Comunicato stampa-CENTRO AIUTO DONNA

SIGLATA CONVENZIONE TRA ASSOCIAZIONE SOLIDALES E FONDAZIONE CITTA’ SOLIDALE

L’Associazione Solidales di Montepaone presieduta da Saverio Candelieri e Fondazione Città Solidale, diretta da Pietro Puglisi, hanno stipulato una importante convenzione per l’attuazione del progetto “Centro aiuto Donna”, un impegno che ribadisce l’attenzione manifestata dall’associazione montepaonese verso il fenomeno della violenza contro le donne e che ha registrato in questi anni la promozione di iniziative significative in tale prospettiva. La proposta del Centro aiuto Donna si collega alla legge regionale n° 20 del 21 Agosto 2007 secondo la quale la Regione Calabria promuove, coordina e stimola iniziative per contrastare la violenza sessuale, fisica, psicologica e/o economica, i maltrattamenti, le molestie e i ricatti a sfondo sessuale nei confronti delle donne  in tutti gli ambiti sociali, a partire da quello familiare.  <<E’ di assoluta necessità dare risposte a quelli che sono i problemi di violenza,maltrattamenti, abusi, violenze psicologiche e fisiche, atti persecutori che vengono consumati e perpetrati spesso in quelle che dovrebbero essere le tranquille mura domestiche- così Candelieri – e Solidales sosterrà tali obiettivi, impegnandosi nella promozione del progetto, nell’azione di sensibilizzazione,  informazione del territorio e promozione della rete, nella consapevolezza che la collaborazione con una realtà importante come Fondazione Città Solidale possa aiutare la nostra associazione, già radicata nel territorio ad offrire un servizio importante e dare maggiore forza al contrasto alla violenza sulle donne che ha necessità di azioni che vedano il sostegno delle istituzioni ad ogni livello>>. Il Centro offre a donne italiane e straniere (e ai loro figli) che subiscono violenza, nelle sue diverse forme, un sostegno temporaneo, al fine di ripristinare la propria inviolabilità e di riconquistare la propria libertà, nel rispetto della riservatezza e dell’anonimato. Il tutto viene realizzato grazie all’ascolto telefonico al quale seguono colloqui di sostegno e consulenza. Il Centro offre uno sportello, dove si realizzano  attività e si offrono questi servizi quali colloqui preliminari e progettazione dei Piani di intervento individualizzati, consulenze specialistiche, azioni di mediazione linguistica – culturale, legale, sia civile che penale. L’accompagnamento e il sostegno all’inserimento lavorativo,  sono ulteriori garanzie offerte dal Centro che si impegna anche per l’accoglienza in struttura residenziale.

Aranceto “On the street”

Più di dieci mesi di attività, all’insegna dell’allegria e della consapevolezza, animati da un solo intento: ripensare nuovi itinerari, verso la realizzazione di una società nuova; una visione che parte dal basso, per coordinare latitudini e longitudini di un moderno e più concreto significato d’identità popolare e culturale. Queste sono solo alcune delle prospettive in seno al progettoOn the street – Costruzione di percorsi di cultura e legalità”.  Alla vigilia del suo primo compleanno, ripercorriamo alcune delle tappe fondamentali di questo progetto, impegnato a diffondere un nuovo linguaggio e un diverso modello di società, in alcune delle aree periferiche più disagiate della città di Catanzaro, grazie alla testimonianza degli operatori e dei ragazzi coinvolti nelle attività di quartiere. La realizzazione di un percorso di educazione alla cultura e alla legalità, si avvale dell’esperienza del Centro Calabrese di Solidarietà, grazie alle attività artistiche e culturali del Centro Polivalente per i Giovani, la Cooperativa “Eureka”, ente capofila del progetto, l’Associazione “Solidales” e la Cooperativa “Edizione Straordinaria”.  Il primo episodio di questo piccolo report è dedicato al quartiere Aranceto: una delle aree più difficili del capoluogo, dove la normalità quotidiana è spesso messa a dura prova dalla violenza della miseria, ma soprattutto dall’indifferenza riguardo alle variabili socioculturali di un’intera realtà suburbana. “Il motivo che ci spinge a continuare in questo quartiere, spiegano gli operatori, è la continuazione con il precedente PON sicurezza, che ci ha permesse di stringere un legame forte con i ragazzi, specie i più piccoli, ma anche con gli adolescenti. In questa nuova fase, che ha richiesto un target più grande di età, le difficoltà sono maggiori, rispetto alle fasce più piccole; in più a una certa età e, data la natura del quartiere, i più grandi cercano relazioni diverse. Dobbiamo ancora curare meglio l’approccio primario con essi, ma anche la difficoltà nel trovare degli spazi adeguati, richiede la necessità di ripensare ambienti più consoni alle esigenze di fasce di età sempre più varie”.  Anche la continuità dei rapporti, identificata nelle differenti attività ludiche e sociali, sta alla base della costruzione di un rapporto profondo e duraturo ma ciò non toglie che questi ragazzi stiano ricevendo gli input fondamentali, per imparare altre forme di vita, oltre a quelle della strada: c’è chi sogna di giocare a calcio; chi si è avvicinato alle percussioni e ha deciso di studiare musica; chi semplicemente ritorna all’entusiasmo dei giochi di una volta, lontano da smartphone e tablet. Non si tratta di escludere una forma di conoscenza, per ritornare alle origini, ma di non escludere tutto ciò che il piccolo mondo in cui viviamo può offrire. On the street parte dalla strada, per portare sulla stessa, linguaggi che, nella precarietà non trovano sbocco, continuando nell’intento di costruire un nuovo/vecchio modello di consapevolezza di sé.

 

 

 

Ufficio Stampa: Fausto Bisantis

Progetto “On the Street

Via Lucrezia della Valle 117

Website: www.eurekaonthestreet.it

E-mail: progettonthestreet.cz@gmail.com

Coordinatore di Progetto:

Cristina Nisticò

 

IL M° MASSIMO SCALZO ANCORA A LEZIONE DAL GRAND M° YUAN ZUMOU.

Un altro seminario con il Gran M° Yuan Zumou,  ha visto coinvolto il M° Massimo Scalzo, direttore tecnico dell’Istituto Studi e Ricerca Wushu – Kung Fu di Soverato, in un ulteriore studio e perfezionamento del Kung Fu – Wushu ed in particolare sulle tecniche di presa, lotta e proiezioni, attraverso il progetto “Shou Bo”, branca del Kung Fu – Wushu che si occupa in modo ancora più approfondito del lavoro corpo a corpo, lavoro  tecnico che ha dato poi origine a tutte le discipline di Lotta  corpo a corpo orientali.Si è trattato di un evento di alto profilo tecnico che ha coinvolto praticanti intenti a migliorare ulteriormente questo particolare ramo del vasto repertorio tecnico del Kung Fu-Wushu, repertorio comprendente ogni tecnica e strategia di colpi di braccia, gambe, prese, lotta e proiezioni, caratteristica tecnica tipica e comune a tutti gli stili di Kung Fu-Wushu, parte integrante della millenaria tradizione marziale cinese, che può essere sviluppato al meglio solo attraverso uno studio approfondito e se si possiede già un bagaglio tecnico genuino di studio e buona padronanza dell’arte marziale cinese.L’evento ha visto impegnato il Maestro Scalzo ad  apprendere e migliorare ulteriormente concetti e nozioni tecniche e teoriche ancora più profonde e di alto livello, dove sono stati ancora preziosi ed importanti gli insegnamenti del Gran Maestro Yuan Zumou, un Maestro unico nel suo genere, 76 anni di età,                     “tesoro tecnico storico” vivente, un esempio di cultura, umiltà e concretezza esemplare, sicuramente uno dei più grandi esperti al mondo del settore, il quale confida anche nella passione e nel lavoro di ricerca e sviluppo da parte del Maestro Scalzo, grande ricercatore nel campo del Kung Fu – Wushu, per non far sparire un così importante e antico aspetto dell’Arte Marziale Cinese, che purtroppo sta andando sempre meno praticato per colpa di una pratica sempre più superficiale, che tende ad andare sempre più verso le mode del momento rispetto alla pratica di un’arte marziale, come il Kung Fu – Wushu, che richiede studio, perseveranza e umiltà, per dare i suoi veri frutti. Il Maestro Scalzo, tra l’altro direttore ricerca e didattica della storica accademia Nazionale Wushu-Kung Fu di Catanzaro Sala del M° Capo Scuola Alfredo Giuliano, sempre alla ricerca della formazione e del miglioramento, impegnato a tempo pieno nello sviluppo professionale del Kung Fu – Wushu,  si è messo subito ancora a lavoro per innalzare ulteriormente il suo livello di conoscenza, la qualità del suo centro studi soveratese e di tutto il Gruppo WASAC Italia, che grazie ai suoi incessanti aggiornamenti a contatto diretto con Maestri di altissimo livello, può garantire agli studenti più perseveranti e ai veri appassionati, avanzamenti e specializzazioni non comuni, che possono non avere praticamente fine.    Presso l’accademia di Catanzaro Sala, l’Istituto di Soverato e tutte le scuole del gruppo WASAC Italia,  infatti, è già da qualche anno che è possibile studiare e praticare in modo ancora più approfondito le tecniche di lotta, prese e proiezioni attraverso il progetto Shou Bo, durante  le normali lezioni e attraverso seminari mirati, andando ancora ad incrementare il livello d’eccellenza tecnica del gruppo con programmi sempre in evoluzione e miglioramento tecnico scientifico.

Soverato nuove cariche lega navale italiana.

Si è riunita presso  la consueta sede la lega nazionale italiana Sezione Soverato con sede in Pazza Nettuno,   la prima riunione indetta dal Commissario della Sezione Lega Navale di Soverato Renato Alecci,recentemente nominato dal Contrammiraglio Romano Sauro,Commissario Nazionale di LNI – per rilanciare l’attività marinaresca sul territorio soveratese . Nella sua esposizione davanti ad una nutrita platea di soci e aderenti,Renato Alecci ha sintetizzato il Suo intervento in tre punti,quale il  rilancio  dell’attività marinaresca, il coinvolgimento dei giovani e collegamento con le scuole,la cooperazione con la realtà territoriale e il riammodernamento della struttura,  si è discusso anche del soccorso a mare  con l’avvio dell’ iter per ottenere in concessione area demaniale arenile al fine di sviluppare tutte le attività attinenti – vela motore acquaticità,inoltre  già avviato specifico tematismo collegato alle fruizione per i diversamente abili ,fra i presenti anche il presidente dimissionario della sezione Guglielmo Curatola .La  Lega Navale ha lo scopo di diffondere, in particolare fra i giovani,l’amore per il mare, lo spirito marinaro e la conoscenza dei problemi marittimi, agli effetti della partecipazione dei cittadini allo sviluppo ed al progresso di tutte le forme di attività che hanno sul mare il loro campo ed il loro mezzo di azione.F avorire la tutela dell’ambiente marino e delle acque interne sviluppando iniziative promozionali, culturali, naturalistiche, sportive e didattiche rappresenta l’obiettivo principale al conseguimento di tale scopo. LNI Soverato intende istituire un gemellaggio con le Associazioni presenti sul Territorio e in particolare col Circolo Velico di Soverato, con la Cooperativa dei Pescatori, Diving e  Apneisti per definire apposito programma di coinvolgimento dei ragazzi frequentanti la seconda classe primaria al fine di pianificare un percorso triennale di crescita collegata alla risorsa mare – Giovani, acquaticità, Cultura marinaresca -Calibreremo congiuntamente ai Dirigenti Scolastici e con i suggerimenti delle insegnanti apposito percorso formativo. Il primo ciclo – aprile/giugno 2016 – prevede due incontri in Classe, una simulazione nel “Cortile della Scuola, il percorso “Scuola Mare”.Tale opera educativa sarà svolta in stretta collaborazione con la Capitanerie di Porto e con l’Amministrazione Comunale.

                                                                                                                                                    Gianni Romano

Soverato Immobile ex COMAC

 

Un importante tassello si aggiunge alle dotazioni del comune di Soverato,a dirlo il sindaco Ernesto Alecci”Ho il piacere di comunicare informando i cittadini di Soverato che la città si è dotata da giorno 29 febbraio 2016 di una nuova ed importantissima area espositiva per l’organizzazione di eventi culturali, artistici, fiere artigianali, ecc.”Si tratta dell’immobile ex COMAC  che sorge in via S.G.Bosco in una vasta area sita nel centro cittadino adiacente al lungomare ed in zona ad elevata frequentazione da parte di residenti e turisti.”Tale area risulta essere da diversi anni  in stato di abbandono influendo negativamente sul decoro urbano e quindi sull’immagine della città. Inoltre si sono aggravate nel tempo le problematiche di carattere igienico sanitario e di sicurezza per la viabilità viste le precarie condizioni della struttura in legno che sosteneva il manto di copertura.Il sottoscritto, assieme all’amministrazione tutta, non ha intenzione di tollerare ulteriormente situazioni di degrado urbano che si trascinano oramai da numerosi anni. Questo intervento segue la messa in sicurezza dell’immobile e dell’incrocio posto tra via S.G. Bosco e viale Magna Grecia (meglio conosciuto come Palazzo Bencivenni).”Assieme alla gratuita collaborazione dell’avvocato Pasquale Gallelli, che ha steso la dichiarazione di intenti ed il contratto d’ uso gratuito, ed all’architetto Francesco LaValle, che ha realizzato il progetto preliminare su come arredare ed utilizzare l’area, si sono susseguiti alcuni incontri con il liquidatore giudiziale Prof. Dr. Francesco Muraca. Durante tale incontri il Prof. Muraca ha da subito dimostrato grande comprensione condividendo le motivazioni che spingevano l’ente a voler restituire dignità ad un quartiere fondamentale per l’immagine della città al momento “brutalmente sfregiato” dalla presenza del fatiscente immobile.”Si è giunti cosi ad un accordo tra le parti che vede il comune di Soverato impegnarsi per la pulizia e la manutenzione ordinaria dell’immobile, dopo un’attenta verifica da parte dell’ufficio tecnico comunale, in cambio dell’uso gratuito dello stesso. Tale accordo cesserà nel momento in cui il bene sarà alienato o si risolverà in via definita la controversia giudiziaria che vede coinvolti gli attuali proprietari.”A breve verranno avviate le lavorazioni necessarie per rendere agibile l’immobile e per abbellirlo.”Invito sin da subito tutte le associazioni, scuole, privati e quant’altri volessero avanzare proposte per l’utilizzo dell’area a recarsi presso la mia stanza presso palazzo di città o a rivolgersi agli altri colleghi amministratori.”Quelle che sembravano problematiche insormontabili vengono oggi definite e superate grazie all’intraprendenza di un’amministrazione che, pur in condizioni di grosse difficoltà finanziarie ed avendo ereditato tanti problemi, non si spaventa ma continua a lavorare per migliorare le condizioni della città attraverso scelte coraggiose ed innovative.”

Articolo di Gianni Romano

 

Montepaone cambia la sede del distaccamento dei vigili del fuoco

Potrebbe cambiare la sede storica dei vigili del fuoco del distaccamento di località Caldarello situata nel comune di Soverato a quella nel comune contermine di Montepaone.Questo a seguito dell’acquisizione della documentazione presentata da un privato e acquisita al protocollo al  n° 1537 del comune di Montepaone, la richiesta di approvazione in deroga  agli strumenti urbanistici presenti per il cambio di destinazione d’uso ,da industriale -commerciale a sede di caserma dei vigili del fuoco per un grosso  immobile sito in località Fiumarata ,via Manzoni  ed edificato su un terreno PDL lotto 3. In buona sostanza un privato cittadino proprietario di questo vasto immobile realizzato e finito in tutte le sue  componenti fondamentali ,sta acquisendo i necessari pareri da parte dell’ufficio tecnico del comune dell’area tecnica del comune di Montepaone ,questo è un atto di indirizzo,acquisiti i necessari pareri sarà il comando regionale a decidere lo spostamento in una  nuova sede ubicata accanto allo svincolo della statale 106 jonica,si profila dunque una nuova sede per i  vigili del fuoco di Soverato.

                                                                                                                                        Gianni Romano

SVOLTOSI A MONTEPAONE CENTRO UN IMPORTANTE CONVEGNO DI STUDI SUL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO

COMUNICATO STAMPA

“Il patrimonio storico artistico della chiesa Matrice di Maria SS. Immacolata” è stato il titolo dell’importante giornata di studi  svoltosi a Montepaone e che havisto relazionare in una chiesa gremita fino all’inverosimile, alcuni studiosi in merito alle problematiche artistiche e alla conoscenza,ad oggi non ancora esaustiva, dell’importante patrimonio culturale del piccolo centro in un arco di tempo ascrivibile tra i secoli XVI e XIX. Tre gli ambiti di studio intorno ai quali si sono incentrate le relazioni degli architetti:Mario Panarello (Centro Studi sulla Cultura artistica dell’Italia Meridionale “Giovanni Previtali), Dario Puntieri (Dottore di ricerca Università Federico II di Napoli) e Oreste Sergi Pirrò, (Dottore di ricerca Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria) tutte improntate sul tema delle opere d’arte, della suppellettile liturgica e dello spazio sacro ad esse connesso. Gli interventi hanno evidenziato figure di architetti, artisti e artefici che nei secoli hanno operato nella progettazione, costruzione e abbellimento dell’antico edificio sacro montepaonese, ricostruito, all’indomani del terremoto del 1783, su progetto del Regio Ingegnere Vito De Luca e realizzato grazie all’impegno di quattro nobili del tempo, il “Dottor Fisico”D. Francesco Saverio Rossi, il “Dottor Fisico” D. Saverio Ranieri, il “Dottor Fisico” D. Brunone Pirrò e il Magnifico Giuseppe Pirròche nel 1793, eletti “in pubblico parlamento”, si fecero garanti, in nome proprio e con i loro beni personali, davanti al popolo e al sindaco D. Antonio Pelaggi, di ricevere la somma stanziata dalla Cassa Sacra e di assicurare il lecito utilizzo dei fondi e l’esecuzione a regola d’arte dei lavori. Il convegno ha messo in luce i molteplici aspetti dell’espressione figurativa e architettonica in uno stretto connubio tra arte, architettura, definizione degli spazi, liturgia e ornamento, consolidati all’indomani della consacrazione avvenuta nel 1846 per mano di mons. Concezio Pasquini, vescovo di Squillace pro tempore. Evidenziato e analizzato il sottile rapporto tra immagine, decorazione, culto e spazio prima e dopo la ricostruzione settecentesca, argomento sviluppato negli studi di Mario Panarello che ha  approfondito i “Risvolti artistici a Montepaone tra XVI e XVIII secolo”, in quelli di Dario Puntieri che ha analizzato gli “Sviluppi e modelli architettonici tardo settecenteschi nella facciata della chiesa Matrice di Montepaone”, ed infine in quelli diOreste Sergi Pirrò che ha esaminato il rapporto tra “contenitore” e “contenuto”in un excursus storico su “Montepaone tra arte e fede: la chiesa Matrice e i suoi arredi liturgici”. La giornata di studio si è posta all’interno di questo quadro culturale e alla luce di una rinnovata attenzione sui beni culturali ecclesiastici come è stato ben sottolineato nel suo intervento di saluto da don Massimo Cardamone, Direttore dell’Uffico Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace,. I qualificati interventi hanno posto l’accento non solo sul ruolo più o meno determinante di molti artisti attivi nel mezzogiorno d’Italia e, in particolare, nell’antica Diocesi di Squillace e nei territori della Diocesi “nullius” della Certosa di S. Stefano di Serra S. Bruno, ma anche di committenti o “illuminati” personaggi storici montepaonesi, come Mons. Francesco Antonio Spadea  vescovo di Aquino e Pontecorvo (1742- 1751) che, per volontà testamentaria,donò alla Matrice dell’Immacolata un calice in argento, tre pianete, un piviale e un parato di  sette reliquiari lignei settecenteschi come ha ricordato il parroco don Nicola Ierardi nel suo intervento di saluto. Per l’occasione è stata allestiata una piccola mostra allestita all’interno della chiesa Matrice dell’Immacolata che nella sessione mattutina è stata  visitata da numerosi studenti dell’Istituto comprensivo Statale “Mario Squillace” guidati da Massimiliano Cappuccino e Brunella Russo de  “L’Occhio del Pavone”. L’importante evento culturale ideato da Saverio Candelieri presidente dell’Associazione Solidales e moderato dalla giornalista Rossella Paone, ha registrato gli interventi di saluto dell’arch. Francesca Savari  dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Catanzaro, del Sindaco di Montepaone, Mario Migliarese, di Rosario Bressi dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro e del consigliere regionale Baldo Esposito. Oltre all’arcivescovo emerito Cantisani, numerose le autorità religiose civili e militari presenti..Le conclusioni dei lavori sono state affidate a Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra che nel complimentarsi per  l’ottima riuscita dell’iniziativa ha inteso ribadire il valore dell’arte che deve rendere percepibile e affascinante il mondo dello spirito, dell’invisibile, di Dio. È quella via della bellezza che la tradizione cristiana ha sempre percorso. In un mondo che si sta ingrigendo, che si scolora nella superficialità, che perde l’energia dello spirito, che procede a tentoni senza una rotta né una meta, per Bertolone, l’umanità aspetta di essere illuminata sul proprio cammino. In tale prospettiva bello, vero e bene s’intrecciano spontaneamente nell’arte autentica. Questo mondo in cui viviamo ha bisogno di bellezza per non oscurarsi nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che mette la gioia nel cuore degli uomini, è il frutto prezioso che resiste all’usura del tempo che unisce le generazioni e le congiunge nell’ammirazione.

 

 

foto notizia

benzina

Articolo e foto di Gianni Romano

Quando la lingua italiana cara a Dante,viene sostituita dal dialetto allora tutto diventa più semplice,diretto  e comprensivo,è quello che ha fatto il titolare di un noto distributore di carburante ,esasperato dalla continua sosta selvaggia  notturna,davanti alle sue colonnine adibite al rifornimento di carburanti,è stato costretto vista l’impossibilità di riuscire  ad espletare il  servizio per il self service,di posizionare due cartelli,il distributore si trova nel pieno della movida notturna di Catanzaro,lido,la parte marina  è cresciuta in modo esponenziale con l’apertura di molti locali di intrattenimento,ma questa sosta selvaggia non permette il rifornimento,da qui il cartello,”Si mi parcheggi a machina,davanti a colonnina… mu spieghi com’hannu e fara i genti ma mintano a benzina?” Il dialetto catanzarese,non ammette traduzioni,tanto è diretto e tanto è efficace,con buona pace di automobilisti che parcheggiano in altri luoghi e raggiungono la movida catanzarese a piedi in modo salutare e, senza privare gli automobilisti di un servizio essenziale come il self service.

Montepaone orari al pubblico

Polemiche sugli orari di ricevimento al pubblico,risponde il sindaco Mario Migliarese,”L’amministrazione Comunale, avendo ricevuto il compito dagli elettori di guidare il paese, ha scelto di non entrare nelle polemiche che i solititi professionisti della politica da marciapiede provano ad innescare. “Tuttavia tra le tante falsità che sono state diffuse, continua Migliarese,una necessita di precisazione da parte dell’Amministrazione, poiché potrebbe ingenerare incomprensioni e disservizi ai danni dei cittadini. “Ci riferiamo all’orario di apertura al pubblico degli uffici comunali. L’amministrazione Migliarese persegue l’obiettivo di far rispettare le regole e che le stesse non rimangano solo sulla carta. “Per questo motivo si è deciso di dare applicazione alla disciplina, continua Migliarese,da sempre presente ma ignorata negli ultimi anni,  degli orari di accesso del pubblico presso gli uffici della Delegazione Comunale. “La misura riguarda solo ed esclusivamente gli uffici dell’Area Tecnica ai quali il pubblico può accedere il mercoledì sia mattina che pomeriggio e il venerdì. A disposizione dei cittadini restano aperti tutti i giorni l’Ufficio Relazioni con il pubblico e lo sportello Anagrafe. “Con l’effettivo ripristino di questo modello organizzativo l’Amministrazione ha inteso garantire ai dipendenti una maggiore concentrazione per ottenere un miglioramento dei risultati e delle performance, e ai cittadini la certezza del diritto di essere ricevuti negli orari previsti. “E’ appena il caso di ricordare che in ogni ufficio d’Italia,continua Migliarese,l’accesso del pubblico agli uffici è disciplinato secondo simili modalità. Quanto agli orari di ricevimento del Sindaco si evidenzia che, essendo Mario Migliarese una persona che vive del proprio lavoro e non di politica, sono stati fissati dei giorni in cui i cittadini hanno la certezza di trovarlo in Comune a loro disposizione. “Fermo restando che  la porta del Sindaco,continua Migliarese, è sempre aperta ogni qualvolta lo stesso è presente in Comune. Come tutti  hanno avuto modo di constatare la presenza degli Amministratori in Comune, è quotidiana e costante, garantita anche dal Vicesindaco e dagli altri Assessori   Le decisioni sugli orari sono state adottate nell’interesse esclusivo dei cittadini che ora sanno con certezza quando si possono recare  presso gli uffici senza compiere viaggi a vuoto.”In conclusione,dice Migliarese,si rammenta che la nuova organizzazione vige per gli uffici già da ottobre e nessuna protesta è stata avanzata dai cittadini. E’ singolare notare come qualcuno abbia impiegato quattro mesi per accorgersene.”

                                                                                                                                           Gianni Romano

Isca sullo jonio- si incatenano i migranti”il nostro amico non sta male”

La loro condizione di rifugiati,migranti in fuga da tutte le guerre del mondo,lontani anni luce dalle loro terre,forse il non sentirsi compresi alla base di questa gesto estremo, e attimi di tensione ad Isca sullo Jonio a causa di diciotto migranti presenti nello SPRAR  di questo centro che in mattinata si sono incatenati davanti al cancello, attimi concitati sino all’arrivo dei carabinieri della locale stazione agli ordine del maresciallo capo Vitaliano Mercurio e ai carabinieri della compagnia di Soverato agli ordini del  capitano Saverio Sica,solo una lunga dialettica tra i migranti e le forze dell’ordine,una incomprensione  poi rientrata e con i toni più calmi,questo  ha permesso che tutto rientrasse nella norma con i migranti che rassicurati hanno deciso di interrompere questa protesta per fare rientro al centro,tutto nasce da un trattamento sanitario obbligatorio a cui è stato sottoposto un ospite del centro,secondo i migranti non era assolutamente necessario in quanto il loro amico era perfettamente sano e la colpa secondo loro era da imputare ai responsabili del centro SPRAR.   Diciotto migranti di varie nazionalità,si sono incatenati stamani davanti al centro Sprar di Isca Superiore dove risiedono. Il motivo della protesta è legato ad un trattamento sanitario obbligatorio effettuato nei confronti di un loro amico. Secondo i migranti, il giovane, affetto da problemi psichici, non avrebbe bisogno di cure mediche. “Non è vero che sta male – hanno detto nel corso della protesta – sono gli operatori dello Sprar che non capiscono”.  Per sedare la protesta, che non ha creato problemi di ordine pubblico, sono intervenuti i carabinieri che sono riusciti a far rientrare nel centro i migranti, i quali hanno chiesto un incontro con le autorità e la prefettura di Catanzaro,il tutto mediato perfettamente agli uomini dell’arma,che  con gesti mirati alla comprensione hanno  fatto sì che  oggi  sia attesa una telefonata con la prefettura  che serva a rassicurare i migranti sulle condizioni del loro amico.

                                                                                                                                            Gianni Romano

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