randagismo diffuso anche al parco giochi
Sono molti i cani randagi che da giorni stazionano a Montepaone lido,non solo in via decentrate ma spesso e volentieri anche dove sono presenti i bambini e le loro famiglie,è il caso del parco giochi situato nella centralissima piazza San Francesco di Paola accanto alla delegazione municipale,queste rende logicamente difficile la convivenza tra cani e bambini che alle prese con il loro gioco ,correndo potrebbero essere inseguiti da questi cani,alcuni anche di grossa taglia. Immediata è stata la risposta del comando della polizia municipale che accertato i fatti,ha interessato di questo l’ASP e il canile convenzionato in provincia di Crotone, dove il comune di Montepaone paga migliaia di euro all’anno per il loro mantenimento,ma sembra proprio che Montepaone sia la parte terminale del fenomeno randagismo,infatti molti cani provengono dal comprensorio e si stabiliscono a Montepaone lido,grazie a qualche mano caritatevole che porge loro del cibo,ma questo invece acuisce il problema randagismo,anche la raccolta differenziata con la posa dei sacchetti aiuta questi cani a rovistare in cerca di cibo vanificando gli sforzi della raccolta porta a porta. Per randagismo si intende, in genere, la condizione degli animali domestici che sono stati abbandonati o smarriti, e che si trovano quindi a vagare per proprio conto. Più in generale si può intendere per randagio qualsiasi esemplare di una specie di animali,normalmente considerata da compagnia (in particolare cani o gatti) che viva per proprio conto, tipicamente ai margini della società umana, a prescindere che esso sia stato abbandonato o sia nato già in condizioni di randagismo, per esempio da genitori a loro volta abbandonati. Poiché il fenomeno del randagismo comporta anche problemi di sicurezza e di igiene pubblica, nei vari paesi esso è regolato da leggi specifiche e controllato da istituzioni preposte; tali normative e istituzioni possono definire il concetto di randagismo in modi più specifici. Per esempio, la Legge 14 agosto 1991, n. 281 applica solo ai cani la definizione di randagio (classificando invece i gatti senza padrone come animali in libertà) e introduce una distinzione specifica fra cane vagante e cane randagio, riferendosi con quest’ultima espressione al caso di cani abbandonati che si siano abituati alla vita in condizioni semi-selvatiche, per esempio riunendosi in branchi.
[box type=”info”] Gianni Romano[/box]