mostra di pittura”le mie icone bizantine”.

Nella nuova ed elegante ristrutturata sala parrocchiale “Beato Giovanni XXIII°”,si è creato un evento che riempie gli occhi e lo spirito,una mostra di pittura “Le mie icone”,opere  bizantine del maestro Giuseppe Mercurio ,con il patrocinio  e l’ospitalità della parrocchia S. Maria Assunta di Stalettì e la collaborazione della società “i giardini di Era srl”. Al taglio del nastro inaugurale insieme all’artista Mercurio era presente il parroco della matrice,don Roberto Corapi  l’amministrazione comunale con il sindaco Concetta Stanizzi e molte presenze. Molto soddisfatto il parroco don Roberto Corapi una mostra che apre il cuore e l’anima,trentotto le opere presenti,vere e proprie opere d’arte,colori caldi,antichi,lavorati in foglia d’oro,conferiscono al visitatore una visione di insieme,arte e spiritualità,Madonne con il bambino,volti sacri dell’iconografia bizantina,l’arte di Giuseppe Mercurio ci porta indietro nel tempo,un salto temporale pieno di amore sacro e di passione per l’arte,per don Roberto Corapi,”una mostra che apre al cuore e all’anima,tutto questo è un dono di Dio,queste le parole di Don Roberto,si è creato un autentico momento di grande spiritualità e di meditazione contemplativa.” “Le icone bizantine,continua don Roberto,oltre al valore artistico hanno un dono particolare,ogni icona parla,ci parla di Dio,della Madonna e della cristianità,qui,continua don Roberto Corapi in questi giorni c’è un pezzo di cielo,perché le icone oltre a farci pregare trasmettono a tutti noi un messaggio quanto mai importante,un messaggio rivolto in modo particolare alle nuove generazioni che vogliono rivivere il passato,con la riscoperta,continua don Roberto Corapi , che ti porta a vivere il presente con l’animo grato,riprendendo e riscoprendo,conclude don Roberto Corapi quei valori che oggi si stanno perdendo.” L’arte bizantina si è sviluppata nell’arco di un millennio, tra il IV ed il XV secolo, prima nell’ambito dell’Impero romano, poi di quello bizantino, che ne raccolse l’eredità e di cui Costantinopoli fu capitale. Le caratteristiche più evidenti dei canoni dell’arte bizantina sono la religiosità, l’anti-plasticità e l’anti-naturalismo, intese come appiattimento e stilizzazione delle figure, volte a rendere una maggiore monumentalità ed un’astrazione soprannaturale. Infatti il gusto principale dell’arte bizantina è stato quello di descrivere le aspirazioni dell’uomo verso il divino. L’arte bizantina ha comunque avuto espressioni stilistiche molto diverse fra di loro nei suoi oltre mille anni di vita, ma nell’Impero d’Oriente l’arte rimase quasi invariata.

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al Malafarina il progetto Erasmus

Ospiti dell’istituto Malfarina di Soverato i rappresentanti delle scuole del Progetto Erasmus plus  “ Forensic and creative theatre” Questo è il primo degli 11 meetings previsti nei tre anni di durata del progetto. A questo incontro hanno partecipato   tre docenti dei sette paesi partners con lo scopo di programmare tutte le attività future. La prof. Margarita Ivanova Dobreva Docente di Inglese  all’istituto  FLS ‘Ekz Yossif I’ – Lovech, Bulgaria scuola coordinatrice del progetto  ha illustrato tutte le varie fasi future, in particolare riguardo al meeting che si terrà a gennaio in Bulgaria dove ai docenti che parteciperanno verranno insegnate delle tecniche e metodi di insegnamento nuovi  che , a loro volta, condivideranno con i propri colleghi ciascuno nella scuola di appartenenza. Gli ospiti hanno visitato  il parco archeologico di Schillacium e le Castella. Soddisfatto del buon esito,Il dirigente scolastico Prof. Domenico Agazio Servelo,Il progetto presentato dall’Istituto Malafarina nell’ambito dalla azione KA2, Strategic Partnerships for school education , dal titolo : “ Forensics and Creative Theatre  -FACT” è stato approvato dalla Commissione europea ed è co-finanziato dalla Unione Europea.Le altre scuole partecipanti al progetto, che avrà la durata di tre  anni,  oltre all’istituto Malafarina sono: Bulgaria- – Gimnazia za chujdi ezitsi Ekzarh Yossif I- LovechSlovakia –- Gymnazium, Alejova 1, Kosice- KošiceTurkey –- FATIH ANADOLU LISESI – MANİSAGreece-  SECONDARY SCHOOL OF TRIKERI- TrikeriRomania—- Liceul Tehnologic “Mihai Eminescu” – DumbraveniSpain- IES Los Cabezuelos, Arcos de la Frontera, L’obiettivo principale di questo partenariato strategico è quello di sviluppare le competenze trasversali  al fine di promuovere la leadership in materia di istruzione secondaria.  Gli obiettivi concreti di questa iniziativa sono: Sviluppare strategie chiare, attraverso l’oratoria e il teatro creativo, come approcci educativi innovativi; Sviluppare una squadra di giovani leader che condivideranno le loro conoscenze e competenze con i loro coetanei attraverso azioni positive; Sviluppare un impegno di cooperazione transnazionale e di internazionalizzazione dell’istruzione; Promuovere le relazioni tra giovani di diversi gruppi etnici, religiosi e nazionali; Generare una comunicazione più efficiente nelle lingue straniere; Condividere metodi di insegnamento innovativi di ciascun partner e buone pratiche, al fine di modernizzare l’istruzione. La tecnologia avanzata ha trasformato qualitativamente l’apprendimento e l’insegnamento di oggi. Ai fini della nostra attività di progetto, e in particolare della mobilità virtuale, ci si avvarrà di tutti i mezzi ITC adeguati. I media online sociali  arricchiranno in modo significativo il processo educativo, perché i gruppi target avranno accesso stabile a nuove tipologie di informazioni e conoscenze. Sarà anche rafforzato il senso di cittadinanza europea – insegnanti e studenti impareranno a lavorare praticamente in team transnazionali. Alcune delle attività previste comprendono: presentazioni degli alunni in lingua inglese durante i meetings; performance creative di teatro; corsi di formazione degli insegnanti  in  abilità,  competenze e conoscenze trasversali . Negli incontri multinazionali, tutti i partecipanti parteciperanno ad una serie di corsi di formazione, webinar, workshop, viaggi di studio, ed eventi culturali.  Gli  incontri transnazionali i si concentreranno principalmente sulla esplorazione di temi educativi attraverso attività interattive, esperienze pratiche  e altre opportunità. I partecipanti impareranno più su pratiche democratiche, la leadership giovanile, la  risoluzione dei conflitti, la  capacità di comunicazione, il pensiero critico, la tolleranza e il rispetto della diversità, il lavorare in team, e l’imprenditorialità sociale. Questi approcci innovativi intensificano i principali aspetti di educazione alla democrazia: la cittadinanza, la diversità, i diritti umani, la mediazione, combattere i pregiudizi, l’alfabetizzazione mediatica. Alcuni risultati a breve termine comprendono: dare ai nostri gruppi target di adolescenti la possibilità di dire ad alta voce ciò che li preoccupa, favorendo il loro pensiero critico e creativo, espandendo la loro conoscenza della lingua inglese, affinando la loro produzione orale e presentazione. Per tutta la durata del progetto, tutti i partecipanti faranno del loro meglio per trasformare la  collaborazione internazionale in un’esperienza piacevole, dove ognuno si sentirà importante. Benefici a lungo termine riguardano diversi aspetti di importanza cruciale: rafforzare la leadership positiva come un modello di ruolo tra gli studenti; stabilire il ruolo principale dei parlamenti degli studenti come mediatori nel paradigma insegnante – studente -genitore; attuazione nell’insegnamento delle buone pratiche condivise dai partner di tutti i giorni; l’introduzione di Europass a scuola;  la cooperazione tra le organizzazioni partner.  Per acquisire questi obiettivi  si cercherà di stimolare l’acquisizione di competenze attraverso l’arte oratoria e il teatro creativo come strumenti di insegnamento / apprendimento / formazione. Il nostro target è composto da alunni  di età compresa tra i  15-18 anni . In una società come la nostra dove la tecnologia ha fatto passi da gigante giocando un ruolo decisivo, la scuola è tenuta a ripensare e a ridefinire i nuovi processi di apprendimento e di insegnamento in un’ottica maggiormente partecipata, egualitaria, democratica, meno trasmissiva e nozionistica.

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torna il calcio nasce A. S .D CALCIO GASPERINA

Torna il calcio a Gasperina,torna l’entusiasmo e con questo torna il tifo allo stadio comunale di località Conella intitolato allo scomparso Amedeo Papucci .Parte dalla terza categoria con una nuova società che vede presidente Antonio Agresta,vice presidente Gesino  Gualtieri,co – presidente esterno Pietro Presterà,segretario amministrativo Max Papaleo,dirigente Nicola Lupica, allenatore Salvatore Umbrello,ma una squadra nata con l’intento di unire e aggregare basti pensare che 27 giocatori sono di Gasperina e quattro del comprensorio tra questi Montauro e Stalettì. Questo permette di ottimizzare i costi,portare la gente allo stadio per vedere i propri beniamini,i loro figli,i loro amici,i loro paesani,questo è sicuramente un modo di fare sport inteso come aggregazione giovanile. Una società dilettantistica senza scopo di lucro che ha come scopo quello di promuovere l’ attività sportiva  e ritiene  che il calcio sia colore, aggregazione, che sia campetti in terra battuta ma senza interessi economici di sorta, che sia amicizia e divertimento, che sia libertà di vivere le proprie passioni. Nata nel 2014, con l’intento di aggregare i ragazzi di Gasperina sotto un’unica bandiera e sotto gli stessi colori sociali con la voglia di partecipazione sportiva che ha sempre contraddistinto il paese di Gasperina,una terrazza sul mare jonio con una vista mozzafiato sul golfo di Squillace, ma anche e soprattutto un paese di sport,un progetto voluto fortemente dal consigliere comunale con delega allo sport Guzzi Antonio per portare avanti l’intento di inclusione sociale,e sposato appieno da tutta l’amministrazione comunale difatti nelle partite che il Gasperina gioca è sempre presente anche il giovane sindaco Gregorio Gallello,nella partita di esordio in casa,per la cronaca vinta dal Gasperina sul forte Prasar per quattro reti a due, erano presenti anche i ragazzi extracomunitari ospiti della casa accoglienza di Gasperina,giovani che spesso in settimana si dilettano anche loro a tirare qualche calcio al pallone,giovani lontano da tute le guerre,questo è lo sport ,quello sano,questo è l’intento della società del Gasperina unire e aggregare,e vista la passione di dirigenti,tecnici,giocatori a amministratori comunali,l’intento è stato  ampiamente raggiunto,forza ragazzi.

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Quel Canile- rifugio di Soverato e…. quelli di prima

Lo sfogo di Mimmo Gallo,non polemico ma come dice lui,giusto per chiarire,”Mi chiamo  Domenico Gallo, ma tutti qui a Soverato, mi chiamano  Mimmo… ,  Lo spirito di questo  articolo, non e’ quello di fare pubblicità o mettersi in mostra. Questa   doverosa informazione verso l’opinione pubblica ,prende spunto dal “DOG  VILLAGE”, manifestazione di sensibilizzazione svoltasi Venerdì 31 u.s. nel campo ippica del lungomare della nostra città e promosso dagli attuali volontari della lega apprezzabili per l’opera meritoria svolta.  Qualche giorno prima dell’evento, era stata indetta una conferenza stampa alla presenza di numerosi giornalisti  per illustrare lo spirito della manifestazione, e  le finalità del canile.” Stranamente, continua Gallo,nessun accenno a proposito di chi tanti anni fa, per amore degli animali, si era avventurato in una  “MISSIONE IMPOSSIBILE” . Il passato, e’ stato dimenticato? Per questo motivo, ho sentito l’obbligo morale di farlo io . No , nulla in questi casi, deve essere dimenticato, Tutti devono sapere dei  60.000.000 milioni  di lire spesi assieme al sottoscritto dai volontari di allora ( Bressan Gabriella, Fratto Salvatore, Cerminara Ofelia, Spanò Eufelia, Seminaroti, Antonella e  Voci Rossana) per l’acquisto del terreno, e di cui alcuni, siamo ancora  i legittimi  proprietari, e del terreno , e della struttura.” Della multa ,continua Gallo, di 17.000.000  di lire ad opera dell’ASL  per un surreale  inquinamento ambientale. Dei  danni subiti dal vecchio  canile durante la terribile alluvione che all’epoca, seminò morte e distruzione  nel camping Le Giare.  “Delle autotassazioni a cui ci sottoponevamo mensilmente noi volontari per affrontare le spese di gestione e curare i cani ospitati. Delle innumerevoli sterilizzazioni fatte privatamente, quando invece, era compito esclusivo dell’ASL provvedere per legge. E ci  sarebbero da consumare fiumi d’inchiostro e dire ancora tanto. ma credo che possa  bastare. Un’ultima cosa, da non dimenticare, e che può far comprendere ancor  di più le difficoltà affrontate, è  la mancanza in quel periodo dei mezzi odierni di informazione , distributori a pieno ritmo di eventi di ogni sorta e che entrano giornalmente in ogni casa e in ogni cellulare  Per noi, i riflettori e le conferenze erano roba da…marziani . “Si operava lontano dai riflettori, continua Gallo,lontano  dalle telecamere e dai palcoscenici. Il mondo dell’informazione, era per noi  un illustre sconosciuto, e anche noi in verità per molti, eravamo soltanto degli sconosciuti . Per concludere, sperando che sia riuscito a dare un senso al mio scritto, mi e’ doveroso rivolgere un grazie alla LEGA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL CANE Sez di Bologna, che allora, insieme al Presidente pro tempore  della sede nazionale di MILANO , che  ci aiutarono  nella  realizzazione della struttura. “Se questo mio scritto fosse ignorato, conclude Mimmo Gallo,sottovalutato, o non preso in considerazione, come potrebbe succedere, non importa. Sicuramente, ci  sarà sempre  la gratitudine di tutti gli animali tolti dalla  strada  e  curati  amorevolmente in quel canile, anche se alla fine siamo noi che dovremmo essere grati agli animali che ci hanno fatto capire,  che il loro e’ sempre un mondo migliore del nostro  un mondo che non ha assolutamente bisogno di luci della ribalta , ma ha solamente bisogno di tanto sincero amore da parte di tutti noi.  Grazie.”

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Monetta inaugura il laboratorio di teatro classico del Liceo dei salesiani

Sarà, Michele  Monetta  attore, regista e insegnante di Mimo corporeo tecnica Decroux ad inaugurare, per il corrente anno scolastico, il Laboratorio di teatro classico del Liceo dei Salesiani. La Maschera tragica sarà il tema della lezione che Monetta, tra i maggiori esperti di commedia dell’arte, terrà sabato 8 novembre presso il Liceo classico di Soverato avviando così il laboratorio che dal 2010 è tenuto dagli esperti della Compagnia teatro del carro e che costituisce il fiore all’occhiello delle attività extracurriculari dell’ampia offerta formativa dell’istituto. Si tratta di un’attività, quella del teatro classico, nella quale la dirigenza dell’Istituto crede fermamente, nella consapevolezza che avvicinare i ragazzi al teatro sia un’esperienza carica di significato in quanto capace di arricchirli come individui e aprire loro orizzonti nuovi ad una rilettura del modo di intendere la scuola, non solo cioè come luogo di formazione di competenze ma anche come spazio libero per l’affinamento della persona sotto il profilo più intimo, sensibile e creativo . Il teatro classico, infatti,  non è mera esibizione e, affrontato con ragazzi in crescita umana ed emotiva, può avere un grandissimo peso sulle loro capacità intuitive ed intellettive. Impegno gravoso, forse, ma indimenticabile, che oltre al confronto e l’ottimale raggiungimento interpretativo, lascia nei giovani il meraviglioso ricordo di aver trascorso un periodo appagante della loro vita, arricchito il loro bagaglio culturale e tesaurizzato emozioni e sentimenti.  L’amore per l’arte in genere, s’inocula nell’età giovanile,così come le cattive e le buone abitudini si delineano da giovani, nel tempo in cui si traccia il proprio futuro e si forma la personalità e il carattere dell’uomo di domani. La scuola e la famiglia, le due grandi istituzioni responsabili dell’educazione e della formazione culturale dei giovani, hanno un compito gravoso e, oggi più di ieri, esse possono e devono fare ancora di più.  E il teatro è una delle giuste cure per guarire negligenza, apatia, intolleranza, ignoranza, grettezza, aridità.  L’uomo che vive solo nel proprio “quotidiano”, vive senza passato e senza futuro. I grandi autori ci offrono la chiave per aprire la porta del cuore, e quando la corda del sentimento è toccata, vibra, e si vive un’esperienza migliore e più salutare.

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Leo Club Catanzaro Host in visita al Centro Clinico "San Vitaliano".

Comunicato stampa

Toccare con mano il dolore dei malati, rivolgere lo sguardo alla sofferenza dei loro parenti ed amici: la visita svolta ieri presso il centro clinico “San Vitaliano” ha dato la possibilità al Leo Club Catanzaro Host di completare l’ultimo step dell’evento “In pista per la Sla”, appuntamento di sensibilizzazione e raccolta fondi organizzato dallo stesso Club lo scorso 25 ottobre. Ad accogliere la delegazione di soci in visita presso il centro di via Tommaso Campanella sono state la dirigente e la caposala che hanno illustrato l’organizzazione della struttura permettendo anche la visita ai malati ospitati dal reparto. Unica struttura in Calabria a curare i malati affetti da questa malattia, il San Vitaliano può oggi contare su soli venti posti letto oltre che su un centro diurno di riabilitazione per le terapie di supporto. Diretto dal dott. Giuseppe Mancuso e collegato con il Centro Clinico Nemo dell’Ospedale Niguarda di Milano, il San Vitaliano è operativo dal 2011 e rappresenta un’eccellenza per la cura di malattie neuromuscolari e neurodegenerative.  Impossibile non accorgersi della sofferenza presente negli occhi dei malati, impossibile non vedere dietro di essa la grande dignità e il grande coraggio con cui si affronta il calvario di questa terribile malattia. Per Andrea Scarpino, presidente del Leo Club «quella di ieri è stata una visita utile a tutti i soci, un’occasione per riflettere sull’importanza della vita e sull’importanza dell’impegno sociale a favore del prossimo. Di fronte al dolore dei malati e alle difficoltà dei familiari costretti a rinunciare alla loro quotidianità, di fronte alle complessità congenite dell’assistenza dovute al taglio dei fondi alle strutture – ha proseguito evidentemente commosso il presidente – non è certo possibile rimanere inerti. Non lo faremo certo noi, disposti come siamo a proseguire la nostra opera di sensibilizzazione e raccolta fondi per questi malati».

V^ edizione de ”La notte di San Martino”.

A San Martino,ogni botte si fa vino”. Il calendario ci ricorda che arriva una festa del tutto particolare, San Martino che coincide con l’apertura di botti di vino che accompagneranno degnamente la festa del vino ed in questa occasione  è arrivata  la V°edizione de “La Notte di San Martino” a Montauro centro storico, organizzata dall’instancabile Pro Loco di Montauro, e proprio l’associazione turistica Pro Loco Montauro, dopo una grande estate ricca di eventi rilancia il ruolo di promozione turistica del borgo. La manifestazione si  tenuta  sparsa su tutto il centro storico di Montauro, ,olti gli stand gastronomici presenti,dall’immancabile morzello,ai panini con la salciccia cotta sulla griglia,arancini e zeppole della tradizioni,instancabili le donne montauresi non si sono risparmiate con la loro cucina. tTnti prodotti tipici che caratterizzano la nostra terra nei periodi di festa, cucinati sul posto. Buona la presenza di pubblico,in centinaia hanno preso parte alla festa di San Martino,un appuntamento fisso entrato ormai nel calendario delle feste del soveratese,il tutto innaffiato dal vino nuovo,il novello che ha fatto aprire botti e cantine e non poteva certo  manchare il buon vino, ma anche un bella mostra di artigianato locale in bella mostra,artigiani arrivati nel borgo di Montauro da tutto il comprensorio hanno esposto la loro arte,oggetti in ferro battuto,in legno lavorato in modo artistico,non è certo mancata la parte musicale sul palco allestito per l’occasione si sono esibiti dal vivo i Rewanax,i Tarantajonica e i Marvanza,mentre nelle vie adiacenti erano presenti artisti da strada e giocolieri.

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Stalettì- furti in due esercizi commerciali

Furti nella notte a Stalettì,presi di mira da ignoti due esercizi commerciali situati in pieno centro,la prima ad essere presa di mira è stata l’azienda agricola Vono situata in piazza Roma,ignoti indisturbati hanno forzato la porta e si sono introdotti nel noto punto vendita riuscendo a portare via prodotti alimentari,formaggi,prosciutti,olio e molto altro allontanandosi poi indisturbati  nel buio della notte,ma sempre la stessa banda sicuramente decidendo di fare il bis ,si è recata presso il fruttivendolo Iannone situato in via Fazzari,anche in questo caso stesso copione,forzata una porta si sono introdotti all’interno del negozio portando via merce. La scoperta dei due furti è stata effettuata dai titolare degli esercizi commerciali alla mattina, all’ora dell’apertura la porta forzata dava già l’immagine di quello che i commercianti avrebbero trovato all’interno,cassetti aperti merce buttata in giro,alla ricerca di  soldi o altri oggetti di valore,non restava altro che chiamare i carabinieri della stazione di Gasperina agli ordini del maresciallo capo Domenico Misogano, competenti per territorio per presentare formale denuncia per furto ad opera di ignoti. Si spera chiedono in molti che i comuni si attivino per installare delle telecamere a circuito chiuso,solo così si potranno dare notizie utili per la ricerca dei colpevoli alle forze dell’ordine.

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Torre di Ruggiero – commemorato il IV° novembre

Commemorato il  IV° novembre a Torre di Ruggiero,una cerimonia toccante che ha visto la presenza dell’amministrazione comunale con il sindaco Giuseppe Pitaro,il corpo della polizia municipale,la protezione civile con il responsabile Gabriele Raimondo,i carabinieri della stazione di Cardinale,l’associazione carabinieri Soverato,i volontari della Misericordia,e le scuole dell’istituto comprensivo. La cerimonia prendeva il via davanti al municipio,la banda di Cardinale intonava marce e si formava un lungo corteo,tra le strette vie sino alla chiesa matrice di Santa Domenica dove veniva celebrata la santa messa,alla fine di questa, corteo per le vie del borgo,con gli alunni che sventolano il tricolore,poi sino al monumento dei caduti situato accanto al Santuario Mariano Della Madonna Delle Grazie,il sindaco Pitaro ha letto i nomi di tutti i caduti in guerra e gli studenti alla fine hanno recitato le loro poesie . Il 4 novembre è stata l’unica festa nazionale che, istituita nel 1919, abbia attraversato le età dell’Italia liberale, fascista e repubblicana. Fino al 1976 è stata un giorno festivo a tutti gli effetti. Dal 1977 in poi, a causa di una riforma del calendario delle festività nazionali introdotta per ragioni economiche con lo scopo di aumentare il numero di giorni lavorativi con la legge 5 marzo 1977 n. 54, è stata resa “festa mobile” che cadeva nella prima domenica di novembre. Nel corso degli anni ’80 e ’90 la sua importanza nel novero delle festività nazionali è andata declinando, ma recentemente (in corrispondenza con la Presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi) è tornata a celebrazioni ampie e diffuse.In occasione del 4 novembre e dei giorni immediatamente precedenti le più alte cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto, la cui salma riposa presso l’Altare della Patria a Roma, e si recano in visita al Sacrario di Redipuglia dove sono custodite le salme di 100.000 caduti nella guerra del ’15-’18, nonché a Vittorio Veneto, la località in cui si svolse l’ultimo confronto militare della Grande Guerra fra Esercito italiano ed esercito austro-ungarico. Le celebrazioni più importanti si tengono a Trento, Trieste e Roma.In occasione della giornata delle forze armate italiane, inoltre, è prassi che il Capo dello Stato e il Ministro della Difesa inviino all’esercito un messaggio di auguri e di riconoscenza a nome del Paese.Durante l’età repubblicana, durante la festa delle forze armate italiane è stata pratica diffusa quella di aprire al pubblico le caserme per favorire l’incontro fra militari e civili. Spesso venivano organizzate esposizioni di armamenti e mostre riguardanti in particolare la prima guerra mondiale all’interno delle caserme. Usuali erano anche, specie negli anni ’50 e ’60, le dimostrazioni sportive e le esercitazioni dimostrative dei soldati. Nelle principali città italiane inoltre si tenevano concerti in piazza delle bande militari. I Ministeri della Difesa e dell’Istruzione collaboravano affinché bambini e ragazzi prendessero parte alle celebrazioni di fronte ai locali Monumenti ai Caduti.

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Soverato – conclusa con successo la prima edizione the dog village

Si è conclusa anche questa bellissima esperienza quella della I° Edizione di The Dog Village che si è tenuta presso il Lungomare di Soverato in Piazza Amerigo Vespucci . Il piazzale è stato adibito con diverse aree: Area agility, Area pic nic, Area relax, e Area Toilette esclusivamente riservate per i nostri ospiti a 4 zampe, poiché i veri protagonisti della giornata sono stati proprio loro. I primi a giungere sono stati i ragazzi dell’Associazione A. Fa. Di. (Associazione Famiglie Disabili Onlus) è stato davvero bello poter interagire con loro e renderli partecipi di tutto ciò facendoli avvicinare al mondo animale che per molti di loro era nuovo, sono stati contenti di poter tenere in braccio e coccolare una delle nostre piccole mascotte Trilly. Insieme ai ragazzi e a  tutti gli ospiti a 2 e a 4 zampe abbiamo avuto l’occasione di poter vedere un’ emozionante dimostrazione dell’Unità Cinofila Carabinieri con l’impiego di Acra (pastore tedesco) e il suo accompagnatore,una bellissima prova civile di educazione e di amore reciproco fra cane e conduttore. Nel frattempo arrivava l’Ambulanza Veterinaria dell’ Associazione Darko Onlus di Catanzaro, e il gruppo delle Guardie Ecozoofile dell’ Associazione Fare Ambiente di Lamezia Terme. Prosegue la giornata con l’arrivo del Gruppo K9 Security Team capitanata da Luca Bianco che  hanno onorato della loro presenza per tutta la giornata con le loro spettacolari dimostrazioni; La prima esibizione è stata quella di Knine ( Pastore Belga Melinois ) accompagnato dal Capo Gruppo Luca Bianco ( Addestratore Cinofilo e Operatore di Sicurezza) dove hanno rappresentato una dimostrazione di condotta  e di utilizzo civile in cani da guardia e da difesa simulando una difesa di un neonato in passeggino e impiegando lo stesso cane ad una reazione di rapina e scippo. Nel pomeriggio il K9 Security Team ha proseguito fino a conclusione di serata diverse dimostrazioni con altri cani fra cui Cayo (  Pastore Belga Melinos 13 anni il più anziano) che proprio coll’ evento conclude la sua carriera. Kayo è stato impiegato negli attacchi con museruola sempre in reazione a rapina e scippo e operazioni di antisommossa. Si arricchisce la serata con l’arrivo anche di Ares e Dacki (Pastore Belga Melinois) e Cameron( Pastore Tedesco Grigio))  tutti cani impiegati tatticamente dalle Unità Cinofile in ambito militare e para militare in territori sotto sequestro, emozionanti esibizioni con scenari se possiamo dire da film.  Alle 16,30  e in diretta Streaming si è dato il via alla sfilata “Fantasy” tutti i 4 zampe meticci e di razza hanno sfilato divertendosi. 20 a partecipare  dove i primi 3 di ogni categoria (small medium e big) hanno avuto i loro premi in croccantini ( Iams e Almo Nature) in più buoni da esibire presso il Dog Shower Point ( lavaggio di cani self servie) di Teresa Pujia, infine tutti i 4 zampe sono stati premiati con attestato di partecipazione e medaglia a seguito targata “I° Edizione di The Dog Village”. Hanno sfilato alcuni nostri ospiti del rifugio fra cui la splendida Kayla che proprio nella giornata di ieri ha trovato adozione. I vincitori nella categoria Big sono stati Asa 1° posto Aron e Ice pari merito 2° posto Margot 3° posto. Categoria Medium Argo 1° posto Maya 2° posto Shiva 3° posto. Categoria Small Peggy e Zara pari merito 1° posto Rocky 2° posto e Kiko 3° posto. “Durante la giornata noi della Lega del Cane,dice il presidente Srena Voci,  ricordate le 18 vittime dell’ avvelenamento avvenuto nei giorni scorsi a Squillace  con cartellone annesso “Le nostre mani non vi hanno abbandonato”… E’ proprio vero non li abbiamo mai abbandonati 18 sono state le vittime ma 8 siamo riusciti a salvarli col nostro pronto intervento anche e soprattutto ,continua Voci,nelle ore notturne facendo la corsa in ambulatorio veterinario a scongiurare l’impossibile. Tanti di loro ancora portano i segni dell’avvelenamento non sono guariti del tutto anzi stanno proseguendo una terapia a base di vitamine e altri medicinali per aiutare il loro corpo a riprendersi dal duro colpo subito. “Ma se l’impatto dell’avvelenamento è stato forte e quindi devastante,continua Voci, per il loro corpo noi siamo riusciti con grossi sacrifici a far tornare in loro la fiducia ormai persa verso gli umani… Lottando insieme a loro e standogli sempre accanto… “E qui vorrei concludere,dice Voci,dicendo che lo scopo principale del nostro evento come detto in conferenza stampa e più volte durante la giornata è proprio quello di cercare il più possibile di sensibilizzare educare e informare tutti coloro che ancora non hanno nessun approccio al mondo animale… Privarsi di cosi’ tanto amore è forse uno degli errori più grandi che si può fare, quell’amore puro che nessun umano riesce a dare .. amore incondizionato! Eventi come questi dovrebbero essere “pompati a magna” come detto in un articolo precedente e il nostro augurio è quello di riproporci il prima possibile con un nuovo appuntamento sempre  i compagnia degli amici a 4 zampe.”

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