presentato il libro del professore Giuseppe Pisano ”i misteri di Montauro”

Presentato a Montauro  il libro di Giuseppe Pisano dal titolo “I misteri di Montauro: la Rennes le Chateau italiana”. Ha introdotto lo storico ed esperto d’arte Felice Izzi il quale nel descrivere l’opera di Pisano ha tenuto a puntualizzare che “l’autore non dà e non vuole dare risposte certe, sentenze, verità storiche sulla questione. Egli rileva, da buon osservatore, alcune singolarità presenti nel territorio e curiose similitudini tra alcuni caratteri presenti a Montauro (per esempio nella chiesa di San Pantaleone) ed altri tipici della cultura templare”.E’ seguito l’intervento dello storico Giuseppe Pisano il quale, con l’ausilio del video, ha fatto notare le tante similitudini tra la chiesa Madre e quella dedicata alla Maddalena di Rennes le Chateau in Francia. Pisano ha parlato della medievale Grangia di Sant’Anna (un tempo dedicata a San Giacomo il Maggiore, patrono dei pellegrini e dei cavalieri) che risulterebbe prettamente cistercense nell’impianto strutturale- architettonico . Inoltre Pisano ha rimarcato il fatto che tale imponente fortificazione, unica del genere conosciuta in Calabria, dipese per alcuni secoli dalla cistercense e templare abbazia di Fossanova. Infine lo storico soveratese ha evidenziato, attraverso le immagini riportate su video, i tanti segni e simboli presenti su portali, soglie, stipiti e murature del paese che in diversi casi riconducono alle società segrete come i Templari, i Rosacroce e la Massoneria. Di seguito è intervenuto Salvatore Sangiuliano dell’associazione “Calabria nel Mondo” di Soverato il quale ha letto alcuni documenti inediti su Montauro risalenti al XVIII e XIX secolo presenti nell’interessante libro di Pisano.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Gasperina – in migliaia per i nomadi,grande successo per la pro loco

In migliaia,hanno preso d’assalto il campo sportivo di località Conella di Gasperina,sede della festa per l’oktoberfest targata pro loco di Gasperina con il suo instancabile presidente Maurizio Conforto, e un collaudato staff che ha come da previsioni  ha fatto arrivare nella cittadina collinare presenze da tutta la regione,del resto un concerto imperdibile quello dei Nomadi che sono stati premiati per i loro 50 anni di attività  sul palco da Maurizio Conforto,Gregorio Gallello sindaco di Gasperina e Luca Sgrò orafo,sul palco il sempre bravo e professionale Domenico Milani,dopo il concerto è seguito quello di Ciccio Nucera tarantella e musica folk hanno riempito di suoni e di colori la splendida serata più forte addirittura della pioggia,tanti gli stand gastronomici presenti,panini con salciccia cotta sulla griglia,tante specialità  gastronomiche e fiumi di birra alla spina,grande come sempre l’impeccabile organizzazione dello staff,ormai la pro loco  di Gasperina è sinonimo di grande divertimento. La lunga, fortunata vicenda dei Nomadi inizia nel 1963: dalle rovine del gruppo “I Monelli”, nasce una formazione a sei, che vede nel cantante Augusto Daolio e nel tastierista Beppe Carletti i naturali leader. I primi segnali di notorietà arrivano nel ’66 con “Come potete giudicar” (cover di “The Revolution Kind” di Sonny Bono), quasi un manifesto dell’era beat. Il ’67 è l’anno dell’album d’esordio, “Per quando noi non ci saremo”, in cui spiccano i testi di un giovane cantautore, Francesco Guccini, che fornisce al gruppo brani quali “Il disgelo”, “Dio è morto” e “Per fare un uomo”. Vista la buona accoglienza, il successivo LP “I Nomadi” (1968) è costruito nella stessa maniera: cover di brani anglosassoni, dai Moody Blues di “Ho difeso il mio amore” ai Kinks di “Insieme io e lei” e “Un figlio dei fiori non pensa al domani”, mentre continua con risultati degni di nota la collaborazione con Guccini (“Giorno d’estate”, “Ophelia”, “Per quando è tardi” e “Canzone per un’amica”). All’inizio degli anni ’70, dopo diversi singoli di successo, il gruppo vira verso un pop più commerciale seppur di corretta fattura: testimonia il cambiamento un lavoro come “Mille e una sera” (1971), dove accanto ad una “Ala bianca” derivata da Elton John, trovano posto “Un pugno di sabbia” e “So che mi perdonerai”. L’anno seguente è la volta del pezzo destinato a diventare una sorta di inno del complesso, “Io vagabondo”: poi la fama prende a declinare malgrado fatiche discografiche di livello accettabile, da “Un giorno insieme” (1973) a “Gordon” (1975), ove appaiono coloriture psichedeliche; da segnalare, pure, “I nomadi interpretano Guccini” (1974), con suggestive versioni di “Asia”, “Canzone della bambina portoghese” ed “Il vecchio e il bambino”. Il ’77 vede l’uscita dell’ispirato “Noi ci saremo”, in cui tematiche sociali (“La città”) e politiche (“I miei anni”) sono assai sentite. Segue un lungo periodo di crisi creativa, segnata da esiti modesti (“Ancora una volta con sentimento”, 1982) o poco più (“Ci penserà poi il computer”, 1985). Per ritrovare il gruppo in piena forma occorre attendere il 1991: “Gente come noi” è un piccolo capolavoro (che vende oltre 100.000 copie), nel quale sfilano tra le altre la meravigliosa “Aironi neri”, l’omaggio a Ligabue di “Dammi un bacio”, l’impegno di “Serpente piumato” e “Ricordati di Chico”, la trascinante “C’è un re” e la travolgente “Ma che film la vita”. Nel ’92, purtroppo, perdono la vita il bassista Dante Pergreffi, in un incidente d’auto, e Augusto Daolio, stroncato da un tumore a soli 45 anni. Sembra la fine, ma Carletti – unico sopravvissuto della formazione originaria – riprende le fila del discorso: i risultati sono sorprendenti, con album validissimi (“Amore che prendi amore che dai”, 2002) e scintillanti hit (“Sangue al cuore”, 2003) il successo fa presto a ritornare ed i Nomadi risorgono, come la fenice, dalle loro stesse ceneri.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Arriva don Bosco – mani animate da te

Comunicato stampa

In attesa del grande evento che coinvolgerà tutta la cittadinanza di Soverato, l’arrivo dell’urna del nostro cofondatore salesiano Don Bosco, mercoledì 9 Ottobre 2013, la comunità educante dell’Istituto “Maria Ausiliatrice” invita quanti vogliono lasciarsi contagiare dallo spirito salesiano a vivere, presso il nostro cortile, i momenti di festa che precederanno l’arrivo della stessa urna, con la seguente scansione oraria:

  • ore 13.30 pranzo a sacco condiviso
  • dalle ore 14.00 alle 15.00 Laboratori a tema
  • ore 15.00 Aspettando Don Bosco

Vi aspettiamo numerosi per essere con noi insieme a Don Bosco MANI ANIMATE DA TE!

 ARRIVA DON BOSCO 2

Gasperina – torna la regina delle proloco

Gasperina, regina tra le proloco, come sempre riesce a creare eventi che portano nel paese collinare, una terrazza sul mare jonio migliaia di persone. Sabato 5 ottobre, in occasione dell’Oktoberfest è previsto il concerto dei mitici  Nomadi, cosa questa che sta suscitando una attesa da parte di migliaia di appassionati. Come sempre lo staff della proloco sta pianificando per il meglio l’evento, con parcheggi, animazione, stand gastronomici con  la bionda per eccellenza, la birra,  come attrazione della manifestazione. L’Oktoberfest è inserita nelle manifestazioni più seguite di tutta la Calabria, contando ogni anno su migliaia di visitatori.  Quest’anno la proloco ha voluto puntare come attrazione della serata musicale sui Nomadi, la cui lunga e fortunata carriera inizia nel 1963: dalle rovine del gruppo “I Monelli”, nasce una formazione a sei, che vede nel cantante Augusto Daolio e nel tastierista Beppe Carletti i naturali leader. I primi segnali di notorietà arrivano nel ’66 con “Come potete giudicar” (cover di “The Revolution Kind” di Sonny Bono), quasi un manifesto dell’era beat. Il ’67 è l’anno dell’album d’esordio, “Per quando noi non ci saremo”, in cui spiccano i testi di un giovane cantautore, Francesco Guccini, che fornisce al gruppo brani quali “Il disgelo”, “Dio è morto” e “Per fare un uomo”. Vista la buona accoglienza, il successivo LP “I Nomadi” (1968) è costruito nella stessa maniera: cover di brani anglosassoni, dai Moody Blues di “Ho difeso il mio amore” ai Kinks di “Insieme io e lei” e “Un figlio dei fiori non pensa al domani”, mentre continua con risultati degni di nota la collaborazione con Guccini (“Giorno d’estate”, “Ophelia”, “Per quando è tardi” e “Canzone per un’amica”). All’inizio degli anni ’70, dopo diversi singoli di successo, il gruppo vira verso un pop più commerciale seppur di corretta fattura: testimonia il cambiamento un lavoro come “Mille e una sera” (1971), dove accanto ad una “Ala bianca” derivata da Elton John, trovano posto “Un pugno di sabbia” e “So che mi perdonerai”. L’anno seguente è la volta del pezzo destinato a diventare una sorta di inno del complesso, “Io vagabondo”: poi la fama prende a declinare malgrado fatiche discografiche di livello accettabile, da “Un giorno insieme” (1973) a “Gordon” (1975), ove appaiono coloriture psichedeliche; da segnalare, pure, “I nomadi interpretano Guccini” (1974), con suggestive versioni di “Asia”, “Canzone della bambina portoghese” ed “Il vecchio e il bambino”. Il ’77 vede l’uscita dell’ispirato “Noi ci saremo”, in cui tematiche sociali (“La città”) e politiche (“I miei anni”) sono assai sentite. Segue un lungo periodo di crisi creativa, segnata da esiti modesti (“Ancora una volta con sentimento”, 1982) o poco più (“Ci penserà poi il computer”, 1985). Per ritrovare il gruppo in piena forma occorre attendere il 1991: “Gente come noi” è un piccolo capolavoro (che vende oltre 100.000 copie), nel quale sfilano tra le altre la meravigliosa “Aironi neri”, l’omaggio a Ligabue di “Dammi un bacio”, l’impegno di “Serpente piumato” e “Ricordati di Chico”, la trascinante “C’è un re” e la travolgente “Ma che film la vita”. Nel ’92, purtroppo, perdono la vita il bassista Dante Pergreffi, in un incidente d’auto, e Augusto Daolio, stroncato da un tumore a soli 45 anni. Sembra la fine, ma Carletti – unico sopravvissuto della formazione originaria – riprende le fila del discorso: i risultati sono sorprendenti, con album validissimi (“Amore che prendi amore che dai”, 2002) e scintillanti hit (“Sangue al cuore”, 2003) il successo fa presto a ritornare ed i Nomadi risorgono, come la fenice, dalle loro stesse ceneri.

[box type=”info”] articolo di gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – in migliaia all’evento di Studio 54Network

Stimate 100 mila presenze nella settimana della solenne festa per la Madonna delle Grazie. Fede, tradizione, festa religiosa e civile, tutto ha concorso per far si che questa sia tra le feste più importanti di tutta la Calabria. Ed un soddisfatto Giuseppe Pitaro,sindaco di Torre di Ruggiero, ha dichiarato”questo premia gli sforzi che io e la mia amministrazione sosteniamo da tempo per portare la ricorrenza  a livelli di stardard elevati,per fare si che migliaia di pellegrini,fedeli e giovani vengano nel nostro comune per partecipare ad un evento di grande spessore,religioso,culturale e sociale. ”Successo doveva essere è successo è stato per l’attesissimo tour di Radio Studio 54 network ed in migliaia hanno letteralmente invaso,creando una allegra e colorata movida nello stupendo ed intatto borgo delle preserre. Ottime le performance musicali degli artisti che si sono succeduti sul palco allestito nel rinnovato anfiteatro cittadino. Ospiti del calibro di  Paolo Meneguzzi, dj JAD degli Articolo 31, Four One, Magi, Marvanza, Quarto BRA, Sabatum Quartet e tanti altri ancora, che hanno allietato la serata dell’ultimo giorno di festa per quest’anno della Madonna delle Grazie.

[box type=”info”] articolo di Gianni romano[/box]

Torre di Ruggiero- in migliaia ai solenni festeggiamenti per la Madonna delle Grazie

Migliaia di fedeli e pellegrini hanno letteralmente invaso Torre di Ruggiero per i solenni festeggiamenti della Madonna delle Grazie presso il santuario mariano del borgo,presente il parroco don Maurizio Aloise,S.E. Mons. Vincenzo Bertolone  arcivescovo di Catanzaro- Squillace,numerosi sindaci del comprensorio,assessori regionali e esponenti politici,il colonnello Salvatore Sgroi,il capitano Saverio Sica,la Misericordia,l’ordine di Malta,gruppi di preghiera e di volontari per una giornata di autentica fede e devozione per la Madonna delle Grazie che è stata portata in processione dal santuario fino all’anfiteatro,dove è stata celebrata la santa messa,mentre accompagnava con le sue marce la banda città di Girifalco diretta dal maestro Rocco Olivadese.Particolarmente soddisfatto il sindaco di Torre di Ruggiero Giuseppe Pitaro,”una settimana importante per la nostra comunità,queste le parole di Pitaro,ancora una volta il nostro borgo si pone al centro dell’intera provincia per una manifestazione civile e religiosa di alto contenuto,e che,conclude il sindaco Giuseppe Pitaro,riesce ogni anno ha portare nel nostro centro migliaia di fedeli”,del resto l’usanza radicata nel tempo vuole che molte persone di paesi contermini arrivino al santuario a piedi,grosse comitive di persone camminano tutta la notte per devozione arrivando in mattinata davanti al santuario per rendere omaggio alla Madonna delle Grazie, una settimana di eventi religiosi che ha registrato la presenza di migliaia di fedeli,come in occasione del Concerto dell’Orchestra “Magna Graecia Flute Choir” diretta dal M° Sebastiano Valentino,e per la Festa “giornata degli emigrati con Santa Messa per gli emigrati. A seguire il S. Rosario – Santa Messa Presieduta da Mons. Raffaele Facciolo Vicario Generale dell’arcidiocesi e Accoglienza del reliquiario delle lacrime della Madonna di Siracusa Ore Veglia di Preghiera e Fiaccolata : le lacrime di Santa Maria a Siracusa: lacrime di dolore, lacrime di fede , lacrime di gioia…Ore 24,00 Veglia Notturna. (pellegrinaggio notturno) la  Santa Messa presieduta da Don Luca Saraceno Docente presso: ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE ;SAN METODIO (Siracusa) e nello STUDIO TEOLOGICO SAN PAOLO (Catania) Rettore della BASILICA SANTUARIO Madonna delle Lacrime e uno dei momenti sicuramente più toccanti è stato quello della solenne Processione nel Piazzale antistante il Santuario,Presieduta da Sua Ecc.za Mons. Vincenzo Bertolone Arcivescovo Metropolita di Catanzaro Squillace, con la Benedizione Papale con la Reliquia delle lacrime della Madonna di Siracusa.

collage torre

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – la sfilata di monili di Anna Cosco

Metti una sera della lunga estate montepaonese,metti sulla passerella splendide modelle che indossano le creazioni dei monili di Anna Cosco,le belle e statuarie modelle  e i monili di Anna Cosco,un tutt’uno,fusi nell’eleganza e nello stile di indossare gioielli unici,come è unica la voglia di creare monili di autore,e la serata prende vita,una luce diversa illumina il panorama notturno del comprensorio,tanta era la bellezza e la creatività presente,a tre anni dalla sua prima mostra possiamo dire ormai che quando si parla di Anna Cosco parliamo di creatività, estro, femminilità, eleganza, capacità comunicative, brillantezza e perseveranza, in una parola: Diversità. I suoi monili fatti a mano, pezzi unici rispondenti unicamente al gusto e all’ispirazione dell’autrice, sono approdati a far da padroni nella prima “Sfilata di monili  di Anna Cosco: Diversità”La sfilata ha avuto luogo  presso il locale “La Fontanella” a Montepaone lido, luogo già sponsorizzato dall’artista nella sfilata precedente di “Miss Fontanella”, la cui seconda classificata è stata premiata con una creazione della linea “Diversità”.Le sette modelle hanno padroneggiato la passerella dando spicco alle 21 creazioni distribuite in tre uscite, sul loro conto Anna Cosco afferma  “ragazze molto giovani e conservanti il valore della semplicità ma che sfilando hanno dato prova della loro professionalità e fascino, anch’esse, perle del mare”Tutte le creazioni della linea di quest’evento vanno considerati “Regali dal mare”: l’artista ha voluto rivalutare conchiglie, perle e stelle marine, elementi predominanti nella collezione, intendendoli come “valori da indossare e non solo da osservare impersonalmente”. I colori predominanti sono il  giallo, salmone e arancio, scelti appositamente per impregnare la creazione e l’indossatrice di solarità e indurre chi la possiede all’ottimismo. L’evento è stato brillantemente condotto dalla cantante e presentatrice Resi D’Andrea, coadiuvata dall’impeccabile fonico Francesco Esposito.Illustri invitati fra cui il sindaco di Montepaone dr. Franco Froio che fin dall’inizio ha sostenuto l’iniziative promosse dall’artista. I monili della Cosco sono il ponte tra l’emozione della produzione e quella dell’indossarli: un rapporto costituito unicamente da energia al cospetto della raffinatezza e dell’eleganza. Per usare le parole di Anna Cosco “mi impegno a creare monili che da soli esaltino la femminilità più che la bellezza”, concetti da sempre espressi dall’artista che ha molto a cuore il potenziale unico della donna. La sua, quasi un’esortazione costante rivolta a tutte le donne tramite le sue creazioni “Siate uniche, perché già lo siete”  .

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – molta attesa per la festa

Previsti migliaia di visitatori e pellegrini per la festa della Madonna delle Grazie a Torre di Ruggiero,e per l’atteso spettacolo curato da studio54network,con molti artisti sul palco tra cui il noto cantante Francesco Baccini. Per l’attesissima festa della Madonna delle Grazie, Studio54network ritorna a Torre di Ruggiero. C’era già stata nel 2009, e fu un grandissimo successo con un pubblico di oltre 10.000 persone partecipanti all’evento! Ora per il bis, tante le novità, dal cast agli allestimenti. Nuova struttura, nuovi mezzi e tanti nuovi effetti per  uno spettacolo che si promette capace di lasciare col fiato sospeso…In diretta radiofonica interregionale dal pomeriggio, il parco del Santuario vivrà una festa nella festa,con i tanti ospiti nazionali già ai microfoni per raccontare  e raccontarsi in questa nuova avventura. Sul palco, poi dalle 21, si succederanno JAD Articolo 31, Four One, Magi, Francesco Baccini, Quarto BRA, Sabatum Quartet e tanti altri ancora, tutti coinvolti in una grande festa condotta dagli animatori di Studio54network, con gli storici Paolo Sia  e Francesco D’augello. Gli ingredienti di base rimarranno sicuramente gli stessi, quelli da 13 anni ormai ampiamente collaudati, per quattro ore di festa-show, nella quale sarà imperativo divertirsi, con un pubblico non spettatore ma primo protagonista dell’evento! Per tutta la serata si alterneranno ritmo ed emozioni, gadgets, regali, sorprese, tutto in una grande festa firmata Studio54network!Nuova anche la location, con un Anfiteatro tutto rinnovato, magnificamente incastonato nel suggestivo verde del parco del Santuario.Appuntamento con il 54 Live Tour, lunedi 9 settembre, a Torre di Ruggiero, Santuario della Madonna delle Grazie.

Montepaone – il resoconto estivo dell’associazione “l’olmo”

Ciò che sembrava impossibile è stato invece realizzato con determinazione e costante coerenza da parte dell’associazione Culturale l’Olmo con a capo la presidentessa Maria Antonietta Macrillò, che ha proposto un programma molto impegnativo per un paesino particolare come Montepaone.“All’inizio ho avuto serie difficoltà” afferma la presidentessa, “dovute allo scoraggiamento per via di commenti e malelingue, poi però mi sono detta che se volevamo che qualcosa cambiasse dovevamo cambiare Noi per primi,, allora grazie alla nostra Unione siamo andati fino in fondo. Personalmente posso affermare che nel nostro direttivo ci sono persone splendide, so che le stesse parole per me non le scriverebbe nessuno, anzi in un contesto come Montepaone, è più facile criticare che Lodare, ma non mi importa quando le persone che mi circondano sono valide non ho problemi ad ammetterlo e ringraziare. Profondamente ringrazio mio padre Domenico Antonio Macrillò, fondatore dell’associazione nel 2008, che ancora oggi, nonostante il poco tempo che ha a disposizione, si mette in gioco e ci crede, ringrazio il mio Amico Carissimo Francesco Iemmello, artista e genio indiscusso della nostra associazione, Giovanni Sanginiti, Giuseppe Celia, Giuseppe Procopio, Anna Russo, Sandro Cirelli, Marco Palumbo, Elvira Castanò, Flavio Spanò per esserci stati in questa dura esperienza all’insegna del divertimento. A seguire ringrazio Francesca Rattà, Gregorio Fiorentino, le mie sorelle Carmela, Giusy e Sonia Macrillò, la mia mamma Concetta Fodero, le mie zie Caterina e Francesca Fodero, Maria Polcino, Rosetta Castanò, Giuseppe Procopio e la moglie Rosa, i sacerdoti di Montepaone superiore Don Leo e Don Pietro, Luca Urzino, e Ringrazio ancora per la magica serata del concerto degli Antica (che sono riuscita a ricomporre dopo 13 anni di assenza), Rosanna Saia, Francesco Migliano, Gregorio Galati, Enrico Iemmello,– questi tre ragazzi per la prima volta nella loro vita si sono esibiti sul paco insieme agli Antica, hanno riscosso successo e con Emozione e Commozione si sono presi i loro applausi e sono scesi dal palco con la voglia di ritornare al più presto.Un grazie infinito va a Francesco (detto Ciccio) Candelieri per aver messo a disposizione il suo tempo e la sua casa per le prove del gruppo degli antica, a Gregorio Candelieri,  Angelo Greco, Salvatore Procopio, Saverio Santo Saia, Domenico Rattà e Vittorio Viscomi,  tutte persone che si sono messe a completa disposizione per agevolare la buona riuscita degli eventi, che con grosso sacrificio hanno fatto sì che il mio sogno di rivedere gli Antica sul palco diventasse realtà. In prima persona mi sono commossa perché di questo gruppo ero la cantante. Cantare ancora con loro dopo 13 anni mi ha lasciato i brividi addosso e poi come presidentessa per essere riuscita in questa impresa impossibile.Come al solito non sono mancate le polemiche e le critiche, ma ho ritenuto e ritengo opportuno ignorarle, questo non come simbolo di superiorità bensì come indice di buon inizio… Moltissimi gli eventi che hanno impegnato l’Associazione Culturale L’Olmo che con silenzio e parsimonia ha sempre lavorato per Montepaone, la missione principale che l’Associazione vuole portare avanti è dedicata ai ragazzi e agli anziani di Montepaone.Il programma dell’Associazione culturale è iniziato con il campo Estivo Sistema Solare, per tre settimane dal 17 giugno al 5 luglio, ben 25  bambini provenienti da Montepaone Centro e Lido, Gasperina, Soverato e Montauro si sono divertiti a socializzare imparando, a seguire una gita in fattoria didattica, una Tavola Rotonda sulla Legalità, il carnevale estivo (che ha riscosso moltissimo successo) in collaborazione con l’associazione A Soverato, poi la festa degli emigranti dedicata alla scomparsa di Brigitte il 14 agosto e per concludere il cabaret di Paolo Marra nella serata del 18 agosto che ha visto tantissima  gente proveniente da tutti i paesini limitrofi riempire la piazza del centro storico con sorrisi e stupore.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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