta culturale che consegna ad appassionati e semplice curiosi un nuovo spazio di confronto.

 

La mostra sarà inaugurata sabato19 dicembre alle ore 18.00 alla presenza dell’autore.

Comunicato Stampa

È Bonifacio Vincenzi l’unico autore calabrese inserito nell’Agenda poetica 2016 Il segreto delle fragole

È Bonifacio Vincenzi l’unico autore calabrese inserito nell’Agenda poetica 2016 Il segreto delle fragole, una prestigiosa operazione editoriale dell’editore lombardo LietoColle.La poesia si intitola Per conoscerti meglio ed è stata inserita a fronte della pagina degli appuntamenti della terza settimana di giugno.Il tema che caratterizzerà l’agenda del 2016 è essere generosi, ed è un tema che vuole essere una risposta all’egoismo imperante che dilaga nella nostra vita.Quest’anno l’editore ha affidato la curatela a quattro giovani poeti italiani: Clery Celeste, Tommaso Di Dio, Giulia Rusconi e Giulio Viano.Il segreto delle fragole oltre all’utilità di una comune agenda ha in più il respiro, l’anima di tante bellissime poesie che accompagneranno ed acquieteranno i momenti stressanti della nostra quotidianità nel 2016.La tiratura dell’agenda, per scelta dell’editore,  è limitata e questo fatto la rende ancora più di valore.Sessantatre poesie, numerosi aforismi intorno al tema della generosità dei grandi scrittori del passato,  le foto molto significative di Alberto Terrile, sottolineano la piena legittimità culturale, artistica e profondamente umana de Il segreto delle fragole, un’agenda poetica da regalare a Natale  a noi stessi e agli amici più cari affinché l’anno che verrà sia davvero l’opportunità per un viaggio ideale a favore di una magica avventura dell’anima.

 

LietoColle

http://www.lietocolle.com/shop/collane-il-segreto-delle-fragole/il-segreto-delle-fragole-2016/

 

L'impegno a tutto tondo di "Ave-Ama" a favore dei ragazzi con disagio mentale

Con la visita a Reggio Calabria si è concluso il programma di gite fuori porta che l’associazione “Ave-Ama” ha realizzato nell’ambito del progetto “Mani Unite” della rete di “Associazioni Amiche” alla quale aderisce. In una bella giornata di novembre, circa trenta ragazzi dei due centri diurni di Catanzaro (e non solo) che fanno capo al Dipartimento di Salute Mentale, accompagnati da cinque volontari di “Ave-Ama” e da qualche genitore, hanno percorso un lungo tratto del bel lungomare e del corso, visitato la pinacoteca, il museo civico ed il Duomo, con il supporto di una guida turistica, e pranzato nelle sale parrocchiali della chiesa di S. Agostino, allietandosi con l’accoglienza calorosa dell’associazione “S. Bernardette”. Fino al pomeriggio inoltrato hanno camminato e scattato foto – con uno sguardo rivolto alla “dirimpettaia” Sicilia –  ed hanno fatto ritorno con ancora l’immagine dei Bronzi di Riace e delle bellezze cittadine davanti agli occhi.Qualche giorno prima avevano preso parte alla celebrazione eucaristica officiata da padre Michele nella nuova chiesa di Paravati, e pregato sulla tomba della mistica Natuzza Evolo, per poi recarsi a Pizzo ad ammirare il fascino della chiesa di Piedigrotta e del castello di Murat.La finalità perseguita dall’associazione, presieduta da Ninetta Cristallo, con l’organizzazione delle quattro gite, è stata quindi realizzata: i ragazzi con disagio mentale hanno avuto modo di godere del bello e di apprezzare l’altrui compagnia mettendo da parte, almeno per qualche ora, le preoccupazioni di ogni giorno.Ma in vista del Natale, “Ave-Ama” ha in serbo per i ragazzi frequentanti i centri diurni un altro, bellissimo regalo: l’abbonamento gratuito per il trasporto urbano, grazie alla collaborazione dell’Amc e dell’assessorato comunale alle Politiche Sociali, rispettivamente nelle persone di Luigi Siciliani e Gabriella Celestino. Un grande successo per l’associazione, che da anni cercava di mettere mano ad una convenzione che permettesse, a tutti i ragazzi con invalidità riconosciuta, di raggiungere gratuitamente con i mezzi pubblici i centri diurni per curarsi e svolgere le proprie attività, con relativo abbattimento dei costi derivanti dagli spostamenti. L’auspicio è che anche quelli provenienti dai paesi limitrofi, ricadenti nel distretto di Catanzaro, possano attrezzarsi in egual modo.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

Stalettì: Santa Lucia tra fede e tradizione

Con il bacio della Reliquia , si è svolta a Stalettì l’antica tradizione della  “Lucia”, ripresa da qualche anno, dal Parroco tradizionalista, ormai definito da tutti don Smile, Parroco del sorriso , della linea di Papa Francesco , della Chiesa di strada, in uscita,don Roberto Corapi. E di strada  si tratta, l’antico rito della Lucia, presso i rioni, dove don Roberto accompagnato dal suono delle zampogne , con i suoi giovani , intona il canto antico della Lucia, canto rivolto alla Santa della Luce, invocando pace e benedizione per le famiglie. Famiglie che si ritrovano tutte insieme, per offrire zeppole, murinedhi, vino bianco , preparato con tanto amore e santa devozione. Si perché , don Roberto non finisce mai di ringraziare, le famiglie ,la sua gente che si ritrova sempre cosi numerosa insieme a lui per pregare e per stare insieme. Oggi ha affermato don Roberto, non si sa più stare insieme, questi sono momenti sacri di condivisione e di comunione. Bisogna creare momenti come questi , se no è la fine. Quando l’uomo caccia fuori Dio, dalla propria vita, vive come le bestie e basta. Soltanto un cuore pieno di Dio, ama e gioisce. Questo antico rito, viene ripreso da don Roberto, proprio perché secondo lui, le tradizioni vanno riscoperte , perché sono la ricchezza di un popolo con quella fede autentica, genuina. Quello che ha colpito di più quest’anno, è stata la forte presenza dei ragazzi e dei giovani, segno dell’amore verso queste tradizioni, che di anno in anno va sempre di più ad essere un momento forte di comunione e di amore per l’intero comprensorio, e per le nuove generazioni.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

comunicato stampa

“Nella prima ricorrenza del centenario della Grande Guerra, la Libera Associazione Culturale L’ARCA Montepaone, ha promosso l’Emissione di una Cartolina Celebrativa con annullo filatelico speciale di Poste Italiane, dedicata ai soldati di Montepaone, eroi discreti, semplici, silenziosi, che arruolati senza alcun preavviso o preparazione alle armi, ignari della macchina della guerra, si sono trovati costretti a partire per il fronte, portandosi dentro il dolore del distacco dalla famiglia e dalla propria terra d’origine; distacco tanto più doloroso quanto più forzato a cui si associava, in una sorta di dolore quasi universale, la paura di non ritornare più e, nello stesso tempo, l’anelito di essere utili alla Patria.
L’iniziativa, che si ricollega al Progetto “Montepaone in Guerra” de L’Occhio del Pavone, si realizzerà dalle ore 10:00 alle ore 18:00 nei giorni 15 dicembre presso la sede della Scuola Primaria, Via Olmicelli Montepaone Centro, ove è ospitata la Biblioteca Civica Cesare Pyrrò, e 16 dicembre presso la sede dell’Istituto Comprensivo Statale Mario Squillace Montepaone Lido.
La necessità di procedere all’emissione di una cartolina celebrativa con annullo speciale di Poste Italiane, risponde al bisogno/dovere di contribuire alla sviluppo della memoria collettiva riconoscendo ai soldati di Montepaone il giusto tributo di protagonisti della storia consacrandone per sempre il ricordo.
Il bozzetto propone l’immagine tratta dall’Opera Carnet … dell’artista Giuseppe Casaletto, realizzata ad hoc e presentata nel Convegno specifico “Montepaone in guerra – I Montepaonesi al fronte nel primo centenario della grande guerra” a cura L’Occhio del Pavone, svoltosi a Montepaone il 20 giugno 2015, presso la Sala Conferenze della Sede Nazionale ANUTEL, Via della Marina, Montepaone Centro.
Carnet… quasi uno scrigno, che custodisce i simboli della propria identità, dell’appartenenza al proprio territorio; sono raffigurati uno scorcio del paese, una via sterrata, il fico, ovvero il luogo da cui si partiva per il fronte: ‘A hicara do lampu.
Ed ecco, il richiamo: un ufficiale del 141° Fanteria della Brigata Catanzaro, di cui diversi soldati di Montepaone ne fecero parte, riconoscibile per le mostrine rosse e nere della divisa, che abbraccia una bambina che tende la mano verso l’albero di fico offrendone il frutto quasi ad addolcirne il dolore del distacco nella speranza del ritorno a casa cessata la guerra.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Montepaone e l’adesione dell’Istituto Comprensivo Statale Mario Squillace di Montepaone”.

F.to Giovanna Vecchio

Soverato non ci sarà il mercatino settimanale di domenica 3 gennaio,il comune ha cambiato idea

Per pochi,pagano tutti,questo in sintesi il messaggio che  risulta dalla revoca del permesso che stabiliva che il mercatino settimanale cittadino,venisse spostato dal venerdì giorno uno,giorno festivo,a domenica tre gennaio,come nel caso della festività natalizia con il mercatino spostato da venerdì a domenica,ma il vice sindaco Pietro Matacera aveva preso accordi con la Cicas,sigla sindacale che rappresenta i commercianti ambulanti,nella persona del responsabile regionale Renzo Pironaci,”siamo disposti come comune,aveva detto Matacera,a rivedere le tariffe della Tosap, se da parte degli ambulanti ci sarà data una mano di aiuto a lasciare il dopo mercato in un luogo che si possa chiamare tale.” Ma così ,con grande disappunto di Renzo Pironaci,non è stato,pochi commercianti hanno vanificato queste buone intenzioni unilaterali,l’area mercatale,era simile ad un campo di battaglia,rifiuti e buste sparse in pò dovunque,questo ha creato una nuova presa di posizione da parte del vice sindaco che ha revocato il permesso per domenica tre gennaio,il mercatino grazie a quei pochi ,che non si attengono alle regole del vivere civile,non si terrà, questo crea in un momento già di suo delicato e critico a livelli di introiti ancora più danni,del resto se il mercato settimanale ambulante è tra i più grandi della regione con punte di quattrocento esercenti e migliaia di visitatori,qualche soluzione bisogna pur prenderla,non è bello guardare l’area destinata al mercato settimanale come un’area franca,”terra di nessuno”,questo vanifica, e di molto le buone intenzioni dell’amministrazione comunale targata Ernesto Alecci,una cosa è la collaborazione,un’altra è invece il mancato rispetto delle regole del buon cittadino,e di questo la città di Soverato,perla dello jonio,non ha certo bisogno.

                                                                                                                      Gianni Romano

Comunicato stampa presentazione internazionale brevetto made in Italy

Si svelano a Stoccarda i segreti del “Froio Wagerle System” e di “Ionica” i brevetti made in Italy che hanno conquistato la Germania

 

Un’invenzione che non ha lasciato indifferente la stampa internazionale chiamata a scoprire le peculiarità dei brevetti made in Italy, destinati a stravolgere le metodologie di intervento della chirurgia del futuro.Sono stati ufficialmente presentati il  “Froio Wagerle System”  e “Ionica”,  le innovazioni brevettate dal team del presidio polispecialistico calabrese “Villa Elisa” di Soverato (nell’intuizione del gruppo formato dai dottori Bruno Froio, Salvatore Froio, Eckhard Wagerle e Roberto Toselli),  svelate nelle loro molteplici potenzialità da un parterre di esperti che, in conferenza stampa,  ha riunito indiscusse professionalità italiane e tedesche. A fare da cornice alle relazioni, la prestigiosa sala della “Haus der Wirtschaft”  di Stoccarda in cui ha preso forma la narrazione della scoperta che ha portato alla messa in atto del rivoluzionario sistema capace di produrre segmenti anatomici su scala reale in 3d. In poche parole, con l’invenzione del quartetto italiano, è  possibile tradurre i risultati di strumenti diagnostici  ad alta definizione (tipo TAC ed RMN) in un linguaggio capace di dialogare con stampanti 3D per riprodurre su scala reale, modelli esattamente fedeli ai segmenti anatomici scansionati. Lo stesso procedimento permette inoltre  di progettare e realizzare con stampanti a stratificazione di titanio, protesi personalizzate di qualsiasi articolazione e/o segmento anatomico. L’evoluzione del sistema, ha così portato alla creazione di “IONICA” prima protesi in titanio trabecolato al suo interno, che, con un sistema particolare di lamelle, consente di essere impiantata senza alcuna cementificazione. Un processo che ha coinvolto diverse professionalità impegnate a lavorare in sinergia per presentare il prodotto che in conferenza stampa, ha sedotto le attenzioni di diverse aziende produttrici da tutta la Gemania, che hanno preso posto nella sala conferenze, animando un ricco dibattito moderato dalla giornalista e scrittrice  Heike Kovacs.  Ad introdurre i campi di applicazione dei brevetti, il professor Marco Maria Lirici luminare della chirurgia mininvasiva e chirurgia laparoscopica avanzata. È lui a stigmatizzare le peculiarità di un’invenzione a servizio della chirurgia protesica ortopedica, odontoiatrica, oncologica, urologica, e ancora della cardiochirurgia, neurochirurgia e della medicina legale. “È interessante valutare – ha spiegato il prof. Lirici- la tripla funzione che il “Froio Wagerle System” si pregia di avere. In primo luogo risulta interessante valutare la possibilità di fornire al chirurgo la riproduzione fedele (in silicone policromato a varia densità) di vari segmenti anatomici per permettergli di toccare con mano la situazione su cui si troverà ad operare. Sarà più agevole pianificare in anticipo la procedura da applicare e studiare in maniera più accurata l’intervento da realizzare. In secondo luogo è importante valutare la possibilità  offerta al paziente di comprendere fattivamente l’intervento complesso a cui si dovrà sottoporre, spiegato non attraverso termini difficilmente accessibili ad una persona che non è un tecnico del settore a cui sarà invece garantita l’accettazione consapevole dell’operazione a cui sarà sottoposto attraverso l’uso di un modello 3d. La riproduzione del segmento anatomico in 3d consentirà poi, in fase di training, di spiegare meglio come operare ai professionisti in fase di formazione che potranno simulare gli interventi, non attraverso l’utilizzo di modelli generici, ma sulla riproduzione fedele del segmento anatomico ricreato non solo nel suo aspetto esterno, ma nella sua reale composizione interna.  Un terzo aspetto da valutare nell’utilizzo del “Froio Wagerle System” è quello legato alla creazione di componenti necessari a realizzare degli interventi, come ad esempio di protesi personalizzate di cui “Ionica” è un valido e interessante esempio”. Proprio sull’aspetto legato alla progettazione di protesi attraverso il Froio Wagerle System, si è soffermata la relazione tecnica dell’ ingegner Winfrid Gassner che, in conferenza, ha sviscerato il sistema  (capace di sovvertire i principi e i rapporti fisici delle attuali protesi) alla base della creazione di “Ionica”,  il prototipo di protesi d’anca realizzato con il “Froio Wagerle System”, i cui punti di forza risiedono nelle minori dimensioni che consentono l’impianto  senza alcuna cementificazione, e nella particolare costruzione con una struttura lamellare che consente una migliore integrazione con la matrice ossea circostante e quindi un migliore attecchimento.  Quanto basta per attrarre l’attenzione delle aziende produttrici tedesche che hanno dimostrato non poco interesse dinanzi ai due brevetti che hanno già messo d’accordo i medici intervenuti per sottolineare le ricadute positive delle invenzioni nella pratica clinica quotidiana. Tra loro i dottori Robert Rudholp e Siegfried Thanner che hanno illustrato il sistema ad “incastro” che permette di superare i limiti delle protesi attualmente utilizzate attraverso la creazione di un nuova protesi capace di essere assorbita con particolari tecniche dal corpo umano, che quasi non la percepisce come un corpo estraneo. Una protesi dai costi contenuti che rende fattibile un’immediata sperimentazione pronta a partire in Germania. Un progetto tra i più interessanti nel campo nella medicina contemporanea al quale si sono avvicinate altre nazioni, che rende merito ad un lavoro portato avanti con dedizione ed estrema professionalità.

[box type=”info”] la redazione[/box]

 

SeaSide e la sua "Marinatale": divertimento e solidarietà lungo corso Progresso

Quello con “Marinatale” – e con “Vicoli in festa” il 12 agosto – è ormai diventato un appuntamento fisso per gli abitanti (e non solo) del quartiere marinaro di Catanzaro. Nelle finalità precipue dell’associazione socio-culturale “SeaSide”, fondata cinque anni fa da Antonio Ursino, rientra infatti l’animazione del quartiere marinaro attraverso l’esaltazione delle potenzialità locali e la proposta, di volta in volta sempre più diversificata, di iniziative di forte impatto aggregativo e sociale.Un fiume di gente si è così ritrovato la sera dell’Immacolata lungo corso Progresso per assistere al teatrino delle marionette, alle esibizioni musicali degli zampognari nei vicoli adiacenti, e per farsi travolgere dai baci e dagli abbracci di un Babbo Natale a bordo di una slitta. E tra l’assaggio di una zeppola calda e l’altra, e la foto scattata ai propri bimbi in compagnia delle mascotte di Masha ed Orso, c’è stato anche il tempo di dare un contributo a “Telethon”, a sostegno del quale l’associazione ha scelto di devolvere i proventi raccolti in occasione della manifestazione. Ad affiancare la vicepresidente di “SeaSide”, Teresa Corea, nella vendita di cuori di cioccolato che servirà a finanziare la ricerca scientifica volta a debellare le malattie rare, sono stati cinque testimonial d’eccezione, giunti direttamente dal campo di gioco dello stadio Ceravolo: Luca Ricci, Francesco Agnello, Matteo Grandi, Mattia Maita ed Alessandro Orchi, abituati a portare la maglia della squadra del Catanzaro, hanno così indossato la pettorina di “Telethon” per diffondere i valori della solidarietà che ispirano la ricerca scientifica, prestandosi alle immancabili foto di rito ed alle strette di mano vigorose con le quali i catanzaresi da sempre accolgono i loro calciatori.Ed a corollario di una manifestazione perfettamente riuscita (che si vanta anche dell’apporto significativo di Francesco Iaconantonio alla direzione artistica e di Giovanni Audino alla grafica), il coro gospel “New Vision” di Catanzaro ha dedicato alla cittadinanza, in piazza Garibaldi, un beneagurante “O happy day” che fa sempre tanto bene al cuore.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

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