MONTEPAONE – la passione di Cristo

Tra fede e tradizioni,la settimana santa è sempre al centro di riuscite manifestazioni che ripercorrono nel tempo la vita e le opere di Cristo,e Montepaone centro storico con le sue piazze,le sue vie e gli antichi,”Chiani”” la sede della riuscita e partecipata rievocazione della passione di Cristo,con oltre sessanta figuranti che hanno reso ancora più bello questo intenso momento. Rappresentare la Passione di Cristo non ha solo un intento didascalico, ma incarna soprattutto il desiderio di immedesimarsi, meditare e vivere l’evento in preparazione alla Pasqua di Nostro Signore Gesù Cristo. È questo il senso che pervade la Sacra Rappresentazione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, realizzata dalla Parrocchia Maria SS. Immacolata di Montepaone Centro, che  si è svolta  29 marzo per le vie del centro storico. Giunta alla 2°edizione sotto la sapiente regia di Franco Voci ormai regista affermato conosciuto in tutto il comprensorio. la Sacra Rappresentazione ripercorre i momenti fondamentali della Passione di Cristo, in particolare l’ingresso in Gerusalemme, l’ultima cena, la preghiera nell’orto del Getsemani, l’arresto, il processo e la crocifissione. Fede, devozione, si fondono  in occasione della suggestiva ed austera Processione della passione una tradizione che affonda le radici nel passato, un dramma religioso che la cittadinanza vive con grande partecipazione ed intensità emotiva. La manifestazione ha visto impegnati,  oltre 60 partecipanti in costume, che  attraverso i quadri viventi, la crudezza dell’evento anno ripercorso in successione  i momenti più drammatici della Passione. In prossimità delle mura cittadine viene curato l’allestimento dei quadri viventi: dall’episodio della preghiera nell’orto degli ulivi; dalla scena con Pilato a quella della disperazione di Giuda; dalle  cadute sotto la croce all’incontro con la Veronica all’incontro commovente con Maria e le pie donne fino a toccare l’apice dalla crocifissione alla tragica e commovente deposizione. Grande e suggestiva è stata l’interpretazione di Giuseppe Voci nella parte di Cristo ed Elia Teti nella parte di Maria che hanno tenuto tutti i presenti col fiato sospeso toccando l’apice con la deposizione nella quale Maria con la sua bellissima voce ha fatto commuovere tutti, fino a strappare le lacrime  tra il numerosissimo pubblico  presente talmente è stata la sua performance. Franco Voci ha tenuto ringraziare in modo particolare il staff. Sandro Betrò (musiche) – Procopio Immacolata(voce) – Antonio Iemmello – Felice Ursino – Pino Procopio – Massimiliano Cappuccino – Domenico Presterà – Senza il loro preziosissimo aiuto manifestazioni di questo genere non si potrebbero mettere insieme parole del regista e ha voluto idealmente abbracciare e ringraziare tutti i partecipanti che con passione e dedizione hanno contribuito alla riuscita della passione di Cristo.

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Montepaone – trovata morta una tartaruga Caretta Caretta di oltre 70 centimetri

Un esemplare di Caretta Caretta di oltre settanta centimetri,è stata trovata morta spiaggiata davanti allo stabilimento balneare del “Brondi’s  Beach”di Montepaone lido ,a ridosso del lungomare di via marina da alcune persone che hanno allertato la guardia costiera di Soverato.Subito intervenuti i militari provvedevano per fare intervenire il veterinario Stefania Giglio,biologa marina esperta in ecologia ambientale a supporto delle ASP regionali in medicina veterinaria, che constatava che l’esemplare morto era di una femmina adulta ma al momento ignote sono rimaste le cause della sua morte,informato anche il comune di Montepaone  che ha provveduto alla rimozione della grossa tartaruga. Sono animali perfettamente adattati alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo ricoperto da un robusto guscio ed alla presenza di “zampe” trasformate in pinne. Alla nascita è lunga circa 5 cm. La lunghezza di un esemplare adulto è di 80 – 140 cm, con massa variabile tra i 100 ed i 160 kg.La testa è grande, con il rostro molto incurvato. Gli arti sono molto sviluppati, specie gli anteriori, e muniti di due unghie negli individui giovani che si riducono ad una negli adulti. Ha un carapace di colore rosso marrone, striato di scuro nei giovani esemplari, e un piastrone giallastro, a forma di cuore, spesso con larghe macchie arancioni, dotato di due placche prefrontali ed un becco corneo molto robusto. Lo scudo dorsale del carapace è dotato di cinque coppie di scuti costali; lo scudo frontale singolo porta cinque placche. Ponte laterale fra carapace e piastrone con tre (di rado 4-7) scuti inframarginali a contatto sia con gli scuti marginali che con quelli del piastrone. Gli esemplari giovani spesso mostrano una carena dorsale dentellata che conferisce un aspetto di “dorso a sega”.I maschi si distinguono dalle femmine per la lunga coda che si sviluppa con il raggiungimento della maturità sessuale, che avviene intorno ai 13 anni. Anche le unghie degli arti anteriori nel maschio sono più sviluppate che nella femmina.

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Montepaone – differenziata ed incivili

Ancora una volta bisogna fare i conti con persone incivili che,invece di differenziare abbandonano sul territorio sacchetti con dentro di tutto,alla faccia del progetto che vede uniti il comune di Montepaone e quello di Gasperina sulla raccolta porta a porta per la differenziata,un progetto che per la durata di anni cinque costa la bella cifra di sei milioni di euro,via i cassonetti ,al loro posto solerti operai che di buon mattino raccolgono quello che dice il capitolato di appalto,giorni per l’umido,per  i solidi e quello per gli ingombrati,ma evidentemente questo sistema civile di smaltire la  RSU non  trova applicazione,ma  a qualcuno non piace,disseminando in modo incontrollato sacchetti sul territorio,nonostante nei punti cosiddetti critici il comune di Montepaone abbia posizionato appositi cartelli con il divieto di discarica,ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Il comune di Montepaone e quello di Gasperina sono passati  dalle parole ai fatti,il corpo della polizia municipale munita di guanti,sta aprendo questi sacchetti e una volta individuato senza errore il proprietario,grazie a scontrini e corrispondenza si passa alle multe,salate e sacrosante,il territorio e il paese non si può tenere pulito senza l’aiuto concreto del cittadino,ma per pochi incivili,”pagano”in termine di igiene pubblica tutta la popolazione,ma fino a quando?

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Montepaone – convegno su contaminazioni ed ecomafie,presente il sen. Bartolomeo Pepe,componente commissione parlamentare ecomafie.

Un convegno dall’alto spessore scientifico che ha registrato l’assenza della politica locale,e pensare che si voterà per il rinnovo delle amministrative tra qualche settimana. In una sala attenta e gremita si è tenuto il convegno sulle contaminazioni ed ecomafie,presenti il senatore Bartolomeo Pepe,Salvatore Tredici,Alfredo Cosco,Edoardo Servello e  Aglae Scicolone. Una tematica quanto mai attuale raccontata dai presenti con una dinamica più complessa,dritta al cuore del problema,le parole calate nei punti chiave,le contaminazioni hanno tante teste,subito in tema il sen.Pepep,attento ed interessato al fenomeno delle ecomafie e membro della commissione parlamentare delle ecomafie,ha partecipato al convegno via streaming l’oncologo Vincenzo Petrosino,sono stati trasmessi viedo e dati impressionanti sulla grave problematica sanitaria. La sala della delegazione municipale la sede scelta da questo incontro “Contaminazioni Strategie di Resistenza ”  .  Scopo del convegno e’ stato quello di trattare un tema cosi drammatico e controverso come quello delle contaminazioni ambientali con un approccio che fosse al di la delle mistificazioni e della retorica astratta . Per questo motivo – dicono gli organizzatori- si e’ voluto invitare persone fuori dagli schemi , che fossero capaci di discorsi anche scomodi.  I relatori sono stati : Bartolomeo Pepe , Senatore mebro della Commissione Parlamentare sulle Ecomafie ; Vincenzo Petrosino ,Oncologo, collaboratore del Senatore Pepe , direttore del progetto Un ‘analisi per la vita , volto ad aiutare le persone soggette a grande rischio patologico, in particolare i territori come la terra dei fuochi in Campania e la Basilicata ; Salvatore Tredici Pescatore Professionista attivo da anni nella lotta contro l’inquinamento marino ; Edoardo Servello , Architetto e appassionato del Territorio . I momenti principali dell’incontro sono stati la relazione dell’ Oncologo Petrosino, intervallata dalle dichiarazioni del Senatore Pepe, nella quale sono emersi dati molto inquietanti sul livello della contaminazione da metalli pesanti delle persone di territori gravemente compromessi dal punto di vista ambientale come quello di Gela ; e l’intervento di Salvatore Tredici incentrato principalmente sulla necessità di superare tutti gli steccati affinchè  ci si unisca in un battaglia comune per salvare l’ambiente marino a tutela anche di chi lavora con esso e di tutte le persone . Edoardo Servello ha illustrato con alcune foto la situazione del degrado ambientale della zona di Montepaone . Grande coinvolgimento emotivo del pubblico presente che ha voluto intervenire esprimendo indignazione per queste problematiche e volontà di azione per cambiare le cose. Vista l’ampiezza e la gravità del tema il convegno ha potuto trattare solo alcuni degli aspetti in gioco, ma e’ comunque servito per trasmettere informazioni utili e poco conosciute e gettare le basi per future iniziative,”tutto questo dice Servello,fa pensare come la mano dell’uomo distrugge e quindi porta ogni persona che vive in quel ambiente a non vivere gli anni della sua esistenza con serenità. Il paesaggio urbano continuava Servello è un bene primario per le aspettative della comunità desiderosa di vivere ed operare  non più in semplici spazi,bensì in luoghi di eccellenza,propongo,concludeva Servello di creare la carta del decoro urbano istituendo un apposito ufficio.”

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CONTAMINAZIONI E STRATEGIE DI RESISTENZA – incontro pubblico a Montepaone Lido

Abbiamo voluto organizzare sul tema delle contaminazioni ambientali, un incontro che sfugga alla retorica astratta , ma dove si possano sentire parole vere, dette da persone che sono abituate a non guardare in faccia a nessuno.  L’incontro si svolgerà sabato 28 marzo nella sala consigliare della Delegazione comunale di Montepaone Lido, e oltre a discutere della devastante contaminazione ambientale che subiscono i territori, sii cercherà anche di fare emergere le strategie di resistenza e di decontaminazione che possono essere in atto.

convegno

Montepaone – il farmaco e non solo,viaggia in bicicletta

Fa le sue prime pedalate DNexpress, un servizio di consegna a domicilio assolutamente a due ruote. È partito da circa tre settimane, ma ha già i suoi primi clienti: medici, qualche studio di avvocati e soprattutto   privati che ne vengono a conoscenza. A idearla Daniele Nisticò, consulente assicurativo che da poco ha scoperto la passione per la bicicletta. Da qui l’idea : realizzare un servizio pony express ma con la bicicletta. «Nasce da esperienze personali. Non abbiamo le stesse problematiche delle grandi città, legati al caos o le distanze, ma è anche vero che l’età media di chi vive nei nostri territori si sta alzando e con loro quelle che possono essere le difficoltà legate al muoversi  come ad es. per andar dal proprio medico per una ricetta e il conseguente acquisto dei farmaci, ritirare una referto, dover fare lunghe file per prenotare qualcosa o pagare una bolletta; inoltre si offre la possibilità ad aziende e professionisti di potersi avvalere di un servizio di recapito economico, ecologico, affidabile e preciso; e la bicicletta è l’unico strumento in grado di  unire questi quattro aspetti. La speranza è quella di vedere in futuro i nostri territori più a misura d’uomo, con la previsione di spazi ciclabili che caratterizzano e fanno la fortuna delle più civili e avanzate città europee si pensi a Stoccolma o Amsterdam per citarne alcune». Al momento opera da solo ma in futuro spera di potersi avvalere della collaborazione di altre persone. “E’ una necessità al momento, più che una volontà, legata a quello che è il nostro sistema fiscale”. A questo si aggiunge una iniziativa interessante “ Vedo chiudere negozi e quelli aperti, salvo poche eccezioni, non hanno un gran via vai di clientela; la gente preferisce i centri commerciali o acquistare online . Per questo motivo a quanti si rivolgono a noi, rilasciamo una Card, che consente loro  di acquistare i prodotti e servizi  dalle aziende, professionisti e enti, convenzionate con DNexpress e di ottenere uno sconto sugli stessi. Convenzionarsi è assolutamente gratuito, salvo un piccolissimo contributo per quanti volessero apparire sul sito www.dnexpress.it e sui social network con il proprio logo. Nel nostro piccolo, l’idea è creare una rete e stimolare quanto più possibile un commercio “locale””.  I servizi DNexpress sono: Pony Express, Consegna Farmaci a Domicilio e Raccomandata Urgente “ Il servizio di Consegna Farmaci a Domicilio è molto più ampio è il listino prezzi e le condizioni di trasporto. Regolamento compreso. «C’è chi ride quando vede un’iniziativa del genere perché talvolta la bicicletta non viene presa sul serio. Viene considerata un mezzo ecologico, da passeggio ma qui da noi si fa ancora fatica a vederla anche come efficiente. Eppure io sono sicuro di non arrivare dietro né un furgone né una moto». Muniti di zaini e portapacchi con borse da cicloturismo Daniele e i suoi collaboratori sono in pista dalle 9 alle 18 dal lunedì al venerdì. Il sabato solo su prenotazione.”

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Elezioni amministrative, a Montepaone quante liste?

A Montepaone in vista delle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del consiglio comunale sono già tre i candidati alla carica di Sindaco della cittadina jonica. In ordine di presentazione abbiamo, Francesco Viscomi  ingegnere e funzionario della regione Calabria, Mario Migliarese funzionario INPS, capogruppo di opposizione e Giuseppe Macrì avvocato,  che dell’ultima amministrazione era il vice sindaco. Questi ultimi  due candidati gravitano nell’area PD. Molto trafficato, nonostante le basse temperature del periodo invernale, ”il famoso miglio verde,”il tratto di strada che intercorre tra i due bar che si affacciano  su via nazionale, gruppi e gruppetti parlano, instaurano alleanze e possibili candidati e candidabili, ma bisogna fare un pò di cronistoria. Al momento Montepaone è retto da due commissari stante le dimissioni del sindaco e di alcuni consiglieri di maggioranza, che dopo vari  rimpasti di giunta effettuati in soli pochi mesi, ed in seguito alla fuoriuscita dal gruppo stesso di maggioranza dei consiglieri Rino Pirrò e Roberto Sestito  che avevano creato in seno al consiglio il gruppo autonomo dell’arcobaleno, mentre l’ex assessore Felice Siciliano era confluito nel gruppo PD in consiglio che era invece all’opposizione. Un intreccio  e uno scenario  politico – amministrativo che avrebbe fatto felice uno scrittore di gialli, sino allo scioglimento naturale del consiglio comunale. Ma quali si chiedono in molti, gli schieramenti della società civile? I partiti faranno la loro parte o si limiteranno a dare  dall’alto indirizzi e strategie politiche?Si arriverà si chiedono in molti a ridosso della scadenza della presentazione delle liste elettorali con tre liste, ma forse quattro, dicono voci bene informate ,o addirittura si tornerà all’antico,”ab origine” con solo due grandi blocchi,due sole liste con la ex maggioranza da una parte e l’ex gruppo di opposizione oggi rinforzato dall’altra?Intanto gli incontri si susseguono,specialmente nelle ore serali,al riparo da sguardi indiscreti si tessono alleanze  e strategie,la politica al centro della vita amministrativa e vicino alla cittadinanza,questo chiede l’elettore,una amministrazione  duratura,forte, e capace, che dia le risposte certe in tempo rapidi,la politica al servizio per la risoluzioni dei problemi,Montepaone attende risposte.

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Montepaone – piano comunale di protezione civile

Il Piano Comunale di Protezione Civile, attualmente in vigore nel Comune di Montepaone è stato approvato con delibera di Consiglio Comunale nel 2007 ed integrato, nel 2008, al fine di rispettare quanto previsto per lo sviluppo urbanistico, le modificazioni del territorio, le innovazioni nell’approccio a questa materia, i cambiamenti nelle tecnologie e nelle risorse disponibili, si è reso necessario un graduale aggiornamento della pianificazione effettuata allo scopo di renderla meglio attuabile a livello pratico e quindi utile al raggiungimento del principale fine prefissato, cioè la messa in sicurezza della popolazione. Il 1° aggiornamento del Piano é stato eseguito nel rispetto della più recente normativa vigente in materia, che attribuisce essenzialmente agli Enti locali i compiti, in ambito comunale, dell’attuazione di quanto indicato nei piani di previsione e prevenzione regionali e provinciali, dell’adozione di tutti i provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di calamità, nonché della predisposizione dei piani di emergenza. Il presente piano, attraverso i suoi documenti costitutivi essenziali a livello procedurale – i modelli di intervento e gli scenari di evento – intende perseguire i seguenti obiettivi: fornire le linee di comportamento da seguire sia in “tempo di pace” che in emergenza ,accogliere in un elaborato organico e adeguatamente strutturato le informazioni relative alle risorse e agli elementi esposti al rischio, analizzare le cartografie di rischio sovrapponendole alle banche dati relative alle risorse e agli elementi esposti, essere chiaro e conciso nella descrizione di procedure, compiti e responsabilità,essere opportunamente flessibile per meglio adattarsi a diverse circostanze, prevedere il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici che possono contribuire e partecipare alla gestione dell’emergenza, essere predisposto per periodiche revisioni e aggiornamenti ,avere ampia diffusione fra gli Enti direttamente interessati e opportuna pubblicità nei Il presente aggiornamento del piano speditivo di emergenza così elaborato rappresenta un modello operativo da attivare a fronte di uno scenario di rischio idrogeologico e/o sismico e, al verificarsi di un evento idrogeologico prevede l’evacuazione della popolazione a rischio con ampi margini di tempo rispetto al verificarsi dell’evento per cui si è dato l’allarme. Il piano dovrà recepire le informazioni e gli aggiornamenti provenienti dalla comunità scientifica inerenti gli eventi attesi sul territorio e la documentazione cartografica necessaria alla definizione degli scenari. L’organizzazione di base per rendere efficace la risposta del sistema di protezione civile passa attraverso l’attuazione delle funzioni di supporto, attivabili modularmente secondo le necessità. Il responsabile di ogni funzione di supporto dovrà redigere il relativo piano particolareggiato nonché mantenere aggiornati i dati e le procedure inerenti la propria funzione. Gli elementi che mantengono vivo e valido un piano sono: Aggiornamento periodico,Attuazione di esercitazioni , Informazione alla popolazione .Durante il periodo ordinario il Sindaco o suo delegato assicurerà alla popolazione le informazioni necessarie per convivere con il rischio potenziale di ulteriori eventi calamitosi nonché quelle relative al Piano di Emergenza. Le informazioni provenienti dalla comunità scientifica riguardanti gli eventi calamitosi, nonché tutte le conoscenze acquisite sulle condizioni del territorio comunale e i rischi in cui esso è esposto, dovranno essere comunicate alla popolazione attraverso: Conferenze pubbliche, specifiche pubblicazioni, convegni, volantinaggio e affissioni, emittenti radio locali e emittenti radiotelevisive. In fase di emergenza, nel periodo di intervento, la popolazione sarà mantenuta costantemente informata sulle attività disposte dal Centro Operativo Comunale, sull’evento previsto nonché sulle norme comportamentali da adottare per agevolare le operazioni di soccorso.

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Comunicato stampa dell'associazione L'ARCA di Montepaone

Comunicato stampa associazione l’arca:

“Intanto, continuo a dire grazie ai cittadini e alle associazioni che con la loro partecipazione all’incontro A VOLTE SI FA PRIMA A NON DIRE NIENTE, che ha anticipato la giornata internazionale della donna, ci hanno dimostrato di aver accolto il nostro invito a riflettere. Grazie, ovviamente, ad Immacolata Procopio che ha pensato questo momento e a tutte le donne e le persone che hanno collaborato con lei perche’ si realizzasse. Immacolata Procopio, Salvatore e Antonio Iemmello, Sandro Betrò, volontari L’ARCA sempre impegnati e in prima fila che con competenza, responsabile disponibilità, spirito di servizio gestiscono la Biblioteca Civica di Montepaone. Riflettere, dicevo, interrogarci, sul perche’ di tanta violenza che registra numeri esponenziali che le statistiche concentrano soprattutto tra le mura domestiche. Rashida Manjoo, relatrice speciale delle Nazioni Unite, sostiene: è la violenza domestica la forma di violenza più pervasiva. Ho letto: contare da 1 a 100 serve a pensare alle 100 morte che non contano, a spalancare una finestra sull’orrore sul quale, aggiungo, abbiamo deciso di interrogarci, di ragionare. Ci chiediamo se le leggi bastano o se invece non sia urgente accompagnarle da una rivoluzione culturale che coinvolga tutti i settori, gli apparati, le istituzioni, in un cambiamento radicale del modo di pensare e anche di esprimersi, perché poi comunque le leggi vanno scritte, articolate, interpretate, applicate! E con quale atteggiamento si scrivono, si interpretano, si applicano? Con quale pensiero? A me poco importa se si dice sindaco piuttosto che sindaca, ministro piuttosto che ministra; a me interessa un’altra grammatica, la grammatica dei sentimenti, la pedagogia della differenza, della diversità; differenza e diversità che indicano ricchezza, modi differenti di approcciare i problemi e trovare soluzioni; diverse sensibilità ma obiettivi comuni, condivisi, di crescita sociale, di civiltà, di giustizia. A me interessa la formazione del pensiero che ha le sue radici nella cultura della persona (la persona prima di tutto e sopra tutto ho postato su facebook nella pagina dedicata a questo evento), nel rispetto e la pari dignità di diritti e opportunità senza alcuna distinzione di sesso, religione, estrazione sociale, colore. Filo conduttore del nostro incontro il cammino, la marcia globale, il cui simbolo sono le scarpe rosse Zapatos Rojos per dare voce al silenzio di morti assurde, silenti, senza giustificazione alcuna, se non quella che siamo una societa’ malata che fatica, nonostante gli strumenti a disposizione, ad elaborare vie d’uscita. Nel 2009, ci è dato sapere, l’artista messicana Elina Chauvet ebbe l’arguzia e la genialità di pensare ad un’installazione di arte pubblica del tutto originale avente a soggetto le Zapatos rojos per richiamare l’attenzione di tutto il mondo sul destino orrendo di centinaia di ragazze messicane della città di Ciudad Juarez, in Chihuahua, rapite, stuprate, uccise, i cui aggressori, dal 1993, sono ancora impuniti. Da qui il termine femminicidio: omicidio di genere. Nella nostra locandina, le scarpe rosse lasciate li, in fila quasi ordinata, sono l’immagine di donne in fuga, scomparse, annullate … Sono lì a testimoniare assenze e, anche si suole dire: nessuno è insostituibile, certe assenze pesano e devono pesare come macigni sulla testa di tutti, perché ci riguardano tutti, nessuno escluso; certe assenze non potranno mai essere sostituite, lasciano un vuoto pesante, incolmabile, cui nessuno di noi vuole essere complice. Scarpe rosse che, come la rosa bianca o un semplice fiocco bianco, ci invitano a prendere coscienza di quante vite siano spezzate, abusate, violate, per soddisfare istinti malati. Non avrei voluto il mio nome comparisse sulla locandina di questo momento di riflessione; c’è per esigenze istituzionali; io mi rappresento, comunque, in una di quelle scarpe rosse a testimonianza di un bisogno, di un’urgenza, di denuncia non fine a se stessa ma di stimolo per la comunità intera perché la violenza è violenza; da qualsiasi lato la si argomenti è sempre violenza e va annientata, ripudiata, condannata. Questo momento non è e non vuole essere né commemorativo, né celebrativo. Se cosi fosse stato avremmo elencato le 100 e più donne, ragazzi, madri, uccise fuori e dentro le mura domestiche; le donne che hanno fatto la storia di tutto il mondo; le donne che hanno scritto la nostra Costituzione; le donne annullate dalla ‘ndrangheta; le donne testimoni di giustizia; le madri coraggio… No! non ci siamo fatti intrappolare da questo tranello. Abbiamo voluto e vogliamo dire basta; basta alla violenza, e anche agli stereotipi e ai luoghi comuni! Si dice che quello che manca è la voce maschile nella trattazione di questo argomento; per noi non è stato cosi e non sarà così anche nel prosieguo di questo impegno; noi abbiamo voluto affrontare la problematica con voci e anime maschili perché siano di monito di richiamo per altri uomini. Ci siamo confrontati con il Dr.Valerio Geracitano, sociologo e mediatore familiare; con il Cap. Saverio Sica, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Soverato; con il Dr.Stefano Morena, direttore CSV della provincia di Catanzaro; e poi Enrico Iemmello che già, in apertura dei lavori, ha creato con la musica il clima ideale perche’ questo nostro momento avesse l’atmosfera che meritava e Sandro Betrò che ha moderato il dibattito. Dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, firmata a Istanbul l’11 maggio 2011, alla Legge n.119 del 2013, detta Legge sul Femminicidio, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, e non solo, a livello legislativo di strada ne è stata fatta ma ancora c’è molto da fare soprattutto a livello di sensibilizzazione delle coscienze, di presa in carico, individuale e collettiva, del problema il cui superamento è il nostro salto di qualità per garantirci e garantire, alla generazione che verranno dopo di noi, una convivenza sostenibile, una società di civiltà, rispetto, giustizia; libertà. Cambiare si deve, ma in meglio! E aggiungo, come note a margine di questo mio intervento: 1. Io apprezzo anche il flashmod, il One Billion Rising, quel movimento oceanico di mobilitazione e sensibilizzazione sul problema, in cui la danza è protagonista assoluta; la danza che libera energia contagiosa, che scarica rabbia e amarezza, che unisce e travolge in un ritmo il cui richiamo è: noi ci siamo, esistiamo, contiamo; vogliamo cambiamento e giustizia; siamo anche noi protagoniste del nostro essere ed esistere; 2. Io dico basta con le favole in cui la mamma è morta; c’è la matrigna, la strega; la bimba si perde nel bosco, incontra l’orco, il lupo; basta con il cavaliere azzurro, coraggioso; l’eroe; il comandante audace. Basta con questi messaggi che rimandano ad uno stereotipo di donna sofferente, succube, da proteggere; 3. Io invito a leggere le favole di Fedro, Esopo, che ci educano trasmettendoci messaggi di alto valore pedagogico. Dagli interventi che si sono via, via, avvicendati è emersa chiaramente l’urgenza di interventi e campagne di informazione che coinvolgano famiglie, scuole, associazioni, comunità, in cui tutti siamo protagonisti di una riflessione collettiva su strumenti, modalità, azioni di contrasto alla violenza, utili ad affrontare la problematica e, quindi, capaci di innescare un cambiamento di rotta negli atteggiamenti e nei comportamenti da assumere. E’, inoltre, chiara la necessità di fare rete, di essere ascoltate, di far riferimento senza pregiudizio alcuno ai centri antiviolenza, alle strutture sanitarie, alle forze dell’ordine che, necessariamente, devono operare in sinergia tra loro, le famiglie, la scuola, le istituzioni, la comunità tutta”. (F.to Giovanna Vecchio)

Montepaone – lastre di Eternit abbandonate nei pressi di abitazioni

Nonostante continui reclami ed esposti fatte alle autorità competenti,fanno bella mostra di se con tutto il suo potenziale pericolo diverse lastre di Eternit abbandonata ai lato della strada in località Pozzo, nella frazione di Timponello del comune di Montepaone,nonostante questo ingombrante fardello sia ai lati della strada comunale nessuno sembra vedere,tutti guardano ma nessuno vede,questo pericolo a ridosso della numerose abitazioni,si spera che adesso la prossima amministrazione in carica dopo le prossime elezioni  di maggio,metta nei programmai prioritari la salvaguardia del territorio e la salute dei suoi cittadini. Cosa fare in presenza di manufatti in cemento-amianto (eternit)  La presenza di manufatti in cemento- amianto (meglio conosciuto come “eternit”, dal nome del principale prodotto commerciale) genera apprensione e preoccupazione in considerazione dei rischi per la salute che possono derivare dall’esposizione a fibre di amianto in essi contenute. Occorre tenere presente che il rischio dipende dalla probabilità di rilascio di fibre di amianto in aria e/o nel suolo, probabilità che risulta legata allo stato di conservazione del manufatto stesso, in particolare alla sua compattezza. Dato che l’amianto non è più venduto dal 1994, alcuni manufatti che sembrano essere costituiti da eternit sono in realtà lastre ondulate di altro materiale: in questo caso dovrebbe esserci la marcatura “Asbestos freeAccertamento: si deve determinare la presenza di amianto nella lastra di fibrocemento, questo si può accertare risalendo alla data d’acquisto del manufatto, oppure semplicemente facendo analizzare un campione, possibilmente una lastra intera, poiché uno o più frammenti, se poi confermati contenere amianto, sono nella condizione ideale per nuocere gravemente alla salute. Incapsulamento: è un metodo di bonifica “transitorio” che prevede il trattamento della superficie delle lastre esposta agli agenti atmosferici con sostanze sintetiche, idonee ad inglobare e consolidare le fibre di amianto al manufatto cementizio ed impedirne il rilascio nell’ambiente. Rimozione e smaltimento: è un metodo di bonifica “radicale” che prevede diverse procedure speciali atte a garantire la sicurezza: degli operatori addetti alle varie operazioni di rimozione, trasporto e smaltimento; delle persone e degli animali che si trovano in prossimità del cantiere e dei mezzi usati nel trasporto e infine in generale dell’ambiente dove si opera.

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