al piccolo teatro d’arte in scena”il partito dei mangia mangia”.

Continuano, con grande successo di presenze,le manifestazioni al piccolo teatro d’arte di Montepaone lido,in scena la commedia”il partito dei mangia mangia”scritto da Rocco Chinnici presente in sala ,la compagnia teatrale davolese ha fatto divertire il folto pubblico con una commedia in due atti che ha visto mettere sul palco un tema quanto mai sentito,la politica intesa come elezioni in un piccolo centro,nasceranno una serie di inconvenienti che coinvolgeranno tutti  gli esponenti del candidato a sindaco,ma anche il parroco e altri attori,le promesse elettorali,le bugie e le mezze verità proprie della politica vengono fuori sapientemente raccontate,il tutto per uno spettacolo che riesce a coinvolgere i presenti,anche grazie alla sapiente la regia di Antonietta Procopio che ha colto l’occasione per ringraziare il presidente del piccolo teatro d’arte,Edoardo Servello e il numeroso pubblico che ha assistito alla due giorni. La Compagnia teatrale davolese è composta da 10 membri, 9 attori (Mariarita Arena, Maria Mirarchi Luca Pittelli, Salvatore Pittelli, Francesco Procopio, Mariantonia Procopio, Salvatore Procopio, Rosalba Ranieri, Adriana Zangari)  che si destreggiano sul palcoscenico per interpretare i personaggi di commedie brillanti dietro la regia di Antonietta Procopio. La compagnia nasce come gruppo spontaneo di attori non professionisti circa 11 anni fa, quando si impegna a portare in scena un’opera di Leonida Repaci, “Puru i pulici hannu a tussi”, l’anno seguente, dopo il successo riscosso,  presenta la commedia brillante “ Si capitassi a tia” dello scrittore siciliano Nino di Maria. Da allora ha  portato in scena  una commedia ogni anno, fino a quando la scoperta delle opere del Maestro Rocco Chinnici e l’incontro con il Maestro fa nascere un sodalizio inatteso fino al 2011, anno in cui la Compagnia ha  presentato la commedia brillante “Amara a cu capita”, poi  , l’anno seguente, “Marito impotente..comare fetente” .  L’ultimo lavoro, “Il partito dei mangia mangia” , presentato a Davoli borgo il 17 Agosto 2013, ha riscosso molto successo,  e, se richiesto, a tutt’oggi la compagnia è lieta di riproporlo. La specialità della compagnia è il genere di commedia brillante, quello che il nutrito stuolo di spettatori attendono ogni estate nella piazza di Davoli borgo, appuntamento fisso e attesissimo visto il numero elevato di presenze.

[box type=”info”] articolo di gianni Romano[/box]

trascorsi sei anni dall’omicidio di Vincenzo Bonifacio,ancora nessun indennizzo alla famiglia

Con oggi,sono trascorsi sei lunghi anni dal brutale omicidio della guardia giurata Vincenzo Bonifacio il cui corpo venne poi rinvenuto bruciato insieme alla sua autovettura di servizio,ma ad oggi nonostante siano passati sei anni,alla famiglia Bonifacio,la vedova e i tre figli maschi non viene riconosciuto nessun indennizzo e nessuna pensione,eppure Bonifacio era stato prelevato a forza e poi ucciso durante il solito lavoro di vigilante,uscito la mattina era andato come di consueto a ritirare gli incassi dei supermercati per conferirli al caveau dell’istituto di vigilanza,tutti i giorni,ma non quello,Vincenzo Bonifacio non fece più ritorno,da allora un continuo braccio di ferro tra la famiglia Bonifacio e il tribunale di Catanzaro,mentre sia L’INPS che L’INAIL non vogliono riconoscere nulla neanche una dignitosa pensione ala famiglia, i tre ragazzi sono costretti per mantenersi a lavorare in un autolavaggio,mentre la vedova rimane a casa tra mille problemi,nonostante l’azione legale sia cominciata da tempo,ancora nessun ente previdenziale riconosce un euro ad un caduto nel suo lavoro,anche se L’INAIL ritiene che Bonifacio sia stato ucciso prima dell’orario di servizio,poco conta sull’orario,contano i dati di fatto,una persona è stata uccisa nell’espletamento del suo lavoro e come tale la famiglia ha il sacrosanto diritto ad essere indennizzata. Ancora aperte le indagini per l’efferato omicidio di Vincenzo Bonifacio, guardia giurata, scomparso nel corso del suo servizio ,il 15 febbraio 2008, il cui corpo senza vita venne ritrovato in località “Gionti” o “Tre comuni” nel territorio di Cardinale, il 24 febbraio dello stesso anno. Un ritrovamento agghiacciante: la sua auto di servizio – una Fiat Punto – era stata data alle fiamme e all’interno del cofano vennero ritrovati pochi resti carbonizzati. I successivi esami eseguiti dal medico legale dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Giulio Di Mizio, oltre agli accertamenti dell’ Ateneo “Umberto I°” di Napoli effettuati con la comparazione del dna dei familiari, confermarono che i poveri resti ritrovati erano quelli di Vincenzo Bonifacio. Ma da allora più niente: le indagini in corso di competenza del sostituto procuratore in forza alla Direzione distrettuale antimafia, Vincenzo Capomolla, non si sono ancora concluse. E proprio per tale ragione i familiari di Bonifacio non potranno percepire nessun indennizzo. L’Inail, l’Istituto nazionale infortuni sul lavoro, senza la chiusura indagini non potrà erogare nessuna pensione ai familiari. Anche il legale della famiglia Bonifacio, sta cercando di trovare il bandolo della matassa che dia contezza dei fatti e un giusto indennizzo ai familiari. La moglie Francesca, i figli Francesco, Benito e Giuseppe vivono con l’unica entrata certa: una piccola pensione sociale  di appena 400 euro, utili solo a pagare l’affitto di casa. Una casa che la famiglia Bonifacio è stata costretta a prendere in fitto, perché la casa di edilizia popolare data loro dall’allora sindaco di Soverato Raffaele Mancini, era assolutamente inidonea per abitarci. L’appartamento infatti risultava senza sanitari, senza infissi e in uno stato totale di degrado da non poterci vivere, a tal punto che la casa in via Caduti a Soverato superiore, è stata a malincuore restituita all’Amministrazione comunale. Era stato allora che gli amministratori, avevano promesso di interessarsi per un’altra abitazione, ma per ora senza nessun esito. Anche la richiesta di lavoro almeno per un solo familiare è stata per il momento disattesa. «Ma spiega il fratello di Vincenzo Bonifacio, Giuseppe – come può vivere una famiglia composta da quattro persone con solo quattrocento euro al mese, se poi, alla fine, questa somma viene interamente assorbita dal pagamento dell’affitto dell’appartamento?». Ma i problemi si sommano, i tre figli di Bonifacio, Giuseppe, Benito e Francesco lavorano in un autolavaggio. Per tutto questo, la famiglia di Vincenzo Bonifacio vorrebbe incontrare il sostituto procuratore Vincenzo Capomolla, e spiegare tutti questi disagi. Per spiegare che senza una chiusura indagini che dura ormai da più di sei anni, l’ente previdenziale non potrà chiudere questa complicata vicenda, ed erogare il giusto vitalizio di un lavoratore che è morto in servizio, perché quando è stato prelevato e portato nel bosco di Cardinale, dove successivamente fu ucciso e il suo corpo dato alle fiamme, Vincenzo Bonifacio era in servizio. Dunque, una vittima sul lavoro, ma ancora non per l’Istituto previdenziale. E intanto la famiglia di Vincenzo Bonifacio vive in modo precario.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

il gruppo UDC,incontra il sindaco Franco Froio

Proficuo,l’incontro che il coordinamento cittadino dell’UDC ha avuto con il primo cittadino Franco Froio,invitato a questo confronto il sindaco non si è tirato certo indietro,decidendo di ascoltare le istanze portate avanti dall’UDC,”Il gruppo UDC di Montepaone, sentendo  il dovere di essere il portavoce di alcune  istanze dei  cittadini del nostro paese, ha chiesto ed ottenuto un incontro con il Sindaco Froio, queste le parole del coordinamento, per chiedere alcune risposte importanti,  su tematiche di grande rilevanza per l’intera comunità montepaonese.”Tra le molte tematiche a cuore,  oggetto degli  interrogativi, ci si è concentrati sulla questione ponte “Caccavari”, continua l’UDC,chiuso per i lavori da apportare,  a seguito dei danneggiamenti cagionati dall’ondata di maltempo risalente al Novembre 2013, e la cui chiusura ha provocato taluni disagi alla circolazione e anche naturalmente alle attività commerciali,  non facilmente raggiungibili dalla clientela.” E’ stato inoltre, continua l’UDC,affrontato il tema della  precarietà delle condizioni di alcune reti viarie, quello della vigilanza sul territorio,  per una proficua battaglia per la legalità, della bonifica e messa in sicurezza di zone del territorio, della raccolta dei rifiuti,della scarsa illuminazione in parti del paese ed ancora, della realizzazione di taluni progetti,  per la crescita d’immagine e per la attiva partecipazione sociale dei cittadini. “L’UDC, forza politica alternativa e d’opposizione all’amministrazione “Sole che sorge”, ritiene sia  cruciale  ottenere chiarezza sulle questioni del nostro paese, e spingere per un più deciso  interventismo; il partito e la gente di Montepaone, continua l’UDC,non pretende che venga tracciata una programmazione pluriennale  di sviluppo del paese,anche perché le prossime elezioni amministrative non sono poi così lontane per permetterlo, e forse perché in oltre dodici anni qualcosa in tal senso, si è certamente inceppato, ma unicamente, di prestare attenzione alle priorità dei concittadini e garantire l’efficace risoluzione di situazioni di criticità, che giornalmente si vengono a creare.”e risposte che il Sindaco ci ha fornito, continua l’UDC, sono state in parte rassicuranti ed hanno palesato la volontà di operare con maggiore celerità sulle vicende prima enunciate, ma il pensiero dell’UDC, resta quello di credere che, il bene dei cittadini non debba attendere tanto altro tempo ancora.”Ora ,conclude il coordinamento cittadino dell’UDC,la parola passa ai fatti, che poi   alla fine, sono quelli che   contano realmente.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

al piccolo teatro d’arte,lo spettacolo delle marionette

Un evento atteso dai bambini per lo spettacolo del  teatro delle marionette che si è tenuto presso il piccolo teatro d’arte di Montepaone lido,uno spettacolo che ha divertito grandi e piccini,e che riproposto la favola di Collodi”Pinocchio”,i burattini con la sapiente voce narrante ha entusiasmato i piccoli presenti che hanno sottolineato il loro gradimento con continui applausi. Geppetto,Pinocchio,il gatto e la volpe,Mangiafuoco,la balena e la fata turchina il grillo parlante per una favola quanto mai attuale ,questo rientra nelle manifestazioni che il piccolo teatro d’arte del presidente Edoardo Servello ha messo in cartellone,proprio per abbracciare tutte le fasce di età. Il teatro italiano  delle marionette,nasce a Milano nel 1930 dalla famiglia Pellegrini e tramandato di generazione in generazione  grazie alla passione e all’amore nutriti verso i burattini e marionette. IL teatro, fin dalle prime esibizioni, riscuoteva notevoli consensi, sia dai grandi che dai più piccini, fino a portare ad esibirsi in numerose manifestazioni. Il teatro e l’esiguo numero di persone addette al movimento dei personaggi hanno permesso di intermediare fra il burattino, comandato da sole tre dita, e la marionetta, comandata da aste e fili, creando un nuovo personaggio comandato da fili e dita. Grazie a questa invenzione, i grandi potranno fare un salto indietro nel tempo, tuffandosi insieme ai bambini nel mondo incantato delle fiabe . Alla fine della rappresentazione un ospite a sorpresa Peppa Pig che ha fatto letteralmente impazzire i tanti presenti.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

presentazione libro "Naufragio alla vita"

Si è tenuto giovedì 13 febbraio alle 18.30, presso la sala consiliare del Comune  in piazza   San Francesco di Paola a Montepaone lido,la presentazione del  libro di poesie “Naufragio alla vita” edito da  Rubbettino  a cura della scrittrice Daniela Rabia. Ha introdotto il testo il vicesindaco avv. Giuseppe Macrì, con la moderazione del giornalista Nunzio Lacquaniti. L’attore Sandro De Luca ha letto alcuni componimenti dell’autrice. L’incontro volto alla divulgazione del messaggio poetico “Oggi più che mai -afferma Daniela Rabia-la nostra terra ha bisogno di riscoprire la bellezza e l’armonia e la poesia può essere strumento efficace a tal fine. La poesia può e deve avere una funzione sociale oltre che etica e terapeutica-continua la poetessa. Naufragio alla vita raccoglie le ispirazioni, gli spunti emozionali e le sfumature della vita di un’anima.”La vita non è cercare, la vita non è conquistare con rabbia volgare le cose, la gente;la vita è per me trasvolare, soffiare nel pulviscolo inafferrabile di sogni, illusioni, paure, tormenti e di ciò che è e che non è desiderabile”; in questi versi di un brano della silloge si esemplifica la weltanshaung del poeta. E in essa si intravedono i toni ora di un pessimismo cupo “e all’albeggiare di un nuovo giorno soffrire, soffrire nel perire del divenire, un divenire che diviene certezza della sua scontatezza indelebile e impalpabile ancòr pure a questa leggerissima e molleggevole brezza”, ora di una rassegnata consolazione nell’abbandono ai ricordi “ Mi resta la visione di un’immagine fissa, lucente, irriflessa nella memoria che scorre”, ora di una definitiva presa d’atto della condizione esistenziale dell’uomo e della sua finitudine “Ma un’eco sottile rimanda sospiri di tenui respiri l’immenso gli viene negato la terra a sé il tiene saldamente legato” ed infine un approdo a una religiosa risposta al senso delle cose “E’ una Croce che devo portare ed è questo che non osi cercare…”Al termine dell’incontro la scrittrice Ippolita Luzzo ha letto una propria recensione dell’opera.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

AVIS Montepaone – Montauro 303 associati in un anno da record

L’ AVIS di Montepaone -Montauro chiude il 2013 con un bilancio notevole e mai raggiunto sin ora, con 303 associati suddivisi in 206 uomini e 97 donne dei quali 4 soci collaboratori, 13 cancellati e 9 new entry. Sono state realizzate al 31 dicembre 2013 n°9 donazioni in   Montepaone Lido e n° 4 in Montauro. Le donazioni hanno raggiunto le 547 unità di sangue intero a fronte delle 538 del 2012, Si evidenzia la crescita nel periodo 2009 al 2013, sono state raccolte n°2294 unità di sangue intero. Tutte le altre statistiche verranno esposte durante l’assemblea annuale in programma il 15 febbraio ore 16 presso la sala convegni della delegazione municipale di Montepaone Lido. Il risultato è frutto dall’impegno, della passione e della dedizione di ogni membro del direttivo, dei collaboratori, dei giovani AVIS ma soprattutto di ogni socio donatore. In 13 anni l’AVIS di Montepaone   è cresciuta e si è distinta per le molteplici attività svolte. Si è occupata della promozione e della sensibilizzazione al dono del sangue, sostenendo così chiunque ne avesse bisogno in modo anonimo, volontario e gratuito; ha garantito alla comunità l’autosufficienza di sangue e dei suoi componenti,  plasma e piastrine; ha permesso un controllo periodico e costante dello stato di salute dei donatori; ha  organizzato convegni e campagne volte ad informare la cittadinanza su ogni forma di donazione; ha intrapreso un percorso di collaborazione con le associazioni di volontariato e sportive del nostro comprensorio e in ultimo anche la promozione del territorio. Il presidente Salvatore Iannelli afferma “L’Avis è una associazione sempre giovane, al servizio indiscusso della collettività che opera con passione sconvolgente, che intrattiene forti legami con le istituzioni ad ogni livello. Il bilancio dell’Avis non può essere espresso in numeri ma in donazioni e generosità. Ogni donatore è un patrimonio della nostra comunità, è un custode anonimo del prossimo che vede la donazione del sangue come una responsabilità, una vocazione. I donatori di sangue corrono in solitario alle chiamate di emergenza donando speranza a tante persone senza mai vederle in viso. Un sentito grazie va a tutto il direttivo, al direttore sanitario dr. Ritrovato, infermieri professionali  ai sostenitori, ai collaboratori e a tutti i donatori che contribuiscono a rendere grande la nostra associazione.”

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

completamente distrutto lo stabilimento balneare “Percival Beach”

Un imprenditore in ginocchio, Roberto Sestito consigliere del comune di Montepaone. Ha subito una grave perdita economica a causa della grande mareggiata forza dieci ,che si è abbattuta sulle coste del soveratese, e che ha colpito il litorale di Montepaone lido con onde alte anche dieci metri. Il suo  stabilimento  balneare “Percival Beach” situato in località Casinello, una zona residenziale della costa, è stato letteralmente strappato via dalla forza del mare. Uno stabilimento già in passato oggetto di distruzioni, una prima volta sempre il mare, ricostruito e dato alle fiamme per ben due volte da atti intimidatori, ricostruito per la quarta volta, con caparbietà da questo giovane imprenditore,ora ancora una volta il mare fa la voce grossa e lo colpisce nuovamente. L’imprenditore  che da servizi nel settore turistico -balneare, è titolare di un altro stabilimento balneare il “Mediterraneo” situato sul lungomare di località Calalunga nel comune di Montauro ed anche qui ha subito ingenti danni. Ma la  preoccupazione maggiore per  Sestito è che nella mareggiata ha perso tutto quello che era presente al Percival Beach, cucine, forni, attrezzature da cucina e da sala, griglie e frigoriferi, la macchina del caffè, utensili e mobili, tavoli e sedie, ombrelloni e sdraio, pattino e barche. Tutto distrutto e portato via dalla forza del mare, niente si è salvato dalla furia distruttrice del mare. Ora si spera che dopo la conta dei danni il comune di Montepaone ma anche gli enti preposti diano una mano a chi, come Roberto Sestito investe risorse economiche e professionalità per migliorare l’offerta turistica calabrese.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

un traliccio per l’alta tensione in pieno centro abitato

La sua figura minacciosa guarda tutti dall’alto,e come una spada di Damocle pende sulla testa di molti residenti tra via Marco Claudio Marcello e via Gioberti,in pieno centro abitato a Montepaone lido,un traliccio dell’alta tensione con 150 mila volts e un rumore continuo che invita i passanti e i residenti a guardare in su,”sembra di abitare vicino ad una grande friggitrice”dice un residente,un rumore che il silenzio della notte amplifica,qualcuno si chiede se non ci possano essere danni causate dalla vicinanza del traliccio Enel con i cavi che giganteggiano anche accanto alle case abitate,un disagio continuo e si chiede da più parti se chi di dovere esegua delle valutazioni sul caso. Nell’ambito dei rischi ambientali per la salute, l’esposizione a campi elettromagnetici è sicuramente tra i temi più discussi e controversi. La variabilità delle posizioni tecniche che vengono assunte sull’argomento, il moltiplicarsi nel territorio delle fonti generanti campi, la natura stessa dell’inquinante(non visibile, non palpabile…) generano nella popolazione gli atteggiamenti più disparati, che vanno dalla superficialità noncurante in nome dello “sviluppo  sempre e comunque” al terrore ideologico della “opzione zero sempre e comunque”.Sicuramente, è un tema dove si registra una evidente, forte divaricazione tra la percezione della gravità del rischio da parte della popolazione  e la stima dello stesso da parte del mondo scientifico, pur con le differenziazioni anche significative in esso esistenti. Proprio partendo da queste considerazioni (il carattere non conclusivo degli studi sugli effetti sulla salute e la forte preoccupazione nell’opinione  pubblica),sarebbe forse il caso che Arpacal e ASP facciano il loro controllo per tranquillizzare una volta per  tutte la popolazione residente.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Maltempo, si fa la conta dei danni

Un mare in burrasca  e onde alte anche fino a dieci metri ha causato ingenti danni alle strutture balneari di Montepaone e di  Montauro. A Montepaone lido danneggiato seriamente lo stabilimento balneare dei fratelli Lucia, il “Marina Blu”, gravemente danneggiati la sala ristorante, la zona priveè con la pista da discoteca, la zona bar con il mare che ha divelto le serrande e, con le onde che sono arrivate direttamente sulle attrezzature presenti, completamente distrutte invece tutte le attrezzature all’esterno. Gravi i danni causati allo stabilimento balneare “Percival Beach”di località Casinello e di proprietà del consigliere comunale Roberto Sestito. La forza del mare ha distrutto parte della struttura in legno inghiottendo le attrezzature, gli arredi. La potente mareggiata che non si vedeva sullo jonio da molti anni, ha causato danni anche al “Costa Padoga”di località Casinello. Tutto il legname degli stabilimenti distrutti è stato trasportato dalle acque del mare sulla battigia facendo confluirne molto  nel fosso Casinello e nei pressi delle adiacenti abitazioni. E’ stato necessario l’utilizzo di una grossa ruspa per liberare gli accessi di queste abitazioni e per mettere tutta l’area in sicurezza, sul posto il sindaco di Montepaone Franco Froio, l’assessore Felice Siciliano, il responsabile dell’ufficio tecnico Franco Ficchì e il corpo della polizia municipale. Non cambia la situazione a Montauro nella zona marina di località Calalunga, già dalla sera precedente il comune con il vigile urbano Franco Pisano aveva interdetto l’accesso veicolare e pedonale al sottopasso ferroviario e all’alveo del fiume Franco. Notevoli danni  allo stabilimento balneare “Mediterraneo”, distrutta la pedana, gli accessi al mare, le scale, l’attrezzatura presente e le recinzioni, danni anche al lungomare con qualche palma che è stata strappata dalla forza dell’onde e danneggiata, mentre lo stabilimento balneare “Aquamarina”è stato letteralmente strappato dal mare in burrasca e spazzato via dalla furia delle onde,sul posto è rimasta solo l’insegna e una cabina in legno, tutto il resto è andato perduto in fondo al mare. Sul posto presenti , il sindaco di Montauro Pantaleone Procopio, l’assessore Maurizio Sestito, l’ufficio tecnico con Pantaleone Narciso e Pietropaolo Cristofaro, mentre a Caminia di Stalettì, solo molta apprensione per le ville e le case situate vicino alla spiaggia con il mare che  è arrivato a ridosso delle abitazione e creato danni ai parcheggi presenti.

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[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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