Lettera aperta di un cittadino
Lettera aperta al Presidente della Regione, ai Presidenti delle cinque Province, ai Sindaci dei 405 Comuni della Calabria.
Non vi chiedo di intervenire con la bacchetta magica che nessuno di voi ha in dotazione.
Vi chiedo di intervenire con i poteri che avete e con la volontà e l’amore per questa terra di cui avete il dovere di dare prova.
Intanto facendo lavorare le tante persone alle quali paghiamo, molte volte inutilmente, stipendi e compensi.
Non è più possibile continuare a tollerare in questa regione erbacce e sporcizia ovunque, spazzatura dappertutto, strade principali, secondarie e di campagna trasformate in discariche, spiagge e aree limitrofe pubbliche in condizioni penose.
Piuttosto che spendere soldi in iniziative discutibili per sostenere ed incrementare il turismo e l’ambiente, si stanzino risorse serie per affrontare con costanza i problemi di pulizia e decoro del nostro territorio.
L’inciviltà dei tanti nostri corregionali, ed anche di tanti turisti, non può essere un alibi: dove c’è cura e pulizia, anche la maggior parte di quelli che si comportano da animali saranno indotti a comportarsi da persone civili, è quello che accade per i bagni aperti al pubblico in bar, ristoranti, autogrill, etc., se trovi pulito lasci pulito.
Ritengo che i tanti esperti, consulenti, dirigenti ed impiegati che pagate con i nostri soldi, siano in grado di sviluppare una strategia e delle azioni concrete in forma costante nel tempo per affrontare questa vergogna, partendo da interventi formativi ed educativi nelle scuole, nelle parrocchie, nelle famiglie, in tutti i luoghi di aggregazione, campagne di informazione e sensibilizzazione, strumenti come la videosorveglianza itinerante, e poi periodicamente operare per il taglio delle erbacce, la pulizia delle strade e la rimozione di tutti i rifiuti abbandonati ed accumulati ovunque.
Si costituiscano subito un comitato regionale e cinque comitati provinciali per la pulizia ed il decoro di questa regione.
Non è più possibile accettare che tutto il ciclo dell’acqua, dalle risorse idriche, alla rete di distribuzione, alla depurazione, continui ad essere gestito in modo così irresponsabile ed insostenibile in tanti piccoli compartimenti.
Con il risultato di bruciare enormi risorse, disperdere le risorse idriche ed un mare sporco e in tanti casi letteralmente pieno di merda, mi perdonerete la crudezza.
Non è più rinviabile la creazione di una Autorità costituita con le necessarie risorse, capacità tecniche ed umane (abbiamo fior di specialisti nelle nostre Università) che istituzionalmente ed in modo autonomo gestisca il ciclo dell’acqua, dalla sorgente al mare, assumendo tutte le iniziative necessarie anche per il riutilizzo per fini irrigui dell’acqua depurata (è quello che si fa in tutto il mondo), a maggior ragione in considerazione dei sempre più frequenti periodi di siccità.
Voglio e devo necessariamente essere breve ma, a solo titolo di esempio, non si può continuare a far confluire le acque bianche e piovane nella rete fognaria ed infine ai depuratori, che non potranno funzionare dovendo trattare quantità enormi di liquami; oppure senza organizzare squadre di veri e propri “tutori” dei corsi d’acqua, oppure senza tenere sotto stretto controllo tutti i numerosi frantoi di questa regione che si liberano facilmente di scarichi altamente inquinanti, e così via.
Vedrete, sarà questo il miglior viatico perché in questa terra crescano educazione e senso civico ed il turismo diventi davvero una risorsa ed una sicura fonte di reddito per i calabresi.
Distintamente.
Saverio Maria Raspa, Gasperina (CZ)