Soverato ex allievi salesiani,cambia il direttivo.

Spiritualità salesiana, forte senso di appartenenza e sano entusiasmo associativo. Con queste premesse si è rinnovato il Consiglio dell’Unione Ex-Allievi don Bosco di Soverato, domenica 7 febbraio. Tutto si è svolto nel tradizionale incontro mensile che l’Unione tiene nella splendida cornice dell’Istituto salesiano, ogni prima domenica del mese. La giornata si è aperta con la santa Messa, celebrata da don Antonio Tolotta, preside della Scuola e delegato per gli Ex-Allievi. Don Antonio ha incentrato la sua omelia sul brano del vangelo di Luca, nel quale Cristo chiama a Sé Simon Pietro, facendolo «pescatore di uomini», evidenziando come tutti siamo chiamati ad esserlo, allo stesso modo dei discepoli, ma anche ad essere “pescati”, cioè coloro che aprono il proprio cuore a Gesù per farlo entrare nella propria vita. Alla fine della celebrazione, dopo uno scambio di saluti, nel salone “don Pilla” si è tenuta l’assemblea, aperta dall’intervento del direttore dell’Opera salesiana di Soverato, don Gino Martucci, il quale ha voluto sottolineare la grande importanza che gli Ex-Allievi rivestono nella Congregazione salesiana, spronando tutti ad un continuo rinnovamento, attraverso le numerose iniziative che l’Unione è chiamata a organizzare e promuovere. Don Gino, per definire meglio il ruolo degli Ex-Allievi, ha citato don Albera: «Gli Ex-Allievi sono il più bello e vero monumento di don Bosco». Il presidente uscente, Saverio Candelieri, ha preso la parola per un bilancio dei suoi quattro anni alla guida dell’associazione, elencando tutte le attività svolte ed esprimendo la sua soddisfazione per gli sforzi profusi al servizio di don Bosco. Il prof. Candelieri ha frequentato il Liceo Classico dell’Istituto salesiano dal 1992 al 1997, per poi ritornarci da insegnante di Lettere nel 2002, e dal 2012 al 2015 ha ricoperto l’incarico di preside. Ha lasciato l’incarico di presidente dell’Unione Ex-Allievi per la scadenza naturale del mandato quadriennale, passando il testimone al nuovo presidente eletto, Francesco Cuteri. Insieme a lui, compongono il nuovo consiglio cinque consiglieri, di cui tre giovani Ex-Allievi, Fabrizia Caridi, Domenico Cirillo e Maria Caterina Procopio e due “senior”, Giuseppe Condò, Ivan Gallucci e Pasquale Gallelli. Compito del nuovo direttivo sarà quello di proseguire il già ottimo lavoro svolto negli scorsi anni, puntando a rafforzare maggiormente lo spirito associativo tramite iniziative ad ampio raggio, a tenere viva l’identità e la spiritualità salesiana e a collaborare nel mantenimento della “memoria storica” dell’Opera Salesiana di Soverato, che ha educato, secondo il carisma di don Bosco, intere generazioni. Il nuovo Consiglio ha ritenuto prioritario, da subito, puntare sulla visibilità e sulla comunicazione dell’associazione. In questa direzione, il primo passo compiuto è stata la creazione della pagina Facebook “Unione Ex-Allievi don Bosco Soverato” (http://www.facebook.com/exallievidonboscosoverato) attraverso la quale tutti potranno seguire l’attività associativa, inviare contributi, restare sempre aggiornati sugli eventi dell’Unione e continuare ad avere un legame, anche “social”, con il proprio “Padre, Maestro ed Amico”: don Bosco.

                                                                                                                                                 Gianni Romano

Davoli – tolleranza zero contro i trasgressori

Tolleranza zero contro i trasgressori,le amministrazioni comunali stanno facendo molto in tema di raccolta e smaltimento dei rifiuti,il porta a porta,la raccolta differenziata però tutto questo impegno rischia qualche volta di essere vanificato da comportamenti non idonei al reale conseguimento di risultati ed in questo ambito,con un’ordinanza del sindaco Giuseppe Papaleo, il Comune di Davoli ha previsto le sanzioni per chi trasgredisce alle regole sulla raccolta differenziata: da un minimo di 25 euro ad un massimo da 500 euro. “Sono queste le sanzioni che abbiamo previsto per chi in modo inopportuno conferisce i rifiuti della raccolta differenziata,queste le parole del sindaco Giuseppe Papaleo,ed ancora, se si tratta di violazioni ascrivibile ai titolari di imprese, ai lavoratori autonomi ed ai responsabili di Enti che abbandonano o depositano in modo incontrollato i rifiuti o li immettono nelle acque superficiali o sotterranee, la violazione,continua Papaleo, sarà  punita con la pena dell’arresto da tre mesi ad un anno o con l’ammenda da € 2.600,00 a € 26.000,00 se si tratta di rifiuti non pericolosi e con la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da € 2.600,00 a € 26.000,00 conclude il sindaco di Davoli Giuseppe Papaleo,se si tratta di rifiuti pericolosi.”

                                                                                                                                        Gianni Romano

Montepaone la morte di Giuliana Panucci,gli atti e la denuncia alla procura della Repubblica di Catanzaro

Depositata presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catanzaro, la denuncia avente ad oggetto la colpa medica dei sanitari che hanno avuto in cura Giuliana Panucci,morta precocemente nel 2014. II medico legale ha accertato che gli errori in procedendo sono stati numerosi ed hanno provocato un ritardo diagnostico tale da compromettere la sopravvivenza alla neoplasia che se diagnosticata in tempo avrebbe potuto garantirle almeno cinque  anni in più di vita dignitosa, evitandole l’atroce agonia che in pochi mesi l’ha condotta alla prematura morte. La denuncia è stata depositata perché Giuliana Panucci e’ il simbolo della mala sanità calabrese. Errori eclatanti e vistosi sono riscontrabili in tutto il suo percorso clinico. Una costellazione di errori che si ravvisano già dalla prima visita ambulatoriale. Non solo in punto di erronea e ritardata diagnosi ma anche in riferimento alla esecuzione di ben due interventi. Un percorso ospedaliero che lascia perplessi. Un enorme senso di frustrazione ed impotenza. Giuliana inizia ad indagare sui motivi del suo malessere ad agosto 2013 e, nonostante tutte le analisi, i ricoveri, le terapie farmacologiche prescritte, i sue interventi tesi ad avere un riscontro istopatologico,ma solo il 5.5.2014 ha conosciuto la nefasta diagnosi di carcinoma bronchiolo alveolare! Ma era ormai troppo tardi per qualsiasi scelta. A Giuliana non è stato dato modo di scegliere nulla! Ha dato piena fiducia ai sanitari che l’hanno avuta in cura e loro l’hanno messa sul binario più corto e doloroso sulla via della morte.  Le visite ambulatoriali sono state effettuate in due  differenti ospedali fino al suo ricovero,e  fino alle sue dimissioni senza una diagnosi,poi altri errori al vaglio degli inquirenti che stanno tracciando una serie di ipotesi e di possibili incriminazioni. Giuliana Panucci era bella,solare,giovane e piena di vita,amava tanto il mare e a Montepaone lido tutti la conoscevano come la Sirenetta dello jonio,iniziava a prendere il sole ad aprile per continuare sino a novembre inoltrato,una abbronzatura perenne la sua,sempre disponibile e sorridente,anche nel caso di questa sua improvvisa malattia,una morte prematura e inaccettabile,sui social sono tante le testimonianze di affetto e di vicinanza alla sua famiglia,una serie di iniziative e presto un gruppo di amici dedicherà una stele accanto al parco giochi e davanti l’azzurro del mare jonio che Giuliana tanto amava,una stele con inciso Giuliana la sirenette del mare jonio. E in occasione dell’anniversario della sua morte una suggestiva cerimonia in riva al mare si è svolta alla presenza della sua famiglia e dei suoi tanti amici.

 

Articolo  di Gianni Romano

Soverato – Gli alunni dell’ Istituto Salesiano: da Ferramonti di Tarsia a Serra San Bruno tra natura, cultura e storia

Gli alunni dell’ Istituto Salesiano hanno vissuto nelle ultime settimane, due interessanti visite guidate favorite entrambe dal bel tempo che questo tiepido inverno ci sta donando. Venerdì  5 febbraio  ha iniziato il Liceo Classico con l’uscita didattica al Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia in provincia di Cosenza, un ex campo di internamento, l’unico della Calabria, attivo dal 1940 al 1943 ma chiuso definitivamente nel 1945. Partiti di buon mattino, alunni e docenti accompagnatori, sono arrivati a Ferramonti intorno alle 10,00  qui erano attesi da esperte guide  che  con competenza e chiarezza hanno illustrato la storia del campo di internamento di Ferramonti sia durante gli anni di attività che dopo, dalla chiusura definitiva nel 1945 all’ inaugurazione del Museo della Memoria avvenuta il 25 aprile 2004.   Al termine della visita, l’allegra comitiva si è trasferita al Centro Commerciale “Metropolis” di Cosenza per il pranzo al McDonald’s: momento   tanto atteso da alunni e docenti vissuto in sana allegria. E dopo un giro per gli sfavillanti  negozi del Centro Commerciale, è arrivata l’ora della partenza per il ritorno a Soverato, stanchi, sazi e contenti.    Martedì 16 febbraio, è stata la volta della scuola media lasciare le spiagge di Soverato per arrampicarsi sulle alture delle Serre calabresi per raggiungere  Serra San Bruno e visitare i luoghi più importanti e conosciuti del paese e dei dintorni: la carbonaia e la Certosa. Arrivati a destinazione, dopo un breve percorso a piedi, a contatto con la natura e respirando aria pura,  professori e alunni hanno potuto visitare  la famosa carbonaia. Qui un incaricato ha raccontato ai ragazzi la storia della carbonaia e il procedimento ancora oggi in uso per la produzione del carbone, ricordando anche che quella è una delle ultime carbonaie della zona. Il procedimento è tanto semplice quanto lungo nei tempi; infatti, per produrre il carbone con questo antico procedimento occorre almeno un mese di tempo.  In seguito gli studenti si sono recati presso la Certosa: ad aspettarli la professoressa Francesca La Porta, che ha raccontato la vita di San Bruno, monaco tedesco fondatore dell’Ordine dei certosini. Bello notare come i monaci hanno soltanto a disposizione ciò che è strettamente necessario per la vita, come gli orti per l’autosufficienza e i cimiteri. La professoressa ha spiegato che ogni monaco oggi ha a sua disposizione un piccolo casotto dove, in assoluta solitudine, può dedicarsi alla meditazione, al dialogo con Dio e alla scrittura. Non mancano però, nella vita di un monaco certosino, i momenti comunitari e di condivisione in occasione di feste o funerali: la morte di un monaco, ad esempio,  è un momento di festa sia per il defunto che per gli altri monaci perché la morte viene considerata come il definitivo avvicinamento al Signore. Gli studenti hanno avuto la possibilità, poi,  di vedere una esatta riproduzione di una stanza di un monaco certosino chiamata “cella”: al suo interno un letto,una scrivania, un piccolo guardaroba e una piccola finestrella, mediante la quale il monaco riceve il cibo. La visita si è conclusa con una interessante scoperta:  la tecnica con la quale i monaci in passato scrivevano libri, una tecnica rudimentale di stampa che consisteva nell’impilare all’interno di una sorta di timbro dei blocchetti di ottone contenenti i caratteri. Con questa tecnica un monaco esperto poteva stampare circa mille parole all’ora. Affascinati da quanto ascoltato, gli studenti si sono cimentati in una prova “stampa”: che fatica impilare le lettere in maniera specchiata per farle risultare dritte sul foglio! Un ringraziamento speciale da parte degli studenti va alle guide,  ai professori e agli animatori salesiani che li hanno accompagnati durante queste interessanti uscite didattiche.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

COMUNICATO STAMPA

VILLA ELISA organizza la

GIORNATA DI PREVENZIONE REUMATOLOGICA

Consulenze reumatologiche gratuite con il dott. Simone Parisi  nella sede di Chiaravalle Centrale

L’iniziativa è promossa dal presidio polispecialistico di “Villa Elisa” e si inserisce all’interno di un’ampia campagna di prevenzione che mira a sensibilizzare gli utenti del territorio alla cura della propria salute, attraverso la necessaria prevenzione delle più comuni malattie.L’idea è quella di fornire agli utenti la possibilità di usufruire di consulenze mediche gratuite con i più noti specialisti sul territorio nazionale che, da anni, collaborano con  la realtà calabrese. Il progetto si articolerà con una serie di giornate che mirano a completare l’opera di divulgazione che accompagna da sempre i servizi del Presidio Polispecialistico nell’assistenza quotidiana degli utenti del territorio. Spesso si trascurano i primi sintomi delle più comuni patologie che, se precocemente diagnosticate, possono aumentare in maniera esponenziale l’efficacia delle cure. Il motivo è  spesso legato alla carenza di informazioni che disorientano il paziente indeciso sullo specialista da consultare e le difficoltà economiche di molte famiglie che rimandano le visite, spesso programmate fuori regione. Le campagne di prevenzione di “Villa Elisa” mirano a superare queste difficoltà, mettendo a disposizione le consulenze degli specialisti che da anni collaborano con la struttura sanitaria e che operano nelle strutture più qualificate di tutta Italia.

La prima campagna ed essere realizzata sarà la :

 GIORNATA DI PREVENZIONE REUMATOLOGICA in programma nella sede di Villa Elisa di Chiaravalle, il 29 febbraio 2016.

 Il dott. Simone Parisi, in servizio all’ospedale “Molinette” di Torino sarà a disposizione dei pazienti per un colloquio reumatologico gratuito, nella sede di Villa Elisa a Chiaravalle, in via Gregorio Staglianò. Lo scopo del colloquio è legato alla prevenzione, diagnosi e cura delle malattie reumatiche nell’adulto. Il colloquio reumatologico sarà gratuito e per accedervi sarà necessario solamente effettuare una prenotazione chiamando lo 0967-92209 dalle ore 8.30 alle ore 12.00 da lunedì al venerdì.

 VILLA ELISA 

Festeggiata a Montauro La giornata del malato.

Si è celebrata in tutto il mondo la giornata mondiale del malato,e anche a Montauro centro storico grazie ai volontari dell’Unitalsi si è celebrata questa giornata.  Festa della Madonna di Lourdes e giornata del malato Alle ore 16.00 nella Chiesa Parrocchiale di San Pantaleone il parroco don Nicola Ierardi ha celebrato una S. Messa alla presenza dell’Unitalsi  ,di tutte le associazioni del paese, di numerosi ammalati e tutta la comunità di Montauro. Dopo la S. Messa ,Madame e Barellieri dell’Unitalsi  coordinati dalla Madama Maria Paola Leomporra, si sono recati a far visita agli ammalati della casa Protetta Villa Mariolina di Montauro , a dargli il benvenuto oltre agli ammalati , parenti ,  i numerosi operatori,la dott.ssa Anna Fimiano e l’Educatrice sig.ra Rosanna Signorelli. Sono state recitate diverse preghiere , canti in onore di Nostra Signora di Lourdes, infine  offerto un ricco buffet a tutti i presenti.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

A.S.D. Polisportiva Montepaone: il sogno continua

“Incontro inizialmente in forse, per pioggia e raffiche di vento, questo di sabato 13 febbraio 2016, allo Stadio Comunale in località Mannis – Montepaone Lido, ma, dopo attenta valutazione, l’arbitro decide si possa giocare. Al fischio di inizio le due formazioni si schierano decise; il palleggio è corto, buono; entrambe le squadre possono dirsi in partita, sebbene c’è da registrare confusione e scarsa concentrazione.Il Zagarise costruisce ma non riesce a realizzare; l’A.S.D. Polisportiva Montepaone lavora bene in difesa ma manda in fumo diverse occasioni da goal.Dalla panchina arrivano incitamenti a fare meglio, soprattutto in fase di possesso palla, cercando soluzioni per sbloccare il risultato.Ed è proprio la formazione di casa con i sui attaccanti: Pirritano, prima, e Mazzotta, dopo, a maturare questo sforzo e a chiudere il primo tempo per 2 a 0. Alla ripresa si gioca con ritmo, il Zagarise  è  svelto nelle ripartenze, ha volonta’ di reazione; la rete di Mazzotta però non lascia più speranze: A.S.D. Polisportiva Montepaone-Zagarise 3 a 0, questo il risultato definitivo. Ancora una volta l’A.S.D. Polisportiva Montepaone non si smentisce e da prova di essere all’altezza della posizione che occupa nel Girone E del Campionato di Seconda Categoria, facendo ben sperare tifosi e simpatizzanti.

Il sogno continua”.

©Articolo e foto di Giovanna Vecchio

sit in di protesta dei lavoratori della SGS che curano la pulizia ospedaliera

Dopo le giuste proteste,per altro pacifiche ,dei trenta lavoratori della SGS la ditta  con sede a Reggio Calabria che ha in appalto le pulizie dell’ospedale,solo nove lavoratori su trenta sono stati parzialmente pagati,e su questo continuo stato di cose,si tenta la mediazione del  sindaco Ernesto Alecci che ha ricevuto  in tardo pomeriggio a palazzo di città una delegazione di questi lavoratori,il sindaco informato e aggiornato su questa situazione al limite,con famiglie che stentano ad andare avanti,sentirà le parti e sicuramente farà da tramite con l’azienda reggina coinvolgendo anche le parti sindacali. Le loro proteste  erano state affidate a scritte sui lenzuoli stesi davanti all’ospedale”ci state privando della nostra dignità,vergogna”da dire poi che queste lenzuola cui erano state affidate le loro sacrosante proteste,erano poi sparite nel primo pomeriggio,una mano rimasta al momento ignota aveva pensato bene di farli sparire del tutto. Ma chi sono questi  lavoratori ? In gran parte donne,madri  e padri di famiglia ,dipendenti della società che ha in essere l’appalto per la pulizia dell’ospedale di Soverato la S. G .S. con sede a Reggio Calabria,il mancato pagamento di alcuni stipendi già bassi  già di suo, creano uno stato di disagio e di bisogno in una terra dove la parola lavoro è merce rara. Una manifestazione pacifica,che la delegata sindacale Sabrina Mellace ha messo al corrente con una sua nota alle forze dell’ordine,”nella mia qualità di delegata sindacale,dice la nota,comunico a questo comando che giorno 8 febbraio davanti all’ospedale si terrà una pacifica manifestazione di protesta causa il mancato  pagamento delle spettanze arretrate.” I lavoratori hanno stazionato davanti al parcheggio ospedaliero raccogliendo la piena solidarietà degli utenti,ma loro,i lavoratori non si possono esimere dal lavorare un contratto sindacale  lo dice a chiare lettere,ma come può  un lavoratore essere puntuale sul lavoro se non viene pagato? Come si può pretendere di essere precisi e puntuali sono da una parte se, la ditta è inadempiente? E poi per dirla, tutta si parla di stipendi che toccano se va bene, i 500 euro mensili,pochi,troppo pochi,ma bisogna accontentarsi se il pagamento fosse almeno puntuale,ma neanche  quello, “Circa trenta le persone che lavorano su Soverato, in condizioni non sempre agevoli dal momento che, con le due ore, due ore e mezzo al massimo di turno quotidiano per ciascuno, occorre farsi in quattro per garantire un livello decente di pulizia del nosocomio”, spiega Elisabetta Fruci, sindacalista della Filcams Cgil che segue da tempo questi lavoratori. In maggioranza donne, età media 35-40 anni, spesso con figli in età scolare da mantenere, con mariti a carico o separate. Questo l’identikit che Fruci disegna dei lavoratori S. G .S., che stanno vivendo giorni di gravissimo disagio e attendono risposte urgenti dall’azienda e dall’ASP. “Ho già scritto solleciti di pagamento all’azienda, all’ASP di Catanzaro . Ma questa situazione penalizza anche i degenti ospedalieri,come si può pretendere un adeguato livello di pulizia consono per un ospedale con orari a singhiozzo? Due ore,massimo quattro al giorno,reparti,scale,sale operatorie,corridoi,uffici e luoghi comuni,tutto lasciato alla dignità lavorativa di queste persone che stanno garantendo un servizio senza ricevere le loro giuste spettanze,a quando si chiedono,questi lavoratori umiliati nella loro dignità personale, una definitiva soluzione?

                                                                                                                                Gianni Romano

Mister Fausto Silipo al bar dei milionari,presente anche l’ex giallorosso Adriano Banelli

Un gradito ritorno,in Calabria per uno stage di giovani calciatori,il selezionatore e mister dell’under 17 nazionale,Fausto Silipo ha incontrato al famoso bar dei milionari SISAL di Montepaone lido,i titolari Leo e Alfonso Gerace,presente anche l’ex calciatore giallorosso Adriano Banelli.Fausto Silipo ha incontrato nell’occasione tanti amici e amanti dei colori giallorossi,le aquile volano sempre ,è tanto è il ricordo per una squadra come quella  degli anni d’oro come il Catanzaro che ha lasciato il segno,tanto che Fausto Silipo ha addirittura scritto un libro arrivato già alla sua seconda ristampa,”C’era un ragazzo che come me” edito dalla Titani Editori,un libro fatto di ricordi mai sopiti e  attuale,come è attuale la fede per i colori giallorossi,tanti gli aneddoti e tante le foto tra cui quella scattata in occasione dell’amichevole del Catanzaro  in tournee con il Santos in Brasile dove giocava addirittura il giocatore più forte di sempre,Pelè. In quella occasione rimase storica la frase detta,nel corso dell’incontro, da Adriano Banelli a Fausto Silipo,”ma tu l’hai toccata la palla ?Macchè, rispose Fauto Silipo,quelli giocano da soli,”basta dire che giocavano  insieme,campioni come, Didì, Vavà, Gilmar,Dialma Santos e lo stesso Pelè. Ma il Catanzaro in quegli anni non scherzava affatto,nomi scolpiti nella memoria e partite rimaste nel cuore,giocatori del calibro, di Banelli,Braca,Pellizzaro,Silipo,Spelta e Ranieri,sì proprio Claudio Ranieri primo in campionato inglese con il Leicester City,visto attraverso il prisma dei numeri, l’exploit di Claudio Ranieri è ancora più scintillante perché le cifre esaltano il lavoro del tecnico testaccino, capace di stravolgere gerarchie e scetticismo di inizio stagione. Stando al monte salari, il Leicester avrebbe dovuto veleggiare sul crinale che separa la salvezza dalla zona retrocessione. E Claudio Ranieri in una recente intervista alla domanda a cosa assomiglia la sua squadra? Ranieri senza indugio rispondeva ,al Catanzaro ,questo amore per la città gli varrà a breve una cittadinanza onoraria .

Gianni Romano

libro silipo

Satriano: al via la raccolta differenziata porta porta

Si mette fine  alla criticità  sulla spazzatura grazie all’imminente servizio di porta a porta nel comune di Satriano,spesso il sindaco Michele Drosi e la sua amministrazione dovevano lottare per combattere abusivi che buttavano di tutto creando così pericolose discariche abusive,ma grazie all’appalto assegnato alla ditta “SEAR srl” con sede a Seminara(RC) si otterranno importanti risultati sia per l’ambiente e sia per le casse comunali,una differenziata fatta bene,permette all’ente di realizzare ricavi da una voce come quella della spazzatura che al nord si legge”ricavi”e al su invece si legge”costi e disservizi.”  Presenti alla conferenza stampa per presentare il meritorio progetto,presso la  Delegazione municipale di Satriano Marina. Presenti, oltre al primo cittadino, anche l’assessore all’Ambiente Basile, il vice-sindaco Catalano, Antonio Arfuso per la “Sear srl” aggiudicataria dell’appalto e l’ing. Nicola Gioffrè, ovvero l’esperto a cui è stato affidato il progetto dell’avvio della raccolta differenziata. Il sindaco Michele Drosi, aprendo i lavori, ha subito sottolineato che “l’avvio della raccolta differenziata ‘porta a porta’ è la via per ovviare ai problemi sulla raccolta rifiuti di questi ultimi anni. Bisogna accelerare questo tipo d’impostazione – ha proseguito – perché altrimenti i costi per il conferimento in discarica per i comuni saranno raddoppiati rispetto a quelli attuali se non si parte entro quest’anno con una raccolta differenziata efficace.”Il sindaco ha messo in evidenza il fatto che lo strumento della raccolta differenziata è una via obbligata per ragioni economiche ma non solo, anche sotto il profilo ambientale, sociale e per fare in modo che il rifiuto possa diventare una risorsa, attraverso anche le convenzioni con il Conai ed i centri d’imballaggio: “Ci sarà un ritorno economico – ha detto – e minore spesa per la raccolta rifiuti oltre che ambienti più puliti. Ci siamo presi qualche settimana in più perché è bene effettuare una partenza positiva, virtuosa, quindi abbiamo voluto mettere a punto ogni dettaglio. Nei prossimi giorni distribuiremo il materiale informativo necessario – ancora Drosi – per fare in modo che ogni famiglia ed azienda del nostro comune possa attuare al meglio la raccolta differenziata.”. Il costo dell’appalto ammonta a circa 1 milione e 100 mila euro.L’ing. Nicola Gioffrè, ha ricordato che “la raccolta differenziata è un fatto dinamico, quindi, man mano che i problemi si presenteranno, si risolveranno e si andrà avanti. Attraverso il codice identificativo – ha ricordato – ogni utente sarà individuato per verificare se è un utente virtuoso o meno nell’effettuare la raccolta differenziata, per poi analizzare chi dovrà eventualmente subire una sorta di ‘ammonizione’ perchè non effettua la raccolta come previsto.”

                                                                                                                                Gianni Romano

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