Montauro – affidamento temporaneo RSU
Palermiti – una festa in vecchio stile alla “chiazza”
Soverato/Montepaone/Stalettì – il campeggio questo sconosciuto.
Montauro – arriva l'estate e viene soppresso il collegamento in autobus da e per Catanzaro
Soppressa senza saperne il motivo la tratta Catanzaro – Montauro in autobus. Per questo disservizio un gruppo di cittadini che lavorano a Catanzaro ma nel periodo estivo risiedono a Montauro scalo scrivono a nome di Danilo Parentela una lettera con cui manifestano il loro disagio alla regione calabria. “Buongiorno in relazione alla tratta indicata in oggetto (Catanzaro -Montauro – Soverato), si legge nella nota, desideriamo sottoporre alla vostra cortese attenzione la soppressione della linea unitamente al divieto della sosta “Bivio di Pietragrande” da parte della società ferrovie della Calabria e Autolinee Federico, così come comunicato dalla stessa azienda.”Tale provvedimento, continua la nota, arreca all’intera comunità di turisti e lavoratori notevoli disagi. La cancellazione della linea e della sosta penalizza un tratto di costa ad alta intensità turistica ( Caminia – Pietragande – Calalunga – Costaraba ), unitamente ad una situazione di forte pericolo all’utenza ed alla viabilità per via dell’affollamento da parte dei pedoni nell’unica fermata bivio Montauro. Certi di un pronto intervento,conclude la nota, a ripristino della linea e della sosta, attendiamo cortese riscontro. La risposta delle autolinee Federico non è tardata ad arrivare ma non risolve il problema recitando quanto segue: ”Sig. Parentela, si legge nella risposta, la soppressione della linea <<Catanzaro – Pietragrande – Soverato>> fa parte di un’azione di razionalizzazione effettuata da parte del Dipartimento dei Trasporti della Regione Calabria individuando quelle linee dove vi sono sovrapposizione di vettori. Dopo questa risposta della ditta Federico ci chiediamo come poter far risolvere il problema che permane…….
[box type=”info”] da un articolo di Gianni Romano[/box]
Torre di Ruggiero – Il sindaco richiede interventi di manutenzione per la strada provinciale
Montauro – dopo mille giorni ancora niente ponte
Località Calalunga”LA STRISCIA DI GAZA.”
“Mille giorni di te e di me….Ti presento, un vecchio amico mio..il ricordo di me… per sempre, e per tutto quanto il tempo,”Se mille giorni è una stupenda canzone di Claudio Baglioni,mille giorni sono quelli che i residenti di località Calalunga nel comune di Montauro e i numerosi residenti aspettano per il completamento del ponte sul fiume Ceci,un iter travagliato che vede ancora una volta negata la viabilità in una arteria importante che da Montepaone lido,immette sul lungomare del comune di Montauro,questo nonostante promesse,appuntamenti con politici e semplici cittadini stanchi di aspettare,la scorsa estate il cantiere era stato sospeso per consentire sia pure tra polvere e sabbia il traffico sia pedonale che veicolare,ma questa cosa ora non è assolutamente possibile in quanto al centro dell’alveo del fiume Ceci,un imponente”muro di Berlino”impedisce a tutti questo passaggio con buona pace dei residenti e dei turisti che sono costretti a lunghi giri con le loro automobili”lo sapevamo,dicono in coro alcuni turisti,la Calabria non cambierà mai,lo scorso anno la situazione era questa ora è addirittura peggiorata”concludono con un sorriso sarcastico e a cui si uniscono turisti di ritorno,emigrati che dicono”vogliamo il ponte sullo stretto,e poi ci vogliono tre anni per consegnare un ponte di soli quattro metri”e come dargli torto. La zona è stata ribattezzata da qualcuno”la striscia di Gaza”visto la sua naturale difficoltà ad accedervi,il Ceci è un fiume secco e attraversabile con le autovetture in estate,mentre in inverno a causa delle piogge spesso la viabilità viene messa in discussione,come l’altro accesso sul fiume Franco e presso il sottopasso ferroviario,spesso e volentieri queste tre possibili soluzioni per arrivare nell’abitato di Calalunga sono inibite dalla quantità dell’acqua presente,anzi la località è stata denominata dai numerosi residenti come “la striscia di Gaza”proprio per la difficoltà di accedervi. I lavori iniziati a cura della committente ente provincia di Catanzaro,erano stati interrotti e la ditta esclusa con una rescissione di contratto in danno,come il secondo esperimento,poi era passata sopra l’estate tra polvere,disagi e polemiche,ma in inverno,grazie anche al fattivo interessamento del sindaco di Montauro Pantaleone Procopio,assegnati i lavori ad una nuova ditta che ha subito cantierizzata l’area e iniziato i lavori di trivellamento utili per allocare i grossi piloni dove troveranno sede i ponti per l’attraversamento di questa importante via di comunicazione. Il progetto si era fermato qualche mese addietro per presunte irregolarità da parte della ditta appaltatrice che aveva causato lo scontro, poi risolto, con l’ente committente, la Provincia di Catanzaro. Passata quindi questa fase interlocutoria,la Provincia di Catanzaro metteva mano, ora al progetto che mira a risolvere il problema di viabilità che, nei mesi invernali, si ripresentava puntualmente con l’allagamento della strada e la difficoltà di transito per le automobili, ma che è anche concepito per riqualificare l’area a ridosso dell’arenile completando il progetto portato avanti dall’amministrazione comunale di Montauro, collegando i due tronconi di lungomare da poco realizzati. Un ponte a due campate, quindi, per il quale sono stati già impegnati da Palazzo di Vetro ben 274.000 euro. I lavori saranno terminati,dicevano i bene informati e promettono gli amministratori, entro 180 giorni, proprio in coincidenza con l’inizio della prossima stagione estiva in modo da limitare al massimo i disagi per i residenti ma ancora una volta bisogna fare i conti con il disagio imperante.
Torre di Ruggiero – il comune approva il preliminare per un centro di formazione per diversamente abili
Gasperina – la globalizzazione vista da molto lontano
Il mondo è bello perché vario, questo dice un vecchio adagio. Saverio Macrina nativo di Gasperina ridente paese del catanzarese, cresciuto a Roma si è sposato con rito buddista in Thailandia con una bellezza del luogo e ha creato, con la moglie anche una attività commerciale in quel paese, ma le sue radici e i suoi legami con l’Italia sono forti come è forte il senso di appartenenza. Lontano migliaia di chilometri dal suo mondo abituale ha il polso dell’attuale globalizzazione mondiale e nella sua intervista dice : ”Cominciamo da un contesto globale perché possiamo, così, capire meglio anche il nostro paese,inizia così Saverio Macrina, sono passati venti anni da quando, su una rivista americana si pubblicava una notizia con grande rilevanza e approfondimenti: un’azienda in crisi, credo automobilistica ma non ho un ricordo esatto, aveva licenziato degli operai e aveva cambiato strategie di mercato e questo aveva fatto salire il titolo in borsa. Ora,continua Macrina, questa sarebbe solo una notizia di rilevanza sociale, perché le “ ristrutturazioni “ sono diventate una pratica frequente e, spesso, sono fatte per dare un segnale ai mercati e far risalire il titolo in Borsa. Venti anni fa,continua Macrina, la notizia era che un’azienda in crisi poteva lievitare il proprio capitale attraverso un’operazione di questo tipo. Se poi è un “lifting” senza effetti sostanziali, si vedrà,da allora sono diventati appetibili per le proprietà Manager in grado di gestire questi progetti e sono incoraggiati dalle cosiddette “ stock option”. Se io fossi un operaio,dice Macrina, non so se mi sentirei più tranquillo, quindi, a lavorare in una piccola azienda che non in una quotata in Borsa. Così va il mondo, comunque, e l’economia è in mano ad un gruppo ristretto di grandi finanzieri. Sto scoprendo l’acqua calda. Per dire una cosa però e avvicinarmi all’Europa e all’Italia. Il “ Mercato” è come la pioggia e non è nella nostra disponibilità decidere quando e se pioverà. Non è né un bene né un male , come la pioggia. Se abbiamo paura di bagnarci apriamo l’ombrello, se abbiamo bisogno di irrigare un campo speriamo che piova, se ci bagniamo, inavvertitamente, ci può prendere una polmonite. La pioggia insomma è un Fatto e il “Mercato “ è un Fatto. La nostra fortuna, momentanea, è, a mio avviso,continua Macrina, l’adozione della Moneta Unica Europea e la conseguente maggiore stabilità del Sistema. Certo abbiamo avuto un aumento dei prezzi ma l’alternativa sarebbe stata, per paesi a rischio come l’Italia, una situazione di tipo Sudamericano .Ho detto momentanea perché facciamo fatica ad accettare, in Italia, il Fatto, quindi essere pragmatici, e la politica si comporta spesso, per propaganda e/o ignoranza, come se si potesse fermare la pioggia. Peraltro il governo dell’economia ha una strada quasi obbligata sugli adempimenti internazionali mentre, continua Macrina,sulla spesa interna, e qui riprendo un’idea del Presidente Fini di un “think tank” di cervelli, c’è molto da discutere e approfondire su dove tagliare e dove immettere risorse. In Italia però, oggi, il problema maggiore è capire quale sarà lo sbocco di una crisi istituzionale che tiene in fibrillazione continua tutta la società; In vista, comunque, di questo cambiamento ci sono stati dei riposizionamenti e soprattutto tattica, tattica e ancora tattica, a mio avviso, peraltro, illusoria. La caduta del Berlusconismo non potrà non essere che una caduta del “sistema”,conclude Saverio Macrina, e saranno ben pochi i protagonisti a vario titolo che ne usciranno politicamente indenni. Così com’è successo per il “ sistema “ della Prima Repubblica.”
[box type=”info”] Articolo e foto di Gianni Romano[/box]