L'atteso ritorno di Michel Odent a Catanzaro

I condizionamenti culturali di cui siamo tutti impregnati non fanno bene alla nascita. Si è andati così tanto avanti con la medicina e le scoperte scientifiche, da avvertire ora il bisogno di fare un passo indietro e ritornare alla natura più arcaica. Ed il parto è uno dei processi più incontrollati che non abbisogna di logiche prestabilite per essere vissuto al meglio. Parola di Michel Odent, il chirurgo francese divenuto celebre per i libri che promuovono il parto naturale, e sui quali si sono formati generazioni di neonatologi, ginecologici ed ostetriche in tutto il mondo. Invitato per la prima volta a Catanzaro venticinque anni fa, nella sua seconda visita, giovedì sera presso l’Aula Consiliare del Comune – promossa dalle associazioni “Acquamarina” ed “Innecesareo” e dal club service “Soroptmist”, con il contributo del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro – ha promesso di farvi ritorno: ed a dispetto della sua età avanzata, ha rivelato alla numerosa platea (attraverso l’istantanea traduzione dall’inglese da parte dell’interprete) i risultati compiuti in anni di studi con una tale naturalezza, da sembrare alla portata di tutti. Eppure nulla è oggi più lontano da quello che la fisiologia ci insegna nel far venire alla luce un bambino: il numero troppo elevato di parti cesarei, l’ambiente asettico delle sale parto, il momento del travaglio vissuto con poca intimità, fanno sì che la “contaminazione” del neonato con i batteri materni, che tanto bene fa allo sviluppo del suo sistema immunitario, sia sempre più procrastinata. Anche la privazione di alcune situazioni di stress, come accade nei bambini nati col cesareo prima dell’inizio del travaglio, è da considerarsi un grande errore per Odent ed i fisiologi moderni: lo stress è necessario perché i polmoni dei bambini arrivino alla completa maturazione, e la mancata adrenalina che di solito si rinviene nei bambini nati col cesareo prima del travaglio è la causa che determina un deficit dell’olfatto. Non è un caso che i parti più indolori si riscontrino quando la donna riesce ad inibire le funzioni neo-corticali della corteccia cerebrale, cioè quelle più logiche, a vantaggio delle parti più arcaiche, più consone ai ritmi dettati dalla natura. E l’incontro, che ha visto un’ampia partecipazione di operatori dell’ospedale Pugliese-Ciaccio (tra i quali Giusi Scozia), studenti e giovani coppie “in attesa”, è andato avanti con domande e curiosità alle quali Odent non ha fatto mai mancare una risposta. Con viva soddisfazione di chi ha caldeggiato il ritorno di Michel Odent a Catanzaro: Antonella Prestia, presidente di “Soroptimist”, che ha sottolineato come l’arrivo di Odent vada a completare una collaborazione con “Acquamarina”, iniziata con l’apertura di un punto di ascolto e di sostegno in ospedale per le mamme in difficoltà, al fine di far loro acquisire la consapevolezza delle competenze materne; Cristina Masiani, che ha presentato l’associazione “Innecesareo” di cui è referente per Catanzaro, e Licia Aquino, presidente di “Acquamarina”, che già si era spesa in prima persona venticinque anni fa per l’arrivo di Odent. Dal primo incontro, ha chiarito l’Aquino, molti sono stati i suggerimenti che sono stati ripresi in ospedale per vivere al meglio il momento della nascita, ma molto c’è ancora da fare. Michel Odent l’ha ricordato ulteriormente, spendendosi senza sosta nel dare ogni genere di informazione a riguardo anche il giorno successivo, nel seminario al quale hanno partecipato diverse mamme e ben trentacinque ostetriche.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

 

Grande successo per la prima edizione festa d’autunno

Siamo solo all’inizio,dicono raggianti gli organizzatori della prima edizione della festa d’autunno,la serata ha avuto inizio alle 18,in molti hanno risposto presente,subito una street band che ha allietato il pomeriggio fino all’ ora di cena quando è salito sul pacco Piero Procopio,noto cabarettista catanzarese, che ha divertito il pubblico a chiudere l’evento la Capofortuna band storica cover di Rino Gaetano,in mezzo, loro,i locali che hanno dato vita allo street food,prezzo fisso concordato tra loro bevanda compresa,al Braxator per gustare wustel bavaresi con crauti e fiumi di birra,al Miramare la punta romana e la birra,alla friggitoria Lido,cartoccio di fritto misto e calice di vino bianco,al 10 Bis parmigiana,castagne e vino locale,Al Sombrero,panino con salciccia alla brace con “pipi e patati” con birra,allo Spritz Paella e Sangria,All’Ippocampo cafè sua maestà il Morzello con calice di vino rosso,allo stabilimento balneare  Il Faro lo Stocco della tradizione e la birra,che dire per tutti i gusti,il tutto con musica live,cabaret e animazione. Alcuni noti locali di Soverato,decidono di fare rete per promuovere in un periodo post-estivo la nota città del cavalluccio marino,con iniziative ristorative- ricreative, e uniti per realizzare una serie di eventi.  “Festa d’Autunno” il primo evento nato da un consorzio di locali  soveratesi che hanno deciso di avviare una cooperazione per realizzare una serata di spettacoli, musica e cabaret nel lato nord del lungomare. Sono otto i locali che hanno ideato l’evento che ha avuto come tema principale quello dello  street food, con un percorso culinario itinerante alla scoperta dei piatti tipici locali. Così gli otto locali all’interno della loro offerta  hanno proposto un menù speciale a soli 5 euro che comprendeva una pietanza tipica e una bibita. L’evento è  stato patrocinato dal Comune di Soverato e organizzato per ciò che riguarda la parte legata all’intrattenimento dalla Pro Loco di Soverato. <<Non siamo un’associazione- spiegano in conferenza stampa Antonio Tavella, Vincenzo Serafino, Giovanni Chiaravalloti, Giuseppe Corapi, e Giuseppe Figliomeni- ma un gruppo di imprenditori che hanno deciso di unirsi in un consorzio senza che ci sia qualcuno che abbia un ruolo di responsabilità sugli altri. Ci piacerebbe che anche gli altri locali della zona si unissero alle nostra iniziativa che vuole avviare una serie di eventi per rilanciare la città. Consideriamo questo evento come una puntata zero ma l’idea è di proporre altre serate tematiche nel corso di tutto l’anno. Insieme a noi nell’organizzazione prendono posto anche Pietro Migliorino, Francesco Sinopoli e Gianfranco Nisticò>>.  Potrebbe nascere così un format che promuova la città di Soverato con iniziative volte a riportare la città ai fasti della perla dello jonio.

                                                                                                                                       Gianni Romano

Grande successo a Montauro per “La Notte di San Martino”

Anche quest’anno a Montauro il centro storico si è colorato di festa. “La Notte di San Martino” splendida manifestazione giunta alla settima edizione ha guadagnato un posto nei grandi eventi autunnali calabresi. Le piazze, le vie del centro storico del borgo calabrese, che si trova ai piedi del Monte Paladino, è diventato un grande centro, tra i vicoli, il fresco e la tranquillità, tra canti e musica popolare, si potevano trovare piatti caratteristici tradizionali: baccalà fritto, zeppole, morzello, porchetta, caldarroste, muruneda, salsicce e buon vino novello. La musica dal vivo nella piazza dove si trova la Chiesa Matrice dedicata a San Pantaleone, dove si sono esibiti i gruppi “Helldorado” e “Tarantajonica” gruppi formati anche da giovani montauresi, (proprio perché bisogna andare fieri delle nostre potenzialità). L’associazione turistica Pro Loco Montauro, l’amministrazione comunale e tutte le associazioni culturali hanno lavorato assieme per la riuscita della festa. I giovani, la “forza”, insieme ai “grandi”, che sono l’esperienza, questa è la ricetta perfetta. Son passati 7 anni per una manifestazione che non è fine a se stessa, grazie ad essa riusciamo a ristrutturare vecchie cantine, locali, riusciamo a riportare i nostri emigrati che già con molto sacrificio ritornano a Montauro per la festa del Patrono San Pantaleone e pian piano ci stiamo organizzando per accogliere i turisti che già numerosi partecipano giungendo da ogni parte della Calabria. Abbiamo raggiunto grandi traguardi, come quello di fare aggregazione, cercare, tra le tante difficoltà, di mantenere un clima di unità. Continueremo a lavorare con questo stile, cercando di superarci sempre di più, non per noi stessi ma per lasciare una bella eredità. Grazie a tutti i collaboratori, che sono davvero tantissimi e come in un lavoro di squadra, c’è sempre molta gente che non si vede, che sta “dietro le quinte” che fa tanto lavoro per rendere bello quello che poi vediamo. Grazie a chi ci vuole bene e a chi si lascia coinvolgere in questa “missione” che sembrava impossibile ma dopo 7 anni di attività sta diventando possibile. Ognuno di noi vuole vedere il proprio paese sempre a festa, purtroppo tra il dire e il fare c’è di mezzo il coraggio (e non il mare). Vi diamo appuntamento alla 8° edizione, sabato 11 novembre 2017.

Gianni Romano

Soverato uniti si vince “viva S.Martino”

L’Amatriciana della solidarietà e l’atteso concerto dei “Figli di Calabria” (magistralmente coordinati dal maestro fisarmonicista Angelo Laganà) hanno messo il suggello alla tradizionale Festa di San Martino. All’appello della Pro Loco e dell’Associazione “Amici di San Martino” i soveratani hanno risposto alla grande, con una straordinaria e commovente gara di generosità. Il ricavato della cena a base del tipico piatto che prende il nome dell’omonima comunità colpita, unitamente ad altre realtà dell’Italia centrale, da un terremoto i cui effetti si fanno ancora sentire, andrà a quelle popolazioni. “Una goccia nel mare dei bisogni, ma una goccia che serve almeno ad alleviare le sofferenze di tante persone che con il sisma maledetto hanno perso tutto”, ha commentato il Presidente della Pro Loco. “Ci daremo subito da fare – ha aggiunto Pietro Melia – per contattare il Sindaco di Amatrice ed attraverso di lui i suoi colleghi delle zone disastrate: vogliamo infatti che sia lui a ritirare la pur modesta ma moralmente molto significativa cifra che siamo riusciti a racimolare. Approfitto anche per lanciare un appello anche al Sindaco di Soverato Ernesto Alecci: si faccia lui promotore di un auspicabile e possibile gemellaggio con Amatrice, forte dello slancio umanitario dimostrato in questa occasione dai nostri concittadini”. Una eccellente “amatriciana” è stata cucinata e offerta agli uomini e alle donne che hanno affollato via San Martino dai professori (in testa Pino Mele) e dagli studenti del locale Istituto Alberghiero. “Era il minimo che potessimo fare, aderendo all’invito delle due Associazioni che hanno organizzato la festa”, ha ammesso il dirigente scolastico Pino Fioresta, che ha dato la sua immediata disponibilità per l’ottima riuscita dell’evento. Anche la serata precedente – con l’esibizione degli artisti dell’Accademia “Frederic Chopin” di Sellia Maina, affidata alle cure della Maestra Elvira Mirabelli, e il concerto del gruppo etnico Cerseyo diretto da Franco Renda – ha avuto un grande successo di pubblico. Regina delle due serate, naturalmente, la castagna, consumata in quantità industriale e accompagnata da un buon vino rosso. Molto apprezzati inoltre il vin brulèe, preparato dalla valtellinese ma soveratese d’adozione Gianna Flemmatti , le zeppole con e senza sarda e il tipico panino con salsiccia.

Gianni Romano

All'Ada il seminario conclusivo di "Qua la mano"

A conclusione del progetto sperimentale “Qua la mano”, finanziato da Fondazione Con il Sud, che ha coinvolto l’Ada regionale, l’Ada provinciale di Catanzaro e l’Ada di San Vito sullo Jonio, allo scopo di offrire servizi e supporto alle famiglie con a carico una persona affetta da demenza senile, ed in particolare da Alzheimer, si è tenuto un seminario al quale hanno partecipato soci, familiari ed operatori. Nella sede dell’associazione “Ada” di Catanzaro, presieduta da Francesca Migliarese, le psicologhe Stella Biamonte e Grazia Squillace hanno riassunto mesi di lavoro a contatto con i familiari che si sono rivolti ai centri di ascolto attivati presso le sedi dell’Ada coinvolte, facendosi portavoce dei loro bisogni e delle difficoltà che l’assistenza ad una persona affetta da Alzheimer e da demenza senile comporta. La semplice organizzazione della giornata, infatti, richiede spesso sforzi enormi, e la vicinanza, anche solo psicologica, di una persona sensibile e preparata può rivelarsi assai preziosa. Gli operatori ed i volontari, però, nei centri di ascolto e nei gruppi di auto-mutuo-aiuto condotti, si sono trovati davanti ad un ostacolo ancora più grande da superare: la reticenza a parlare ed a farsi aiutare da parte degli stessi familiari, che forse provano imbarazzo ad ammettere in quali condizioni si trovi il proprio congiunto.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

"IPM" e "Tessere di Comunità": i due progetti del Centro Calabrese

“Insieme Possiamo Migliorare” è il progetto che, da gennaio fino ad ottobre, il Centro Calabrese di Solidarietà ha avviato all’interno dell’Istituto Penale Minorile con la collaborazione della Caritas diocesana e nazionale, grazie ai fondi Cei provenienti dall’8 per mille. In questi dieci mesi di laboratori psico-educativi l’IPM è divenuto appunto l’acronimo di “Insieme Possiamo Migliorare”, perché nei vari incontri settimanali – animati dalle operatrici Rosa Fiore e Roberta Stanizzi, con il coordinamento della psicologa Franca Astorino – i ragazzi, suddivisi in gruppi, hanno avuto modo di esprimere le proprie emozioni e di confrontarsi senza paure e ritrosie. La diffidenza iniziale si è via via disciolta, lasciando il posto ad un’apertura totale che di certo le operatrici – affiancate dal cappellano dell’Istituto, don Antonio Bomenuto, e nella piena disponibilità del direttore dell’Istituto Francesco Pellegrino e del direttore della Caritas, don Dino Piraino (ora sostituito da don Roberto Celia) – hanno favorito con l’ascolto incondizionato. In entrambi i gruppi, suddivisi per età (per ragazzi dai 16 ai 20 anni di età il primo, dai 21 ai 25 il secondo), nessuno si è sentito giudicato per i reati commessi, anzi, ci si è riscoperti persone con le proprie fragilità, da condividere con “esterni” disposti a comprendere, ad emozionarsi ed a far riflettere sul valore della libertà. Gli incontri, giunti ormai a conclusione, sono andati di pari passo anche con i seminari di sensibilizzazione alle problematiche carcerarie che gli operatori hanno tenuto in alcune parrocchie del territorio (in località Giovino a Catanzaro Lido, Borgia, Soverato Superiore e a Serra S. Bruno). Non è una novità, infatti, che la realtà carceraria rimanga spesso di interesse esclusivo degli addetti ai lavori.

Si conclude invece il 31 dicembre il progetto parallelo del Centro Calabrese di Solidarietà, “Tessere di Comunità”, sempre in collaborazione con la Caritas: nato in Svizzera e rielaborato dall’Università Cattolica di Milano, il progetto mira a rafforzare il ruolo della coppia al fine di potenziare il rapporto genitoriale e, quindi, l’intera comunità educante. In questi mesi, quindi, si è sperimentato un nuovo modello di “affiancamento” alle famiglie che vivono difficoltà temporanee (determinate dalla perdita di lavoro, dallo stato di isolamento o anche solo dalla frustrazione dei genitori a non sentirsi valorizzati), che è stato pensato come “un moltiplicatore di socialità e di cittadinanza”. Quel che alcune famiglie fanno a favore di altre, porta benessere all’intera comunità attraverso la forza positiva del “contagio”: ed in virtù di un processo osmotico, che attraverso gli incontri si viene a creare, la famiglia sostenuta viene ad essere poi di aiuto alle altre, in quanto parti del “mosaico” che in tutti questi mesi si è contribuito a tessere. Manca ora l’ultima parte dell’opera , che va a completare il quadro composto con la collaborazione di tutti, con il coordinamento di Cristina Marino, affiancata dalla psicologa Franca Astorino, ed il servizio puntuale degli operatori (Claudio Falbo, Tiziana Cristofaro, Rosa Fiore, Alfredo Avellone, Veronica Muraca, Maria Paola Galiano, Antonella Candeloro e Marta Viscomi), che hanno animato in tutti questi mesi gli incontri con le famiglie e con le comunità parrocchiali.

A concludere il percorso avviato, infatti, sarà il nuovo ciclo di momenti formativi per le coppie di genitori a Gagliano, e di genitori adottivi presso il Centro Studi del Centro Calabrese di Solidarietà in via Lucrezia della Valle. Aperte, invece, a tutti le cene di quartiere: la prima nella sede Caritas di via Fares, il 19 novembre alle ore 19.30; la seconda a Fossato Serralta, presso la Chiesa Vecchia, il 3 dicembre alle ore 19; la terza a Catanzaro Lido, nella parrocchia di Giovino, il 16 dicembre alle ore 20. La modalità è quella della piena partecipazione e della condivisione, nello spirito per cui “ognuno porta qualcosa”. La stessa modalità che ha animato finora “Tessere di Comunità”.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

fervono i preparativi a montauro per la notte di san martino

Instancabili i ragazzi dell’associazione turistica Proloco,che unitamente ad altre associazioni presenti,organizza un evento tanto atteso come quello della notte di S. Martino. Ci siamo, mancano pochi giorni alla tanto attesa manifestazione più bella dell’autunno: “La Notte di San Martino” giunta alla settima edizione. Si terrà a Montauro sabato 12 novembre 2016. Macchina da lavoro consolidata per dare ai partecipanti quel sapore di festa che c’era tempo fa nei piccoli borghi. Questa edizione si sviluppa su tutto il centro storico, su tutte le piazze e le piccole vie adiacenti, si potranno visitare portali, palazzi antichi e tutte quelle strutture che hanno “qualcosa da dire” per la loro bellezza invariata nel tempo, per questo ci saranno delle guide sparse che sono a disposizione per un giro guidato. Le piazze e le vie del centro storico ospiteranno la fiera dell’artigianato, fiera dell’antiquariato, fiera enogastronomica, mostre e tanta musica. Come ogni anno potrete trovare i prodotti più buoni da degustare e naturalmente non potrà mancare il vino! Manifestazione organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco di Montauro in collaborazione con l’amministrazione comunale e tutte le associazioni presenti sul territorio, ogni associazione infatti curerà una parte della manifestazione. Sarà molto bello passeggiare per il centro storico di un bel borgo come Montauro, passare attraverso artisti di strada, arte e tanto altro. Queste sono le prime informazioni che possiamo dare, poi  verrà svelato tutto nel dettaglio e  non vi resterà che partecipare sabato 12 novembre a Montauro a “La Notte di San Martino”. Gastronomia,enogastronomia,fiera liuteristica,fiera dell’artigianato,artisti di strada,spettacoli per i bambini. Il tutto con inizio alle ore 18.30.

Gianni Romano

In una ricevitoria di Soverato vinti 124.500

La bea bendata sceglie la città del cavalluccio marino per distribuire fortuna e una discreta vincita,un anonimo giocatore con soli due euro ha realizzato una vincita di 124.500 mila euro,realizzando quattro terni e una quaterna. Nell’estrazione di martedì 8 novembre il Gioco del Lotto ha distribuito premi in tutta Italia ed in particolare in Calabria.La fortuna ha baciato Soverato (CZ) dove sono stati vinti 124.500 euro con 2 euro. Il vincitore ha scelto di giocare sulla ruota di Bari 1 euro sul terno e 1 euro sulla quaterna, centrando quattro terni e una quaterna. I numeri giocati sono stati 7, 12, 19, 31. Forse numeri giocati a caso,forse sogni ricorrenti,di sicuro una vincita ragguardevole che visti i tempi sono di tutto rispetto .La vincita è stata registrata nella ricevitoria di corso Umberto I, 144,in pieno centro cittadino,il salotto buono che ha portato tanta fortuna. Il Gioco del Lotto ha premiato non solo la Calabria ma tutta l’Italia: con l’estrazione di martedì sono state infatti distribuite vincite per oltre 10 milioni di euro su tutto il territorio nazionale. Il Gioco del Lotto è la principale lotteria a quota fissa del mondo e solo in Italia ha un numero di appassionati che si avvicina ai dieci milioni. Dal 2004 il Lotto ha fatto vincere ai giocatori italiani oltre 42 miliardi di euro, dei quali oltre 4 miliardi vinti nel 2014. Dal 1993 il Gioco del Lotto è gestito da Lottomatica concessionaria esclusiva dello Stato, leader in Italia nel settore dei giochi e uno dei maggiori operatori di lotterie a livello mondiale.

                                                                                                                                                          Gianni Romano

Soverato superate le incomprensioni

Superate le incomprensioni, Pro Loco e “Amici di San Martino” si sono messe di buona lena a lavorare per l’omonima festa, in calendario a Soverato venerdì 11 e sabato 12 novembre. L’accordo tra le due associazioni illustrato ieri mattina in conferenza stampa. Al tavolo, di fronte ai giornalisti locali, per la Pro Loco il Presidente Pietro Melia, Aldo Pullano e Francesco Infusino, il Presidente Salvatore Lomanno e Giovanni Matacera. Dalla “premessa” di Pietro Melia, le ragioni della ritrovata armonia. “Eravamo e siamo convinti – ha detto il Presidente della pro Loco – che solo unendo le forze si possono ottenere risultati migliori nell’esclusivo interesse della nostra Comunità. Le divisioni – ha aggiunto – non servono e fanno male. E la cooperazione tra le varie Associazioni è un bene per tutti”. Di egual tenore, le parole di Giovanni Matacera. “Ha prevalso il buon senso, e non poteva essere altrimenti; e in questa occasione abbiamo dato – ha ammesso Matacera – una prova di saggezza e di grande maturità. E di ciò ha molto bisogno Soverato”. E qui il Presidente della Pro Loco ha colto la palla al balzo per riproporre uno degli obiettivi strategici della sua azione. “Fin da quando mi sono insediato – ha spiegato Melia – ho formulato una richiesta al Sindaco e all’Amministrazione comunale: il mio sogno, per il quale mi spenderò ora e in seguito, è quello di conoscere tutte le Associazioni impegnate sul territorio, per costruire con loro un progetto che possa dare a Soverato iniziative di promozione turistica e culturale, di valorizzazione delle risorse eccezionali di cui disponiamo, anche sul piano enogastronomico, da programmare non soltanto per il periodo estivo, ma per tutto l’arco dell’anno”. E per dare cuore e gambe al suo progetto, Melia si è dichiarato disponibile ad ospitare, nella sede della pro Loco, ottenuta in comodato d’uso da Trenitalia (“che va ringraziata per la sua generosità”), quanti volessero eventualmente aderire. “Sarebbe anche un modo per poterci anche – secondo Melia – conoscerci personalmente, scambiarci idee e opinioni e collaborare nell’interesse unico ed esclusivo di una popolazione che ha bisogno non di litigi e divisioni ma di condivisione”. Quanto alla festa di San Martino in se, la sera di venerdì (a partire dalle 19) sarà dedicata in prevalenza alle castagne e al vino, alle zeppole e al peperoncino (che sarà cucinato da Mico Prunestì, Presidente dell’omonima Accademia), al tradizionale panino con la salsiccia. Con intrattenimento, dal palco, di gruppi musicali. Ma l’evento clou, a sfondo assolutamente umanitario, è previsto per l’indomani, sera di sabato (con intrattenimento del gruppo folk “I Figli di Calabria”). In sinergia con l’Istituto Alberghiero (e grazie al nullaosta concesso dal suo dirigente scolastico, il Preside Giuseppe Fioresta) si darà vita all’”Amatriciana della solidarietà”. 600 vassoi con un piatto abbondante della tipica pasta (preparata dagli studenti e da un gruppo di professori), una fresa grande al pomodoro e un bicchier di “rosso” saranno distribuiti al prezzo simbolico di 5€ e tutto l’incasso sarà devoluto alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto. “So per certo – ha commentato Pietro Melia – che i soveratani non mancheranno di mettere in campo tutta la loro generosità. E noi ci impegniamo, magari dopo aver constato l’ottima riuscita della nostra sfida, a consegnare la somma al Sindaco di Amatrice magari in occasione di un gemellaggio tra la sua e la nostra Comunità”.

Gianni Romano

Squillace convegno sul seme dei rifiuti

Convegno,presso la casa delle culture a Squillace centro storico, su «Il seme dei rifiuti abbandonati non germoglia ma inquina». Sulle discariche e microdiscariche abusive, Claudio Rijllo, presidente de “la Rete”: ha ribadito che biosogna aumentare i controlli sul territorio, ma soprattutto di svolgere attività di prevenzione e di sensibilizzazione nelle scuole,i rifiuti e la loro reale valorizzazione che possano diventare davvero una risorsa per i comuni e non solo una spesa per i contribuenti. Il responsabile tecnico della “Sieco”, Luciano Vasienti: ha relazionato in modo esaustivo sul fenomeno della migrazione e dell’abbandono dei rifiuti; lavoro e impegno della sua azienda per gestire e risolvere la problematica,ha detto inoltre quali gli accorgimenti utili per realizare davvero una percentuale di raccolta differenziava valida e utile sia per l’ambiente che per i contribuenti. Il direttore generale di “Legambiente” Calabria, Luigi Sabatini: buone pratiche del volontariato:  le principali campagne sulle politiche dei rifiuti. le attività di controllo e di denuncia svolte; e le opere di sensibilizzazione soprattutto nelle scuole,tanto si è fatto ha dichiarato ma tanto ancora c’è da fare soprattutto in tema di discariche e micro discariche che si autoalimentano.Ronaldo Marra, dirigente provinciale delle “Guardie ambientali Italia”:l’abbandono eccessivo dei rifiuti sia segno di cattiva educazione e come tale ha dichiarato sia sanzionato in modo che diventi anche un fatto educativo e con tolleranza zero. Il comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato, Salvatore Spanò: ruolo e  funzioni delle istituzioni che gestiscono il servizio di raccolta dei rifiuti,il ruolo importante degli uomini della forestale che sono giornalmente impegnati a vigilare su un territorio vasto che tocca anche le zone costiere. Il responsabile dell’unità organizzativa di progetto “Rifiuti” del Dipartimento “Ambiente e Territorio” della Regione Calabria, Antonio Augruso: ha illustrato il piano regionale dei rifiuti,a seguire un lungo elenco di numeri e di progetti,quali le reali priorità e quali i tempi tecnici,con i comuni alle prese con “incivili”che deturpano le bellezze naturalistiche.Il presidente del consiglio comunale di Squillace Paolo Mercurio: prevenzione, da attuare anche con opuscoli da distribuire in tutte le famiglie. differenziata in via definitiva. Il presidente del consiglio comunale di Squillace paolo Mercurio ha battuto ancora sulla prevenzione, da attuare anche attraverso opuscoli da distribuire in tutte le famiglie calabresi. Il sindaco di Squillace Pasquale Muccari ha reso noto che il suo comune ha già raggiunto l’invidiabile percentuale dell’80% di raccolta differenziata, «un risultato – ha detto – da consolidare e mantenere». Per il consigliere regionale Arturo Bova, occorre fare squadra nel territorio per allinearsi ai risultati raggiunti da Squillace e voluti dalla Regione. «Non si può ancora parlare di premialità – ha aggiunto – ma di sanzione verso quei comuni che con il loro atteggiamento frenano l’intero sistema». Marziale Battaglia, vicepresidente della Provincia di Catanzaro, ha parlato dell’esperienza dell’Unione dei Comuni del Versante Jonico, che ha previsto la realizzazione di un “biodigestore” sul territorio di competenza. Sull’ottima percentuale di differenziata raggiunta anche a Catanzaro si è soffermato il presidente del consiglio comunale del capoluogo Ivan Cardamone, il quale ha aggiunto che «ora occorre abbattere le relative tasse».

Gianni Romano

 

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