“Il D.G. Gerardo Mancuso,non è stato di parola” parla il presidente regionale fibrosi cistica Michele Rotella

Una situazione al limite quella che stanno vivendo i malati di fibrosi cistica calabresi,non bastava la malattia,ma una serie di cattiva – burocrazia rende ancora più difficile sopportare lo stato clinico di questi malati,e tante le problematiche che devono affrontare oltre quella di essere malati di una malattia come quella della fibrosi cistica,a parlare è il presidente regionale della lega per la fibrosi cistica,Michele Rotella,a cominciare dal tanto decantato trasferimento per il centro regionale per la fibrosi cistica,dall’ospedale di Soverato dove anche il fisioterapista respiratorio viene pagato per svolgere il suo lavoro, dall’associazione per la fibrosi,il centro  per la F.C. promesso ad oggi non è stato ancora assegnato lasciando come è facilmente prevedibile i malati alle prese con molti problemi,con  presenti,solo un medico pediatra e un infermiere di fronte ad una mole di prestazioni elevate,ma anche come il presidente Rotella dice alla mancanza dei farmaci salvavita,antibiotici non reperibili facilmente in uso solo presso strutture ospedaliere,causa il blocco di questi farmaci presso le farmacie territoriali,”il direttore dell’ASP,Gerardo Mancuso non è stato di parola sul trasferimento da Soverato al centro di Lamezia,ad oggi non ne sappiano nulla,anche dei fondi stanziati non vi è traccia nonostante,queste le parole di Michele Rotella,il ministero della salute con il ministro Renato Balduzzi abbia con delibera Cipe, assegnato ad ogni regione italiana una quota vincolata per le finalità,continua Rotella di prevenzione e cura della fibrosi cistica,con giusta richiesta di intesa alla conferenza stato e regioni,questo a seguito,continua Rotella  delle difficoltà riscontrate nella valutazione dei fabbisogni legati ai progetti di ricerca presentati dalle regioni,ha suggerito continua Rotella di ripartire la quota per la ricerca con gli stessi criteri adottati per quella destinata alla assistenza,la soma complessiva ministeriale continua Rotella è stata di 3 milioni e 100 mila euro,e alla regione Calabria è stata destinata la somma di 162 mila euro,ma ad oggi continua il presidente Michele Rotella di questi fondi ancora non si è visto nulla,fondi che servono per pagare i farmaci salvavita,in caso contrario come può un malato pagarsi di tasca farmaci che costano anche centinaia di euro?La legge 548/93 continua Rotella in base alla consistenza numerica degli assistiti assegna questi fondi ma quando il malato sarà messo in condizioni di arrivare  e essere messo in condizioni di curarsi,basti pensare continua Rotella ai pazienti più piccoli con frequenti crisi respiratorie,farmaci utili e importanti,come è utile e importante la ricerca alla quale il ministero della salute ha previsto una parte importante,ma ad oggi,conclude il presidente Michele Rotella di questi fondi non vi è traccia.” In effetti,l’articolo 39,demanda al Cipe la proposta del ministero della salute,la deliberazione dell’assegnazione delle quote del fondo sanitario nazionale di parte corrente in favore delle regioni,tenuto conto dell’importo complessivo presunto del gettito dell’addizionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Gagliato – importante iniziativa nel borgo al via il progetto”una rete per la salute”

Ospedali depotenziati,paesi ad alto tasso di spopolamento,i residenti oggi di questi piccoli centri collinari sono per la maggiore parte persone anziane che vista allungata l’aspettativa della vita,necessitano di ricorrere spesso a cure e controlli medici e una grande iniziativa rivolta proprio al sociale è presente da oggi a Gagliato,presenti il sindaco Francesco Fodaro,il presidente Gaetano Scalfari della don Bosco onlus e il presidente Antonio Marincola Politi. Si è svolta oggi a Gagliato presso l’edificio dell’ex scuola elementare in Viale Margherita, la  presentazione della iniziativa che ha dato il via al Progetto “ una rete per la salute” . Grazie a questa innovativa iniziativa sociale voluta fortemente dall’Amministrazione Comunale di Gagliato e dal suo primo cittadino sindaco Francesco Fodaro, gli abitanti di Gagliato e degli altri Comuni del Comprensorio  potranno fruire di prestazioni sanitarie immediate ( senza liste d’attesa ) e alla portata di tutti. Con il coinvolgimento di professionisti medici che hanno condiviso la mission del progetto ideato dalla Fondazione Marincola Politi, ogni lunedì e venerdì, in base ad un calendario prestabilito e turnante sarà  possibile sottoporsi a visite specialistiche, ecografie, ed altri esami diagnostici a prezzi che oscillano tra le 30 e le 60 Euro a prestazione. Mission questa che equivale a quella suggerita dalla recente attività legislativa che indica la strada “ dell’organizzazione sul territorio “  come l’unica in grado di alleggerire l’enorme carico degli Ospedali e nella fattispecie resa possibile  dall’intervento del centro specialistico “ La Casa di Don Bosco”  titolare delle attrezzature necessarie. Nota importante: l’immediatezza degli interventi e dei risultati (gli esiti degli esami sono celeri) ed i costi; resi ancor più accessibili dalla circostanza che il paziente non deve affrontare spese per recarsi nei presidi ospedalieri. L’azione sociale risulta inoltre avvalorata da una proposta di corsi di ginnastica dolce indirizzati soprattutto alla terza età il cui fine è soprattutto la prevenzione. Ma vi è un altro aspetto da considerare in questa vicenda, non meno importante del servizio reso, che è quello di aver “ riqualificato” un edificio fantasma destinato a diventare l’ennesimo  spreco e che il Sindaco di Gagliato ha voluto con forza rivalutare. Così com’è Sua intenzione far rivivere le tante risorse naturali ( i caratteristici mulini a vento, gli spettacolari rivi naturali, gli antichi margini in pietra, ecc..), ed artigianali che questo luogo riserva. Un esempio tutto da seguire perché tiene conto di come “ la ricchezza di un territorio derivi essenzialmente dall’essere un legame tra il proprio passato presente e futuro”

Per informazioni sulle modalità di svolgimento del servizio è possibile rivolgersi alla Farmacia del dr. Filippo Apostoliti in Gagliato Tel. 0967 97050.

 

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Soverato – lo stoccaggio dei rifiuti e il rischio percolato

Nonostante le tante segnalazioni fatte da privati cittadini e imprenditori,ancora nulla è cambiato nell’area di stoccaggio individuata dal comune ,in agro di Soverato,località Caldarello,se possibile anzi la situazione igienico – ambientale è peggiorata e di molto,sono tanti difatti i mucchi di spazzatura presenti,uno scenario non certo edificante,alti cumuli che non ricordano le montagne dell’Aspromonte,ma disegnano un degrado continuo,all’interno del cancello dell’area stoccaggio,la spazzatura è depositata a terra fuori dai container strapieni da giorni e cosa ancora più grave,all’esterno dopo giorno dopo giorno questa sorta di discarica si autoalimenta,oltre alla RSU,è facile trovare mobili,vecchi divani,frigoriferi,lavatrici e molto altro che con lo smaltimento hanno ben poco da vedere,anzi quello che si presenta a chi deve necessariamente transitare per recarsi alle molte fabbriche esistenti in loco,necessariamente deve coprirsi gli occhi per non vedere,e tapparsi il naso per l’odore assolutamente insopportabile,che grazie al timido sole presente,aumento questa situazione di disagio. L’area individuata dal comune di Soverato per lo stoccaggio dei rifiuti della RSU cittadina,è quella dismessa nel comune di Soverato in località “Caldarello”,una vasta aerea recintata proprio alle spalle del distaccamento dei vigili del fuoco,la maggior parte dei rifiuti raccolti giace immobile in attesa di essere posizionata in grossi container e da qui alla discarica consortile,ma quello che molti residenti lamentano è che oltre l’odore insopportabile della zona,dove insistono stabilimenti industriali di notevole pregio,è che il pericolo del percolato è presente,in quanto il liquido che fuoriesce dalle montagne di spazzatura poi inevitabilmente corre nei vicini fossi,da qui al mare il passo è breve,ma esiste anche un pericolo di incendio,difatti l’ammasso di spazzatura dopo temperature elevate crea un innesco spontaneo che potrebbe creare un incendio di vaste proporzioni,con i fumi che diventano nocivi a causa della composizione della stessa spazzatura presente. Il termine percolato, inteso (non esclusivamente) nell’ambito delle scienze ambientali, definisce un liquido che trae prevalentemente origine dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi. In misura minore è anche prodotto dalla progressiva compattazione dei rifiuti. Il percolato prodotto dalle discariche controllate di rifiuti solidi urbani (R.S.U.) è un refluo con un tenore più o meno elevato di inquinanti organici e inorganici, derivanti dai processi biologici e fisico-chimici all’interno delle discariche. Per legge, il percolato deve essere captato ed opportunamente trattato nel sito stesso della discarica o trasportato in impianti ad hoc debitamente autorizzati allo smaltimento di rifiuti liquidi. Il sistema di captazione consiste in una serie di tubi fessurati immersi in uno strato di ghiaia drenante appena al di sopra dello strato di impermeabilizzazione.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montauro – incarico professionale ad archeologa

Il comune di Montauro,affida un incarico professionale per redarre le relazioni di valutazioni di interesse archeologo a  Chiara Raimondo di Stalettì,archeologa che ha in essere la valorizzazione del sito della Grancia monumentale di Montauro,a dirlo il sindaco Pantaleone Procopio “a seguito della redazione del Piano Strutturale Comunale (PSC) e del Regolamento Edilizio ed Urbanistico (REU) del Comune di Montauro di cui alla Legge Regionale per l’ affidamento incarico professionale per  redazione relazione di valutazione dell’interesse Archeologico,queste le parole di Procopio,Premesso,che il Comune di Montauro è dotato di strumento urbanistico generale (P.R.G.) adottato dal  Commissario ad Acta, recante: “Norme per la tutela, governo ed uso del territorio” –e continua il sindaco Procopio,vista la deliberazione di G.C. con la quale l’Amministrazione Comunale conferiva atto di indirizzo al Responsabile del Servizio Tecnico alla  predisposizione degli atti necessari per l’affidamento degli incarichi professionali necessari
alla redazione del PSC e REU,questo Comune,continua Procopio, a seguito di espletamento delle procedure di selezione pubblica:con determinazione del Responsabile del Servizio Tecnico n° 35 del 06/05/2003 si è provveduto, nei termini di legge, ad affidare l’incarico per la redazione del Piano Strutturale  Comunale allo studio “Viola Ingegneri & Architetti Associati”- Cernobbio (CO); con determinazione del Responsabile del Servizio Finanziario n° 01 del 15/01/2004 si  provvedeva al conferimento incarico professionale per la redazione dello studio geomorfologico di cui al PSC e al REU, all’A.T.P. Battaglia-Stefanini con studio in  Soverato.”
“Tenuto conto che,continua il sindaco Pantaleone Procopio, le succitate linee guida approvate, con deliberazione del Consiglio Regionale, impongono ai fini della redazione del PSC e REU, un gruppo  interdisciplinare di professionisti tra i quali un archeologo, necessario per la redazione della relazione di Valutazione dell’Interesse Archeologico (V.I.Arch.);dato atto,continua Procopio, che agli atti di questo ufficio tecnico, ed a seguito di procedura aperta è stata in
precedenza individuata per lavori similari, apposita figura professionale e precisamente la Dott.ssa Chiara Raimondo, qualificata nel settore degli scavi archeologici;ravvisata continua Procopio, la necessità di procedere all’affidamento del servizio di cui in oggetto a professionista esterno, all’uopo interpellata  Chiara Raimondo da Stalettì,continua Procopio, si è dichiarata disponibile,conclude il sindaco di Montauro Pantaleone Procopio, finalizzata alla redazione del Piano Strutturale Comunale e relativo Regolamento Edilizio, e nominare per l’appunto Chiara Raimondi da Stalettì.”
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Satriano – in fiamme quattro pullman e una autovettura della autolinee Federico spa

Satriano marina,ore quattro del mattino,un inferno di fuoco e fiamme accoglie i primi mezzi di soccorso intervenuti per la emergenza, il rosso delle fiamme si mescola subito con il blu dei lampeggianti,un incendio ancora in fase di valutazione da parte degli inquirenti, ma per come è scaturito si prospetta la chiara natura dolosa,completamente distrutti dalle fiamme quattro pullman e una autovettura Lancia della autolinee Federico spa  di Reggio Calabria nata nel lontano 1929 e  che in località Negrello di Satriano marina ha il suo deposito locale, un grande cortile chiuso con un cancello è la sede di ricovero per dodici pullman usati per viaggi di linea,per i pendolari e i numerosi studenti che devono necessariamente usare questo mezzo di trasporto.
La chiamata con la richiesta di intervento,arrivava al centralino dei vigili del fuoco di località Caldarello di Soverato,destinazione zona industriale di Negrello in Satriano marina,dove insistono numerose fabbriche e laboratori artigianali,subito arduo il compito dei vigili del fuoco intervenuti con il capo squadra Gianfranco Urbano,due le autobotti usate inizialmente a cui nel corso della lunga notte, si è aggiunta una terza proveniente dal distaccamento centrale di Catanzaro,ma nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco,sono stati quattro i pullman e una autovettura Lancia ad essere completamente distrutti dalla furia delle fiamme,un fumo nero e denso ammorbava l’aria,rendendola irrespirabile,sul posto si portavano i carabinieri della locale stazione agli ordini del maresciallo Salvatore Simeone,i carabinieri del nucleo radiomobile e del reparto scientifica per reperire indizi utili per cercare di dare un nome e un volto ai responsabili di questo gesto che dalle prime sommarie indicazione sembrerebbe doloso,i quattro pullman hanno preso fuoco tutti nello stesso momento,e non con reazioni a catena,informato di questo grave gesto,il sindaco di Satriano Michele Drosi ha dichiarato”la mia piena solidarietà,e quella dell’intero consiglio comunale per questo grave attacco alle fondamenta del lavoro di chi,come la ditta Federico autolinee produce in una terra difficile  come la nostra occupazione e sviluppo,mi auguro,continuava il sindaco Drosi che la giustizia faccia il suo percorso di legalità per queste offese alla comunità civile ,gesti vili,concludeva Drosi da condannare fermamente.”
1929,nascono le Autolinee Federico. L’azienda viene in essere con l’obbiettivo di crescere e affermarsi nel territorio Calabrese. Le autolinee Federico contano 15 dipendenti e 10 pullman.
Con il passare degli anni l’azienda sempre più presente sul territorio incrementa il proprio personale di pari passo al proprio parco macchine. Adesso, si contano 20 dipendenti e 14 automezzi
Cambia la natura giuridica dell’ azienda, le Autolinee Federico diventano S.R.L. I vertici dell’ azienda puntano ancora sulle risorse umane, aumenta il personale e i servizi offerti. Si contano 32 dipendenti e 25 pullman,Acquisite la SIAR e poco dopo la SISPA, le autolinee Federico sono ormai l’azienda di riferimento del settore.Le Autolinee Federico diventano partner della Reggina Calcio.
Le Autolinee Federico srl diventano Autolinee Federico Spa.Avviene l’acquisizione di Greco e Scuteri l’azienda è conosciuta per l’elevato standard qualitativo dei servizi offerti e per l’estrema competenza e professionalità del proprio personale, amministrativo e viaggiante
Ad oggi si contano 60 dipendenti, 40 automezzi con corse di linea in tutta la Calabria e servizi di noleggio con conducente per qualsiasi destinazione.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Soverato – buona sanità,il pronto soccorso salva la vita ad un giovane con emorragia interna

La sanità calabrese spesso alla ribalta della cronaca cronaca nazionale per aspetti negativi, segnala anche casi di buona sanità. A dirlo il papà di un minore C.C. di anni 14 residente a Soverato, appassionato di motocross ed iscritto al campionato italiano con il Team FTM Racing Motocross. Il giovane, si recava come di consueto al campo di allenamento alla pista di Mesima (VV) con la sua moto classe 125 C.C. Un pomeriggio come tanti, giri su campi polverosi o infangati, salti e slalom, ma all’improvviso una caduta, il giovane dopo pochi attimi si rialzava dolorante ma rassicurava i presenti sul suo stato di salute. Il padre decideva dopo l’accaduto di fare rientro a casa ma appena giunti al domicilio per il giovane iniziavano dei dolori lancinanti al fianco. Da qui la decisione intorno alle ore venti  di recarsi al reparto di pronto soccorso dell’ospedale cittadino diretto dal primario Francesco Dell’Apa. Di servizio era presente il medico di guardia Michele Malta con  l’equipe composta dagli infermieri Ceniti e Signati. Al medico  bastava solo uno sguardo per richiedere urgentemente un emocromo e la successiva ecografia confermava quello che per il medico era solo un sospetto, lesione interna con rottura della milza e copiosa  fuoriuscita di sangue. L’immediata diagnosi metteva in movimento i reparti specialistici, la radiologia con l’addetto Schipani e l’equipe per la TAC, il primario di chirurgia Messina, libero dal lavoro in quel momento, contattato si portava prontamente in reparto con l’anestesista Danilo Staglianò e il chirurgo Pino Gullà. Era passata solo un’ora dalla diagnosi al ricovero nel reparto operatorio per asportare al giovane parte della milza. Una lotta contro il tempo conclusasi fortunatamente bene, come ribadito a gran voce dal genitore del giovane e solo la professionalità e la competenza dei sanitari, diceva il genitore, avevano salvato la vita del figlio. Il giovane ora è ricoverato per il post intervento chirurgico, starà lontano qualche tempo dai campi di allenamento, ma si sa che alla passione non si comanda.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montauro – le pazze spese dell'amministrazione,le critiche del gruppo insieme per Montauro

Attacco a colpi di manifesti del gruppo “insieme per Montauro”contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pantaleone Procopio,nei manifesti affissi nel territorio,il gruppo indica l’amministrazione comunale come fallimentare e con un concetto alquanto strano di montauresità,”Abbiamo in questi mesi,visionato l’albo pretorio,si legge,conservando copia degli atti,ed è stato possibile apprezzare chiaramente i risultati della spendig -review dell’amministrazione da tempo esempio di trasparenza e coerenza,in un periodo,continua il manifesto di pesanti tagli da parte del governo,e di crisi internazionale,i nostri amministratori attuano una politica di risparmio alquanto strana.”
“Sono anni,continua il manifesto,che ascoltiamo il nostro sindaco gridare ai quattro venti che non ci sono soldi per qualsiasi cosa ma allora da dove vengono questi fondi?spese legale quasi 40 mila euro,spesi in soli sei mesi,continua il manifesto,ma di questi nessun euro andrà ai cittadini montauresi,se in Italia ci sono così tanti avvocati,non è che devono venire  a lavorare tutti a Montauro,perchè,si chiedono nel manifesto,per l’acquisto dei panettoni e spumanti non si è pensato di rivolgersi ai commercianti montauresi,magari dividendo la spesa totale tra i diversi operatori commerciali presenti,invece di acquistarli altrove? E come mai anche per oggetti di cancelleria si decide di acquistare da ditte al di fuori del territorio comunale?Continuando a parlare di spese,in un consiglio comunale,si legge,un consigliere di maggioranza ha dichiarato che negli ultimi anni,migliaia di euro sono stati spesi per motivi diversi da quelli che erano inizialmente destinati,di cui,continua il manifesto,130 mila euro destinati al cimitero,quelli per la Grancia e quelli per il palazzetto non ancora ultimato,intanto,continua il manifesto per pavimentare il centro storico,il comune ha dovuto accendere un mutuo che graverà sulle tasche dei contribuenti,nello stesso consiglio,lo stesso consigliere di maggioranza,criticava la pessima gestione della causa riguardante il terribile incidente che ha causato l’infermità ad una donna,con la conseguenza che il comune di Montauro è stato condannato al risarcimento di 500 mila euro.”
“Nel frattempo,continua il manifesto,le tasse sono aumentate in ultimo l’aliquota IMU,e a breve quella per la RSU,questo grazie alla montauresità che proclamava il sindaco Procopio nella campagna elettorale,noi purtroppo,continua il manifesto,facciamo fatica a seguire la linearità di pensiero dell’amministrazione comunale,forse il sindaco vuole gratificare i concittadini con nuove tasse e promesse,ed ancora si chiedono nel manifesto,i forestieri vengono pagati in modo profumato per i loro incarichi,assegnati quasi tutti con l’affidamento diretto,perchè il sindaco non ha stipulato una convenzione con uno studio legale,portando benefici all’ente comunale,invece di sperperare soldi pubblici.”
“E perchè,conclude il manifesto,invece non favorire i giovani montauresi che a furia di promesse lo sono sempre meno,invece di illuderli con le solite storielle pre elezioni,di cooperative,lidi comunali piani parcheggi e altro.”
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano da il Quotidiano[/box]

Invalido per la Svizzera,ma non per l’Italia

Una situazione al limite del paradossale,che neanche lo scrittore boemo Franz Kafka avrebbe pensare di scrivere,è quello che succede ad un giovane uomo residente a Gasperina con una diagnosi come quella di radiocolopatia lombare e convalgia agli arti inferiori,una serie di interventi e di cure mediche che ha oggi non hanno risolto il suo grave problema ,che invece si acuisce quando decide di recarsi al presidio ospedaliero Ciaccio di Catanzaro,ma tra il suo stupore dopo la visita il medico gli dice”guardi lei ha bisogno di un intervento chirurgico per impiantare una pompa che sia da effetto stimolatore con iniezioni di anestetico o morfina,ma da noi nel nostro reparto non abbiamo letti,vada a Milano.”
Ma come a Milano deve avere pensato l’uomo,tutto nasce da quando questa persona sposata e con tre figli in tenera età si stabilisce in Svizzera a Lucerna dove trova un lavoro sicuro in uno stabilimento che confeziona zucchero,ma dolori improvvisi e sempre più frequenti lo costringono a effettuare in terra elvetica una visita che successivamente si trasforma in una operazione di ernia del disco,ma saranno ben tre le operazioni con la conseguenza di perdita di forza nelle gambe,dolori continui e lancinanti,questa cosa gli provoca l’abbandono del suo lavoro,una riconosciuta invalidità  del 100% in Svizzera,a questo punto l’uomo decide di tornare a Gasperina suo paese di origine,ed inizia una lunga serie di visite e consulti,mentre i dolori aumentano gli viene praticato un impianto di elettrostimolatore,ma questo si rileva purtroppo solo un palliativo,allora la visita fatta dai medici Rocca e Russo del presidio Ciaccio,si potrebbe tentare una soluzione esterna e provvisoria con l’impianto di una pompa che inietti a tempi intervallati dosi di anestetico,mentre i test spinali peggiorano,ci vuole morfina e kinocaina,pesanti anestetici per combattere i dolori sempre più forti,tanto che l’uomo non può camminare a lungo,ma neanche stare seduto molto,una convalgia agli arti inferiori gli limita anche l’uso della sua autovettura,ma l’uomo invalido  al 100% per la Svizzera, per l’Italia dove ha da tempo richiesto il suo status di invalido non gli è stato riconosciuto nulla.
Oggi ha un impianto di doppio catetere ottopolare dorsale collegato a stimolare la parte ma queste batterie non sono eterne,quello che i medici hanno ribadito è che bisogna per forza levare lo stimolatore e effettuare un intervento chirurgico interno dove sistemare questa pompa,ma non a Catanzaro,per la Regione Calabria non esistono per il comparto sanità posti letto per la terapia del dolore,da qui l’invito di farsi operare a Milano,un viaggio della speranza che ancora oggi nel 2013 bisogna necessariamente effettuare per stare in salute,ma oltre il dolore c’è un aspetto da non sottovalutare,quello economico se non viene riconosciuta questa invalidità,al 100% per la Svizzera,ma per il nostro paese non è così,si spera che in questi giorni una riunione sinergica tra le parti ottengano il benestare per allocare quei posti letto al Ciaccio,necessari per effettuare questo intervento o altri similari,evitando come in questo caso inutili e costosi viaggi della speranza.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

La Calabria e i legami con Cristoforo Colombo

Si è tenuta, presso l’aula magna dell’istituto Alberghiero di Soverato, la conferenza dal titolo: “I legami tra la Calabria e le vicende legate alla scoperta dell’America e a Cristoforo Colombo” organizzata dall’Università popolare della Terza età di Soverato. Sono intervenuti Francesco Grisafi e Maria Palazzo, rispettivamente presidente e componente della suddetta Università e Giuseppe Pisano, autore di uno studio riguardante le connessioni tra la Calabria e la scoperta del continente americano.
Ha aperto i lavori della conferenza il presidente Grisafi, il quale ha “confessato” di conoscere poco questo argomento ma allo stesso tempo di essere curioso d’ascoltare una storia sconosciuta ai più ma certamente di grande interesse per la Calabria e non solo.
Successivamente è intervenuta la professoressa Palazzo la quale ha sottolineato l’importanza di parlare di questo argomento importantissimo che non può che riempire d’orgoglio tutti i calabresi. “Stiamo parlando della scoperta dell’America che ha rappresentato, per l’umanità, l’evento più importante, nel cammino della storia, dopo la nascita di Cristo, e poter dire che la Calabria con i suoi uomini di mare e non solo ha recitato un ruolo significativo rispetto a a tutto ciò credo sia un fatto importantissimo- ha detto Palazzo-”. Inoltre, Palazzo ha espresso il suo auspicio affinché gli enti calabresi e in particolare la Regione Calabria si adoperino in merito per incentivare le ricerche archivistiche – finora condotte solo da Pisano e sempre a sue spese – che potrebbero dare nuovo lustro alla Calabria e ai calabresi.
Infine, molto atteso dal folto pubblico presente, è intervenuto il professore Giuseppe Pisano il quale ha spiegato ai presenti le connessioni che la Calabria ha avuto rispetto alla vicenda della scoperta dell’America. Pisano, dopo avere descritto le novità riguardo alla storia colombiana, ha ricostruito la biografia del marinaio calabrese Anton Calabrès che si trovava sulla “Pinta”, la caravella di Colombo, nel primo viaggio di scoperta. Successivamente Pisano ha parlato di un altro personaggio calabrese di nome Angelo Manetti, proveniente dal paese di Aiello, che partecipò ad uno dei viaggi, non escluso il primo di scoperta, di Cristoforo Colombo. Pisano ha voluto sottolineare l’importanza di questo personaggio in quanto risulterebbe che la sua famiglia, che nel ‘500 fu feudataria di Aiello, era molto legata ai Cybo, la famiglia di papa Innocenzo VIII, il papa cui, secondo uno studio effettuato di recente dal colombista Ruggero Marino, risulterebbe essere stato il vero artefice del viaggio di Cristoforo Colombo. Inoltre Pisano ha parlato di un probabile apporto dato da altri due grandi calabresi: il contemporaneo San Francesco da Paola e Gioachino da Fiore.
Infine Pisano ha messo in evidenza alcuni legami tra la Calabria e le famiglie Geraldini e Pinelli, le quali, secondo gli ultimi studi, avrebbero recitato un ruolo di primo piano riguardo al primo viaggio di Cristoforo Colombo.
Da registrare la presenza di numerosi personaggi che rappresentano il Gotha della cultura locale e calabrese tra cui il latinista Lorenzo Viscido e il direttore del periodico “La Radice” Vincenzo Squillacioti.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Fare gruppo per cercare nuove opportunità di lavoro, nel mondo dei nuovi media la proposta arriva da Catanzaro

 

Riceviamo e pubblichiamo,

Un modo nuovo di fare televisione che coniuga varie professionalità del settore che convergono in un’unica realtà dopo aver percorso diverse strade. L’idea è quella di restituire al mondo mediatico ciò che si è perso negli ultimi anni quando improvvisazione e sommarietà hanno iniziato a caratterizzare la comunicazione.  “Ora si parte”  è lo slogan scelto da “Studio Pro Macario” la casa di produzione catanzarese data da un’idea di Nicholas Macario figlio d’arte che eredita dal padre Mimmo, regista televisivo calabrese, la passione per il linguaggio visivo che si arricchisce di nuove sfumature. <<L’idea-spiega Nicholas Macario- è quella di servire un servizio completo a tutte le aziende o ai privati che intendono avvalersi di una struttura tecnologicamente avanzata per la produzione video e la post produzione di documentari, redazionali, spot pubblicitari, filmati aziendali, videoclip musicali e produzioni televisive. Eredito da mio padre la passione per questo lavoro che condivido con giovani e professionali collaboratori, con i quali ho creato una squadra affiatata e vogliosa di affermare i principi di qualità e originalità all’interno della nostra terra in cui si è scelto di rimanere. Lo sguardo al nostro lavoro però si allarga con l’ambizione di fidelizzare il portfolio di clienti già acquisito nei  primi anni di lancio e conquistare il mercato nazionale. Le tecniche utilizzate sono quelle più innovative e la strumentazione conta tecnologie di altissima qualità. Abbiamo già dei progetti in cantiere che metteremo a disposizione dei nuovi canali digitali per i quali siamo pronti a lanciare dei format capaci di seguire le nuove tendenze della televisione che da generalista tende a trasformarsi in tematica rivolgendosi ad un numero selezionato di spettatori che esigono la massima qualità. La sfida è quella di realizzare una realtà seria e di diffondere la cultura della comunicazione che, se studiata con criterio, può determinare nuove opportunità di rilancio. >> Da ieri è on line il nuovo sito (www.studiopromacario.it) che presenta la squadra pronta a mettersi in gioco trasformando in un’arte il “Business Social Media”. <<Ritengo che ci siano diversi giovani che meritano di avere una struttura seria in cui dimostrare il loro valore-commenta Mimmo Macario- il ruolo di noi “grandi” è quello di mettere a disposizione l’esperienza acquisita per creare realtà serie che possano diventare riferimento per chi ha voglia di cambiare o creare la propria immagine aziendale. Uno sguardo particolare rimarrà legato alla televisione in un mondo che è cambiato e che deve essere vissuto in modo diverso da produttori e realizzatori di nuovi format che siano al passo con i tempi e concorrenziali, per sedurre un pubblico che ha oggi infinite possibilità di scelta.>>

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