Montepaone- piccolo teatro d’arte,la penna di Salgari

Continua il programma del  piccolo teatro d’arte di Montepaone del presidente Edoardo Servello e dal suo valido staff ,una bomboniera di cultura che da ben diciassette anni porta in alto il nome di Montepaone con la messa in scena di spettacoli con compagnie proveniente da tutta la penisola. Tutto pieno per la compagnia teatrale “La bottega del teatro” di Caserta per la commedia “la penna di Salgari”,interpretati da Peppe Romano,Michele Tarallo e Pierluigi Tortora. Una autentica serata di vero teatro per un omaggio al grande drammaturgo Eduardo De Filippo,facendo riferimenti ai canoni della grande tradizione teatrale partenopea,due interni familiari pieni di comicità ed ironia su grandi tematiche come quella  degli affetti e dell’amore. In definitiva per lo spettatore la possibilità di conoscere un Edoardo De Filippo più leggero rispetto a molte altre sue commedie,ma un leggero saggio ,lungimirante e previdente degno di questo grande artista nel trentennale della sua scomparsa. La commedia si sviluppo un due atti unici,due situazioni comiche che esaltano la professionalità degli attori in scena,una rappresentazione basata sugli equivoci e sulla  sottolineatura  napoletana dei luoghi con usi e costumi,poi il fatto  che rende unico questo teatro è la posizione del palco,proprio a ridosso della platea una full immersion che colpisce lo spettatore rendendolo parte integrante della spettacolo,continua con successo la rassegna teatrale che vede presenti sempre un gran numero di appassionati per questa nobile arte.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Concorso Nazionale Letterario-Artistico

 Il 9 maggio 2009, nella sala della Delegazione Comunale di Montepaone Lido (CZ) si svolgeva la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Concorso Nazionale Letterario – Artistico La Voce del Cuore – Città di Montepaone, dedicato al tema dell’amore nell’accezione più ampia del termine. Da allora, per diverse ragioni, il concorso non è stato più indetto. A distanza di qualche anno ora il premio ritorna e lo fa grazie all’affettuosa insistenza dei tanti scrittori, artisti e poeti che questo concorso non l’hanno mai dimenticato.

 La Libera Associazione L’A.R.C.A. di Montepaone (CZ), in collaborazione con il C.S.V. (Centro Servizi al Volontariato) della provincia di Catanzaro, indice la sesta edizione del Concorso Nazionale Letterario/Artistico sull’amore, nell’accezione più ampia del termine,

 La Voce del Cuore/Città di Montepaone  

 Tre sono le sezioni a concorso:

 SEZ.  A     POESIA INEDITA SULL’AMORE

Inviare da 1 a 3 liriche (max 50 versi ciascuna) con indirizzo, numero telefonico ed e-mail del poeta.

 SEZ.  B     LETTERA D’AMORE

Inviare da 1 a 3 lettere d’amore (max 3 pagine di 32 righe ciascuna) con indirizzo, numero telefonico ed e-mail dello scrittore.

SEZ.  C     OPERA ARTISTICA ISPIRATA ALL’AMORE

Inviare la riproduzione fotografica a colori di una o più opere corredate dalle indicazioni del titolo, della misura e della tecnica, con indirizzo, numero telefonico ed e-mail dell’artista.

 Le opere dovranno essere inviate esclusivamente per posta elettronica a concorsolarca@tiscali.it entro e non oltre la mezzanotte del 14 febbraio 2015.

E’ richiesto un contributo di partecipazione di Euro 15,00  per ogni sezione, da versarsi tramite bonifico bancario sul conto corrente :

Libera Associazione Culturale L’ARCA 

Banca  Credito Cooperativo Montepaone

IBAN : IT18  O0 81  2642  9300  0100  0012  596

Causale: Quota Partecipazione Concorso La Voce del Cuore – Città di Montepaone

 

Concorso La Voce del Cuore VI edizione – regolamento e albo d’oro

Montepaone – progetto mani in pasta,gli alunni del comprensivo preparano la pizza

Una giornata diversa dal solito,gli alunni delle secondi classi  delle primarie del comprensivo”don Mario Squillace”di Montepaone lido,del dirigente scolastico Giovanna Esposito Vivino,nell’ambito del progetto sull’alimentazione, hanno partecipato presso l’hotel “Il Pescatore” di Montepaone ad una giornata in cui hanno messo letteralmente le mani in pasta per preparare la pizza,prima la parte teorica con nozioni utili per passare poi alla parte prativa,nelle bacinelle gli alunni si sono cimentati nella preparazione dell’impasto,le facce divertite dei giovani pizzaioli erano già uno spettacolo,divertiti e coinvolti fino al momento della lievitatura,per passare poi a stendere il panetto di farina e cominciare a farcirlo,pomodoro,mozzarella,altri ingredienti a piacere e poi con l’aiuto del valido pizzaiolo infornare nel forno legna il loro operato,risultato? Una pizza fragrante e fumante, preparata da loro grazie anche ai loro docenti presenti ,piccoli pizzaioli crescono ed apprendono quanto sia importante il valore del cibo e della alimentazione,preparare con le loro mani tutto questo,rientra in un progetto scolastico ed  educativo. La pizza ha una storia lunga, complessa e incerta. Le prime attestazioni scritte della parola “pizza” risalgono al latino volgare di Gaeta nel 997. un documento, scritto su pergamena d’agnello, di locazione di alcuni terreni e datato sul retro 31 gennaio 1201 presente presso la biblioteca della diocesi di Sulmona – Valva riporta la parola “pizzas” ripetuta due volte. Già comunque nell’antichità focacce schiacciate, lievitate e non, erano diffuse presso gli Egizi, i Greci (maza) e i Romani (offa e placenta).benché si tratti ormai di un prodotto diffuso in quasi tutto il mondo, la pizza è un piatto originario della cucina italiana. Nel sentire comune, spesso, ci si riferisce con questo termine alla pizza tonda condita con pomodoro e mozzarella, ossia la variante più conosciuta della cosiddetta pizza napoletana, la pizza Margherita. La vera e propria origine della pizza è tuttavia argomento controverso: oltre a Napoli, altre città ne rivendicano la paternità, per esempio Genova. Esiste, del resto, anche un significato più ampio del termine “pizza”. Infatti, trattandosi in ultima analisi di una particolare specie di pane o focaccia, la pizza si presenta in innumerevoli derivazioni e varianti, cambiando nome e caratteristiche a seconda delle diverse tradizioni locali. Tipologia per preparazione Pizza tonda, Pizza tonda servita nel piatto e già tagliata in quattro spicchi Per la pizza tonda l’impasto  previamente fatto lievitare in monoporzioni, viene steso in forma di disco, variamente condito e cotto a contatto del piano rovente di un forno. È la più conosciuta e consumata nel mondo e viene detta appunto anche pizza classica o pizza napoletana.Tipica in diverse cucine regionali italiane, è divenuta famosa come specialità della cucina napoletana. La città di Napoli ha svolto infatti un ruolo importantissimo nella storia della pizza, creando ed esportando questa specialità che è ora la più diffusa nel mondo . Per questo motivo si usa ancora l’espressione “pizza napoletana” come sinonimo di “pizza tonda” anche se le sue caratteristiche sono spesso diverse rispetto a quelle della tradizione partenopea. Soprattutto fuori dall’Italia invece della pasta di pane si usano spesso impasti più grassi e talvolta anche dolci; il condimento è sempre abbondante e varia notevolmente a seconda delle abitudini locali. La stesura dell’impasto in forma di disco può avvenire con l’uso del matterello oppure, preferibilmente, a mano girando e tirando le palline lievitate d’impasto sopra un piano di lavoro o con evoluzioni aeree. Specialisti di quest’ultimo metodo sono i pizzaioli acrobatici.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Montepaone – bilancio 2014 AVIS,una grande annata

L’ AVIS di Montepaone  Montauro chiude il 2014 con un bilancio notevole e mai raggiunto sin ora, con 304 associati suddivisi in 206 uomini e 98 donne dei quali 4 soci collaboratori.  Al 31 dicembre 2014 sono state n° 571 le unità di sangue intero    donate a fronte delle 548 dell’anno 2013.  Nel periodo 2009 al 2014 sono state raccolte n°2869 unità di sangue intero. Il risultato è frutto dall’impegno, della passione e della dedizione di ogni membro del direttivo, dei collaboratori, dei giovani AVIS ma soprattutto di ogni socio donatore. Stiamo vivendo un momento delicatissimo per la nostra associazione e per la nostra attività. Come è noto l’adeguamento delle strutture ai requisiti minimi costituisce un momento di svolta epocale per chiunque opera nel settore trasfusionale. Sarà una nuova sfida far comprendere al donatore che non ci potranno più essere ovunque punti di raccolta, ma che le attività donazionali si potranno svolgere solo in sedi con specifici requisiti o in Autoemoteca. In data 12 gennaio 2015 la Regione Calabria ha trasmesso ad Avis Provinciale di Catanzaro il nulla osta accreditando il Punto di Raccolta del C.S.M.  di Montepaone Lido, mentre per Montauro Superiore essendo sprovvisti di locali adeguati le donazioni si potranno effettuare  solo con l’ausilio delle Autoemoteche. Sarà una nuova sfida convincere il donatore a fare qualche spostamento in più per venire a donare, ma se saremo bravi faremo comprendere che tutto ciò è solo per salvaguardare la sua salute e per garantire attività trasfusionali in ambienti sanificati e certificati. La   Mission  di AVIS Comunale Montepaone Montauro  è quella,  di contribuire a diffondere nel nostro territorio di competenza un concetto di società solidale, in grado di garantire a tutti i cittadini    del nostro comprensorio  condizioni di benessere e salute sempre migliori, dove la cultura della donazione sia patrimonio della collettività e dove il dono del sangue divenga un`abitudine diffusa e un gesto naturale, e di  fondamentale importanza non solo nella cura delle malattie ma anche come indicatore del livello di cultura sociale e civile della nostra popolazione. ACCREDITAMENTO SERVIZIO CIVILE  Avis Regionale Calabria, a seguito del decreto di adeguamento dell’accreditamento di Servizio Civile di AVIS Nazionale e in occasione della nuova progettazione, ha provveduto alla riassegnazione dei 50 volontari in servizio civile nella regione. Si sottolinea che sono 16 le sedi Avis che, a seguito della richiesta effettuata in ottobre 2013, hanno ottenuto l’accreditamento: Montepaone è tra le16 sedi Avis della provincia di Catanzaro  accreditate; nel mese di marzo p.v. ci sarà la pubblicazione del bando nazionale del S.C.N. Il presidente Salvatore Iannelli afferma “L’Avis è una associazione sempre giovane, al servizio indiscusso della collettività che opera con passione sconvolgente, che intrattiene forti legami con le istituzioni ad ogni livello. Il bilancio dell’Avis non può essere espresso in numeri ma in donazioni e generosità. Ogni donatore è un patrimonio della nostra comunità, è un custode anonimo del prossimo che vede la donazione del sangue come una responsabilità, una vocazione. I donatori di sangue corrono in solitario alle chiamate di emergenza donando speranza a tante persone senza mai vederle in viso. Un sentito grazie va a tutto il direttivo, al direttore sanitario dr. Ritrovato, ai Paramedici   ai sostenitori, ai collaboratori e a tutti i donatori che contribuiscono a rendere grande la nostra associazione.

[box type=”info”] Gianni Romano [/box]

Corso di spillatura della birra a Sant'Andrea, i clienti per una sera dietro al bancone

Bionda o bruna,rossa o ambrata,fermentata o cruda,stiamo parlando della birra,ma questa bevanda alla spina ha bisogno di una adeguata spillatura per fare sì,che la schiuma faccia una sorta di tappo per evitare l’ossidatura della birra ed esaltarne il gusto e il sapore. Un’iniziativa interessante e singolare, si è svolta la sera del 22-gennaio presso l’UMMAGUMMA PUB di Sant’Andrea, sede prescelta dal gruppo GDA distribuzione Lamezia Terme,per incontrare gli appassionati del mondo birraio. Un corso di spillatura per appassionati con rilascio di attestato, aperto al pubblico, cioè per non ” addetti ai lavori “, diviso in tre momenti: teorico, con varie nozioni e motivazioni su come debba essere spillata  una buona birra e perché , una parte pratica per misurarsi  subito con i concetti acquisiti e un momento di conviviale di degustazione della birra con buffet caldo in cui discutere insieme e scambiarsi impressioni ed esperienze. Secondo gli organizzatori, Pasquale Raso per GDA Distribuzione e  Ummagumma pub, l’idea è quella di permettere ai clienti di passare dall’altra parte del bancone, anche se solo per una sera, dopo le dovute indicazioni, ed avere un’esperienza reale, diretta, con la mescita della birra e le suoi antichi disciplinari di qualità!Le Scuole Birraie di mezz’Europa si contendono da secoli i consensi degli amanti della bevanda più bevuta al mondo. La scuola Belga con l’unica Accademia per Mastri birrai al mondo, La Tedesca con i suoi antichi brevetti e quella Anglosassone con le spillature a caduta uniche nel genere. Bere una birra sembra un gioco da ragazzi ma, durante il corso, si è scoperto quanto poco sappiamo in realtà, quanti falsi miti da sfatare, e che affascinanti mondi antichi giungono a noi quando beviamo una birra speciale, quante differenti tradizioni…. Un esempio per tutti ? Perché  viene chiamata birra alla spina? Questa semplice ed ingenua domanda è sufficiente a rivelarci quanto poco sappiamo della bionda più amata al mondo. La spillatura è quel processo attraverso il quale si confeziona una birra alla spina. La buona tecnica di spillatura prevede di inclinare il bicchiere sotto il rubinetto e far scendere la birra lentamente e senza interruzioni, fino a quando la schiuma fuoriesce dall’orlo. A questo punto bisogna livellare con un colpo di spatola, affinché la schiuma mantenga la sua consistenza. Normalmente bisogna evitare che il bicchiere venga a contatto con il rubinetto. Esistono diverse tecniche di spillatura: Secondo la tecnica belga si deve riempire velocemente il bicchiere e “tagliare” la schiuma in eccesso con una spatola, prima di immergere il bicchiere in acqua per pulirne le pareti esterne. La tecnica inglese prevede di aprire il rubinetto prima di inclinare il bicchiere. In questo modo il bicchiere si riempie senza formare la schiuma. La tecnica tedesca prevede di spillare una piccola quantità di birra e aspettare finché la schiuma non diminuisce; si ripete quindi nuovamente l’operazione. Infine viene dato ancora un colpo vigoroso per servire la birra con un “cappello” di schiuma.

[box type=”info”] A cura di Gianni Romano[/box]

Don Roberto Corapi e i suoi giovani , alla marcia Diocesana per la pace

Si è svolta quest’anno a Siano, la Marcia Diocesana per la pace, con un tema principale,non più schiavi ma fratelli,   per  Costruire pace e non barriere , presieduta da Mons. Vincenzo Bertolone Arcivescovo Metropolita di Catanzaro Squillace. Il raduno presso la Chiesa Circondariale di Siano con 5 tappe di riflessioni profonde su come tutti dobbiamo essere seminatori di pace  là dove il Signore ci chiama a svolgere la nostra missione.  Tanta la partecipazione di molti fedeli e Sacerdoti tra cui il Parroco di Stalettì don Roberto Corapi che ha voluto essere presente e marciare insieme con i suoi giovani dell’Oratorio Cuori Gioiosi. È stato un momento molto forte ha affermato don Roberto, di riflessioni profondi  e di preghiera, aver marciato per la pace con il nostro amato Pastore Mons. Bertolone , è stata una testimonianza viva di comunione e di Chiesa in uscita, così come Papa Francesco ci dice sempre. Dobbiamo tutti, come ha affermato Mons. Bertolone , sconfiggere ogni barriera con la pace.Distruggere le mura di divisione con l’amore. Soltanto con l’amore si costruisce la pace. Pregando tutti insieme , ho visto davvero una diocesi bella e autentica ha affermato don Roberto , una chiesa che sa pregare , sa ritrovarsi con il suo pastore per invocare il dono della pace. Dopo le 5 tappe di riflessione , in chiesa la celebrazione Eucaristica per ringraziare Dio e invocare la Pace per il mondo intero , presieduta da Mons. Bertolone  dove ancora una volta, nell’omelia si è soffermato su questo grande dono che dobbiamo vivere  ogni giorno per costruire un mondo sano, pieno di Pace dove ogni fratello, nel rispetto del colore e della religione si possa dare la mano, con un invito a tutti i giornalisti, nella giornata di San Francesco di Sales protettore dei giornalisti, ad essere sempre veri e giusti nel diffondere i messaggi tramite la stampa, con la stessa lealtà e trasparenza del Vangelo.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Soverato – L’Istituto Salesiano clicca Mi Piace al progetto Uso/Abuso di Facebook.

Negli ultimi dieci anni si è diffuso l’utilizzo di quello che in gergo vengono definiti “social networks”. La loro popolarità, è evidente agli occhi di tutti, di fatti il “contagio” ha colpito giovani e adulti di qualsiasi età e sesso. In pochi anni Facebook è divenuto uno dei dieci siti maggiormente cliccati e frequentati del web, acquisendo in breve tempo milioni e milioni di utenti in tutto il globo. I dati di numerosi studi effettuati in campo sociologico confermano che i maggiori consumatori di questi portali siano le fasce giovanili. La facilità dell’utilizzo, la novità e la modalità di trasmissione di informazioni personali o strettamente personali pare abbiano limitato l’atteggiamento di alcuni di questi usufruitori.  L’attuale evoluzione tecnologica è frutto di numerosi studi psicologici -comportamentali oltre che informatici; capaci di fornire mezzi sufficienti ad accaparrarsi la benevolenza di potenziali acquirenti principalmente adolescenti. Il Liceo Classico dei ha cosi deciso di trattare questa tematica attraverso un progetto, fortemente voluto dal direttore don Martucci e dal Preside Candelieri e  promosso dal Sociologo dott. Valerio Geracitano, il quale con incontri frontali e somministrazione di questionari, da redigere in forma anonima, analizzerà le frequenze di accesso al portale e le conoscenze legate all’utilizzo della piattaforma sociale da parte degli studenti che ne prenderanno parte. Inoltre saranno trattati temi molto delicati, in merito alla tutela della privacy, ed alla differenza sostanziale legata alla proprietà ed alla responsabilità dei contenuti pubblicati. Con l’utilizzo dei Social Networks già molte persone, mostrano segni sempre più seri ed invalidanti di dipendenza, con sintomi di Tolleranza (assuefazione), ovvero la necessità di stare collegati e aggiornare i contenuti personali della propria pagina sempre di più ad ogni nuova connessione per raggiungere la medesima sensazione di appagamento; sintomi di Astinenza, cioè la sperimentazione di intensi disagi psico-fisici nel caso non ci si colleghi per un certo periodo tempo; ed infine sintomi di Craving, ovvero la presenza sempre maggiore di pensieri fissi e di forti impulsi verso come e quando connettersi.La dipendenza dai Social Networks sembra essere dovuta al forte senso di insicurezza, di personalità e di socialità (in una società sempre meno connotata dai contatti sociali) che tale forma di siti sono in grado di fornire. Monitorarne l’utilizzo, in un panorama sociale nel quale quotidianamente il 96 % dei ragazzi di età compresa tra i 14 e i 25 anni ne fà uso. (Valutare non solo il primo ingresso durante l’arco della giornata, ma anche il rientro e dunque la riconnessione fino al termine della stessa). Cercare di analizzare le motivazioni per le quali studi di psicologi Americani hanno evidenziato lo stretto contatto fra l’essere divenuti potenzialmente attori narcisistici e l’utilizzo di Facebook. Cercando di favorire i contatti face to face tra coetanei e spronarli, nonché insegnarli ad aver coraggio a segnalare un abuso di quello che in gergo viene definito FAKE. Dunque un Istituto aperto al confronto con tematiche attuali e reali, capaci di stimolare l’attenzione dei ragazzi, aprendo loro gli occhi per un utilizzo corretto, intelligente e responsabile di Facebook.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

ARRIVATO A SOVERATO IL GRAN MAESTRO WANG DEMING.

Si trovano qui in Calabria già da lunedì scorso il Gran Maestro prof. Wang deming e il suo allevo il Prof. Gong Xiang, che accompagnanti dal Maestro Massimo Scalzo, rientrato pochi giorni fa dalla Cina, hanno subito iniziato i loro seminari alternati tra l’Accademia Nazionale di Catanzaro del Maestro Capo Scuola Giuliano Alfredo e l’Istituto Studi e Ricerca di Soverato del Maestro Massimo Scalzo. Il Gran Maestro Prof. Wang Deming, uno dei più autorevoli i titolati Maestri di Wushu – KungFu al Mondo, arrivato dalla Cina su invito diretto del Maestro Scalzo, in rappresentanza del gruppo WASAC Italia e fortemente voluto dal Maestro c.s. Giuliano Alfredo, sarà a disposizione esclusivamente del gruppo per ben ventuno giorni, dove gli allievi partecipanti avranno la possibilità di studiare e perfezionare i tanti argomenti trattati inerenti l’arte marziale del Wushu – Kungfu. Stanno partecipando ai seminari allievi di tutti i livelli, principianti, intermedi e avanzati, compresi assistenti tecnici, cinture nere, istruttori e maestri, i quali stanno ricevendo perfezionamenti ed avanzamenti di alto livello e metodologia tecnica e didattica riguardanti il Wushu-Kungfu tradizionale e moderno compreso il Nei Gong “lavoro interno” e Dui Da “applicazione in combattimento e difesa personale”. Si tratta di perfezionamenti ed avanzamenti tecnici che vanno ben oltre quello che si può vedere nelle gare in ambito sportivo o nelle esibizioni, che possono portare i tanti praticanti a livelli di specializzazione che non hanno praticamente fine. Continua tra l’altro in questi giorni, il lavoro personale di studio del Maestro Scalzo, il quale puntualmente ogni mattina seguito direttamente dal Gran Maestro Wang Deming “alla maniera tradizionale” prosegue con i suoi studi di perfezionamento e avanzamento tecnico , teorico e didattico. Questo seminario ancora in corso, non sta facendo altro che aumentare il prestigio ed il valore professionale di tutte le scuole del gruppo WASAC ITALIA, che collegate direttamente con l’Istituto del Gran Maestro Wang Deming in Cina, grazie ai rapporti tenuti dal Maestro Scalzo, oramai membro effettivo della scuola del Gran. Maestro Wang, possono ricevere aggiornamenti costanti e di alto profilo dalle più importanti e prestigiose fonti Cinesi.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Montepaone – SISAL,la festa dei milionari al bar Gerace

Grande festa organizzata dalla SISAL  per le due grosse vincite consecutive realizzate al superenalotto,al bar ricevitoria SISAL dei fratelli Leo e Alfonso Gerace situata in via Beato Padre Pio a Montepaone lido,la ricevitoria era balzata agli onori delle cronache per due grosse vincite consecutive al superenalotto,una per 4 milioni 337 mila euro e l’altra a distanza di sole settantadue ore di un milione settemila euro. E la Sisal ha organizzato il tutto con fiumi di champagne,dolci e una grande torta,alla festa hanno preso parte centinaia di persone,non poteva certo mancare insieme ai funzionari Sisal presenti, la Dea Bendata che ha portato due grossi assegni in dote ai fortunati vincitori. Un periodo molto fortunato per la vasta clientela della ricevitoria dei fratelli Leo e Alfonso Gerace,una grande visibilità che ha portato il nome di Montepaone a fare il giro per il mondo e i fratelli Leo e Alfonso  Gerace,sulle maggiori televisioni nazionali,Alfonso addirittura in diretta su RAI DUE al fortunato programma “i fatti vostri” condotto dal bravo Giancarlo Magalli,e una successiva intervista in diretta su RADIO DEE JAY con Platinette,anche per la Sisal le due vincite consecutive sono da considerarsi da guinness dei primati. Mai in una ricevitoria si erano verificate a poche ore di distanza due grosse vincite,un sei e un cinque stella,cosa questa che ha fatto moltiplicare per venticinque la somma vincente,e in via Beato Padre Pio la festa continua ,sono molte le persone che provengono anche da fuori provincia per tentare la sorte,e la Dea Bendata sembra proprio che abbia fatto richiesta di residenza nella bella cittadina jonica,baciata dal sole e spesso anche dalla fortuna. Tante le colonne giocate ogni giorno,sistemi a caratura nazionale venduti sulla bacheca nazionale o semplici schedine di un solo euro,la fortuna va certo cercata,perché come dice la pubblicità,”se non giochi,non vinci”.

[box type=”info”] articolo e foto di Gianni Romano[/box]

Gasperina – giornata della memoria

Serata all’insegna del ricordo a Gasperina celebrata la giornata della memoria,si dava inizio con la lettura di brani a cura delle ragazze della biblioteca comunale e la lettura del Salmo 23,seguiva un video alla presenza del sindaco Gregorio Gallello,del comandante compagnia carabinieri Soverato,Capitano Saverio Sica,del maresciallo capo Domenico Misogano,del parroco don Carmelo Fossella e di  molti presenti.  Gasperina, nel settantesimo anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, attraverso alcune iniziative organizzate dal Comune e dalla biblioteca comunale “Saverio Grande”, vuole ricorda la Shoah.  La necessità di difendere la memoria è una grande garanzia di libertà; è un metodo per difendere la nostra libertà. Non a caso le dittature cercano sempre di alterare la memoria storica, di distruggerla quando è possibile. C’è, in questa giornata di ricorrenza, il rischio che ogni forma di ritualizzazione possa comportare una perdita di pregnanza. È normale che il ripetersi delle celebrazioni possa puntualmente annoiare, ma è un’assurdità pretendere di cercare qualcosa di nuovo. “La brutalità di quel passato ha già raccontato tutto e,questo l’intervento del sindaco Gallello, non ha nulla di nuovo da aggiungere o da raccontare. “Semmai essa dovrebbe,continua Gallello, anche se declinata da frasi e da luoghi comuni, agire come scenario per non rendere ancora attuale la sua presenza. È vero, abbiamo letto, ascoltato e visto testimonianze, anche se immedesimarsi in una vittima, in un torturato, in un corpo che diventa fumo è cosa impossibile. Nonostante ciò il mondo, in questi settant’anni, molto spesso si è rifiutato di ascoltare, di apprendere; altrimenti, vicende non lontane nel tempo da noi, come Srebrenica, il Ruanda, la Cambogia dei Khmer rossi o l’Argentina dei desaparecidos non riusciamo veramente a comprenderle.”Non è sufficiente conoscere per impedire uno sterminio; è soprattutto necessario continuare a fronteggiare gli sciocchi negazionismi e i ritorni di antisemitismo e di altre discriminazioni razziali e non che stanno attraversando i nostri tempi. “Accanto al conoscere, continua Gallello,nella speranza che non avvenga mai più, deve crescere nelle nostre società una funzione etica capace di formare cittadini consapevoli della validità e dell’uso di valori universali, quindi validi per tutti. “Solitamente i ricordi, continua Gallello,soprattutto quelli dolorosi, vengono celebrati con il silenzio, usato come antidoto per non cercare di alterare il contenuto spesso nobile di ciò che è stato; in Israele il giorno della Shoah viene rivissuto con un interminabile minuto di sirena udibile in tutto il Paese. Tutto e tutti si fermano.” È un silenzio assordante che ha, tuttavia, conclude il sindaco Gregorio Gallello,la capacità di parlare alle coscienze del mondo intero per tenere alto il vessillo dell’uomo in tutta la sua grandezza e in tutta la sua diversità. Gasperina vuole essere protagonista in questo cammino virtuoso.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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