SIMPOSIO D’ARTE CONTEMPORANEA LA LUCE NELLA BAIA DI CAMINIA

Rosa Spina in collaborazione con il Direttore Mario Iannelli, con la compartecipazione di Arteuropa Avellino, ha organizzato il Simposio d’Arte Contemporanea “LA LUCE NELLA BAIA DI CAMINIA”, presso il Complesso turistico Ristorante ” La Cabana”, locale incastonato nella Baia di Caminia adagiata su di un lembo di costa Jonica calabrese, posto incantevole elencato tra i più bei luoghi d’Italia. Presenti gli artisti, ANGIUONI ENZO Avellino – AMBROSONE AUGUSTO Avellino – CANEVA GIANCARLO Cividale del Friuli – COSTA MARIELLA Roccella Jonica- CEFALY RAIMONDO Cortale – FERUGLIO CLAUDIO Udine- GUARINO NICOLA Avellino -IACCHEO EDOARDO Verona -LIBERATI GIUSEPPE Chieti – LEGATO MIMMO Cosenza – MARAN GIANNI Grado – SPINA GIUSEPPE Cosenza- SPINA ROSA Catanzaro.Maestri che hanno maturato importanti percorsi formativi raggiungendo ottimi traguardi sia sul piano tecnico sia creativo. Gli stessi, negli anni, hanno esposto presso prestigiose gallerie e spazi pubblici importanti, a livello nazionale e internazionale. L’arte ha plasmato la loro anima e trasformato la loro esistenza in una ricerca continua della bellezza. I Maestri realizzeranno un dipinto, esprimendosi con la propria cifra stilistica, “La luce nella baia di Caminia”. L’UNESCO ha proclamato l’anno 2015 l’anno internazionale della “Luce”: International year of light. La sfida è accrescere la conoscenza sul modo in cui le tecnologie promuovano lo sviluppo sostenibile e forniscano soluzioni alle sfide globali (energia, istruzione, comunicazioni, salute, agricoltura). L a luce ci aiuta a vedere e comprendere meglio l’universo, influenza l’uomo e la natura, è sinonimo di purezza, è la protagonista assoluta nel mondo dell’arte.La Baia di Caminia è la location perfetta: al mattino la luce affiora dal mare ed offre spettacoli di straordinaria bellezza che gli artisti cercheranno di cogliere e trasferire sulle loro tele. La sfida è quella di accrescere la consapevolezza di ciascuno di noi sul modo in cui LUCE/MARE/NATURA agiscono nella nostra vita. Inoltre è prevista una escursione a Squillace, Città fra le trentacinque, iscritta all’Associazione Italiana Città della Ceramica, AiCC di Faenza. Gli artisti, alcuni di loro anche esperti ceramisti, decoreranno una scultura in terracotta. Alla cerimonia finale di Sabato 13 giugno 2015,  gli Artisti  hanno presentato le opere realizzate durante il simposio.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

L'APPELLO PER UMBRIATICO DEI TURISTI SOVERATESI E PALERMITESI SUL TAVOLO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE

La pacifica invasione del borgo di Umbriatico da parte di un folto gruppo di turisti provenienti da Soverato e Palermiti  dei giorni scorsi potrebbe avere scosso molte coscienze, persino quella del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Il gruppo formato da una settantina di persone giunte in pullman e moto per visitare i tesori di questo borgo medievale straordinario (ma ancora poco conosciuto) al termine della visita al paese aveva esposto un significativo e toccante striscione all’indirizzo del presidente della giunta regionale: “presidente Oliverio, valorizziAmo insieme Umbriatico”. Sono tante infatti le attrazioni in questo suggestivo e misterioso borgo fortificato dell’entroterra crotonese: dalla ex cattedrale con le sue reliquie legate a Cristo e Maria SS.ma e la sua Cripta segretissima alla chiesa di Santa Maria con il suo stupendo ed enigmatico affresco della Vergine Santa Incoronata; dalle tante grotte eremitiche presenti all’interno del centro abitato al palazzo della famiglia Giuranna (oggi sede municipale) il cui capostipite risulta essere un crociato etc. .Inoltre c’è da sottolineare che il 25 marzo prossimo (giorno coincidente con il Venerdì Santo) ci sarà un evento importantissimo che vedrà Umbriatico al centro della Calabria e non solo in quanto potrebbero verificarsi quei fenomeni già avvenuti in passato all’interno della reliquia della Sacra Spina di Gesù custodita nell’ex cattedrale. Le Sacre Spine di Andria (BA) e Umbriatico (KR) sono le uniche al mondo in cui si vedono riempirsi di sangue quando il Venerdì Santo coincide col 25 Marzo e ciò avviene mediamente due volte ogni secolo, difatti gli ultimi due episodi si sono verificati, in presenza di moltissimi fedeli e degli stessi parroci, nel 1932 e nel 2005. Dopo il 25 Marzo 2016 il successivo appuntamento è previsto nel lontano 2157. Un evento quindi da preparare a dovere (così come si sta facendo ad Andria già da tempo con l’intervento diretto della Regione Puglia) in quanto è previsto per quella data un afflusso enorme di gente proveniente da tutta la Calabria e non solo per assistere a questo evento prodigioso.Il sindaco di Umbriatico ha già inviato una richiesta di incontro al presidente Oliverio per chiedere un aiuto per l’accoglienza dei tantissimi fedeli e curiosi che invaderanno, nel marzo p.v., il piccolo borgo. Anche l’Accademia Templare di Cirò Marina, che con il coinvolgimento dello storico Giuseppe Pisano ha già realizzato una serie di iniziative sulla possibile presenza Templare a Umbriatico, spera in un definitivo salto di qualità di questo suggestivo borgo calabrese. E si spera anche che questo lodevole appello, fatto con il cuore da persone che pur non vivendo in questo luogo hanno dato dimostrazione di attaccamento e amore per la Calabria, venga accolto dalle istituzioni al più presto.

Gianni[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Don Roberto Corapi in udienza da Papa Francesco

È stato davvero un giorno speciale, quello vissuto a Roma dal Parroco di Stalettì, don Roberto Corapi, con l’udienza di Pap[box type=”info”] Gianni Romano[/box] a Francesco , un incontro davvero emozionante che si è trovato a vivere a tu per tu con il Pontefice. Don Roberto Corapi, racconta l’incontro con Papa Francesco molto emozionato , con gli occhi e il viso pieno di luce,raggiante, e pieno di gioia. “Ho vissuto  a Roma, l’udienza con Papa Francesco e ho voluto portare a lui le mie pubblicazioni, ma anche il libro sulla vita della Serva di Dio Concetta Lombardo come dono. Devo ringraziare Dio per questo incontro con Papa Francesco , perché davvero ho toccato con mano l’umiltà e l’accoglienza della sua persona.”Papa Francesco è davvero il Papa che ci voleva in questo periodo particolare della Chiesa e dobbiamo pregare per lui, affinché il Signore gli dia tanta salute per guidare la Chiesa.”Nell’incontro con Papa Francesco , don Roberto ci ha raccontato come il Papa è vicino ai Sacerdoti e prega tanto per loro.Ho visto un uomo di Dio, un santo Papa che chiede a tutti di pregare per lui. Anche a me ha affermato don Roberto ha chiesto preghiere, ed io ho affidato a Lui la mia vita Sacerdotale , la Serva di Dio Concetta Lombardo , il Beato Domenico Lentini, la Comunità di Stalettì e la mia famiglia. “In un Mercoledì di udienza generale , con migliaia di fedele accorsi da tutto il mondo , don Roberto Corapi, posto sul sagrato ha ottenuto per la sua semplicità e gioia nell’essere prete, il bacia mano a Papa Francesco.Un giorno davvero da non dimenticare, che rimarrà scritto, o meglio impresso nel cuore sacerdotale di Don Roberto per tutta la vita.”Un’ incontro con Papa Francesco , che porterà certamente frutti spirituali nella sua vita , ma anche nella sua Comunità di Stalettì. Incontrare il Papa e parlare con lui, è un qualcosa di indescrivibile , non si può descrivere, il cuore batte forte forte, ha affermato don Roberto,l’emozione scende nella tua vita, in quel momento , a mano a mano che si avvicinava  a me, mi è venuto soltanto di pregare , con la preghiera spontanea che nasce dal cuore. Poi mi sono consegnato a Lui, cosi come sono e ho sorriso tanto tanto presentandomi  e parlando del dono che gli ho fatto. Attimi davvero che sanno di eterno, momenti speciali e indimenticabili, di gioia come il volto mio e quello di Papa Francesco, quella gioia vera che nasce dall’incontro, l’incontro con il Signore Gesù.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Stalettì – incontro di calcio piccoli campioni

Una giornata di festa a Stalettì,ancora una volta il parroco delle iniziative e del sorriso,don Roberto Corapi colpisce nel segno,organizzata una giornata di fede  e di sport con la scuola calcio Piccoli campioni di mister Maurizio Torchia e la squadra dell ‘Accademy Davoli di mister Ciccio Esposito ex calciatore del Catanzaro,presenti molte persone,il sindaco Concetta Stanizzi,il presidente della provincia di Catanzaro Enzo Bruno. In mattinata accoglienza presso la saletta parrocchiale,a seguire la santa messa con i giovani calciatori e le loro famiglie,i saluti del sindaco Concetta Stanizzi che ha ricordato la vicinanza dell’amministrazione comunale per simili eventi,l’intervento del presidente Bruno è stato improntato sul rispetto della legalità,”e ben  vengano diceva Bruno simili iniziative,non toccateci lo sport,ribadiva il presidente Bruno,il calcio pulito ,vero ,è questo con questi giovani ragazzi,è bello vedere oggi,concludeva Bruno tanta partecipazione da parte delle famiglie”. Dopo aver salutato con tanto affetto il Presidente della Provincia Enzo Bruno, ringraziandolo per aver aderito alla manifestazione , e il Sindaco Concetta Stanizzi, don Roberto ha percorso un Excursus storico, sul rapporto Chiesa-Sport citando diversi Papi da Leone 13° in poi, fino ad arrivare a Papa Francesco , ribadendo sempre di più che lo sport è una strada educativa. “Ci sono tre strade, ha affermato  don Roberto, tre pilastri fondamentali per i bambini , i ragazzi e i giovani : l’educazione scolastica e famigliare , lo sport e il lavoro. “Quando ci sono tutti e tre , scuola ,sport e lavoro, allora esistono le condizioni per sviluppare una vita piena  e autentica, evitando così quelle dipendenze che avvelenano e rovinano l’esistenza .La chiesa si interessa di sport, perché le sta a cuore l’uomo tutto l’uomo, e riconosce che l’attività sportiva incide sulla formazione della persona , sulle relazioni, sulla spiritualità. Concludendo don Roberto, ha parlato di talenti a servizio dell’incontro tra le persone.”Nel pomeriggio tutti allo stadio “Grillone e Iiritano”,per la partita,animazione a cura dei Tarantajonica,un ricco buffet organizzato dalle famiglie e alla fine medaglie e targhe commemorative,a vincere è stato lo sport inteso come momento di vera aggregazione sociale,piccoli campioni si diventa,tra sport,fede e voglia di stare assieme.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Soverato – Istituto Maria Ausiliatrice in festa con i bambini della scuola primaria

Istituto Maria Ausiliatrice in festa , per concludere l’anno scolastico con i bambini della scuola primaria, nella gioia e nell’amore. Il tutto inizia con la solenne Celebrazione Eucaristica, quest’anno presieduta dal Parroco di Stalettì, il Canonico don Roberto Corapi, che ha saputo coinvolgere i bambini, rendendoli partecipi alla Celebrazione. Presenti alla Celebrazione Eucaristica tutte le famiglie , in modo particolare le suore di Maria Ausiliatrice, la Preside e la direttrice , con i docenti. Il tutto organizzato da Suor Barbara Sinopoli che ha accompagnato la classe  5°, cioè i bambini vestiti con abiti della Prima Comunione, che hanno fatto da corona sull’altare. Don Roberto Corapi, ha ringraziato la Suora per l’invito a questa festa, sottolineando il senso di gratitudine che tutti dobbiamo avere prima verso Dio e poi verso il prossimo. Rivolgendosi ai bambini, ha ribadito come sempre dobbiamo dire grazie. Oggi diciamo grazie per voi, cari bambini, alla fine dell’anno scolastico, per la classe 5° che ha vissuto quest’anno la I° Comunione, per tutti i doni che Dio vi dà, ogni giorno. Oggi in un mondo preso sempre di piu dal “tutto è dovuto” rischiamo di mettere da parte questa parolina tanto cara, ricca di amore “grazie”.Sappiamo dire sempre grazie, per riconoscere tutto come dono di Dio. Riprendendo  poi i Sacramenti e i dieci comandamenti , i bambini hanno fatto a gara per rispondere , divertendosi  tanto tanto, traspariva dal loro volto, la gioia contagiosa che don Roberto ha trasmesso a grandi e piccini. Tra canti e preghiere, don Roberto infine ha voluto dire grazie , perché oggi mi avete fatto gustare questo momento di festa  e d’amore. Paragonando tutto al paradiso, don Roberto ha saputo trasmettere tutto l’entusiasmo e la gioia propria di quel pezzo di paradiso qui in terra , si, perché tutto sapeva di innocenza, purezza, gioia vera, grazia di Dio, per loro, i piccoli, i puri di cuore. Dopo la Celebrazione Eucaristica, i genitori hanno offerto ai presenti un bel Buffet, dopo aver ristorato lo Spirito , hanno pensato anche al corpo, nella gioia vera dello stare insieme.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Soverato-DAI SALESIANI IN SCENA LE TROADI DI EURIPIDE

Il Liceo Classico dell’Istituto Salesiano di Soverato non si ferma davanti alle nuove sfide che tenta con forza e determinazione di portare a compimento. Il Direttore, Don Luigi Martucci,  il Preside, Prof. Saverio Candelieri ed il tutor del progetto prof. Fabio Barletta,  sulla scia del successo delle rappresentazioni degli studenti del Laboratorio di Teatro Classico condotto dalla Compagnia “Teatro del Carro” e diretto da Anna Maria De Luca e Luca Maria Michienzi, anche quest’anno e per la quinta volta consecutiva, scommettono sull’innovazione nel rispetto della tradizione. L’appuntamento è per VENERDI’ 12 GIUGNO alle ore 21.00 nel cortile dell’Istituto. Il Laboratorio, quest’anno mette in scena “Le Troadi “ di Euripide. La tragedia scritta nel 415 a.C.  è una condanna senza tempo delle atrocità della guerra. La chiave di chi si accosta oggi a questo testo tiene imprescindibilmente conto della forte denuncia che vi è contenuta: prima drammaturgia “pacifista” della storia, le Troadi non smettono di svelare, con la cruenta realtà del teatro, l’insensatezza della violenza del forte sul debole, del conquistatore sul soccombente. Dopo la presa di Troia, Atena e Poseidone decidono di distruggere l’armata greca: l’uno è benevolo ai troiani perché fondatore della loro città, l’altra odia i Greci perché Aiace ha violentato Cassandra nel tempio consacrato alla dea. Intanto i Greci si sorteggiano le donne troiane, prede di guerra, come schiave. Destinata ad Agamennone è Cassandra, lucidamente presaga della sorte di entrambi. A Neottolemo, figlio di Achille, è destinata Andromaca, straziata dal ricordo di Ettore morto, alla quale i Greci sottraggono anche il tenero figlio Astianatte per ucciderlo gettandolo giù dalle mura. La vecchia regina Ecuba è data ad Ulisse. Polissena, sua figlia, sarà immolata sulla tomba di Achille la cui ombra l’ha richiesta come condizione per dare venti favorevoli ai suoi connazionali in procinto di salpare alla volta della patria dopo dieci lunghi anni di guerra. Appare poi sulla scena la causa di tante sciagure, la splendida Elena, che Menelao, suo marito, vuol ricondurre in patria per ucciderla, vendicando così le molte vite dei Greci stroncate per colpa sua. Ecuba la maledice ed essa si difende con un abile discorso, consapevole che Menelao, vinto dalla sua fatale bellezza, l’avrebbe risparmiata. Infine, dopo aver ricomposto il corpo devastato del nipotino, Ecuba con le altre prigioniere sia avvia verso le navi greche mentre la città crolla tra le fiamme. Sul palcoscenico si alternano le drammatiche vicende delle donne della città di Troia conquistata, legate dalla narrazione della regina Ecuba, madre di Ettore, di Paride, delle sfortunate principesse Cassandra e Polissena. Il dolore delle donne di Troia sembra voler essere un dolore universale, il dolore della donna rispetto all’insensatezza della guerra, di tutte le guerre. Tragedia attuale,  purtroppo ancora vivibile e visibile in molte parti del mondo ancora oggi. Già di per sé nostra contemporanea e quindi non bisognosa di attualizzazioni. Contenuti di alto profilo culturale anche in questa occasione dunque, e di estrema attualità.

[box type=”info”] Articolo di Gianni Romano[/box]

L’imprenditore Michele Stingi, inventore della pasta di Soverato, premiato da Valeria Marini

Si è tenuta ieri sera al Resort Caposperone di Palmi ( RC) la 14’ edizione del premio Calabria che lavora,gran gala’ che premia da ben 14 anni le eccellenze calabresi che hanno fatto la storia e si sono sempre riconosciute come aziende eccellenti in tutto il mondo. Quest’anno un giovane di 22 anni Michele Stingi,imprenditore nel settore dell’industria alimentare,proprietario e Fondatore della societa’ Stingi Group e della Pasta Stingi,azienda che produce pasta secca industriale a grandi livelli di produzione,che oltre ad aggiudicarsi una vetrina ad Expo Milano 2015 nel mese di luglio,vince pure il premio “ Imprenditore Giovane Dell’anno 2015”,premio riconosciuto dalla Regione calabria e della Confindustria Giovani Calabria .L’imprenditore premiato dalla bellissima Showgirl Valeria Marini,parla davanti le telecamere di Rai 3,Sky,e La7 della sua azienda,dei suoi 107 tipi di pasta secca che a breve si troveranno negli scaffali dei supermercati d’italia e di tutto il mondo,ma michele stingi parla in particolare del suo progetto ,quel progetto che fara’ valorizzare le Citta’ di Soverato e di Serra San Bruno,creando tre formati di pasta che verranno presentati come prodotti innovativi ad ExpoMilano 2015,e di far arrivare un messaggio a tutti i giovani di non abbandonare la propria terra che puo’ dare grandi soddisfazioni,ma di restare e realizzare al meglio i propri sogni e progetti.Michele Stingi Ringrazia valeria marini madrina della serata , Franco Buccina  e Anna Patania dell’associazione Europa Futura che da 14 anni si impegnano per premiare chi davvero porta avanti il nome della calabria in tutto il mondo .

[box type=”info”] la redazione[/box]

Satriano – la Confacit incontra il prefetto Latella

In un clima di grande cordialita’ e disponibilita’ e’ stata ricevuta ieri da sua S.E.il Prefetto di Catanzaro,dott.ssa Luisa Latella una delegazione della Confacit Prov.le e della Confacit sezione Satriano ,fra cui l’avv. Antonio Nania in rappresentanza del presidente prov.Dott. Luigi Bulotta ,la signora Nadia Montirosso,presidente della Sez.di Satriano ed il segretario prv.Andrea Cirella. Tanti gli argomenti trattati con particolare riguardo alla formazione professionale,all ‘assistenza ai piu ‘bisognosi ed ai disabili -(sabato alle 17/30 al complesso monumentale del San Giovanni sara’ presentato un accurato progetto che li vede protagonisti da turisti)all’immigrazione ed al loro inserimento nel tessuto sociale .Confacit continua nella sua dinamica attivita’ di promozione sociale che in pochi anni la vede gia’ accreditata fra le piu ‘importanti associazioni non profit .Auguri di buon lavoro.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Soverato i medici del pronto soccorso salvano una donna dal soffocamento

Rottura spontanea della trachea , una casistica difficile, forse il primo caso in Calabria.

La sanità calabrese è spesso sotto i riflettori  per cause negative,in questo caso invece si può parlare di grande professionalità al reparto di unità operativa di urgenza diretta dal primario Nicola Salatino,una donna di cinquanta anni residente a San Sostene,dopo le dimissione per intervento all’utero e a casa da due giorni,improvvisamente per un banale colpo di tosse rischia il soffocamento,immediato il trasferimento al pronto soccorso di Soverato,l’equipe presente composta dai medici Cosimo Zurzolo,Della Valle,Barone,Schipani e l’anestesista Grande,il medico Zurzolo capisce subito l’urgenza ,diagnosi rottura spontanea della trachea,una casistica che vede pochi casi come questi,ma  da subito i sanitari effettuano le manovre giuste,messa a riposo la trachea,da donna viene intubata e messa in coma farmacologico,viene prima trasferita al reparto di rianimazione di Reggio Calabria e dopo all’ospedale  del policlinico universitario di Messina,dove viene operata con successo,ma su questa vicenda la figlia  ci tiene  a mettere in evidenza l’ottima professionalità del pronto soccorso di Soverato,”È iniziato tutto normalmente: mamma si siede,inizia così il racconto della figlia,Un colpo di tosse, piccolo sforzo. Sente una botta in gola, mi chiama. La voce è cambiata, come se avesse qualcosa in gola; sente come acqua intorno al collo, ma ad occhio non si vede nulla. “Pensiamo non sia niente e aspettiamo passi da solo,continua la figlia, invece inizia la difficoltà a respirare, a deglutire, dolore al petto e peggiora col passare del tempo. Dopo tanta insistenza alle 3 siamo nel Pronto Soccorso a Soverato; entriamo al triage, si accorgono subito che la situazione è critica: codice rosso, si va subito dal dottore. Quel giorno era di turno il dott. Cosimo Zurzolo, che ha dato diagnosi immediata, pochi minuti appena tastando il collo di mamma che faceva un rumore strano: enfisema sottocutaneo. Il dottore cerca di mantenerci calmi, intanto dispone immediatamente una RX e una TAC al torace: parte la prima telefonata alla radiologia. La dott.ssa Schipani ci fa entrare subito, anche qui pochissimo tempo e conferma: enfisema sottocutaneo e Pneumomediastino. “Dato da una lacerazione alla trachea non indifferente. Lacerazione? La cosa si complica. Continua la figlia,Torniamo in PS e il dottore ci spiega subito e chiaramente come stanno le cose “abbiamo due ore di tempo, l’aria nel mediastino compromette cuore e polmoni”. Noi attoniti, mamma ride perché non ci crede, io e papà sconvolti. Il dottore lascia mamma alle cure degli infermieri e mi porta nell’ufficio per parlare chiaramente: sono allieva infermiera. Riprendono le telefonate: prima gli anestesisti, il dott Barone e Della Valle, ci raggiungono subito. Discutono sul da farsi, urgentemente, si cerca la soluzione migliore, si contatta il direttore del reparto di anestesia il dott Grande. È deciso: mamma va intubata per isolare la ferita e permetterle una normale ventilazione e va trasferita in urgenza in un reparto appoggiato da una chirurgia toracica. Ancora telefonate: centralini, cellulari, Reggio, Messina, Catania. Non ci sono posti, aspettiamo. Ancora telefoni: il posto c’è. La rianimazione a Reggio. 19:00Il direttore Grande ci raggiunge da casa. Il team medico spiega ai miei genitori la situazione mentre porta mia madre di corsa in sala operatoria. La situazione è stranamente calma. Entro con lei tenendole la mano, gli operatori già pronti, mamma mi abbraccia, mi bacia “ti voglio bene, salutami gli altri”. E si addormenta. Subito viene caricata in ambulanza e accompagnata a Reggio, dove arriva alle 22:30 ca. io e papà la raggiungiamo alle 08:00 dell’indomani, ma non la vediamo, e già alle 12:00 ci telefonano per dirci che sta raggiungendo il Policlinico Universitario G. Martino di Messina, nella TI di CH toracica. Alle13:00 siamo dentro, incontriamo i medici, inizia il calvario. “Continua la figlia,Tutto era iniziato normalmente e siamo finiti invece per trasferirci a Messina, in attesa che la ferita si chiudesse e mamma potesse essere risvegliata. 22 giorni di attesa, straziante.09-04-2015Rientriamo a casa! La ferita si sta chiudendo, mamma è sveglia già da 10 giorni. Siate prudenti, le loro raccomandazioni. I miei sono ricordi veloci, pazzeschi, che fanno male. Ma limpidi e tangibili. Resteranno solo ricordi: grazie a chi ha saputo gestire al meglio la situazione. I medici a Messina si sono complimentati da subito per come avevano agito i loro colleghi a Soverato. Era la cosa giusta da fare, mi dicevano. E lo credo anche io: ciò che più mi è rimasto impresso di quei momenti è stata l’organizzazione tempestiva e la collaborazione che i dottori avevano imposto, consultandosi e valutando ogni aspetto. Sembrava la scena di un film: io guardavo in disparte, ma era reale. “Hanno dato il massimo, continua la figlia,a parere mio, sono stati eccezionali. Anche a Messina il Professore Barone è immediatamente intervenuto con tutto il suo team e quello del reparto di TI: dal primo all’ultimo giorno di degenza di mamma, non hanno tralasciato un dettaglio, medici e infermieri tutti. Certo ora le cose non sono “a posto”, ma mia madre è ancora con noi. E per questo devo dire grazie a tutti coloro che si sono attivati per renderlo possibile, un grazie dovuto ma sincero. Al Pronto Soccorso di Soverato diretto dal dott. Nicola Salatino; al dott. Zurzolo, che ha formulato una diagnosi difficile in pochi attimi; la dott.ssa Schipani della Radiologia, subito pronta. Naturalmente agli anestesisti, i dottori Barone e Della Valle, e il direttore di Anestesia e Rianimazione il dottore Grande, veloci, compatti e decisi. “Il loro è stato un lavoro essenziale, che a differenza di ciò che spesso si pensa, svolgono per ogni emergenza. Il mio grazie è diretto anche a tutti i medici e infermieri del policlinico di Messina, il prof Barone e tutti i suoi collaboratori, che hanno proseguito il lavoro iniziato a Soverato e ci hanno permesso di tornare a casa tutti insieme. “La cosa che più di tutte ancora ci sconcerta però è il fatto che ciò che ci è capitato è un evento raro. Forse il primo in Calabria, ma sicuramente non si vede spesso. “Capitato ad una donna,conclude la figlia,mia madre, di appena 50 anni.  Questo rende ancora più straordinario il lavoro che tutti hanno fatto per non trasformare quell’emergenza in tragedia. E di questo saremo infinitamente grati a tutti loro.”

Comunicato stampa

Alecci  e Tascedda incontrano i giovani di Soverato. “Un’amministrazione comunale deve essere libera dai poteri forti e camminare sotto braccio con i cittadini. Non vorremmo mai brillare di luce riflessa né essere condizionati dall’alto nelle nostre scelte che saranno concepite solo a beneficio dei soveratesi

Si respira entusiasmo e tanta voglia di fare  nell’incontro tra il candidato  della lista CambiaMenti  Ernesto Alecci e il candidato alla carica di consigliere Francesco Tascedda con i giovani di Soverato. Un incontro diverso e ricco di innovativi contenuti, avvenuto all’interno del ristorante “Russomanno” dove CambiaMenti ha continuato la campagna di ascolto, tratto distintivo di una campagna elettorale mirata al confronto e alla condivisione di intenti. Non un incontro propagandistico ma un sincero confronto “alla pari” in cui i candidati si mettono in ascolto delle esigenze dei più giovani concedendosi del tempo per proiettarsi al futuro amministrativo e per completare il quadro di analisi dei bisogni considerato come scopo precipuo dell’opportunità elettorale. Così l’invito ai giovani a costituire una consulta giovanile, e ad interessarsi alla cosa pubblica, si fonde ai desideri che prendono forma in un programma che mira a rendere vivibile una città da consegnare alle future generazioni realizzata nelle potenzialità fino ad ora trascurate. Una lezioni di vita che mira a dare fiducia ai giovani attraverso il disegno che vuole trasformare quelli che oggi vengono sentiti come limiti in pregi capaci di rilanciare la città dal punto di vista turistico, ambientale ed urbanistico. I giovani soveratesi ascoltano con interesse l’idea di creare degli spazi di incontro capaci di far sviluppare una coscienza critica e imprenditoriale che possa trovare validi interlocutori nell’innovativo progetto di consegnare la città ad eventuali cooperative di giovani preparate a gestire i servizi essenziali. <<Avete il merito di interessarvi alla politica in un’età in cui forse noi pensavamo ad altro- esordisce Ernesto Alecci- in un messaggio importantissimo che lanciate al mondo “adulto” che fino ad oggi non ha ripagato le vostre speranze e le vostre ambizioni. Non è vero che non ci sono le possibilità di realizzare i progetti, ci sono tanti strumenti in mano ad un’amministrazione comunale per farlo. Per poter migliorare e realizzare le cose, un’amministrazione ha però necessità di essere libera. Quello che ci distingue è la libertà dai poteri forti che spesso condizionano le scelte per paura di perdere il consenso che non cerchiamo nelle altre istituzioni ma nei cittadini. Ostentare vicinanze politiche per brillare di luce riflessa non è quello che ci interessa: la nostra soddisfazione è brillare di luce propria e camminare a fianco, non del politico di turno, ma dei soveratesi>>. Parole a cui fanno eco quelle di Francesco Tascedda che invita i giovani soveratesi a “sfruttare il dialogo aperto in questa occasione a partire all’indomani delle elezioni; quando sarà data la possibilità ad ognuno di presentare le proprie proposte senza bisogno di rappresentanze, in un progetto che apre le porte della casa comunale indistintamente a tutti che siano o meno i sostenitori di una campagna elettorale che non può e non deve essere sfruttata per creare false illusioni ma per esaltare la progettualità e le idee”. Nessuna falsa promessa di posti di lavoro, nessuna ingannevole bugia che possa rendere l’ennesima delusione e il conseguente distacco da un mondo politico che deve essere rinnovato nelle figure e negli intenti. Parlano lo stesso linguaggio di speranza i candidati di CambiaMenti e i giovani di Soverato che stringono una patto di impegno sociale nella prima e più importante vittoria di una campagna elettorale sentita e vissuta come un’opportunità di incontro capace di staccarsi dal calcolo freddo dei numeri elettorali per spingere i giovani ad un voto di opinione.  Nessun urlo populista dal candidato Ernesto Alecci che invita  Soverato a lottare, rievocando quello “scatto di orgoglio” ormai leit motiv del progetto da lui guidato.

CambiaMenti

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