salvata giovane turista
Montepaone (Cz). Una giovane turista è stata soccorsa per una grave forma di ipotermia ,la giovane era appena giunta presso il residence di Montepaone lido, luogo scelto per passare le vacanze insieme alla sua famiglia giunta dopo un viaggio di otto ore da Sulmona,solo il tempo di disfare le valigie e recarsi presso lo stabilimento balneare “Pegaso”,un tuffo nelle fredde acque del mar jonio,una estate ancora al rallentatore,ma dopo venti minuti la giovane usciva dall’acqua,ma l’incedere incerto aveva allertato il bagnino presente,Claudio Pisano addetto al salvataggio dello stabilimento,mentre la giovane era giunta sotto l’ombrellone,la giovane cominciava ad accusare i primi sintomi di una grave ipotermia,ma fortunatamente era presente nello stesso stabilimento balneare l’infermiere professionale Davide Mirabelli impiegato presso il reparto ematologia dell’ospedale Ciaccio di Catanzaro,Mirabelli notava subiti i segni chiari dell’ipotermia,piedi freddi,macchie scure alle caviglie,vista annebbiata,e la pressione bassissima. Alla giovane venivano portate subito alcune coperte per farla riscaldare,ma la pressione restava sempre bassa a questo punto era necessario fare intervenire il 118 della postazione di pronta emergenza territoriale di Montepaone,alla giovane veniva data subito una coperta termica e condotta presso l’ambulanza per le prime cure del caso e stabilizzata e monitorata come da protocollo,successivamente veniva condotta presso il reparto di pronto soccorso dell’ospedale cittadino di Soverato,ma non era necessario il ricovero,solo il caso ha voluto che la giovane accusasse i primi sintomi all’uscita dall’acqua,in questo caso sarebbe stato molto più serio il soccorso. L’ipotermia è una condizione dove la temperatura di un organismo vivente endotermico, scende sotto un certo valore, differente per ogni singola specie, al di sotto di quello abituale adatto per svolgere vita attiva, portando ad uno stato di quiescenza. Il meccanismo può essere fisiologico, ad esempio per quei mammiferi che presentano una fase di letargo invernale, come ad esempio le marmotte, patologico, mettendo quindi in crisi i propri meccanismi di termoregolazione per altri organismi come ad esempio i primati che non presentano naturalmente periodi di quiescenza, od infine indotto, in quei casi dove l’ipotermia viene utilizzata a scopo clinico per ridurre le normali reazioni biochimiche rallentando il metabolismo generale e permettendo tempi di intervento più dilatati in diverse pratiche mediche. Clinicamente, nell’uomo, è la condizione in cui la temperatura corporea di un individuo scende al di sotto di 35 °C, e può incorrere quindi in assideramento.
[box type=”info”] Gianni Romano[/box]