Comunicato Stampa

È Bonifacio Vincenzi l’unico autore calabrese inserito nell’Agenda poetica 2016 Il segreto delle fragole

È Bonifacio Vincenzi l’unico autore calabrese inserito nell’Agenda poetica 2016 Il segreto delle fragole, una prestigiosa operazione editoriale dell’editore lombardo LietoColle.La poesia si intitola Per conoscerti meglio ed è stata inserita a fronte della pagina degli appuntamenti della terza settimana di giugno.Il tema che caratterizzerà l’agenda del 2016 è essere generosi, ed è un tema che vuole essere una risposta all’egoismo imperante che dilaga nella nostra vita.Quest’anno l’editore ha affidato la curatela a quattro giovani poeti italiani: Clery Celeste, Tommaso Di Dio, Giulia Rusconi e Giulio Viano.Il segreto delle fragole oltre all’utilità di una comune agenda ha in più il respiro, l’anima di tante bellissime poesie che accompagneranno ed acquieteranno i momenti stressanti della nostra quotidianità nel 2016.La tiratura dell’agenda, per scelta dell’editore,  è limitata e questo fatto la rende ancora più di valore.Sessantatre poesie, numerosi aforismi intorno al tema della generosità dei grandi scrittori del passato,  le foto molto significative di Alberto Terrile, sottolineano la piena legittimità culturale, artistica e profondamente umana de Il segreto delle fragole, un’agenda poetica da regalare a Natale  a noi stessi e agli amici più cari affinché l’anno che verrà sia davvero l’opportunità per un viaggio ideale a favore di una magica avventura dell’anima.

 

LietoColle

http://www.lietocolle.com/shop/collane-il-segreto-delle-fragole/il-segreto-delle-fragole-2016/

 

L'impegno a tutto tondo di "Ave-Ama" a favore dei ragazzi con disagio mentale

Con la visita a Reggio Calabria si è concluso il programma di gite fuori porta che l’associazione “Ave-Ama” ha realizzato nell’ambito del progetto “Mani Unite” della rete di “Associazioni Amiche” alla quale aderisce. In una bella giornata di novembre, circa trenta ragazzi dei due centri diurni di Catanzaro (e non solo) che fanno capo al Dipartimento di Salute Mentale, accompagnati da cinque volontari di “Ave-Ama” e da qualche genitore, hanno percorso un lungo tratto del bel lungomare e del corso, visitato la pinacoteca, il museo civico ed il Duomo, con il supporto di una guida turistica, e pranzato nelle sale parrocchiali della chiesa di S. Agostino, allietandosi con l’accoglienza calorosa dell’associazione “S. Bernardette”. Fino al pomeriggio inoltrato hanno camminato e scattato foto – con uno sguardo rivolto alla “dirimpettaia” Sicilia –  ed hanno fatto ritorno con ancora l’immagine dei Bronzi di Riace e delle bellezze cittadine davanti agli occhi.Qualche giorno prima avevano preso parte alla celebrazione eucaristica officiata da padre Michele nella nuova chiesa di Paravati, e pregato sulla tomba della mistica Natuzza Evolo, per poi recarsi a Pizzo ad ammirare il fascino della chiesa di Piedigrotta e del castello di Murat.La finalità perseguita dall’associazione, presieduta da Ninetta Cristallo, con l’organizzazione delle quattro gite, è stata quindi realizzata: i ragazzi con disagio mentale hanno avuto modo di godere del bello e di apprezzare l’altrui compagnia mettendo da parte, almeno per qualche ora, le preoccupazioni di ogni giorno.Ma in vista del Natale, “Ave-Ama” ha in serbo per i ragazzi frequentanti i centri diurni un altro, bellissimo regalo: l’abbonamento gratuito per il trasporto urbano, grazie alla collaborazione dell’Amc e dell’assessorato comunale alle Politiche Sociali, rispettivamente nelle persone di Luigi Siciliani e Gabriella Celestino. Un grande successo per l’associazione, che da anni cercava di mettere mano ad una convenzione che permettesse, a tutti i ragazzi con invalidità riconosciuta, di raggiungere gratuitamente con i mezzi pubblici i centri diurni per curarsi e svolgere le proprie attività, con relativo abbattimento dei costi derivanti dagli spostamenti. L’auspicio è che anche quelli provenienti dai paesi limitrofi, ricadenti nel distretto di Catanzaro, possano attrezzarsi in egual modo.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

Stalettì: Santa Lucia tra fede e tradizione

Con il bacio della Reliquia , si è svolta a Stalettì l’antica tradizione della  “Lucia”, ripresa da qualche anno, dal Parroco tradizionalista, ormai definito da tutti don Smile, Parroco del sorriso , della linea di Papa Francesco , della Chiesa di strada, in uscita,don Roberto Corapi. E di strada  si tratta, l’antico rito della Lucia, presso i rioni, dove don Roberto accompagnato dal suono delle zampogne , con i suoi giovani , intona il canto antico della Lucia, canto rivolto alla Santa della Luce, invocando pace e benedizione per le famiglie. Famiglie che si ritrovano tutte insieme, per offrire zeppole, murinedhi, vino bianco , preparato con tanto amore e santa devozione. Si perché , don Roberto non finisce mai di ringraziare, le famiglie ,la sua gente che si ritrova sempre cosi numerosa insieme a lui per pregare e per stare insieme. Oggi ha affermato don Roberto, non si sa più stare insieme, questi sono momenti sacri di condivisione e di comunione. Bisogna creare momenti come questi , se no è la fine. Quando l’uomo caccia fuori Dio, dalla propria vita, vive come le bestie e basta. Soltanto un cuore pieno di Dio, ama e gioisce. Questo antico rito, viene ripreso da don Roberto, proprio perché secondo lui, le tradizioni vanno riscoperte , perché sono la ricchezza di un popolo con quella fede autentica, genuina. Quello che ha colpito di più quest’anno, è stata la forte presenza dei ragazzi e dei giovani, segno dell’amore verso queste tradizioni, che di anno in anno va sempre di più ad essere un momento forte di comunione e di amore per l’intero comprensorio, e per le nuove generazioni.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

comunicato stampa

“Nella prima ricorrenza del centenario della Grande Guerra, la Libera Associazione Culturale L’ARCA Montepaone, ha promosso l’Emissione di una Cartolina Celebrativa con annullo filatelico speciale di Poste Italiane, dedicata ai soldati di Montepaone, eroi discreti, semplici, silenziosi, che arruolati senza alcun preavviso o preparazione alle armi, ignari della macchina della guerra, si sono trovati costretti a partire per il fronte, portandosi dentro il dolore del distacco dalla famiglia e dalla propria terra d’origine; distacco tanto più doloroso quanto più forzato a cui si associava, in una sorta di dolore quasi universale, la paura di non ritornare più e, nello stesso tempo, l’anelito di essere utili alla Patria.
L’iniziativa, che si ricollega al Progetto “Montepaone in Guerra” de L’Occhio del Pavone, si realizzerà dalle ore 10:00 alle ore 18:00 nei giorni 15 dicembre presso la sede della Scuola Primaria, Via Olmicelli Montepaone Centro, ove è ospitata la Biblioteca Civica Cesare Pyrrò, e 16 dicembre presso la sede dell’Istituto Comprensivo Statale Mario Squillace Montepaone Lido.
La necessità di procedere all’emissione di una cartolina celebrativa con annullo speciale di Poste Italiane, risponde al bisogno/dovere di contribuire alla sviluppo della memoria collettiva riconoscendo ai soldati di Montepaone il giusto tributo di protagonisti della storia consacrandone per sempre il ricordo.
Il bozzetto propone l’immagine tratta dall’Opera Carnet … dell’artista Giuseppe Casaletto, realizzata ad hoc e presentata nel Convegno specifico “Montepaone in guerra – I Montepaonesi al fronte nel primo centenario della grande guerra” a cura L’Occhio del Pavone, svoltosi a Montepaone il 20 giugno 2015, presso la Sala Conferenze della Sede Nazionale ANUTEL, Via della Marina, Montepaone Centro.
Carnet… quasi uno scrigno, che custodisce i simboli della propria identità, dell’appartenenza al proprio territorio; sono raffigurati uno scorcio del paese, una via sterrata, il fico, ovvero il luogo da cui si partiva per il fronte: ‘A hicara do lampu.
Ed ecco, il richiamo: un ufficiale del 141° Fanteria della Brigata Catanzaro, di cui diversi soldati di Montepaone ne fecero parte, riconoscibile per le mostrine rosse e nere della divisa, che abbraccia una bambina che tende la mano verso l’albero di fico offrendone il frutto quasi ad addolcirne il dolore del distacco nella speranza del ritorno a casa cessata la guerra.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Montepaone e l’adesione dell’Istituto Comprensivo Statale Mario Squillace di Montepaone”.

F.to Giovanna Vecchio

Soverato non ci sarà il mercatino settimanale di domenica 3 gennaio,il comune ha cambiato idea

Per pochi,pagano tutti,questo in sintesi il messaggio che  risulta dalla revoca del permesso che stabiliva che il mercatino settimanale cittadino,venisse spostato dal venerdì giorno uno,giorno festivo,a domenica tre gennaio,come nel caso della festività natalizia con il mercatino spostato da venerdì a domenica,ma il vice sindaco Pietro Matacera aveva preso accordi con la Cicas,sigla sindacale che rappresenta i commercianti ambulanti,nella persona del responsabile regionale Renzo Pironaci,”siamo disposti come comune,aveva detto Matacera,a rivedere le tariffe della Tosap, se da parte degli ambulanti ci sarà data una mano di aiuto a lasciare il dopo mercato in un luogo che si possa chiamare tale.” Ma così ,con grande disappunto di Renzo Pironaci,non è stato,pochi commercianti hanno vanificato queste buone intenzioni unilaterali,l’area mercatale,era simile ad un campo di battaglia,rifiuti e buste sparse in pò dovunque,questo ha creato una nuova presa di posizione da parte del vice sindaco che ha revocato il permesso per domenica tre gennaio,il mercatino grazie a quei pochi ,che non si attengono alle regole del vivere civile,non si terrà, questo crea in un momento già di suo delicato e critico a livelli di introiti ancora più danni,del resto se il mercato settimanale ambulante è tra i più grandi della regione con punte di quattrocento esercenti e migliaia di visitatori,qualche soluzione bisogna pur prenderla,non è bello guardare l’area destinata al mercato settimanale come un’area franca,”terra di nessuno”,questo vanifica, e di molto le buone intenzioni dell’amministrazione comunale targata Ernesto Alecci,una cosa è la collaborazione,un’altra è invece il mancato rispetto delle regole del buon cittadino,e di questo la città di Soverato,perla dello jonio,non ha certo bisogno.

                                                                                                                      Gianni Romano

Comunicato stampa presentazione internazionale brevetto made in Italy

Si svelano a Stoccarda i segreti del “Froio Wagerle System” e di “Ionica” i brevetti made in Italy che hanno conquistato la Germania

 

Un’invenzione che non ha lasciato indifferente la stampa internazionale chiamata a scoprire le peculiarità dei brevetti made in Italy, destinati a stravolgere le metodologie di intervento della chirurgia del futuro.Sono stati ufficialmente presentati il  “Froio Wagerle System”  e “Ionica”,  le innovazioni brevettate dal team del presidio polispecialistico calabrese “Villa Elisa” di Soverato (nell’intuizione del gruppo formato dai dottori Bruno Froio, Salvatore Froio, Eckhard Wagerle e Roberto Toselli),  svelate nelle loro molteplici potenzialità da un parterre di esperti che, in conferenza stampa,  ha riunito indiscusse professionalità italiane e tedesche. A fare da cornice alle relazioni, la prestigiosa sala della “Haus der Wirtschaft”  di Stoccarda in cui ha preso forma la narrazione della scoperta che ha portato alla messa in atto del rivoluzionario sistema capace di produrre segmenti anatomici su scala reale in 3d. In poche parole, con l’invenzione del quartetto italiano, è  possibile tradurre i risultati di strumenti diagnostici  ad alta definizione (tipo TAC ed RMN) in un linguaggio capace di dialogare con stampanti 3D per riprodurre su scala reale, modelli esattamente fedeli ai segmenti anatomici scansionati. Lo stesso procedimento permette inoltre  di progettare e realizzare con stampanti a stratificazione di titanio, protesi personalizzate di qualsiasi articolazione e/o segmento anatomico. L’evoluzione del sistema, ha così portato alla creazione di “IONICA” prima protesi in titanio trabecolato al suo interno, che, con un sistema particolare di lamelle, consente di essere impiantata senza alcuna cementificazione. Un processo che ha coinvolto diverse professionalità impegnate a lavorare in sinergia per presentare il prodotto che in conferenza stampa, ha sedotto le attenzioni di diverse aziende produttrici da tutta la Gemania, che hanno preso posto nella sala conferenze, animando un ricco dibattito moderato dalla giornalista e scrittrice  Heike Kovacs.  Ad introdurre i campi di applicazione dei brevetti, il professor Marco Maria Lirici luminare della chirurgia mininvasiva e chirurgia laparoscopica avanzata. È lui a stigmatizzare le peculiarità di un’invenzione a servizio della chirurgia protesica ortopedica, odontoiatrica, oncologica, urologica, e ancora della cardiochirurgia, neurochirurgia e della medicina legale. “È interessante valutare – ha spiegato il prof. Lirici- la tripla funzione che il “Froio Wagerle System” si pregia di avere. In primo luogo risulta interessante valutare la possibilità di fornire al chirurgo la riproduzione fedele (in silicone policromato a varia densità) di vari segmenti anatomici per permettergli di toccare con mano la situazione su cui si troverà ad operare. Sarà più agevole pianificare in anticipo la procedura da applicare e studiare in maniera più accurata l’intervento da realizzare. In secondo luogo è importante valutare la possibilità  offerta al paziente di comprendere fattivamente l’intervento complesso a cui si dovrà sottoporre, spiegato non attraverso termini difficilmente accessibili ad una persona che non è un tecnico del settore a cui sarà invece garantita l’accettazione consapevole dell’operazione a cui sarà sottoposto attraverso l’uso di un modello 3d. La riproduzione del segmento anatomico in 3d consentirà poi, in fase di training, di spiegare meglio come operare ai professionisti in fase di formazione che potranno simulare gli interventi, non attraverso l’utilizzo di modelli generici, ma sulla riproduzione fedele del segmento anatomico ricreato non solo nel suo aspetto esterno, ma nella sua reale composizione interna.  Un terzo aspetto da valutare nell’utilizzo del “Froio Wagerle System” è quello legato alla creazione di componenti necessari a realizzare degli interventi, come ad esempio di protesi personalizzate di cui “Ionica” è un valido e interessante esempio”. Proprio sull’aspetto legato alla progettazione di protesi attraverso il Froio Wagerle System, si è soffermata la relazione tecnica dell’ ingegner Winfrid Gassner che, in conferenza, ha sviscerato il sistema  (capace di sovvertire i principi e i rapporti fisici delle attuali protesi) alla base della creazione di “Ionica”,  il prototipo di protesi d’anca realizzato con il “Froio Wagerle System”, i cui punti di forza risiedono nelle minori dimensioni che consentono l’impianto  senza alcuna cementificazione, e nella particolare costruzione con una struttura lamellare che consente una migliore integrazione con la matrice ossea circostante e quindi un migliore attecchimento.  Quanto basta per attrarre l’attenzione delle aziende produttrici tedesche che hanno dimostrato non poco interesse dinanzi ai due brevetti che hanno già messo d’accordo i medici intervenuti per sottolineare le ricadute positive delle invenzioni nella pratica clinica quotidiana. Tra loro i dottori Robert Rudholp e Siegfried Thanner che hanno illustrato il sistema ad “incastro” che permette di superare i limiti delle protesi attualmente utilizzate attraverso la creazione di un nuova protesi capace di essere assorbita con particolari tecniche dal corpo umano, che quasi non la percepisce come un corpo estraneo. Una protesi dai costi contenuti che rende fattibile un’immediata sperimentazione pronta a partire in Germania. Un progetto tra i più interessanti nel campo nella medicina contemporanea al quale si sono avvicinate altre nazioni, che rende merito ad un lavoro portato avanti con dedizione ed estrema professionalità.

[box type=”info”] la redazione[/box]

 

SeaSide e la sua "Marinatale": divertimento e solidarietà lungo corso Progresso

Quello con “Marinatale” – e con “Vicoli in festa” il 12 agosto – è ormai diventato un appuntamento fisso per gli abitanti (e non solo) del quartiere marinaro di Catanzaro. Nelle finalità precipue dell’associazione socio-culturale “SeaSide”, fondata cinque anni fa da Antonio Ursino, rientra infatti l’animazione del quartiere marinaro attraverso l’esaltazione delle potenzialità locali e la proposta, di volta in volta sempre più diversificata, di iniziative di forte impatto aggregativo e sociale.Un fiume di gente si è così ritrovato la sera dell’Immacolata lungo corso Progresso per assistere al teatrino delle marionette, alle esibizioni musicali degli zampognari nei vicoli adiacenti, e per farsi travolgere dai baci e dagli abbracci di un Babbo Natale a bordo di una slitta. E tra l’assaggio di una zeppola calda e l’altra, e la foto scattata ai propri bimbi in compagnia delle mascotte di Masha ed Orso, c’è stato anche il tempo di dare un contributo a “Telethon”, a sostegno del quale l’associazione ha scelto di devolvere i proventi raccolti in occasione della manifestazione. Ad affiancare la vicepresidente di “SeaSide”, Teresa Corea, nella vendita di cuori di cioccolato che servirà a finanziare la ricerca scientifica volta a debellare le malattie rare, sono stati cinque testimonial d’eccezione, giunti direttamente dal campo di gioco dello stadio Ceravolo: Luca Ricci, Francesco Agnello, Matteo Grandi, Mattia Maita ed Alessandro Orchi, abituati a portare la maglia della squadra del Catanzaro, hanno così indossato la pettorina di “Telethon” per diffondere i valori della solidarietà che ispirano la ricerca scientifica, prestandosi alle immancabili foto di rito ed alle strette di mano vigorose con le quali i catanzaresi da sempre accolgono i loro calciatori.Ed a corollario di una manifestazione perfettamente riuscita (che si vanta anche dell’apporto significativo di Francesco Iaconantonio alla direzione artistica e di Giovanni Audino alla grafica), il coro gospel “New Vision” di Catanzaro ha dedicato alla cittadinanza, in piazza Garibaldi, un beneagurante “O happy day” che fa sempre tanto bene al cuore.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

Montepaone – pronto l’ecomuseo

Un importante tassello per la crescita turistica e culturale per  la città di Montepaone ,ultimati i lavori necessari alla realizzazione dell’ecomuseo del mare,unico in Calabria e tra i pochi in Italia,realizzato grazie al comune di Montepaone a seguito di partecipazione al Bando di attuazione dell’Asse IV – misura 4.2.4 “Realizzazione di punti di sosta didattica e di ristoro attrezzati” – POR Calabria FEP 2007/2013 – Linea di intervento C.1 “Identità e cultura della pesca nell’area”.Intervento: Realizzazione dell’ECOMUSEO DELLA PESCA E DEL MARE a seguito di bando di gara d’appalto con aggiudicataria l’impresa Euroscavi di Passafaro Rocco di Girifalco con importo da contratto di €. 122.662,71,Direttore dei Lavori Arch. Salvatore Posca . Consegna ed inizio dei lavori in data  28/09/2015.    Ultimazione dei lavori il 20/11/2015, in circa 40 giorni con grande impegno della direzione dei lavori e dell’impresa per completare e consegnare l’opera entro il termine previsto e senza imprevisti. La struttura adesso si compone di due ampie sale espositive attrezzate, tre locali a laboratorio per la cura e lo studio di varie specie marine, un aula didattica e diverse zone servizi. I laboratori sono già completi delle dotazioni, con zona vasche per le specie marine complete degli impianti, che tutte le attrezzature all’avanguardie di laboratorio per il monitoraggio, lo studio e la cura delle specie. Tale struttura Ecomuseo del Mare è unica in Calabria e tra le poche in Italia.Il direttore dei lavori Arch. Salvatore Posca, grato della fiducia dimostrata da parte dell’amministrazione comunale nell’avergli affidato un compito cosi delicato e cosi impegnativo ed in tempi ristretti;  tiene a sottolineare lo sforzo sostenuto da tutte le parti, per poter conseguire il risultato in così breve tempo; con grande abnegazione da parte della direzione e dell’impresa esecutrice, nonché dalla forte volontà dell’amministrazione comunale e la tenacia dell’Ufficio Tecnico nella persona del Geom. Francesco Ficchì.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Montauro, arriva la TARI ed i cittadini vedono rosso

Natale sta per arrivare e la gente inizia a girare per cercare i regali da donare ad amici e parenti, ma quest’anno l’amministrazione comunale di Montauro ha preceduto tutti, ed i questi giorni sta recapitando ai propri concittadini un regalo, ma grosso davvero; Le bollette della tassa sui rifiuti 2015, per quest’anno chiamata TARI. Cambia nome ogni anno, ma alla fine aumenta sempre. Ed è proprio a causa dell’aumento di quest’anno che molti cittadini, oramai quotidianamente sono costretti a presentarsi presso la sede municipale a chiedere lumi. In realtà non è che si sia capito molto se non che quest’anno le tariffe sono mediamente doppie rispetto allo scorso anno ed in taluni casi anche più alte. Da qualche anno il servizio di riscossione è stato affidato all’unione dei comuni e quindi i dipendenti comunali non riescono a dare spiegazioni soddisfacenti ai numerosi cittadini che sempre più arrabbiati continuano il loro pellegrinaggio. E così facendo giorno dopo giorno, si è venuto a creare un piccolo comitato che ha preso a cuore la questione per se e per i propri amici.Il bello è che, da qualche tempo a Montauro c’è la raccolta differenziata porta a porta ed i cittadini ancora furibondi per l’estate farcita di profumi spesso maleodoranti, si sentono pure beffati. Alcuni di loro si sono lamentati, soprattutto nel periodo estivo per la raccolta che, molto spesso lasciava a desiderare e, non di rado era possibile vedere per strada cumuli di spazzatura ai bordi delle strade. Chissà come devono sentirsi ora?!Gli stessi cittadini ben ricordano che al momento di iniziare la raccolta differenziata era stato detto loro che, come spesso succede anche negli altri comuni, il maggior sforzo di avere diversi bidoni in casa e mettersi a dividere i rifiuti sarebbe stato compensato da una diminuzione delle tariffe…..Dal piano finanziario relativo alla tari 2015 è possibile notare che mentre in alcuni casi ci sono stati aumenti iperbolici, in altri casi le tariffe adottate per alcune classi di attività commerciali sono state minime o addirittura previste nulle. Su tale argomento è stato chiamato in causa anche il consigliere di minoranza Leo Aiello, il quale si è messo a disposizione dei cittadini del comitato per cercare di spiegare, piano economico alla mano, come mai questi aumenti. Lo stesso Aiello ha già protocollato una richiesta in cui chiede che venga aggiunto tra i punti all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio Comunale quello relativo alla discussione del problema tari, o in alternativa che venga fissato un consiglio comunale ad hoc.Leo Aiello ha inoltre manifestato la propria disponibilità all’amministrazione comunale, ed agli uffici preposti ad impegnarsi personalmente e collaborare per cercare di risolvere il problema.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

A Chiaravalle tutti intorno alla Madonna

Si stanno svolgendo i momenti di preghiera per la  SS Madonna Immacolata,  presso le Suore di Maria Immacolata con la presenza di diversi Sacerdoti , tra cui Don Roberto Corapi Parroco di Stalettì, che invitato per la Santa Messa ha subito nella sua omelia , ribadito come il Cristiano oggi più che mai in questo mondo addormentato , deve vigilare nella fede, nella preghiera , in un apertura attenta e disponibile a riconoscere i segni della venuta del Signore in tutte le circostanze e i momenti della vita. A poi marcato sempre di più l’importanza della vita di grazia di ciascuno di noi, senza di essa noi non possiamo farcela. In una cappellina gremita di tanti fedeli, alla presenza delle suore, don Roberto con la sua gioia , ha contagiato tutti , “si perché non si può essere Cristiani musoni , tristi, la gioia ce la porta Gesù Salvatore .”Durante la sua omelia don Roberto ha parlato poi, attualizzando le parole di Dio nell’ oggi della storia , di un ritorno che tutti dobbiamo fare, dei tempi antichi, dove il rispetto era alla portata di tutti. Ha parlato di un sistema che ci sta divorando , il sistema sbagliato , perché è l’uso che facciamo squilibrato del telefonino, che in modo particolare per i ragazzi e per i giovani , sta rompendo il dialogo portando isolamento , chiusura, individualismo. Tutto questo è male agli occhi di Dio. Convertiamoci anche in questo ambito , che porta solo indifferentismo e paura.”Oggi a me fa paura ,queste le parole di don Roberto Corapi, quando a tavola, momento di condivisione , di amore e di dialogo , la famiglia non parla più, perché distratta da internet, sempre attenta a messaggi sul telefonino. “La Madonna ci aiuti e ci dia la forza di denunciare il male,continua don Roberto Corapi,e anche questo sistema che a mio avviso ci porta alla morte. “ Infine don Roberto ringraziando tutti i presenti, ha voluto far pregare per le vocazioni alla vita consacrata .  “Preghiamo di più sempre , concludeva don Roberto Corapi,perché senza le Suore, una Comunità diventa povera.  Le Suore sono  una grazia di Dio.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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