Soverato – dopo l’estate il coprifuoco

“Iniziata la corsa a chi chiude per primo, non vince nessuno, perde solo il comparto turistico”

Se “l’estate del coprifuoco”è un classico romanzo di formazione di Daniel Kraus,lo stesso non si può dire del coprifuoco dopo l’estate,è quello che accade nella cosiddetta estate grigia del soveratese,località vocate al turismo,Soverato,Montepaone,Montauro,Caminia e Copanello,e se queste località sono ultra gettonate nel periodo appena trascorso,lo stesso non si può dire per il mese di settembre,una volta questo mese era quello classico di vacanze di elite,con stabilimenti balneari aperti e turisti che a frotte venivano a rimpinguare la bilancia di pagamenti italiana.
Ma la crisi imperante,le scuole che aprono a metà settembre,mentre una volta si andava a scuola il giorno di San Remigio( da qui il termine remigini),il primo ottobre,lasciando tempo e spazio per un mese come quello di settembre ancora caldo e con un mare pulito e limpido,ora esiste da tempo dopo il 31 agosto,una sorta di corsa a chi chiude per primo,via i lettini e le sdraio,gli ombrelloni portati via da solerti bagnini in tutta fretta,sprangate porte e finestre,molti stabilimenti balneari chiudono anche se timidamente ci sono in queste località ancora turisti,per non parlare delle discoteche,chiuse le più gettonate e appuntamento al prossimo anno,magari con una nuova denominazione e nuova gestione,questo certo non fidelizza il cliente di turno,anzi è una corsa allo piazzamento,nonostante le ordinanze balneari recitino testualmente”si apre il primo giugno e si chiude il trenta settembre”,una occasione mancata dice qualcuno,tutto o quasi salvo rare eccezioni chiuso con i turisti disorientati che non sanno dove andare abbandonati a se stessi,le feste paesane,le sagre proposte in fotocopia un po’ in tutto il comprensorio lasciano il posto al nulla per quanto riguarda settembre,poche le iniziative,come se nel periodo che va dal primo settembre al primo giugno in queste località non abitasse più nessuno,ma ci sono i residenti,ci sono i catanzaresi,che hanno le seconde case in queste località gettonate,che vengono a controllare queste abitazioni,ma senza uno stabilimento balneare aperto,nati sulla carta come luoghi elioterapici, ma riconvertiti tutti o quasi, in ristoranti similstereotipati,con arancini,crocchette e pennette al salmone,con queste chiusure per ferie”forzate”, che lasciano queste persone senza la possibilità di ristorarsi lasciando anche una risorsa importante come il denaro in queste località,una occasione sprecata dicono in molti,peccato,alla prossima estate anzi ,al prossimo coprifuoco.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – consiglio comunale,il bilancio passa all’unanimità.

Si è tenuto nella consueta sede di palazzo Martelli in pieno centro storico,il consiglio comunale alla presenza del sindaco Giuseppe Pitaro,temi importanti come la approvazione triennale opere pubbliche e il bilancio. Si dava per letti ed approvati i verbali della precedente seduta, e il presidente del consiglio comunale Domenico Barbieri iniziava a illustrare i punti all’ordine del giorno come la approvazione del piano di valorizzazione degli immobili,e in località “Vigne”in Torre di Ruggiero una strada che al momento non assolve a nessuna funzione pubblica,viene così dismessa salvo i terzi,in buona sostanza si potrà proporre la vendita di questa porzione di strada salvaguardando le due servitù di passaggio presenti e confinanti,dopo la trattazione del punto all’ordine del giorno si passava alla votazione unanime,mentre era il sindaco Giuseppe Pitaro che relazionava sul punto riguardante la approvazione del programma triennale delle opere pubbliche,una atto dovuto diceva il sindaco Pitaro una scheda relativa al triennio,opere importanti ribadiva in aula Pitaro come il progetto del centro congressi per altro diceva Pitaro, già finanziata dalla regione Calabria,ma ancora altre opere che,continuava Pitaro stanno cambiando e migliorando il borgo di Torre di Ruggiero,questo punto dopo gli interventi passava all’unanimità.Si passava poi al punto riguardante il  piano di zona per l’edilizia economica e popolare e piani di zona per gli insediamenti produttivi e terziari con le aree e fabbricati da cedere in proprietà o in diritto di superficie,rendicontava ancora il sindaco Pitaro ma questo punto, passava solo con i voti della maggioranza con il gruppo di opposizione che si asteneva, dicendo che non aveva preso visione degli atti.Si passava poi al punto riguardante il bilancio di previsione 2012,con la relazione revisionale e programmatica per il triennio con l’esame e approvazione,in pratica una azione con previsione generica per una previsione dicevano in aula con voci da ultimare sull’appuntamento di fine settembre,pende difatti una spada di Damocle sul definitivo riparto bilanci,calcoli da rifare per una stima dopo la spending review ai fini della verifica di possibili tagli dal governo centrale,questo punto dopo la illustrazione in aula da parte del responsabile finanziario passava all’unanimità.

[box type=”bio”] articolo di Gianni Romano[/box]

 

Montauro – arriva Ciriaco De Mita per presentare il suo ultimo libro

Sarà come fare un tuffo nel passato,arriverà nei prossimi giorni a Montauro,e precisamente nei saloni del ristorante “Costaraba”, Ciriaco De Mita che presenterà l’ultimo suo volume”la storia d’Italia non è finita,”uno sguardo all’indietro lontano anni luce da crisi e tagli da parte del governo centrale alle autonomie comunali,tempi dove sicuramente si stava meglio con la lira e, con l’euro ancora lontano da essere considerata la moneta salva stati,ma tempi anche di grandi nomi e grandi partiti,pochi,democrazia cristiana al centro, a destra il movimento sociale,e a sinistra il partito comunista,tre grandi simboli che in questi anni si sono frantumati,spezzandosi in piccoli e minuscoli partiti qualcuno arriva a malapena alla soglia per entrare al parlamento,tempi di grandi oratori,Aldo Moro,Giorgio Almirante,Enrico Berlinguer,le piazze erano piene non solo di simpatizzanti di partito,ma anche di avversari che ascoltavano con passione i passaggi dialettici della vera politica,oggi la politica si fa sul web e su altri supporti mediatici,manca il confronto tra le parti e si preferisce a questo lo scontro duro,sicuramente oggi i temi sono più pesanti,ma la gente comune guarda al passato con nostalgia,quando la politica era rappresentativa,oggi sono in pochi a sentirsi  veramente rappresentati. Lo sguardo di De Mita si rivolge alle due coordinate del nostro tempo. In primo luogo, lo sguardo rivolto a ciò che è accaduto e a quel che sta accadendo si sofferma su di una società che non è più pensabile come un insieme coerente di parti, come un tutto omogeneo o comunque riconducibile ad unità. Una “società senza rappresentanza” in cui, scomparsi i partiti storici, non solo non si riesce a rispondere alle diverse spinte e articolazioni, alle sollecitazioni di spazi di autonomia, di partecipazione, in una parola, di libertà, ma si fatica a tracciare i quadri interpretativi entro cui la trasformazione va pensata perché possa essere superata. In secondo luogo, lo sguardo rivolto al futuro che vede, invece, la possibilità di una società che si raccoglie e cresce intorno al fuoco delle comunità, cioè di realtà che, da un lato, sono la creta in cui si forma e si consolida la memoria e, dall’altro, trattandosi di una memoria che è utopia e immagine del futuro, possono offrire agli uomini di questo tempo mobile i punti fermi entro cui organizzare la propria nuova storia. Così anche i tanti personaggi – da De Gasperi a Moro, da Sturzo a Berlinguer – più che narrati, sono originalmente rivissuti dall’Autore, così che cessano di essere ombre incerte sulla scena del ricordo collettivo, quasi fantasmi che sfuggono alla mente, e diventano i testimoni di un’eco: la storia d’Italia non è finita, la luce dell’intelligenza è ancora accesa.

[box type=”bio”] articolo di Gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – centomila presenze,parla il sindaco Giuseppe Pitaro

Soddisfatto il sindaco Giuseppe Pitaro, che ha dichiarato: “E’ stato davvero meraviglioso osservare e ammirare il fluire convinto, generoso e silente, di masse di pellegrini verso la sacra immagine della Madonna delle Grazie, oggi ancor più bella dopo il recente restauro, posta all’interno della piccola ma suggestiva basilica di Torre di Ruggiero. Vedere tanta gente che, nonostante la grave crisi economica di questi tempi che colpisce duramente soprattutto le aree più svantaggiate del Mezzogiorno italiano, si reca a rendere omaggio a Maria, deve indurci a mobilitare ogni nostra risorsa per migliorare la qualità della vita. La macchina organizzativa messa in campo dall’Amministrazione Comunale e dalle Forze dell’Ordine ha funzionato alla perfezione e ciò ha reso più facile e più comodo lo svolgimento delle celebrazioni. L’Amministrazione Comunale, fin dal suo insediamento, ha inteso investire nel rilancio civile e organizzativo della festa, oramai tra le più sentite ed importanti della Calabria, ed è di pochi giorni addietro l’acquisto da parte del Comune di circa dieci ettari di terreno a ridosso del Santuario al fine di potere dare un respiro più ampio ed una migliore viabilità a tutta la rinomata fiera dei giorni di festa. Si è data finora prova che la collaborazione sincera e spontanea, tra la Curia, il Rettorato del Santuario e l’Amministrazione Comunale, dà eccellenti risultati. L’auspicio è che a questo dialogo proficuo, che è utile per valorizzare la tradizione popolare con una religiosità scevra da superstizioni e ricca di speranza per uomini e donne che vogliano sentirsi protagonisti per il rilancio del nostro territorio, partecipino altre Istituzioni. Occorre continuare nel giusto cammino, facendo ognuno, per le proprie responsabilità, la propria parte. Un sentito grazie rivolgo a nome della mia Amministrazione all’arcivescovo Bertolone che, ancora una volta, con la sua presenza ci ha rincuorati ad andare avanti nel lavoro d’ogni giorno”. Un autentico bagno di folla con migliaia di presenze,ha accolto la solenne celebrazione per la Madonna delle Grazie a Torre di Ruggiero,si è ripetuto come ogni anno il rito di amore e devozione per la Madonna delle Grazie per la festa religiosa più importante dell’intera provincia.
La santa messa è stata celebrata nel santuario Mariano da S.E. Mons. Antonio Ciliberti e dal rettore del santuario don Maurizio Aloise,tante le autorità presenti che come ogni anno hanno inteso omaggiare la Madonna,i gonfaloni con i loro colori istituzionali riempivano tutta l’area del santuario,presente il sindaco di Torre di Ruggiero Giuseppe Pitaro,l’amministrazione comunale,il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci,il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Salvatore Sgroi,tanti amministratori anche di fuori provincia,la misericordia con la governatrice Antonella Cutruzzulà,i gruppi di preghiera e quelli di volontariato,presente anche il presidente dell’associazione “Madonna delle Grazie di Torre di Ruggiero”di Toronto in Canada,Antonio Luposella a cui è stata donata anche una targa da parte dell’amministrazione comunale per la devozione e l’affetto per la Madonna delle Grazie,nonostante la distanza di migliaia di chilometri le radici con Torre di Ruggiero sono forti e immutate.
In mattinata la santa messa,e alla fine di questa il lungo corteo con i gonfaloni e i sindaci con le fasce tricolori,la musica della banda musicale città di Guardavalle per accompagnare la Madonna delle Grazie,un corteo festante tra due ali di folla con migliaia di pellegrini e molti di questi ogni anno vengono a Torre di Ruggiero a piedi,camminando anche per molti chilometri,tanta è la devozione per la Madonna delle Grazie,il corteo giungeva presso l’anfiteatro del santuario mariano,dove in un clima di grande commozione e di partecipazione si dava il via ai festeggiamenti religiosi.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – incendio alla cooperativa “Chirone”

Un attimo,e il rosso delle fiamme si mescolava con il blu dei mezzi di soccorso,una scena già vista alla cooperativa “chirone”di Torre di Ruggiero, sede dove sono ospitati giovani profughi lontano da tutte le guerre del mondo,ancora non si sa la natura scatenante di questo incendio che ha colpito e danneggiato gravemente i locali adibiti a lavanderia e stoccaggio materiali,mentre questi giovani profughi erano intenti a guardare la televisione,solo un anno fa la stessa struttura fù oggetto di un grave atto intimidatorio,una bomba ad alto potenziale scoppiò facendo esplodere il portone di ingresso e le finestre con i vetri scagliati a distanza di decine di metri simili a schegge impazzite,anche in quella occasione per fortuna non ci furono vittime ma solo danni ingenti. La prima ad arrivare e a chiamare i soccorsi è stata l’assistente sociale Teresa Rotiroti responsabile del settore  servizi sociali del comune,subito l’intervento dei vigili del fuoco di località Foresta di Chiaravalle Centralei vigili del fuoco erano coordinati dal capo squadra Giuseppe Strumbo,le fiamme alte hanno interessato anche le travi del tetto e sembra,ma su questo vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti,che nell’aria interessata all’incendio non sono presenti prese elettriche. Sul posto per i rilievi di rito i carabinieri della stazione di Cardinale competenti per territorio,che hanno iniziati i rilievi di rito,la cooperativa gestisce di fatto il progetto di prima accoglienza per minori extracomunitari,di questo fatto è stata informata la prefettura di Catanzaro. L’incendio veniva spento dalle squadre di soccorso giunte a Torre di Ruggiero e l’area messa successivamente in sicurezza dai vigili del fuoco di Chiaravalle Centrale.

[box type=”bio”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montauro – in attesa di Giacobbo,parla lo storico Giuseppe Pisano

Venerdì prossimo si recherà in visita a Montauro l’autore e conduttore della famosa trasmissione televisiva “Voyager”, Roberto Giacobbo. La notizia, riportata ieri dal nostro giornale, ha destato un certo interesse ed entusiasmo in paese e nel circondario. Il popolare conduttore, che nel 2009 è stato nominato vicedirettore di Rai 2, visiterà per diverse ore il centro storico di Montauro (unica tappa di tutta la provincia di Catanzaro) ed in particolare la Grangia di Sant’Anna e la chiesa di San Pantaleone, cui si dice abbia una straordinaria somiglianza rispetto con la misteriosissima chiesa francese di Rennes le Chateau e che si trovi posizionata esattamente sulla linea che collega quest’ultima località a Gerusalemme.

Abbiamo voluto intervistare il professore Giuseppe Pisano che è stato il primo ad accorgersi di tali similitudini e particolarità poi riportate su una rivista locale e su un DVD.

Professore Pisano, lei crede che la chiesa di Montauro sia realmente simile a quella di Rennes le Chateau?

Sono convinto che in Italia non esista una chiesa più somigliante di quella di Montauro, dedicata a San Pantaleone, santo venerato dai templari. Si è parlato spesso in televisione di Gubbio e ancor più fortemente della chiesa del paesino ligure di Altare che ha ottenuto più di un servizio sulla Rai (“Voyager”) e su Canale 5 (“Mistero”). La verità è che Montauro presenta maggiori similitudini rispetto alle altre realtà italiane ma ha purtroppo lo svantaggio di essere un paese calabrese.

Lei è stato il primo ad accorgersi e a scrivere delle tante simbologie presenti nella chiesa e nel resto del borgo montaurese che rimandano alle società segrete. Qual è la sensazione che prova nel sapere che, a tal proposito, tra pochi giorni verrà in visita a Montauro Roberto Giacobbo?

A dire il vero la “Fermento Film” che collabora da tempo con il programma “Voyager” mi ha contattato già un anno fa, tramite e-mail, per propormi una collaborazione per la realizzazione di un documentario. Al momento però è tutto fermo. Accolgo con grande gioia l’arrivo di Giacobbo la cui presenza darà inevitabilmente grande visibilità al paese di Montauro. La mia speranza però è che successivamente a tale evento l’assessore regionale alla Cultura, Caligiuri si attivi seriamente per valorizzare adeguatamente questo territorio.

Lei ha già realizzato un DVD intitolato “Montauro: la vera Rennes le Chateau italiana”?

Nel mio piccolo, senza l’aiuto di nessuno e sostenuto solo dall’entusiasmo e dalla passione, ho finora realizzato un documentario della durata di 20 minuti, 2 conferenze a Soverato e diversi viaggi in pullman da Soverato per i turisti in collaborazione con il Legend Wine Bar. Ora però, dopo questa occasione, spero che Montauro faccia il salto di qualità che merita con l’aiuto fondamentale delle istituzioni.

 

Intervista a cura di Gianni Romano

 

Montauro – il 14 settembre in visita alla chiesa di San Pantaleone Roberto Giacobbo,il conduttore di Voyager sulle reti RAI

Nell’ambito del progetto “Calabria Jones”,in visita alla Grancia di Montauro e alla antica chiesa di San  Pantaleone, l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri,il conduttore del fortunato programma televisivo della Rai “Voyager” Roberto Giacobbo vice direttore Rai due,presenti l’amministrazione comunale con il sindaco Pantaleone Procopio,il consigliere provinciale Leo Pisano,numerosi amministratori comunali,l’archeologa Chiara Raimondo,le scuole del comprensivo Gasperina- Montauro,e lo storico Ulderico Nisticò,subito la visita è stata indirizzata alla Grancia di Montauro,dove le imponenti mura sono oggetto da anni ad importanti lavori di restauro conservativo e il sindaco Procopio,nell’illustrare ai presenti l’opera monumentale diceva”un sicuro indotto per il territorio,i lavori sono già stati avviati da anni,diceva Procopio,subito l’ingabbiamento delle torri e nel corso di questi lavori sono venuti alla luce,resti umani e importanti reperti,come monete vasi e maioliche che saranno,continuava il sindaco Procopio, allocate nel costruendo museo comunale di palazzo Zizzi,la Grancia concludeva il sindaco Pantaleone Procopio una volta ultimati i lavori sarà un importante contenitore culturale fruibile da tutti.” Roberto Giacobbo,grazie agli esaustivi interventi dello storico Ulderico Nisticò chiedeva nozioni per questo sito di grande ed enorme valenza storico-religiosa e Nisticò rendicontava di quanto c’è ancora da fare per ultimare questo sito,anche l’assessore Mario Caligiuri è rimasto colpito in modo favorevole,sia per l’ottima organizzazione preparata dall’amministrazione comunale e sia per la bellezza di questo sito,mentre i docenti e gli studenti facevano domande agli illustri ospiti,poi tutti a visitare la chiesa di San Pantaleone,dove ad attenderli sul sagrato era presente don Leo Greco che ha illustrato le bellezze e la storia di una chiesa tra le più antiche del comprensorio,anche in questa occasione,tanti i ringraziamenti da parte dei presenti per lo stato di conservazione di questi siti culturali e religiosi,alla fine un ricco buffett dalla terrazza di piazza San Pantaleone con lo sfondo del meraviglioso golfo di Squillace, si è parlato anche di similitudini, e Caligiuri ha voluto visitare il centro storico di Montauro. Cosa racchiude il mistero dei Templari, e cosa centra la linea del sole con l’antica chiesa di San Pantaleone a Montauro centro storico, e perché dovrebbe esserci una linea virtuale tra questa chiesa e Rennes Le Chateau a Gerusalemme,per cercare di dare una risposta a questi affascinanti misteri,potrebbe essere proprio Roberto Giacobbo, conduttore del fortunato programma Rai,”Voyager” dove Roberto Giacobbo,poi si avventurera’ verso “La linea del Sole”, che collega geometricamente Rennes Le Chateau a Gerusalemme, passando attraverso la Chiesa di San Pantaleone di Montauro, in provincia di Catanzaro, nella quale sono evidenti numerosi e sorprendenti elementi che appaiono, per diversi aspetti, simili a quelli della misteriosissima chiesa di Rennes le Chateau in Francia, a cominciare dall’epigrafe incisa sul portale: “Terribilis est locus iste”.

[box type=”bio”] articolo a cura di Gianni Romano[/box]

Soverato – commemorazione delle vittime del camping le Giare

Un sole caldo e estivo ha dall’alto fatto da degna cornice ad una ricorrenza che si tiene ogni anno e Soverato non dimentica,e come potrebbe dimenticare quella tragica alluvione del fiume Beltrame,che da alveo secco e asciutto,sede da anni del campeggio “Le giare”diventò grazie ad una alluvione senza precedenti,il simbolo di morte e di incuria ambientale – territoriale e disastri annunciati,tredici le vittime di cui una in particolare,Vinicio Caliò non fu trovato mai il corpo,e in una suggestiva cerimonia che si tiene ogni anni,ricordate le tredici vittime,e l’amministrazione comunale ha in questa area posizionato tredici grossi massi e su ognuno di questi inciso il nome dei morti,mentre l’area dove era stata posizionata una targa a ricordo è stata posizionata un’area verde con panchine e scoperta una targa artistica,con scritto”e spazzò via ogni cosa e tu solcasti il mar per meta ignota,in ricordo di Vinicio Caliò”.
Presenti alla cerimonia molti parenti delle vittime,tra queste la mamma di Vinicio, Elettra,e il fratello Luca che ha avuto parole di ringraziamento per l’amministrazione comunale di Soverato che ha creato un posto dove pregare per le vittime,in particolare per Vinicio il cui corpo non è stato mai trovato,presenti,il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci che ha ricordato che gli amministratori devono necessariamente essere custodi e vigili sui loro territori,per la provincia di Catanzaro Sonia Munizzi,per il comune di Soverato il sindaco Leo Taverniti,il vice Salvatore Riccio gli assessori Pascasio Matacera e Emanuele Amoruso,per il comune di Montepaone l’assessore all’urbanistica Roberto Sestito che ha detto che gli amministratori hanno un compito importante e come tali,diceva Sestito devono necessariamente far si che simili tragedia non accadano più”,il parroco don Tobia Carotenuto,il presidente della pro loco Giuseppe Chiaravalloti,il comandante della guardia costiera tenente di vascello Biagio Sciarra,il comandante guardia di finanza tenente Juri Cesare,il tenente dei carabinieri di Soverato Francesco Gammone,il capitano Nicola Muraca della polizia municipale,il presidente Francesco Ferrigno dell’associazione nazionale carabinieri.
Parole di speranza e di fede sono state dette dal parroco di Soverato,don Tobia Carotenuto che ha poi benedetto una targa posizionata sul luogo della tragedia,“La memoria del dolore ingiusto, non è un fatto privato, ma civile che da una connotazione territoriale. Un bel gesto dell’amministrazione comunale, questo cippo è un dono , ma anche un impegno”. Don Tobia Carotenuto ha continuato e sono stati letti i nomi dei morti e si è recitato un eterno riposo.
Per il sindaco di Soverato Leo Taverniti,ha esordito dicendo che”questo sia un luogo come angolo di vita e non di morte,L’emozione e la commemorazione non deve essere un fatto contingente, dobbiamo ricordare per evitare che non avvenga più. Questo è l’angolo del ricordo, un angolo di morte, ma anche un angolo di vita,continuava il sindaco Taverniti dicendo che tanto si è fatto ma tanto c’è ancora da fare per la messa in sicurezza del territorio.”

Articolo di Gianni Romano

Torre di Ruggiero – inaugurati e benedetti sei bassorilievi al cimitero

“Chi entra non faccia rumore,preghi perché Dio l’ascolta per i tanti cuori sepolti e per chi ci è tanto caro e non può più tornare.”

Questo è il bassorilievo che è situato all’ingresso del cimitero di Torre di Ruggiero e in una toccante e partecipata cerimonia inaugurati e benedetti da Mons. Pino Silvestre sei bassorilievi in ceramica artistica ,creati dai maestri Antonio Soluri,Ida Caroleo e Marianna Guerrieri della R. G . ceramiche di Roccelletta di Borgia,presenti alla cerimonia il sindaco di Torre di Ruggiero Giuseppe Pitaro con alcuni amministratori comunali,il rettore del santuario mariano della Madonna delle Grazie,don Maurizio Aloise,il presidente dell’associazione”Madonna delle Grazie”di Toronto Canada Antonio Luposella,il responsabile della protezione civile Gabriele Raimondo. A rendere ancora più toccante la cerimonia il fatto che il borgo di Torre di Ruggiero è interessato in questi giorni ai solenni festeggiamenti della Madonna delle Grazie,che come ogni anno fa giungere al santuario mariano migliaia di pellegrini proveniente da molti paesi del comprensorio,questi bassorilievi voluti fortemente dal sindaco Giuseppe Pitaro aggiungono un ulteriore tassello ai restauri che stanno interessando il cimitero comunale,dandogli una ulteriore dignità e rispetto per il luogo di rispetto per i propri cari defunti,situato proprio di fronte al santuario della Madonna delle Grazie. I bassorilievi sono tutti di tematiche diverse e affrontano la vita,ma i soggetti sono sempre loro,gli Angeli che sono sempre presenti nel percorso della vita,e questi Angeli sono raffigurati in varie situazioni,ma sempre sorridenti e con lo sguardo verso il visitatore di turno riescono a trasmettere quella serenità necessaria a chi frequenta questo luogo sacro di culto e di rispetto per i defunti.

[box type=”info”] articolo a cura di Gianni Romano[/box]

Squillace – ventennale dell’apertura del ristorante”Le Zagare.”

In un periodo di crisi globale, fa sempre piacere sapere che in una terra bella e impossibile come la Calabria, una famiglia riesce a fare impresa e a fare crescere in modo esponenziale un ristorante aperto da ben venti anni. Per l’occasione il presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro ha voluto portare un riconoscimento ai titolari, imprenditori seri e capaci diventati un modello vincente da seguire, premiando l’azienda familiare, fiore all’occhiello del comprensorio, consegnando i premi allo chef  Giovanni Elia conosciuto da tutti come Tomas. “Venti anni di presenza dedicata all’arte gastronomica e all’accoglienza per promuovere il turismo d’eccellenza nel territorio del golfo di Squillace”, questo si legge nella targa consegnata al titolare, un successo che Tomas divide con il cognato Franco Sestito. Il ristorante Le Zagare,dichiarava Wanda Ferro, è un esempio a cui tanti giovani devono guardare con fiducia. La Calabria ha bisogno di questo tipo di imprenditori al fine di incentivare un tessuto produttivo importante che sia da sicuro volano per lo sviluppo dell’intero comprensorio,concludeva il presidente Ferro.” La bella e significativa cerimonia,dopo la consegna dei premi si concludeva  con la degustazione  da parte dei numerosi presenti dei piatti tipici  di carne e pesce preparati dallo chef .

[box type=”info”] da un articolo di Gianni Romano[/box]

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