La tragedia del camping Le Giare tredici anni dopo.

Soverato non dimentica,commemorata la data del 10 settembre 2000 in cui morirono 13 persone nella tragica alluvione del camping Le Giare di Soverato,sul luogo della tragedia sono tredici i massi allocati con i nomi dei morti per ricordare e non dimenticare,presente il parroco don Pasquale Rondinelli,la mamma dello scomparso Vinicio Caliò e il fratello Luca,i vigili del fuoco del distaccamento di Caldarello,i carabinieri con il capitano Saverio Sica e il luogo tenente Giuseppe Di Cello,la guardia costiera con il comandante Biagio Sciarra,la polizia stradale,la guardia di finanza,il comando polizia municipale di Soverato con il capitano Nicola Muraca e il tenente Salvatore Saia,il comune di Montepaone con il vice sindaco Giuseppe Macrì,il comune di Soverato con il segretario Vincenzo Prenestini e l’addetto stampa Dario Macrì che ha dato lettura di un messaggio del commissario Virginia Rizzo”a tredici anni dal 10 settembre 2000,la tragedia giace indimenticata fra i ricordi più intensi di tutta la popolazione  dell’intera Calabria,non possiamo entrare nel dolore delle famiglie non possiamo e non sarebbe giusto farlo,possiamo solo essere di conforto,stare vicino ed essere disponibili all’ascolto.” Ricordata anche la figura dello scomparso Nicola Galeano,l’imprenditore definito”l’ero del fango”,grazie al suo grosso mezzo meccanico e che unitamente al luogotenente Giuseppe Di Cello,salvarono nell’immediatezza dei fatti più di cinquanta persone,una figura quella di Galeano che Soverato non può e non deve dimenticare,molto sentita la celebrazione di Don Pasquale Rondinelli che ha parlato della parola di Dio,ma si è soffermato sull’incuria  e i danni che l’uomo crea e non preserva,assenti i volontari dell’Unitarsi,la cerimonia ha visto la presenza di tutte le forze dell’ordine presenti in quella tragica occasione dove si mescolarono,dolore,rabbia e morte. L’ondata assassina arrivava poco prima delle 5. Ed aveva sorpreso nel sonno tutto il campeggio, dove insieme ai soliti turisti c’erano tanti disabili organizzati in una  colonia. È stata una strage. Il fango ha travolto tutti e tutto, lasciando pochissime vie di scampo: i tetti dei bungalow in muratura ed i salici centenari. Chi non ha avuto la forza, la prontezza ed il coraggio di saltare sui muri e sugli alberi non ha trovato scampo, a meno di un miracolo. Il teatro della tragedia era  il camping Le Giare, alle porte dei Soverato,costruito non si sa come nel centro del fiume Beltrame, In tanti si sono resi conto solamente il giorno prima che la  struttura turistica,che portava in zona 2000 presenze settimanali, sorgeva troppo vicina all’alveo di un torrente. Dopo quarantotto ore di pioggia battente quel torrentello è diventato un fiume. I detriti ed i resti degli innumerevoli incendi che si sono succeduti durante l’estate hanno fatto da tappo, ad una decina di chilometri a nord, nel comune di Petrizzi, poi le migliaia di metri cubi d’acqua accumulati nel vallone hanno avuto la meglio. La “diga” che s’era formata per l’incuria dell’uomo ha ceduto, e giù alla foce dell’ex torrentello è arrivata un’ondata di fango. L’acqua si è riappropriata del suo spazio originario,l’acqua  si sa ha la memoria lunga e ricorda il suo naturale tragitto,diventando una vera tempesta di fango. Nello spazio di qualche minuto il camping è stato cancellato. È cambiato lo stato dei luoghi, molti bungalow sono completamente ricoperti, le auto del parcheggio raggomitolate ed ammassate quasi tutte sulla sponda sinistra del torrente dando l’impressione di uno sfasciacarrozze. Un vasto e folto canneto è stato messo giù in pochi secondi. Il letto del torrente è aumentato di almeno venti volte. Erano circa trecento gli uomini impegnati nelle ricerche dei dispersi. I fuoristrada erano inutilizzabili,questo era ieri,oggi poco si è fatto per la messa insicurezza dei luoghi se non un muro in cemento armato,ma per contrastare la natura ci vorrebbe ben altro, in primis il rispetto per i luoghi.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Lunedì 16 settembre ricominciano le attività della scuola Calcio ASD REAL Montepaone

Riceviamo e pubblichiamo Comunicato stampa

L’ ASD REAL MONTEPAONE

SCUOLA CALCIO “PROGETTO BAMBINI”,

PER IL QUINTO ANNO CONSECUTIVO, ANNUNCIA CHE LUNEDI’ 16/09/’13 ALLE ORE 17:30 RICOMINCERANNO LE ATTIVITA’ PER LA STAGIONE SPORTIVA 2013/14.

LE ISCRIZIONI SONO DESTINATE ALLE SEGUENTI FASCE D’ETÀ:

–     ALLIEVI PER I NATI NEGLI ANNI ‘97 E ‘98;

–     GIOVANISSIMI PER I NATI NEGLI ANNI ‘99 E ‘00;

–     ESORDIENTI PER I NATI NEGLI ANNI ‘01 E ‘02 (BAMBINI E BAMBINE);

–     PULCINI PER I NATI NEGLI ANNI ‘03, ‘04, ‘05 (BAMBINI E BAMBINE);

–     PICCOLI AMICI PER I NATI NEGLI ANNI ‘06, ‘07 E ‘08 (BAMBINI E BAMBINE).

PER LE ADESIONI E PER RICHIEDERE ULTERIORI INFORMAZIONI SI POSSONO CONTATTARE I SEGUENTI RECAPITI:

339 2136011 (ANTONIO LOMBARDO) – 338 3152167 (DINO TROCANO) – 331 2543426 (ALFONSO GERACE) – 333 5690018 (GIUSEPPE RATTA’) – E-MAIL: montepaonecalcio@tiscali.it – WEB: www.progettobambini.sistemacalcio.com.
QUALCHE NOVITA’ RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE RIGUARDERA’ LO STAFF TECNICO E DIRIGENZIALE.

SCARICA MANIFESTO

IL TUTTO VERRA’ SVELATO IN DETTAGLIO IL 16 SETTEMBRE P.V. C/O LO STADIO COMUNALE NELLA CONSUETA CONFERENZA STAMPA CHE FARA’ DA “ANTIPASTO” ALL’INIZIO DEGLI ALLENAMENTI.
La redazione

Morte dell’ex assessore Montillo, si Tratta di un caso di malasanità?

Una perdita pesata su un’intera comunità che ha detto addio a Francesco Montillo professore in pensione e conosciuto esponente della politica locale nel ruolo che ha  ricoperto per anni come assessore al bilancio all’interno del consiglio comunale di Montepaone. Una storia che intreccia il caso di una supposta malasanità oggi alla ribalta per un’inchiesta che proprio da una denuncia dei familiari è partita nei confronti di una struttura ospedaliera di Catanzaro. Alla base, l’infezione fatale che ha portato alla morte del professore settantenne a seguito di un’operazione di bypass che tecnicamente era andata a buon fine; nella storia l’ombra di un caso che non sarebbe isolato, come raccontano i familiari, che avrebbero nella stessa struttura ospedaliera del capoluogo, sentito altri parenti di persone decedute per la medesima infezione nello stesso periodo. Tutto è partito ad inizio estate nel mese di giugno quando Montillo si era recato nella struttura ospedaliera di Soverato per una dissenteria che non cessava da giorni. I medici del pronto soccorso intuendo qualcosa di più serio e valutando i problemi cardiaci precedenti dell’uomo, avevano deciso per il suo trasferimento nell’ospedale civile di Catanzaro dove è stata eseguita una coronografia dall’esito positivo che aveva portato i medici a disporre l’immediato trasferimento d’urgenza al Sant’Anna Hospital di Catanzaro, centro specializzato nella cura di malattie cardiache. Il carattere d’urgenza e il rischio di un possibile trasferimento, aveva scoraggiato la famiglia dell’uomo ad una possibile alternativa in nord Italia cosicché si era deciso di accettare un intervento nella struttura catanzarese.  L’intervento era delicato ma non era certo il primo all’interno della clinica i cui medici, individuando la parziale ostruzione dell’aorta, avevano deciso di operare per realizzare un bypass che permettesse di ovviare al problema creatosi nel paziente. Operazione riuscita perfettamente (spiegano oggi i parenti) effettuata il 6 giugno scorso. Come di prassi nel giorno seguente all’intervento Montillo viene trasferito in terapia intensiva ed è lì che inizia il calvario per l’uomo e la sua famiglia che si accorge di qualcosa di strano. La moglie del professore nota l’innalzamento della temperatura e delle perdite di liquido dalla ferita che risulterà infetta, portando i medici a decidere per un nuovo intervento concepito per “pulire” la ferita. Anche qui notizie confortanti per i familiari che hanno atteso due settimane in cui il paziente è stato messo in coma farmacologico con la piena convinzione di un suo ritorno a casa. Una prospettiva che non si verificherà mai e a prenderne coscienza è la stessa famiglia, informata successivamente di una seconda infezione ai polmoni. Il 4 agosto i parenti vengono messi al corrente delle condizioni disperate del paziente e qui arriva la prima denuncia da parte di uno dei figli del professore che chiede che venga fatta luce sull’accaduto. La Procura apre un fascicolo per “lesioni aggravate” capo d’accusa che muterà dal 27 agosto, data del decesso dell’uomo, in “omicidio colposo” a carico di ignoti. Sul corpo dell’uomo è stata disposta l’autopsia i cui risultati sono finiti sulla scrivania del pm Valeria Biscottini che sta valutando non solo il caso dell’uomo montepaonese ma anche gli altri denunciati nel medesimo periodo. Ora a Montepaone si chiede giustizia, a farlo per primi i quattro figli dell’amato professore decisi a verificare la veridicità delle voci che vorrebbero già noti altri casi analoghi precedenti a quello dell’ex assessore montepaonese, ma anche tutta una comunità che si è stretta attorno alla famiglia, riconoscendo il valore personale e professionale di un uomo di cui si sente la mancanza. Nel rispetto del dolore di chi improvvisamente si è visto strappare l’amato padre, si cercano adesso le necessarie risposte  in un atto dovuto non solo alla memoria di chi non c’è più ma ai tanti pazienti che con fede si sono rivolti e continuano a farlo, ad una struttura che in passato ha salvato diverse vite e sui cui si sente la necessità di tornare ad avere fiducia.

Sabrina Amoroso- Gazzetta del Sud sabato 7 settembre 

Montepaone – in città Paolo Montefusco proprietario di Harmont & Blaine S.p.A. la griffe con il bassotto

Presente a Montauro per una breve vacanza calabrese mister griffe Paolo Montefusco, titolare insieme ai suoi fratelli della nota Harmont & Blaine. Non poteva mancare una  serata nella nota pizzeria il “Ghiottone” a Montepaone lido e la foto di rito foto con i titolari Antonio e Franco. Paolo Montefusco e la sua famiglia rappresentano il vero sogno italiano nel mondo, nascono come fabbrica di guanti, per passare poi alla produzione di intimo, fino alla svolta, la nascita e la creazione di un acronimo per dare nome e immagine alla linea di moda con il bassotto. Una crescita vertiginosa che sta rappresentando come è giusto la moda italiana nel mondo, trecento dipendenti, seicento con l’indotto, 55 milioni di fatturato. Un sogno tutto italiano, un sogno che continua con successo, tante le nuove creazioni con il noto marchio del bassotto, un piccolo cane certo ma muscoloso, attento,con gli occhi furbi, proprio come questa nota griffe, questo si chiama moda italiana nel mondo. Nel giugno 2010 viene presentata alla stampa la collezione dedicata alla donna; con un evento celebrativo presso l’esclusiva location di LUISAVIAROMA. Dalla stagione Autunno -Inverno 2012.13 il design, la produzione e la distribuzione della linea donna di Harmont & Blaine sono passati sotto il diretto controllo dell’azienda. Nella primavera del 2011 la proposta a marchio “Harmont & Blaine Junior” sarà completata con le calzature per i piccoli e le piccole fashion-victim del Bassotto; Nel settembre 2011 nasce la prima HONDA CR-V HARMONT & BLAINE attraverso un’operazione di co-branding tra Honda Automobili Italia S.p.A. e Harmont & Blaine.Un trend in continua crescita alla faccia della crisi, la moda è moda ed il sogno continua. Già presenti in città italiane, tra cui Napoli, Milano, Torino e Palermo e in alcune località turistiche italiane come Capri, Ischia Porto, Porto Cervo, Portofino, Forte dei Marmi con boutique monomarca, le collezioni Harmont & Blaine sono presenti da diversi anni nei principali mercati mondiali di Cina, Stati Uniti, Messico, Russia ed Emirati Arabi. Paolo è innamorato della Calabria e quando il tempo lo permette viene volentieri per passare qualche giorno di vacanza.

montefusco.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – approvato il progetto definitivo per il completamento del lungomare

Con apposita delibera di giunta è stato approvato il progetto definitivo per il completamento del lungomare che dovrebbe unire i due tronconi già esistenti tra via marina e via delle regioni. A dirlo il sindaco Franco Froio che ha dichiarato di avere richiesto alla regione Calabria assessorato LL.PP. un finanziamento  di 325 mila euro necessari per ultimare questo importante biglietto da visita per la città di Montepaone. “E’ intendimento di questa amministrazione procedere al prolungamento del lungomare già esistente, queste le parole del sindaco. Allo scopo l’Ufficio tecnico Comunale ha predisposto il relativo progetto preliminare che, continua Froio, prevede una spesa di € 325.400,00. Non trovando capienza nel bilancio comunale  si è  ritenuto opportuno  provvedere all’approvazione del progetto di cui sopra, al fine di inoltrare la relativa richiesta di finanziamento alla Regione Calabria. “

[box type=”info”] articolo di Gianni romano[/box]

Montepaone – ricorso al TAR contro le ordinanze di sgombero degli alloggi popolari

Il comune di Montepaone ha inviato a dieci famiglie che hanno occupato abusivamente dieci alloggi di proprietà comunale,l’ordinanza di sgombero forzato,ma su questa ordinanza qualche occupante grazie all’avvocato Serena Riccio del foro di Catanzaro loro legale di fiducia, ha presentato ricorso al tribunale di Catanzaro e al TAR della Calabria,chiedendo la sospensione di questo provvedimento   cercando di provare l’illegittimità dell’ordinanza sindacale,ma il comune con apposita delibera di giunta ha deciso di resistere in giudizio,ora il braccio di ferro continua e la situazione si complica e di molto,da una parte dieci famiglie che hanno occupato  abusivamente dieci alloggi comunali,dall’altra il comune che vuole il rilascio immediato di questi,in mezzo ora una azione legale che cerca di accertare e dichiarare illegittima questa ordinanza visto il ricorso ex art. 700 CPC proposto davanti al Tribunale Civile di Catanzaro, relativamente alla sfera giuridico – soggettiva del ricorrente e per l’effetto provvedere alla disapplicazione dell’ordinanza n. 29 del 10/6/2013notificata in data 11/6/2013,tutto comincia quando dieci famiglie decidono  quasi in modo simultaneo di occupare dieci alloggi di proprietà comunale situati in via De Siena già ribattezzata piazza della rivoluzione a Montepaone centro storico,già  disatteso il primo invito al rilascio bonario degli immobili,ora il comune intende proseguire  con questo provvedimento,bisognerà capire se il comune intende aspettare l’esito di questi ricorsi o nel frattempo procederà allo sgombero con la forza pubblica. Case ultimate ma mai assegnate ,da qui la recessività vitale di occuparle da chi non possiede un reddito tale da permettersi di pagare un fitto, il comune di Montepaone, a firma del responsabile del procedimento aveva fatto recapitare a queste famiglie l’ ordinanza n. 29 con protocollo  n. 5082,di sgombero alloggi di edilizia residenziale,con il termine massimo per il rilascio bonario di trenta giorni,si legge nella ordinanza allo sgombero forzato a cura della forza pubblica,allora in quel caso,persone e cose saranno oggetto di sgombero,anche se chi abita ha figli disabili,anche se chi abita è malato,anche se chi abita non lavora, anche se chi abita non ha reddito,anche se chi abita non ha un tetto sulla testa che questi appartamenti,e una burocrazia sorda che tra l’altro ha intimato di denunciare gli abusivi occupanti  con il reato di danneggiamento al patrimonio pubblico con impedimento,si legge nell’ordinanza, alla sua naturale fruibilità,con ripercussioni legali ed economiche a danno dell’amministrazione comunale,qualcuno di questi ha fatto ricorso tramite il loro legale di fiducia,per ottenere in modo legale la assegnazione di questi immobili, il comune aveva dato quindici giorni per produrre delle deduzioni scritte e documentate,cosa che avveniva puntualmente,ma il comune di Montepaone aveva contro dedotto per il non accoglimento delle richieste. Il comune di Montepaone ha rimarcato che in caso di mancato spontaneo rilascio dell’immobile da parte degli occupanti l’amministrazione comunale non è in grado di garantire autonomamente l’esecuzione forzata dell’ordinanza di rilascio tramite il proprio corpo di polizia municipale e che quindi,continua l’ordinanza sarà necessario l’intervento della forza pubblica,che dovrà essere disposta e coadiuvata dalla prefettura di Catanzaro. Abusivi forse,ma per necessità impellenti in tempi di crisi globale,senza un lavoro è difficile vivere in modo dignitoso,questi alloggi di edilizia popolare e di proprietà del comune di Montepaone erano ultimati da tempo,ma una graduatoria ferma ,per motivi non noti,impediva la consegna di appartamenti ultimati e già oggetto di furti e di danneggiamenti da parte di ignoti,da qui l’occupazione in modo simultaneo di dieci famiglie che vorrebbero solo un appartamento degno di questo nome.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – "5^ edizione della Corrisempre"

Il Circolo Parrocchiale, Culturale e Sportivo “PORTA DEL DOMANI” affiliato al C.S.I.(Centro Sportivo Italiano) ha organizzato, con la collaborazione della FIDAL,Federazione Italiana Atletica Leggera Comitato Regionale Calabro, e col supporto tecnico della FIDAL Comitato Provinciale Catanzaro, la 5^ edizione della “Corrisempre”, gara podistica di Montepaone.La riunione per giuria e concorrenti è stata alle ore 17.00 presso la piazza San Francesco di Paola di Montepaone lido, dove sono avvenute le ultime iscrizioni e il ritiro dei pettorali.La gara si è svolta su un circuito cittadino di 3,7 km con partenza ed arrivo sempre dalla piazza San Francesco di Paola; insieme alla competitiva, sullo stesso circuito, si è svolta una non competitiva, che come la gara delle donne , ha previsto un giro del circuito, mentre gli altri master maschili, hanno percorso due giri per un totale di 7,4 km.Alla partenza tanti gli atleti calabresi e non, che si sono dati battaglia in una gara molto dura per il gran caldo e forte umidità presenti.Il primo ha tagliare il traguardo il giovane Gabriele Pace, che ha saputo controllare e vincere la gara, secondo Antonio Bruno Libertas Lamezia e Stefano Sestito della Violetta club.Il podio femminile, vede al primo posto Lucia Calogero, seconda Patrizia Muscolo e terza Rossella Artusa. La miletomarathon era presente oltre che con il presidente Salvatore Auddino e Rossella Artusa, con Fortunato Varone e Vincenzo Accorinti, che hanno affrontato la gara con lo spirito di chi si prepara per “la Normanna”.Ad aprire la manifestazione le batterie dei bimbi che hanno visto tantissima partecipazione di giovanissimi atleti pronti a sfidarsi e mettercela tutta come i grandi. Un ringraziamento va a Santino Mineo, sempre in prima linea, e a tutti i membri dell’associazione Porta del Domani che da volontari spendono il loro tempo per poter far sì che le diverse manifestazioni si possano realizzare, con la grinta e la voglia di fare, che sono date dalla volontà di costruire qualcosa, a livello sociale, che duri nel tempo. Arrivederci al prossimo anno sempre più numerosi.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – CAMPO-SCUOLA FAMIGLIA 2013

Si è conclusa con successo per l’Associazione Solidales di Montepaone, la seconda entusiasmante avventura  del Camposcuola-Famiglia. Quattro giornate di intense attività  vissute presso l’Ostello della Gioventù che sorge all’ombra del rinomato Santuario di Torre di Ruggiero, quelle vissute da soci e simpatizzanti del sodalizio montepaonese che ha così concluso il Progetto “SpazioFamiglia 2013, fare squadra per educare”  portato avanti per l’anno associativo e che ha visto numerosi partecipanti. Il Camposcuola Famiglia è stata un’occasione importante di forte crescita attraverso un’esperienza comunitaria intensa di  ascolto, confronto,  servizio e tanto divertimento vissuta da intere famiglie.  Vivere per alcuni giorni la vita di gruppo è stata una risposta ai bisogni di amicizia e di  socializzazione realizzata anche attraverso la condivisione delle attività pratiche ma indispensabili, dalla pulizia delle proprie camere, alla collaborazione con l’equipe di servizio, dalla preparazione del pranzo al riordino degli ambienti comunitari, dall’organizzazione della ricreazione e dei momenti di gioco alle escursioni realizzate nella vicina Serra San Bruno con la visita guidata al Museo della Certosa e presso una fattoria in cui i più giovani hanno riscoperto tradizioni ed usi di un tempo. E’ stata, quella del campo anche un’occasione per intere famiglie  per riscoprire e ricercare il valore della vita in un luogo dove le bellezze naturali aiutano alla riflessione e al riposo un po’ prima dell’inizio di un nuovo anno. Il tema del campo è stato “Riscoprire la bellezza della relazione”, attraverso la condivisone di esperienze vissute  in famiglia, nel gruppo degli amici, nello studio o nel lavoro. Tematiche quali l’amicizia, l’affettività, la solidarietà ed il volontariato saranno trattate con la guida di una equipe di esperti coordinata dalla giovane psicologa Marianna Vaccaro.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone in lutto per la scomparsa del prof. Francesco Montillo

francesco montilloPagina triste oggi per Montepaone. Si è spento prematuramente il prof. Francesco (Franco per gli amici)  Montillo.

I funerali saranno celebrati domani Mercoled’ 28 Agosto alle ore 17, 00 nella Parrocchia S. Giovanni Battista a Montepaone lido.

Alla Famiglia sentite condoglianze dall’amministrazione di Montepaoneweb

Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda. 

(Ugo Foscolo)

Ciao PROF !!!!

1 51 52 53 54 55 77