Torre di Ruggiero- il commissario prefettizio nomina Gabriele Raimondo responsabile protezione civile gruppo “Hermes”

Riconfermato dal commissario prefettizio  Salvatore Fortuna, Gabriele Raimondo come responsabile gruppo di protezione civile del gruppo “Hermes”,già in passato e precisamente dal  1996 Gabriele Raimondo  all’epoca,assessore comunale era stato responsabile della protezione civile,e il commissario Salvatore Fortuna in merito a questo, individua come gruppo di volontariato proprio il gruppo “Hermes” “il referente funzionario di pubblica amministrazione redige un quadro sinottico delle risorse,in termine di uomini,mezzi e professionalità specifiche presenti sul territorio al fine di coordinare le attività dei volontari in sintonia con le altre strutture operative e con il volontariato presente sul territorio provinciale,regionale e nazionale, e oggi a questo si aggiunge la nomina di Raimondo a comandante per il soveratese del gruppo di guardie Fareambiente,con l’istituzione del servizio di vigilanza zoofila e ambientale,con questa nomina Raimondo quale comandante del distaccamento,delle guardie zoofile ambientali,dovrà attenersi scrupolosamente alla gestione degli atti del corpo guardie,lo stesso assumendo le relative funzioni di comandante del distaccamento,potrà compiere tutte le operazioni tecniche che si rendessero necessarie alla realizzazione delle attività operative del territorio  di competenza coordinandosi con i propri superiori. Ma Gabriele Raimondo non si ferma certo qui,ha fatto sapere che a breve organizzerà una tavola rotonda  e tecnica con all’ordine del giorno, le informazioni utili e necessarie sulle eventuali emergenze del territorio,coinvolgendo scuole e popolazione e in itinere una esercitazione internazionale congiunta tra varie forze di protezione civile del territorio,tra queste quella del gruppo Edelweiss di Soverato.

                                                                                                                                Gianni Romano

Soverato assemblea congressuale anpi.

Si è tenuta  l’assemblea congressuale della Sezione ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Soverato. Nella relazione, Fausto Pettinato (Presidente uscente), ha richiamato i tanti temi contenuti nel documento congressuale.  Dalla preoccupazione dei non votanti e degli astenuti nelle varie competizioni elettorali, che addirittura costituirebbero il primo partito, all’aumento delle diseguaglianze, alla degenerazione della politica, ai tanti discutibili comportamenti politici, alla connessione tra politica e delinquenza organizzata; alla corruzione, all’illegalità e alla questione morale. Nello stesso tempo ha ribadito i prossimi impegni dell’Associazione: dalla  Memoria ai temi della pace, democrazia, antifascismo e soprattutto l’intransigente difesa della Costituzione. Negli interventi dei soci presenti forte è stato il richiamo al ruolo dell’ANPI  come autentico presidio di democrazia. A tal proposito è stato analizzato il lavoro svolto nelle scuole e il coinvolgimento di tante ragazze e ragazzi che hanno conosciuto l’ANPI come l’Associazione in grado fare rivivere tra le nuove generazioni i valori della lotta di Liberazione e  della Resistenza, oltre a diffondere la conoscenza della Carta Costituzionale. Tutti temi contenuti nel documento nazionale per il prossimo Congresso. Una discussione seria e appassionata ripresa nelle conclusioni dal Presidente Provinciale Mario Vallone.Visti i nuovi muri che si alzano in Europa e le tendenze xenofobe anche in Italia è necessario tenere l’asticella sempre alta contro ogni rigurgito razzista. Inoltre, Vallone ha voluto rimarcare l’impegno dell’ANPI nei comitati referendari per il No a questa riforma Costituzionale che, unita alla legge elettorale smantella l’impalcatura democratica del Paese. Dobbiamo lavorare, ha proseguito Vallone, al risveglio delle coscienze e alla partecipazione democratica dei cittadini. Rimarcando infine, l’unicità dell’ANPI, che non è né un partito, ne un sindacato. E’ invece una realtà con oltre 120.000 iscritti dove si aderisce per la condivisione di importanti valori. Si avvale del lavoro e dell’impegno volontario dei soci di tutte le età. Si rinnova costantemente ma non ha bisogno di rottamare nessuno. Nell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, convivono tranquillamente giovani e vecchi con l’orgoglio del passato e la consapevolezza di  costruire un nuovo futuro. E’ questo il senso della nostra attività, del nostro lavoro.Una  Associazione che non vive solo di ricordi e nostalgia. Dal passato dei nostri Partigiani  e Partigiane abbiamo appreso tanto. In continuità con i loro insegnamenti rimane a noi il difficile compito di costruire l’ANPI dei prossimi anni. L’assemblea  si è conclusa con la riconferma di Fausto Pettinato a Presidente della Sezione e l’elezione del Comitato di Sezione composto da: Teresa Puja, Ausilia Siciliano, Valerio Cuteri e Paolo Perrotta. Prossimo appuntamento il congresso provinciale, che si terrà a Catanzaro il 19 marzo prossimo.

                                                                                                                                           Gianni  Romano

Il parto naturale dopo il cesareo

Perché il parto naturale dopo uno o più cesarei fa ancora paura? A questa domanda le associazioni “Acquamarina” ed “Innecesareo”, con il contributo del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, cercheranno di dare una risposta il prossimo sabato 5 marzo, in una tavola rotonda alla quale parteciperanno specialisti e mamme che hanno vissuto in prima persona l’esperienza del parto cesareo.Contro le false credenze, che vedono le donne con un cesareo alle spalle destinate comunque all’intervento chirurgico, è intervenuta l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nelle linee guida ha stabilito quanto il parto naturale sia meno rischioso rispetto al cesareo: sarà infatti il ginecologo Roberto Vigorito del “Fatebenefratelli” di Napoli a soffermarsi sull’importanza di recuperare la natura fisiologica del parto, che prepara il nascituro alla vita sicuramente meglio del taglio cesareo: gli interventi degli specialisti Nicola Bagetta e Andrea Gregorio Cosco del reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio, di Domenico Crea dell’Ospedale di Lamezia Terme, di Vanda Covre della Casa del Parto di Caserta e dell’epidemiologo Michele Grandolfo, ex direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, daranno man forte a quella che ormai è divenuta una certezza anche dal punto di vista scientifico. E’ compito del personale medico rassicurare la donna che ha subìto un cesareo sull’opportunità di far ricorso al parto naturale, scongiurando così il rischio di complicazioni e dell’insorgere di un senso di fallimento insito nella donna alla quale viene tolta, senza che sia necessario, la possibilità di espletare una competenza innata.A mediare i vari interventi, che avranno inizio alle 9 e continueranno nel pomeriggio, sempre alla biblioteca dell’ospedale Pugliese, saranno l’ostetrica Licia Aquino, presidente di “Acquamarina”; Francesca Alberti, presidente nazionale di “Innecesareo Onlus” e la giornalista Teresa Pittelli: l’intento è quello di avanzare la proposta di un protocollo ospedaliero per l’assistenza al parto naturale nei vari punti nascita della Calabria, che preveda innanzitutto la formazione adeguata del personale medico. C’è bisogno, infatti, di scardinare la mentalità che, soprattutto nelle regioni del Sud Italia, ancora oggi vede il ricorso al cesareo come il metodo più pratico e veloce per dare alla luce un bambino.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro                                                                                          

Montauro vicenda ACQUASPLAHPARK, gli ex proprietari chiedono 330mila euro di danni al comune di Montauro.

Si profila un lungo braccio di ferro davanti alle aule del tribunale di Catanzaro,questo a seguito della richiesta di risarcimento danni per un totale di 330mila euro fatta dalla ditta Hotel Il Pescatore già titolare dell’Acquasplashpark situato sul lungomare di località Calalunga di Montauro,il locale dopo una gestione ventennale venne chiuso dal comune di Montauro,proprietario dell’area per fine locazione,ma all’interno erano  ( e sono)situati tutti gli strumenti necessari per lo svolgimenti di attività turistiche-ricreative,bar,cucine,pizzeria,gazebo,cabine per lo svolgimento dell’attività balneare,scivoli,piscine con vasche idromassaggio,e molto,molto altro,tutto all’epoca dei fatti venne chiuso all’interno,impedendo secondo i ricorrenti il loro naturale possesso,ora la ditta Hotel  il Pescatore chiede il risarcimento danni,dato che è stata acquisita al n. 6745 di prot. l’atto di citazione promosso dalla ditta Hotel Il Pescatore di Aiello Sebastiano& C. S.A.S. contro il Comune , con la richiesta di risarcimento danni per un importo di € 330.000,00 poiché  il Comune non avrebbe provveduto “allo smontaggio di tutte le attrezzature appartenenti alla ditta Hotel Il Pescatore ed al deposito della stessa presso idonei locali, dandone comunicazione alla suddetta ditta” non ottemperando in tal modo a quanto riportato nel verbale di consistenza dei beni redatto in esecuzione dell’ordinanza n. 5/2009; .”Ma il comune di Montauro intende resistere e ritenuto opportuno conferire incarico legale per costituirsi e resistere in giudizio nei confronti dell’atto di citazione di cui sopra, per la tutela e difesa appropriata degli interessi dell’Ente in quanto la richiesta di risarcimento avanzata dal ricorrente non si correla in maniera positiva alle risultanze dei diversi procedimenti giudiziari intervenuti sulla vicenda del mancato rinnovo della concessione del suolo dove era sistemata la struttura turistica Acquapark;allo scopo il comune di Montauro affida la sua difesa al professionista avvocato Vincenzo Genovese del foro di Catanzaro.” All’epoca della chiusura del  grande e noto locale di intrattenimento,l’unico nel suo genere nel comprensorio del soveratese,ritrovo di molte famiglie con bambini al seguito e di molti turisti,molte furono le proteste,sia da parte della fiamma tricolore di Catanzaro  che organizzò davanti al locale un riuscito sit-in,che di commercianti e semplici cittadini,”perché chiudere una attività turistica,dicevano in molti,che da servizi e lavoro in una terra come la Calabria dove il lavoro è una merce rara?E poi del resto,dicevano altri, a che cosa serve avere un lungomare bellissimo con mattonelle in stile,panchine e lampioni,se si chiudono attività storiche come questa? Ora la parola passa nelle aule del tribunale di Catanzaro,se da una parte c’è il comune di Montauro titolare dell’area in questione,dall’altra,c’è una famiglia di professionisti dediti al turismo da moltissimi anni che chiedono solo la restituzione delle loro strutture e attrezzature presenti in loco,ma non come sono oggi,soggetti alle intemperie e a vandalismi e furti,ma come erano nel momento del rilascio forzato dell’attività,la parola fine la metterà ora il tribunale di Catanzaro.

                                                                                                                                            Gianni Romano

Stalettì – Don Roberto e il Beato Lentini

Un legame davvero profondo è nato tra don Roberto Corapi parroco di Stalettì, sacerdote da 13 anni, dottore in Sacra Teologia Pastorale, impegnato nella pastorale la sua a 360 gradi,studioso del beato Lentini di Lauria,con la Basilicata,terra benedetta da Dio, precisamente con la città di Lauria in provincia di Potenza, dove don Roberto si reca più volte per approfondire i suoi studi e in modo particolare , studiare più a fondo la figura di questo Sacerdote, Beato nella chiesa di Dio.Abbiamo chiesto a Don Roberto Corapi, come e quando è nato l’amore per questo Beato?Fin da seminarista , quando sentivo proprio il mio Vescovo Mons. Antonio Cantisani , ora Arcivescovo Emerito, parlare del Beato .Il suo volto quando parlava del Beato Domenico si  illuminava. Essendo di Lauria , Mons. Cantisani , raccontava con gioia , a noi seminaristi la vita di questo Sacerdote zelante .Poi la decisione di andare anche io a trovare il Beato, ancora non era stato proclamato Beato. Don Roberto , noi sappiamo che lei ha partecipato alla sua Beatificazione , ci racconta l’emozione ?Si , siamo andati con il seminario di  Catanzaro quella data non la dimenticherò mai. Era il 12 Ottobre del 1997, io ero in Piazza San Pietro a Roma. Che emozione grande per me , chi avrebbe saputo che dovevo scrivere del Beato Domenico. Da non credere , tanti pellegrini , in modo particolare dalla Basilicata . Noi tutti in piazza , e Mons. Cantisani sopra sul sagrato con Papa Giovanni Paolo II oggi Santo. Quel Papa che ha Beatificato il Lentini, oggi santo, che meraviglia. Il Signore è grande. Noi dobbiamo stare sempre con lui e faremo cose grandi, e per il bene della chiesa, che amo di amore viscerale e servo con gioia e tanto entusiasmo. Quante opere che fa il Signore a noi,  e sono tante . Devo dire che da quel giorno ho pregato sempre il Lentini e ho voluto conoscere piu da vicino la sua vita. Mi interessava come fosse la vita di un Santo, e per di piu Sacerdote. Cosi si è tuffato nello studio del beato. Il 12 Ottobre 2010, a Roma proprio a 13 anni da quel giorno  della sua Beatificazione , alla Pontificia Università Lateranense , ho discusso la tesi di dottorato  su “Domenico Lentini Evangelizzatore del sud Italia”  e poi nel 2011 ho pubblicato un libro. Quanta grazia di Dio. Non finisco mai di ringraziarlo , è Lui che guida la storia . Don Roberto quel libro in questi giorni lo ha donato al Vescovo di Ascoli Piceno? Si perché come ogni anno, io e Mons. Cantisani andiamo a Lauria per la festa del Beato Lentini, e quest’anno Mons. D’Ercole ha presieduto l’Eucaristia. È stata un’altra bella e forte emozione. Mons. D’Ercole è una bella persona. Un Vescovo tra la gente. Lui emozionato mi ha ringraziato molto per questo dono, augurandomi ogni bene nel mio lavoro pastorale .Imita il Lentini, infine mi disse, salutandomi con questo augurio che possa camminare seguendo il suo esempio. Ora vi chiedo io di pregare il buon Dio per intercessione del Beato Lentini per ottenere grazie di ogni genere. Pregate e fatelo pregare. Cosi ci ha salutato don Roberto Corapi, con un’altra raccomandazione che è quella di pregare di più, affinchè  il Signore mandi a quella Diocesi di Tursi-Lagonegro che è sede vacante , per il trasferimento nel Luglio scorso di Mons. Nolè , promosso alla sede episcopale di Cosenza – Bisignano, mandi un Vescovo Santo , zelante e Pastore, un Vescovo secondo il cuore di Dio.

                                                                                                                                            Gianni Romano

COMUNICATO STAMPA Le classi V della scuola primaria di Montepaone lido protagoniste dei laboratori con l’artista Giuseppe Stillo

I bambini delle classi V della scuola primaria di Montepaone lido hanno visitato nei giorni scorsi la casa d’arte Visioni Mediterranee per partecipare al laboratorio curato dalla prof.ssa Lara Caccia e dall’artista Giuseppe Stillo. L’artista, autore di una particolarissima installazione ambientale, creata ad hoc per il sito di Montepaone, dal titolo “Visioni mediterranee”, ha introdotto i bambini al significato dei “thauma scopi” da lui creati e posti sulla terrazza panoramica della casa. Si tratta di una serie di “thaumascopi” (da “thaumazein” – meraviglia, stupore), che hanno l’intento di destare negli osservatori la “meraviglia” di una visione sempre nuova, in cui l’immagine si scompone e si ricompone, acquista luci e significati cangianti, interferendo con il paesaggio incantato della casa d’arte. Particolarmente significativa, poi, la serie “contaminazioni”, in cui la visione “mediterranea” viene a contaminarsi con le immagini di tre diverse “invasioni” provenienti proprio da quel mare: gli antichi greci, i saraceni, gli immigrati del nostro tempo. Tre diverse contaminazioni culturali, che hanno segnato in maniera comunque indelebile e positiva la storia del nostro territorio, nella sua più propria vocazione “mediterranea”. Ai bambini, accompagnati e seguiti dalle loro maestre di classe, è stato poi proposto di costruire e immaginare un loro personale “caleidoscopio” utilizzando materiali preparati per l’occasione, che ognuno di loro ha potuto configurare in maniera personalizzata. Grande l’entusiasmo e la meraviglia, così come attenta e partecipe è stata l’attenzione nei momenti più delicati del laboratorio. Una giornata di scuola veramente diversa, creativa, fatta di colori, di sole e di azzurro.

Stalettì incontro per discutere della sicurezza statale 106 jonica

Si torna a parlare della statale della morte,la famigerata 106 jonica un lungo nastro di asfalto che costeggia l’intera regione,un fiume in piena,impetuoso che è spesso teatro di incidenti mortali,una strada mai messa veramente in sicurezza,e in questa ottica si terrà il 19 pv. A Stalettì,un incontro per discutere sul tema alla presenza del sindaco Concetta Stanizzi di autorità civili e militari,e di esperti del settore come  la società Athena Consulenza e Servizi che ha organizzato l’incontro InFormAzione Stradale con il patrocinio del Comune. Oltre le autorità civili e militari, parteciperanno numerosi operatori del settore, amministratori pubblici, responsabili degli organi della polizie nazionale e locale. Nel corso degli interventi saranno trattati diversi aspetti, come l’incidentalità stradale e l’approfondimento delle sue cause per prevenirla; i sistemi di rilevamento della velocità con i relativi aspetti tecnici, operativi e normativi; il coordinamento dei servizi di controllo del territorio; i sistemi di controllo in relazione alla proprietà degli strumenti, alle attività sussidiarie e agli aspetti giuridici. “Con grande orgoglio l’organizzazione del convegno è riuscita ad assicurarsi  la presenza di due prestigiosi studiosi della materia: il sostituto commissario e segretario regionale per il Lazio del sindacato di Polizia, Tiziano Canu e il direttore amministrativo presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti Fabio Di Mita“, si legge in una nota diffusa da Athena.Il programma del convegno prevede i saluti di rito del sindaco di Stalettì Concetta Stanizzi, la prima parte dei lavori sarà aperta dalla relazione del dott. Canu, grande esperto di sicurezza stradale, sostituto commissario della polizia stradale di Latina , che terrà una relazione sul tema “Sistemi di rilevamento della velocità: aspetti tecnici, operativi e normativi, coordinamento dei servizi di controllo del territorio”; seguirà l’intervento del direttore amministrativo presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Di Mita, che interverrà su “Proprietà degli strumenti, attività sussidiarie e aspetti giuridici”; una breve pausa servirà a introdurre la relazione del comandante della sezione di polizia stradale di Catanzaro Rosamaria Parise, che tratterà “Incidentalità Stradale: Conoscere le cause per prevenirle”. Sarà illustrato un progetto preliminare per la messa in sicurezza e il monitoraggio del tratto della ss 106 che attraversa il Comune di Stalettì. Una proposta da portare all’evidenza pubblica non solo come sistema di controllo della velocità stradale, ma di monitoraggio di una serie di attività, grazie a tecnologie innovative e alla collaborazione con le forze dell’ordine.

                                                                                                                                  Gianni Romano

 

COMUNICATO STAMPA GIORNATA DI STUDI SUL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO DI MONTEPAONE

 

Il patrimoniostorico artistico della chiesa Matrice di Maria SS. Immacolata” è il titolo dell’importante giornata di studi che vedrà relazionare, nella giornata del 3 marzo, a Montepaone, alcuni studiosi in merito alle problematiche artistiche e alla conoscenza, ad oggi non ancora esaustiva, dell’importante patrimonio culturale di Montepaone in un arco di tempo ascrivibile tra i secoli XVI e XIX.

Tre gli ambiti di studio intorno ai quali s’incentreranno le relazioni degli architetti: Mario Panarello (Centro Studi sulla Cultura artistica dell’Italia Meridionale “Giovanni Previtali), Dario Puntieri (Dottore di ricerca Università Federico II di Napoli) e Oreste Sergi Pirrò, (Dottore di ricerca Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria) tutte improntate sul tema delle opere d’arte, della suppellettile liturgica e dello spazio sacro ad esse connesso. Gli interventi metteranno in evidenza figure di architetti, artisti e artefici che nei secoli hanno operato nella progettazione, costruzione e abbellimento dell’antico edificio sacro montepaonese, ricostruito, all’indomani del terremoto del 1783, su progetto del Regio Ingegnere Vito De Luca e realizzato grazie all’impegno di quattro nobili del tempo, il “Dottor Fisico” D. Francesco Saverio Rossi, il “Dottor Fisico” D. Saverio Ranieri, il “Dottor Fisico” D. Brunone Pirrò e il Magnifico Giuseppe Pirrò che nel 1793, eletti “in pubblico parlamento”, si fecero garanti, in nome proprio e con i loro beni personali, davanti al popolo e al sindaco D. Antonio Pelaggi, di ricevere la somma stanziata dalla Cassa Sacra e di assicurare il lecito utilizzo dei fondi e l’esecuzione a regola d’arte dei lavori.Il convegno metterà in luce i molteplici aspetti dell’espressione figurativa e architettonica in uno stretto connubio tra arte, architettura, definizione degli spazi, liturgia e ornamento, consolidati all’indomani della consacrazione avvenuta nel 1846 per mano di mons. Concezio Pasquini, vescovo di Squillace pro tempore. Sarà evidenziato e analizzato il sottile rapporto tra immagine, decorazione, culto e spazio prima e dopo la ricostruzione settecentesca, argomento sviluppato negli studi di Mario Panarello che approfondirà i “Risvolti artistici a Montepaone tra XVI e XVIII secolo”, in quelli di Dario Puntieri che analizzerà gli “Sviluppi e modelli architettonici tardo settecenteschi nella facciata della chiesa Matrice di Montepaone”, ed infine in quelli di Oreste Sergi Pirrò che esaminerà il rapporto tra “contenitore” e “contenuto” in un excursus storico su “Montepaone tra arte e fede: la chiesa Matrice e i suoi arredi liturgici”.La giornata di studio, all’interno di questo quadro culturale e alla luce di una rinnovata attenzione sui beni culturali ecclesiastici, porrà l’accento non solo sul ruolo, più o meno determinante, in quest’ampio arco temporale, di molti artisti attivi nel mezzogiorno d’Italia e, in particolare, nell’antica Diocesi di Squillace e nei territori della Diocesi “nullius” della Certosa di S. Stefano di Serra S. Bruno, ma anche di committenti o “illuminati” personaggi storici montepaonesi, come Mons. Francesco Antonio Spadea  vescovo di Aquino e Pontecorvo (1742- 1751) che, per volontà testamentaria, donò alla Matrice dell’Immacolata un calice in argento, tre pianete, un piviale e un parato di  sette reliquiari lignei settecenteschi.Tutto ciò sarà esposto nella piccola mostra allestita all’interno della chiesa Matrice dell’Immacolata che nella sessione mattutina sarà visitata dagli studenti dell’Istituto comprensivo Statale “Mario Squillace” guidati dall’associazione locale “L’Occhio del Pavone”.L’importante evento culturale, realizzato con la direzione scientifica del prof. Saverio Candelieri e moderato dalla giornalista Rossella Paone, è stato promosso ed organizzato dall’ Associazione “Solidales” di Montepaone e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Catanzaro in collaborazione con “L’occhio del Pavone” di Montepaone ed il patrocinio dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, il Comune di Montepaone, la Parrocchia di Maria SS. Immacolata e l’Istituto Comprensivo Statale “Mario Squillace” di Montepaone.Le conclusioni dei lavori saranno affidate a Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra.

 

 

 

 

Soverato – Ospedale,tensioni allo sportello accettazione

 E’ successo ancora. Tensione e nervi a fior di pelle nella sala accettazioni e prenotazioni dell’ospedale di via Cardona a Soverato,un nuovo programma ai computer sta facendo sicuramente rallentare le operazioni che l’impiegato di turno,nei quattro sportelli presenti deve necessariamente  impostare per registrare le ricette e prenotare le visite specialistiche,ma forse una attesa più lunga del solito faceva  scattare una vibrata protesta verbale, tra una persona e una dipendente dell’ospedale intenta al suo lavoro giornaliero,parole sempre più forti che diventavano grida ,tra la confusione generale,meno male che è presente in questa sala di attesa , un vetro che divide il pubblico dai dipendenti,questo ha impedito che l’aggressione diventasse anche fisica,ma non ha impedito che  la donna impiegata nel suo  svolgimento lavorativo, accusasse un malore,tanto da indurre il personale presente a fare ricorso  per la donna,al reparto di pronto soccorso situato all’ingresso dell’ospedale. Dopo le visite del caso alla donna venivano dati dei giorni di guarigione causati dallo stress emotivo. Non è la prima volta che in questo reparto di accettazione e prenotazioni avvengono simili aggressioni,questo crea un continuo stress al personale presente che, non riesce così a dare una risposta immediata alle problematiche delle centinaia di persone che afferiscono giornalmente per prenotare una visita specialistica,queste tensioni presenti prima in gran numero al reparto di pronto soccorso sono state superate grazie alla presenza  della guardia giurata  che disciplina gli accessi e cerca di contenere lo sfogo di utenti che  nonostante la presenze del triage con codici di accesso,non intendono attendere il loro turno,ma non all’ufficio accettazioni,anche in questo delicato  punto di incontro tra utenza e uffici per le prenotazioni ,servirebbe una guardia giurata che tuteli il lavoro dei dipendenti ospedalieri.

                                                                                                                                 Gianni Romano

Montepaone la replica del sindaco Mario Migliarese.

“Una incomprensibile ritualità,con queste parole esordisce il gruppo di maggioranza in seno al consiglio comunale e lo fa il sindaco Mario Migliarese, ancora una volta, infatti, dobbiamo constatare che il gruppo di minoranza “Impegno e solidarietà” preferisce esercitare le proprie prerogative istituzionali attraverso le pagine dei giornali piuttosto che usando gli strumenti messi a disposizione dai regolamenti. “Una vera e propria attrazione fatale per la- notizia-,continua Migliarese,dalla quale non si riesce a sfuggire nemmeno quando non si ha nulla in mano. E così, dalla lettura dei mezzi di informazione, l’Amministrazione Comunale è venuta a conoscenza di alcuni interrogativi posti dall’opposizione in merito alla bollettazione dei consumi idrici.” E’ appena il caso di evidenziare che,continua Migliarese, i consiglieri di “I.s.” si sono svegliati con quasi due mesi di ritardo rispetto alla consegna delle bollette ai cittadini.” In questo lungo periodo nessuna interrogazione o richiesta di chiarimenti è stata protocollata dal Gruppo di opposizione presso gli uffici comunali.  “Nel merito delle questioni apprese dagli organi di informazione preme sottolineare che il Comune di Montepaone,continua il sindaco Miliarese, non richiede il pagamento dei consumi idrici in base a criteri presuntivi. “ Nei rari casi in cui ci si affida ai consumi presunti la motivazione va individuata nella prolungata assenza di alcuni proprietari di immobili, residenti in altri comuni e che non hanno posto il contatore all’esterno del fabbricato in apposita nicchia ispezionabile in modo da procedere alle letture anche in assenza del cittadino, così come previsto dal regolamento comunale. “Gli uffici del Comune da sempre incentivano l’auto lettura. Negli ultimi due mesi ,continua Migliarese,l’ufficio Tributi dell’ente è stato a disposizione dei cittadini per rettificare eventuali letture erronee. Su oltre cinquemila contatori installati sono pervenute meno di cinquanta richieste di correzioni.” Inoltre, mentre i consiglieri di minoranza si attardano con interrogativi formulati ad uso e consumo della stampa,continua Migliarese, l’Amministrazione Migliarese è da tempo al lavoro per cercare di recuperare quanto negli anni passati non è stato fatto sul fronte della lotta all’evasione. “d esempio è allo studio la fattibilità di un progetto finalizzato ad installare dei contatori che consentono la tele lettura. “Come tutti i cittadini che si sono recati in Comune hanno potuto constatare personalmente,conclude il sindaco Mario Migliarese, ribadiamo la totale disponibilità degli uffici e degli amministratori a fornire le risposte dovute.”

                                                                                                                                                       Gianni Romano

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