Montepaone – la minoranza presenta due interrogazioni al Sindaco

Continua incessante il lavoro del gruppo Consiliare “l’Aquilone”, i cui componenti sin dall’inizio della propria avventura politica hanno  posto i reali problemi dei cittadini al centro dell’attenzione. Mantenendo fede alla propria missione e utilizzando gli strumenti messi a disposizione delle opposizioni consiliari, non molti per la verità, nei giorni scorsi sono state sottoposte al Sindaco due interrogazioni, aventi ad oggetto la situazione degli operatori ecologici dipendenti della E.log, e le condizioni delle opere di raccolta e canalizzazione delle acque piovane. Argomenti che se pur diversi tra loro si presentano di viva attualità.Com’ è noto i dipendenti della ditta E.log non ricevono le mensilità stipendiali da diversi mesi. In un momento di grave crisi non è possibile lasciare per mesi senza stipendio dei lavoratori, i quali garantiscono l’espletamento di un servizio essenziale per la comunità, quale la raccolta dei rifiuti.Il Gruppo l”Aquilone” ha chiesto al Sindaco: “Quali sono le ragioni dei ritardi nei pagamenti e quali azioni intende intraprendere per garantire i diritti dei lavoratori alle dipendenza della E.log. Quale è la posizione debitoria del Comune nei confronti dalla suddetta impresa.”Ugualmente importante è l’altra questione oggetto di interrogazione al Sindaco, ovvero la manutenzione e gestione del sistema di raccolta delle acque piovane del Comune di Montepaone. Ed infatti, con l’approssimarsi della stagioni più piovose L”Aquilone” ritiene necessario che si eviti il ripetersi di situazioni di potenzialepericolo, che purtroppo si sono verificate negli anni passati sul territorio. Peraltro le prime piogge, anche se di scarsa entità, hanno già evidenziato possibili situazioni di emergenza. Per questo motivo il “L’Aquilone” ha chiesto al Sindaco: “Se ha previsto di effettuare  interventi per la manutenzione e/o la realizzazione delle opere di raccolte della acque piovane. In caso di risposta affermativa si chiede di specificarne modalità e tempi. Se sono state inoltrate segnalazioni e/o richieste di intervento  presso le autorità sovra comunali competenti per gli interventi lungo i bacini fluviali.  In caso di risposta affermativa si chiede di specificarne modalità e tempi”.  Il gruppo “l’Aquilone” proseguirà ad esercitare il mandato elettorale ricevuto dai cittadini sino al termine della legislatura, mantenendo alta l’attenzione nei confronti dell’operato dell’Amministrazione, profondendo il massimo impegno e determinazione con l’unico obiettivo di perseguire il benessere e la crescita di Montepaone.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Arriva don Bosco – mani animate da te

Comunicato stampa

In attesa del grande evento che coinvolgerà tutta la cittadinanza di Soverato, l’arrivo dell’urna del nostro cofondatore salesiano Don Bosco, mercoledì 9 Ottobre 2013, la comunità educante dell’Istituto “Maria Ausiliatrice” invita quanti vogliono lasciarsi contagiare dallo spirito salesiano a vivere, presso il nostro cortile, i momenti di festa che precederanno l’arrivo della stessa urna, con la seguente scansione oraria:

  • ore 13.30 pranzo a sacco condiviso
  • dalle ore 14.00 alle 15.00 Laboratori a tema
  • ore 15.00 Aspettando Don Bosco

Vi aspettiamo numerosi per essere con noi insieme a Don Bosco MANI ANIMATE DA TE!

 ARRIVA DON BOSCO 2

Gagliato – cani avvelenati,l’intervento di Serena Voci presidente lega nazionale difesa del cane

Il ritrovamento di due cadaveri a Gagliato, nella notte di giovedì 26 settembre, ha fatto inorridire le persone che si occupano da tempo dei “cani di quartiere” in quella zona. Due femmine di nemmeno un anno avvelenate e lasciate agonizzanti tra le più atroci sofferenze. Non è concepibile che un gesto di tale crudeltà venga accettato passivamente, a prescindere dall’amore per gli animali o dalle conoscenze in merito al problema. Un gesto di così brutale violenza è da condannare fermamente in ogni caso e contro qualunque forme di vita.  Per questo motivo è bene sottolineare l’impegno di volontari e cittadini attivi sparsi sul territorio, che si occupano per come possono dei randagi in attesa di soluzioni civili e rispettose. La Lega Nazionale per la Difesa Del Cane (Sez. di Soverato) denuncia il grave gesto e condanna fermamente l’indifferenza di chiunque non si schieri contro un tale atto di violenza.  Le due cagnette, Dea e Tamara, da tempo venivano accudite e sfamate e l’impegno dei volontari era chiaramente diretto verso una sistemazione più idonea per loro due. In attesa di soluzioni pratiche, non facili da attuare per i numerosi casi giornalieri di emergenza che si presentano un po’ ovunque nella nostra terra, i cani erano costantemente monitorati.” L’avvelenamento di randagi sul territorio ancora una volta dimostra un livello di civiltà che purtroppo tende a rendere sempre più difficile l’operato di associazioni di tutela e volontariato, dice Serena Voci,che molto spesso non solo si trovano costrette a sopperire a carenze istituzionali in tema di randagismo, ma devono attendersi il peggio dallo stesso cittadino che non contento della convivenza su suolo comune decide di spargere veleno. “Pulisce” la strada che attraversa, senza considerare che questa terra è anche la loro e l’amministrazione di un territorio parla chiaro: i randagi sono legittimati al possesso di quel territorio e dichiarati “proprietà” del primo cittadino che lo amministra. Chiunque li abbia ammazzati, ha compiuto un omicidio sul proprio territorio. E l’omicidio è punito per legge. “Alla morte di Dea e Tamara si aggiungono i decessi di due gatti randagi poco distanti e i cinque cadaveri rinvenuti nei giorni scorsi ad Olivadi.  L’Asl veterinaria ha accertato la causa della morte per avvelenamento. La Lega del Cane Sezione di Soverato, i volontari e i cittadini attivi sul territorio sporgeranno denuncia per il grave fatto accaduto, conclude Srena Voci,in attesa di un aperto dialogo con le istituzioni, che tenderà come sempre verso la tutela dei randagi, alla possibilità di un rapporto di rispettosa convivenza tra uomo e animale e alla ferma condanna per questi barbari gesti. “

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[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Soverato – arriva la boxe competition

Arriva a Soverato città dello sport,una nuova disciplina sportiva,la boxe competition e  questo anno il comprensorio soveratese ospiterà presso la palestra Exedra un progetto   chiamato “boxe competition, “praticamente sarebbe un settore specifico del pugilato nel quale ogni atleta può prendere parte, prepara i dilettanti e abitua i futuri professionisti al ring. Possono partecipare anche le donne e il rischio del contatto è ridotto al minimo grazie all’utilizzo delle protezioni,a seguire questi atleti è stato chiamato,Valerio Geracitano classe ’89, inizia la sua formazione a Soverato col maestro Vito Gidari e poi si trasferisce a Roma dove frequenta corsi di perfezionamento e vince il suo primo titolo nei campionati di Ciampino 2008. Geracitano pratica pugilato come sparring partner con atleti di nazionalità europea e inizia ad allenare gli atleti nella fase pre-pugilistica. Questo era ieri,oggi ha aperto una scuola di pugilato a Soverato presso la palestra exedra, la quale sarà nei prossimi mesi protagonista con eventi fini alla promozione di questa nobile arte. La Boxe Competition, è una disciplina della FPI (Federazione Pugilistica Italiana) settore amatoriale Gym Boxe. Attraverso la Boxe Competition è possibile raggiungere in breve tempo un’apprezzabile preparazione fisica ed apprendere tecniche di pugilato. La preparazione degli amatori è del tutto simile a quella degli atleti agonisti, le sedute di allenamento possono essere effettuate  con dei ritmi musicali, la boxe competition è una disciplina di combattimento propedeutica al pugilato, prevede l’opposizione di due atleti senza il contatto tra di essi. Non essendoci contatto tra gli atleti, le valutazioni andranno a considerare le abilità motorie come risultato di una preparazione fisica  combinata tanto delle capacità condizionali quanto delle capacità coordinative.  L’espressione di tali qualità sono valutabili in un contesto tattico, la competizione. Non necessariamente la Boxe Competition è fine al combattimento, l’amatore può limitarsi al solo ed esclusivo allenamento, è previsto un programma suddiviso in cinque livelli di apprendimento in ordine crescente dal 1° al 5°, dove  nella preparazione fisica, tecnica e tattica, vengono inserite esercitazioni con attrezzature quali: corda, palla elastica, bastone, pesetti 1-3 kg. sacco, guanti da passata, ecc. in un crescendo di difficoltà tali da stimolare le capacità psico-fisiche dell’atleta. Il passaggio di livello prevede un esame pratico da parte dell’atleta, che dimostri la padronanza nell’esecuzione delle tecniche e delle esercitazioni previste nel programma. La Boxe Competition trova un largo consenso in tutti quegli appassionati che per svariati motivi non vogliono o non possono intraprendere l’attività agonistica, pur volendosi cimentare in una preparazione fisica il cui fine è il combattimento sportivo. Il regolamento opportunamente stilato e le protezioni necessarie, favoriscono la pratica  ad uomini e donne (dagli 8 ai 65 anni).La musica rende le lezioni gradevoli e fa sentire meno la stanchezza aiutando a raggiungere velocemente un’ottima forma fisica. La Boxe Competition è una disciplina coinvolgente dove il combattimento diviene sinonimo di divertimento. Il progetto propone un nuovo approccio al pugilato tramite le attività amatoriali,  sfatando vecchi stereotipi e  leggende metropolitane che circondano gli ambienti del pugilato.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Gasperina – trova una tortorella ferita,la porta al CRAS di Catanzaro

Trova una Tortorella ferita e con un’ala rotta e decide di portarla per le cure al Cras di Catanzaro,Saverio Voci assessore al comune di Gasperina notava che ai bordi della strada che costeggia la località Pilinga una tortora era in evidente difficoltà e non riusciva a volare avendo un’ala spezzata,subito l’assessore si fermava e prendeva il volatile decidendo successivamente di portarlo al centro recupero animali selvatici che è ,un centro di eccellenza per volatili.

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Montepaone – consiglio comunale in “notturna” con tredici punti all’ordine del giorno.

Consiglio comunale a Montepaone. Convocato dal presidente Concetta Montillo e alla presenza del sindaco Franco Froio si è discusso fino a tarda sera con tredici punti all’ordine del giorno. Si è discusso sulla integrazione del regolamento comunale cimiteriale, relazionava l’assessore Michele Malta , che ribadiva come con questa integrazione da oggi  si da la possibilità non solo  a chi è nato a Montepaone, ma anche al prossimo congiunto di 1° grado di essere seppelliti nel cimitero comunale. Il punto passava a maggioranza. I tre punti successivi riguardanti lavori di somma urgenza venivano rendicontati in modo esaustivo dal vice sindaco Giuseppe Macrì, e prevedono i lavori per la sostituzione e riparazione delle pompe di sollevamento e di un tratto di condotta fognaria, considerando i problemi del settore fognario che si acuiscono nel periodo estivo grazie ad un presenza notevole di turisti. Su questo punto veniva sentito il tecnico comunale Franco Ficchì che dichiarava che la stagione estiva in pieno svolgimento non consentiva di prorogare lavori importanti come il trattamento e il flusso da e per l’impianto di depurazione. Il punto passava a maggioranza con l’astensione del consigliere Rino Pirrò.  Macrì passava alla trattazione del punto riguardante lo schema di convenzione per il trasporto scolastico nei comuni di Gasperina e di Montepaone, affermando che da oggi è permesso ad entrambi i comuni di transitare con gli scuolabus sui territori contermini, si passava poi alla determinazione delle rate della TARES, in buona sostanza si approvava la scadenza in base alla disposizione ministeriale entro il 16 dicembre,questo punto passava all’unanimità. Mentre diceva il vice sindaco Giuseppe Macrì che è intenzione del comune integrare e predisporre un abbassamento della quota per le famiglie e le ditte che effettueranno il compostaggio,previa esibizione del certificato del recupero dei beni,indicata del  5% per le famiglie e del 10% per le imprese,”abbiamo la totale copertura finanziaria,diceva Macrì per il servizio della RSU che costa al nostro comune ben 668 mila euro annui, ribadendo che il nostro è uno dei pochi comuni che non è mai ricorso ad anticipazioni di cassa, ma sarebbe utile per stabilire esattamente le quote uno studio che individui la produzione della RSU, noi ci siamo basati su dati ministeriali applicando i valori medi di tariffazione per garantire una applicazione equa. ”Ma sulla questione tariffe si registrava in aula  il no deciso di minoranza e del consigliere di maggioranza Rino Pirrò. Si passava quindi alla approvazione della convenzione con la CGF- Cogesud per la realizzazione di interventi di edilizia sociale,si abbatte la aliquota  regionale dal 20%al 18%  ottenendo una riduzione sul prezzo finale di acquisto,l’ultimo punto riguardante le norme disciplinari ed elaborati tecnici per la costruzione di loculi e cappelle,veniva discusso,ma la minoranza e il consigliere Rino Pirrò chiedevano il rinvio in quanto a loro dire mancavano gli allegati e gli elaborati,il punto passava a maggioranza e prevede la vendita di dieci nuove aree per le cappelle e di cinquanta  nuovi loculi.

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Montauro – il comune aderisce al programma " 6000 campanili" del ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Con apposita delibera di giunta si approvano gli elaborati dell’ufficio tecnico,propedeutici alla richiesta di finanziamento ammissibile di  900mila euro,dato atto che  il Programma viene bandito e che possono presentare domanda di contributo finanziario i Comuni che, sulla base dei dati anagrafici risultanti dal censimento della popolazione 2011, avevano una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti,rilevato che sono ammissibili al finanziamento le seguenti tipologie di intervento, Interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici ivi compresi gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche- Adeguamento normativo di edifici pubblici esistenti (a titolo esemplificativo: sicurezza sismica, sicurezza antincendio, risparmio energetico, sicurezza sui luoghi di lavoro, eliminazione di barriere architettoniche, ecc.) Ristrutturazione e rifunzionalizzazione di edifici pubblici.  Nuova costruzione di edifici pubblici, Realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle stesse o reti telematiche di NGN e WI-FI,interventi sulle reti viarie di competenza comunale ivi compresi gli eventuali lavori connessi a sottostanti sottoservizi (fognature, acquedotti, pubblica illuminazione,cablaggio. Salvaguardia e messa in sicurezza del territorio),”ravvisata,queste le parole del sindaco Pantaleone Procopio,l’opportunità di partecipare al suddetto bando, mediante la programmazione di interventi visto il progetto definitivo, continua il sindaco Procopio,redatto dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico, arch. Pantaleone Narciso, all’uopo incaricato ed inerente i lavori in oggetto e promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti  e costituito dai seguenti elaborati progettuali ,tenuto conto,continua Procopio che la suddetta opera viene considerata prioritaria per ogni sviluppo economico e per la valorizzazione del territorio,si dispone che le per le opere pubbliche dei Comuni i relativi progetti devono essere corredati da una relazione a firma del progettista che attesti la conformità del progetto alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie nonché l’esistenza di nulla-osta di conformità alle norme di sicurezza, sanitarie, ambientali e paesistiche,atteso,conclude il sindaco Pantaleone Procopio, che la deliberazione con la quale viene approvato il progetto definitivo ha i medesimi effetti del permesso a costruire,si delibera di approvare il progetto definitivo redatto dall’ufficio tecnico comunale, composto dagli elaborati progettuali di cui sopra, e avente il quadro economico specificato in premessa, inerente i lavori di lavori di manutenzione ed adeguamento di reti viarie comunali e relativi sottoservizi.”

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Soverato – perchè non ricordare l'eroe delle Giare con una via o una piazza?

Nell’anniversario per la tragedia del camping “Le Giare”si è ricordata la figura dell’imprenditore Nicola Galeano,scomparso la notte di natale a seguito di un infarto,Galeano unitamente al luogotenente Giuseppe Di Cello,nell’immediatezza dei fatti grazie alla sua grande ruspa misero in salvo più di cinquanta persone,e grati ogni anno il ricordo corre a lui,ma come qualche cittadino di Soverato osserva,sarebbe il caso che la prossima amministrazione comunale cittadina,gli dedichi una via o una piazza con il suo nome”Nicola Galeano,l’eroe del fango”,il migliore modo di non dimenticare una persona è ricordarlo,e allora dicono a Soverato chi meglio di una via o una piazza è il giusto riconoscimento per chi a sprezzo della sua vita ne ha salvate molte altre? Ogni paese,ogni città ha nella sua toponomastica vie come,via dei ciclamini,via delle magnolie,ma sarebbe il caso che i figli di città e di paesi,siano giustamente ricordati per l’impegno nel sociale. 10 Settembre 2000,Il buio e l’acqua alta mista a detriti e fango,non avevano impedito a Nicola Galeano e al maresciallo Di Cello,di mettersi alla guida della sua grande ruspa e iniziare a percorrere contro senso quell’onda micidiale,il fiume Beltrame era come impazzito,senza una guida era esondato con tutta la sua micidiale potenza portando con sé un carico di detriti e di morte che è costata la vita a tredici persone,di cui uno in particolare Vinicio Caliò non è stato ritrovato il corpo,tronchi di alberi,macchine e roulotte,bungalow,tutto spazzato via in un attimo per una notte insonne dedicata a salvare più persone possibili,arrampicate sugli alberi e sopra i bungalow,persone disabili dell’associazione Unitalsi di Catanzaro che come ogni anno aveva scelto il periodo di settembre per dare un po’ di sollievo a pazienti non autosufficienti,e proprio la sera precedente in occasione della fine della vacanza tanti erano stati presenti alla festa con musica e canti,Nicola Galeano lavorava incessantemente sotto un autentico diluvio universale,con l’acqua che era un tutt’uno con il mare in tempesta da giorni,cosa questa che creava una sorta di tappo e che impediva al fiume Beltrame di defluire per una catastrofe che se non fosse stato per lo spirito di abnegazione di  Nicola Galeano e del maresciallo Giuseppe Di Cello,sicuramente avrebbe contato un numero maggiore di vittime,il suo impegno venne premiato con una targa ed un attestato nel corso di un consiglio comunale,mentre tanti erano stati gli attestati di stima e gratitudine per lui,che da quel giorno viene ricordato come”l’eroe delle Giare.”Nicola Galeano era  stato sempre presente nei giorni successivi,per continuare l’opera di soccorso a persone che avevano perso tutto,e lui puntuale ogni anno veniva nel luogo dove esisteva una volta il camping della morte “le Giare”,dove l’amministrazione comunale di Soverato aveva allocato una targa,e posizionato tredici grossi massi con sopra inciso i nomi delle persone scomparse,ogni anno una cerimonia semplice con la benedizione da parte del parroco e la preghiera dei numerosi presenti e Nicola Galeano,veniva sempre, lui come memoria storica,ora bisognerà aggiungere sul luogo della memoria anche quello di Nicola Galeano ”l’eroe del fango.”

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – famiglia senza reddito con il figlio che necessita di interventi e cure costose,disagi quotidiani.

“A Varese davanti all’ospedale,abbiamo dormito una settimana in macchina!”

Tanti i disagi che una famiglia di Montepaone lido, composta da padre, madre e due figli minori, deve necessariamente subire a causa della mancanza di lavoro di entrambi i genitori. A questo stato di fatto si aggiunge una difficile situazione sanitaria che necessita di spese continue. Tutto inizia quando il figlio di appena tredici anni comincia avere seri problemi di salute, apnee notturne con rischio di soffocamento, copiose e inarrestabili emorragie dal naso con  svenimenti. Da qui inizia il calvario di questa famiglia, con il bimbo che sottoposto a visita di controllo all’ospedale di Soverato viene inviato, vista la complessità del caso,  ad una visita più approfondita al presidio ospedaliero di Germaneto di  Catanzaro. Il medico  che lo visita , intuendo la complessità del caso, prepara il minore con un intervento chirurgico di sei ore al trattamento specialistico successivo e consiglia la famiglia di recarsi presso il centro specialistico di Varese (Circolo fondazione “Macchi” polo universitario di Milano). Con grandi difficoltà e con l’aiuto economico di parenti, la famiglia inizia con la propria macchina  quello che viene definito un viaggio della speranza, mille chilometri lontano dalla Calabria. Giunti  a Varese, subito la visita e la triste diagnosi di  ”angiofibroma nasofaringeo destro,con abbondanti lacerazioni al massiccio frontale con  inevitabile ricostruzione ossea nei tre piani dello spazio.  “Una diagnosi terribile, per un bambino di soli tredici anni,  che porta il minore nuovamente in sala operatoria per un intervento in anestesia totale di ben tredici ore. L’intervento anche se complesso si conclude con l’asportazione della massa tumorale  ed il bambino viene trasferito in reparto dove deve rimanere una settimana per le medicazioni. La famiglia contenta per il buon esito dell’intervento deve fari i conti con  i pochi soldi in possesso e per fare economia  il padre, la madre  e l’altra figlia minore sono costretti a dormire in macchina, dovendo risparmiare per il necessario viaggio di ritorno. Una volta dimesso, il minore e la famiglia si mettono in viaggio verso al Calabria, ma i disagi continuano, ora servono cure costose e farmaci continui ma questa famiglia non può provvedere da sola. Ha bisogno di aiuto, e così parte la richiesta di aiuto al comune di Montepaone che risponde in senso affermativo producendo fino ad oggi  solo un piccolo aiuto,una goccia nel mare del bisogno. E’ notizia di pochi giorni fa che la Regione Calabria ha istituito un progetto  per finanziare le famiglie in difficoltà. Le risorse destinate al progetto sono di 20 milioni e, si stima, potranno attingere al fondo circa 4 mila famiglie calabresi. I fondi saranno erogati con lo strumento del “credito sociale” e verranno destinate a persone fisiche che versano in temporanea difficoltà finanziaria,questo è uno di quei casi dove la buona politica deve necessariamente incontrare le famiglie bisognose,lontano da tessere di partito e di colore politico,perché il bisogno non ha colore,ma  necessita solo di un  aiuto concreto. Ci saranno i fondi per questa famiglia bisognosa? questa la domanda che ci poniamo…….. augurandoci che la risposta possa essere positiva.

[box type=”info”] da un articolo di Gianni Romano, rivisitato dalla redazione[/box]

Gasperina – torna la regina delle proloco

Gasperina, regina tra le proloco, come sempre riesce a creare eventi che portano nel paese collinare, una terrazza sul mare jonio migliaia di persone. Sabato 5 ottobre, in occasione dell’Oktoberfest è previsto il concerto dei mitici  Nomadi, cosa questa che sta suscitando una attesa da parte di migliaia di appassionati. Come sempre lo staff della proloco sta pianificando per il meglio l’evento, con parcheggi, animazione, stand gastronomici con  la bionda per eccellenza, la birra,  come attrazione della manifestazione. L’Oktoberfest è inserita nelle manifestazioni più seguite di tutta la Calabria, contando ogni anno su migliaia di visitatori.  Quest’anno la proloco ha voluto puntare come attrazione della serata musicale sui Nomadi, la cui lunga e fortunata carriera inizia nel 1963: dalle rovine del gruppo “I Monelli”, nasce una formazione a sei, che vede nel cantante Augusto Daolio e nel tastierista Beppe Carletti i naturali leader. I primi segnali di notorietà arrivano nel ’66 con “Come potete giudicar” (cover di “The Revolution Kind” di Sonny Bono), quasi un manifesto dell’era beat. Il ’67 è l’anno dell’album d’esordio, “Per quando noi non ci saremo”, in cui spiccano i testi di un giovane cantautore, Francesco Guccini, che fornisce al gruppo brani quali “Il disgelo”, “Dio è morto” e “Per fare un uomo”. Vista la buona accoglienza, il successivo LP “I Nomadi” (1968) è costruito nella stessa maniera: cover di brani anglosassoni, dai Moody Blues di “Ho difeso il mio amore” ai Kinks di “Insieme io e lei” e “Un figlio dei fiori non pensa al domani”, mentre continua con risultati degni di nota la collaborazione con Guccini (“Giorno d’estate”, “Ophelia”, “Per quando è tardi” e “Canzone per un’amica”). All’inizio degli anni ’70, dopo diversi singoli di successo, il gruppo vira verso un pop più commerciale seppur di corretta fattura: testimonia il cambiamento un lavoro come “Mille e una sera” (1971), dove accanto ad una “Ala bianca” derivata da Elton John, trovano posto “Un pugno di sabbia” e “So che mi perdonerai”. L’anno seguente è la volta del pezzo destinato a diventare una sorta di inno del complesso, “Io vagabondo”: poi la fama prende a declinare malgrado fatiche discografiche di livello accettabile, da “Un giorno insieme” (1973) a “Gordon” (1975), ove appaiono coloriture psichedeliche; da segnalare, pure, “I nomadi interpretano Guccini” (1974), con suggestive versioni di “Asia”, “Canzone della bambina portoghese” ed “Il vecchio e il bambino”. Il ’77 vede l’uscita dell’ispirato “Noi ci saremo”, in cui tematiche sociali (“La città”) e politiche (“I miei anni”) sono assai sentite. Segue un lungo periodo di crisi creativa, segnata da esiti modesti (“Ancora una volta con sentimento”, 1982) o poco più (“Ci penserà poi il computer”, 1985). Per ritrovare il gruppo in piena forma occorre attendere il 1991: “Gente come noi” è un piccolo capolavoro (che vende oltre 100.000 copie), nel quale sfilano tra le altre la meravigliosa “Aironi neri”, l’omaggio a Ligabue di “Dammi un bacio”, l’impegno di “Serpente piumato” e “Ricordati di Chico”, la trascinante “C’è un re” e la travolgente “Ma che film la vita”. Nel ’92, purtroppo, perdono la vita il bassista Dante Pergreffi, in un incidente d’auto, e Augusto Daolio, stroncato da un tumore a soli 45 anni. Sembra la fine, ma Carletti – unico sopravvissuto della formazione originaria – riprende le fila del discorso: i risultati sono sorprendenti, con album validissimi (“Amore che prendi amore che dai”, 2002) e scintillanti hit (“Sangue al cuore”, 2003) il successo fa presto a ritornare ed i Nomadi risorgono, come la fenice, dalle loro stesse ceneri.

[box type=”info”] articolo di gianni Romano[/box]

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