Grande successo lo scorso sabato per “Una morte apparente”,
evento dedicato al cantautore Fabrizio De André, in occasione del 21°
anniversario dalla sua scomparsa.
Nato dalla sinergia tra Dorian – la cultura rende giovani,
Casa Due Torri e associazione Via degli Ulivi, il tributo a De André ha gremito
completamente il padiglione del parco Gancìa, nel centro storico di Sambiase.
Un alternarsi di musica, arte e poesia, aventi come punto di
riferimento il cantautore genovese; la serata non ha espresso solamente una
mera rievocazione manieristica dell’autore, bensì ha prodotto un ricordo
caloroso e partecipato, un’occasione in cui il personale legame con Faber ha
avuto modo di esprimersi in un grande abbraccio collettivo.
Particolarmente sentite sono state le testimonianze
dell’onorevole Giuseppe D’Ippolito (M5S) e dell’assessore alla cultura del
comune di Lamezia Terme Giorgia Gargano: il primo ha dato testimonianza –
figlia di una conoscenza diretta – della fragilità e della sensibilità,
talvolta mascherata da un atteggiamento burbero e distaccato, del De André; la
seconda ha ricordato il momento in cui apprese della morte del cantautore e
della mostra dedicata a Faber tenutasi a Genova, al quale partecipò il marito,
l’artista Maurizio Carnevali.
Proprio Maurizio Carnevali, insieme a Ferdinando Cimorelli,
sono i maestri autori delle opere che hanno impreziosito il palco del Gancìa,
tutte ispirate ai testi deandreiani: La guerra di Piero, Canzone dell’amore
perduto e Bocca di Rosa. L’artista Carnevali, emozionato e commosso dal clima
della serata, ha deciso di donare una delle sue opere agli organizzatori
dell’evento, che hanno convenuto di lasciarlo presso il parco, location della
manifestazione.
Rimanendo in tema artistico, il maestro Riccardo Tropea ha
eseguito durante l’evento, in live painting, un ritratto del cantautore
genovese, il quale ha costituito il primo premio in un’estrazione che ha avuto
luogo durante la manifestazione.
La serata ha preso il via con i saluti da parte di Franca
Adriana Isgrò, presidente della associazione Via degli Ulivi, la quale ha
ringraziato il pubblico per la calorosa risposta, invitando tutti a frequentare
maggiormente il parco.
La parola è poi passata a Roberto Martello, uno dei due
conduttori e ideatore e organizzatore della serata, il quale ha analizzato
alcuni testi di De André, come La guerra di Piero e Dolcenera, evidenziando
l’apporto umano e poetico del compositore genovese, ponendo l’accento su alcuni
versi che possono a ben donde essere considerati poesia: «nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato
l’amore».
D’ispirazione poetica e filologica, è stata la relazione
dell’altro conduttore e curatore dell’evento, Giovanni Mazzei, il quale ha
sottolineato l’importanza del riappropriarsi di arte e bellezza immersi nella
natura, citando in tal modo il Decameron di Boccaccio. Il Mazzei ha anche
declamato, conferendo un ritmo totalmente inedito alcuni testi di Faber, come
Preghiera in gennaio, Hotel Supramonte e Un Medico, oltre a leggere alcuni
componimenti tratti da Via degli Ulivi di Franco Costabile, accompagnato dalle
note di un ensemble d’eccezione.
Sezione portante dell’intera serata è stato l’intervento del
professore Filippo D’Andrea, il quale, in una intensa e interessante relazione,
ha approfondito le tematiche che si trovano dietro alle parole di De André,
analizzandole in chiave filosofica e spirituale.
D’andrea ha anche posto in evidenza alcune pregnanti
vicinanze tra la poetica di De André e quella del poeta sambiasino Franco
Costabile.
Dalla relazione tra De André e Costabile, si è passati al
momento musicale in cui D’Andrea si è rivelato vero mattatore della serata,
interpretando vari pezzi del repertorio di Faber, oltre all’esecuzione di
alcuni brani da egli composti musicando le poesie di Franco Costabile.
Ad accompagnare il professor D’Andrea in questa energica
esibizione sono stati i maestri: Giuseppe Andricciola (basso), Luigi Mete
(chitarra), Loreno Iannazzo (batteria) e Domenico Scarpino (cajon).
A completare la nutrita scaletta musicale, vi sono state le
esibizioni di: Francesco Cristiano (Fiume Sand Creek, Franziska), Saverio Falvo
(Ballata dell’amore cieco, Canzone dell’amore perduto) e Enza e Roberto
Martello (Geordie).
Dopo la lettura di Smisurata Preghiera effettuata da Roberto Martello, la serata si è conclusa con un momento di convivio con grispelle e vino.
la direzione