Soverato – bloccato in Francia il treno bianco dei volontari e barellieri per Lourdes

Fermi  con il treno da ventiquattrore, il treno bianco che rientrava dal Santuario di Lourdes con a bordo centinaia di calabresi provenienti da molte province,molti quelli del soveratese, Montauro e Soverato in particolare,chiuso il Santuario per la devastante alluvione che ha causato al momento decine di vittime,molti i disagi per i volontari presenti sul treno,prima fermi in aperta campagna,poi alla stazione ferroviaria di Tolone e poi in tarda serata per proseguire il viaggio di rientro in Calabria via Marsiglia,molto lo spavento per i volontari che hanno assistito in diretta ad una autentica bomba d’acqua che ha causato morti e danni ingentissimi alla Francia.E’ emergenza inondazioni sulla Costa Azzurra in Francia dove si contano finora 13 morti e sei dispersi a causa della tempesta che hanno flagellato la zona tra Nizza, Cannes e Antibes. In poche ore sono caduti 180 mm di pioggia. Il bilancio – provvisorio perché alcune aree non possono essere raggiunte al momento – è delle autorità locali della dipartimento delle Alpi Marittime. Il grosso della tempesta si è diretta a largo, verso l’Italia, e investirà il paese in queste ore: emesso allerta meteo per “fenomeni intensi” soprattutto su Piemonte, Liguria, Toscana e in parte su Emilia Romagna.Cinque “treni bianchi” dell’Unitalsi, con a bordo circa 2.500 italiani reduci da un pellegrinaggio a Lourdes, sono bloccati lungo la linea ferroviaria Francia – Italia a causa dell’alluvione che si è verificata in Costa Azzurra. I pellegrini – tra i quali numerosi malati, alcuni in lettiga – stanno bene, ha riferito  il presidente dell’Unitalsi, Salvatore Pagliuca. Il sud-ovest della Francia è in queste ore flagellato da piogge intense, vere e proprie alluvioni che hanno provocato anche la morte di una donna nei pressi della città di Lourdes.La vittima è stata travolta dall’acqua di piena del fiume Gave di Pau mentre tentava di uscire dalla sua automobile. Il marito, che era con lei, è stato tratto in salvo dai vigili del fuoco. Nella città che ospita il Santuario Mariano i danni sono ingenti, e da due giorni la grotta, dove l’acqua ha superato il metro e mezzo di altezza, è chiusa al pubblico. I pellegrini sono stati trasferiti da Gave di Pau agli hotel delle aree collinari. In totale nella regione sono circa duemila le persone che sono state evacuate, in molti casi con l’aiuto di elicotteri.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

L'allattamento materno, non solo relazione di nutrimento

Tanti e diversi gli eventi che stanno dando corpo alla Settimana Mondiale dell’Allattamento Materno (SAM) a Catanzaro e provincia. Su impulso di “Innecesareo Onlus” e dell’associazione “Acquamarina” – in collaborazione con il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, “NaturalmenteMamme”, “L’acchiappasogni”, “Comitato Donna Nascita”, “Il respiro della vita”, la cooperativa “Tabit” ed “Assoagry”, e col patrocinio dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese- Ciaccio”, dell’Asp, della Provincia e del Comune di Catanzaro – già da sabato scorso le ostetriche e le volontarie hanno dato accoglienza a mamme e bambini in coloratissimi stand al Parco della Biodiversità (ma anche sul lungomare di Catanzaro Lido). Mentre le mamme trovavano nell’ostetrica Licia Aquino, affiancata da giovani studentesse di ostetricia e volontarie, la persona più indicata per ottenere le risposte alle mille domande che affollano la mente di una donna che vive lo stato di gravidanza o la maternità, i bambini venivano invece attirati dalle musiche e dai colori del Baby Sensory, l’esperienza sensoriale concepita appositamente per la crescita dei più piccoli. Sia Luana Colicchia del Baby Sensory, che Alessandra Mungo, educatrice esperta di massaggi infantili, hanno fornito una dimostrazione pratica dell’importanza del contatto, che serve nella stimolazione sensoriale ma anche nella prevenzione del dolore, che con la suzione può dipanarsi intorno alla mandibola. Trattasi, del resto, del contatto madre-figlio che l’esperienza dell’allattamento aiuta a rafforzare, e che a volte le stesse mamme, troppo concentrate sul parto, ignorano. “L’allattamento al seno è fondamentale per la crescita ottimale del bambino, che dal latte materno ricava tutti i nutrienti di cui ha bisogno, ma spesso sono le stesse donne a non saperlo – ha dichiarato infatti Licia Aquino – Le mamme, in realtà, al momento delle dimissioni dall’ospedale dopo il parto vengono lasciate sole, e spesso abbandonate alle proprie insicurezze. E’ tempo che vengano informate su quelli che sono gli innumerevoli vantaggi derivanti dall’allattamento, almeno fino ai primi sei mesi di vita, e che non si esauriscono solo al semplice nutrimento”. E l’insicurezza della mamme aumenta al momento in cui il pediatra consiglia di integrare con il latte artificiale: è proprio da lì che la funzione dell’allattamento comincia ad incrinarsi, ed è proprio lì che occorre intervenire. La SAM 2015, che si svolge a Catanzaro per la prima volta, si articola in maniera tale da prevedere punti informativi, incontri con le ostetriche sui tempi di conciliazione tra l’allattamento ed il lavoro (il lunedì alle 17 presso la biblioteca dell’Ospedale Pugliese) e momenti informali con le mamme davanti ad una tazza di thè (mercoledì 7 alle 17 al bar Bausan di Lido).

 

                                                                                                        Ufficio stampa CSV Catanzaro

Soverato la rai regionale in diretta dall’acquario comunale

Monumento allo spreco di fondi pubblici,oppure prossimo contenitore culturale?Stiamo parlando dell’acquario comunale di Soverato realizzato grazie a fondi pubblici con l’integrazione di fondi comunali,e le telecamere del programma Rai buon giorno regione,in diretta dall’acquario comunale di Soverato,condotta dalla giornalista Emanuele Gemelli la puntata, è stata imperniata sui soldi pubblici spesi,più di tre milioni di euro di cui settecentomila a carico del comune di Soverato con un mutuo ventennale,per un’opera al momento chiusa e inutilizzata. Presenti i tecnici e l’università che avevano sposato un progetto ambizioso,creare e studiare un acquario tra i più grandi dell’intero sud,ma una alluvione nel 2011 aveva danneggiato il tutto impedendo così di finalizzare l’impegno del comune di Soverato,gli ospiti,ognuno nel suo campo e per le loro competenze, hanno dato voce alle tante domande che la gente si pone”,a quando la sua riapertura e se ci sono ancora le condizioni per una sua fruibilità nell’immediato”.Presente anche una delegazione dell’associazione carabinieri di Soverato,il presidente di Anapi pesca Renato Alecci,I tecnici presenti,singolarmente per le proprie competenze hanno dato risposte esaustive,sollecitati da Emanuela Gemelli e dallo studio,ma la parte  politica presente il delegato comunale Emanuele Amoruso ha dato la sua versione,del resto il sindaco Ernesto Alecci aveva già dichiarato che la struttura sarà riaperta in tempi brevi e che le vasche saranno ripopolate e riaperte al pubblico. Ora il grosso immobile è utilizzato per incontri e convegni,facilmente accessibile anche a disabili è situato in pieno centro cittadino,ultimarlo e renderlo nuovamente fruibile è importante non solo per la città di Soverato,ma per un intero comprensorio ad alta vocazione turistica.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Gasperina – spostamento mercato settimanale.

In via sperimentale,il sindaco di Gasperina Gregorio Gallello sposta la sede del mercato settimanale,dal piazzale della pace a corso Mazzini, vero cuore pulsante della cittadina jonica,il salotto buono degli abitanti sono insistono attività commerciali,pavimenti in pietra e porfido,panchine in marmo e lampioni in stile completano il tutto,un lungo viale alberato farà da giusto corollario alla vendita. Con questo spostamento si intende concentrare le attività commerciali permettendo una maggiore fruibilità anche alle persone anziane,situata in pieno centro questa via centro e cuore del passeggio gasperinese,ora torna ab origine,il mercato dove era allocato molti anni fa,istituiti i necessari divieti di transito alle autovetture con apposita segnaletica e ordinanza sindacale,ora il mercato settimanale torna in centro,e il salotto buono della cittadina risulterà ancora più frequentato.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Soverato – lo storico Giuseppe Pisano ha parlato dei templari e di Montauro

Si è tenuto, presso la sala consiliare del Comune di San Marco Argentano il convegno dal titolo “Presenze Templari in Calabria” organizzato dall’associazione socio-culturale “Aletheia” che ha visto la partecipazione dello storico soveratese Giuseppe Pisano . I lavori, coordinati da Esperia Piluso, hanno avuto inizio con l’intervento del sindaco Virginia Mariotti la quale ha voluto sottolineare l’importanza di tale tematica che potrebbe riguardare anche San Marco Argentano vista la presenza dell’abbazia della Matina e considerato il fatto che in questo borgo medievale ricco di storia visse per molti anni Boemondo I di Antiochia, uno degli eroi della I Crociata. E’ seguito l’intervento di Emilio Tricanico, presidente dell’associazione culturale “Aletheia”. Tricanico ha voluto elogiare l’impegno di Pisano che quasi da solo conduce, oramai da alcuni anni, una ricerca sulla presenza templare in Calabria, argomento trascurato dai templaristi nazionali e dagli storici locali. Il presidente dell’associazione “Aletheia” inoltre ha espresso il suo auspicio affinchè proseguano questi studi che potrebbero portare al recupero di un importante pezzo di storia calabrese. Successivamente è intervenuto lo studioso locale, Paolo Chiaselotti il quale ha rivelato al folto pubblico presente di avere da tanto tempo avuto il sospetto che nel territorio di San Marco Argentano e dintorni ci possa essere stata una presenza templare e del cosiddetto Ordine di Sion. “Non bisogna dimenticare – ha affermato Chiaselotti – che l’abbazia della Matina (che fu consacrata intorno al 1065 alla presenza di Roberto il Guiscardo e che divenne cistercense nel 1222) ci fu, nel 1092, un papa: Urbano II, il promotore della Prima Crociata; che la chiesa di questa abbazia fu dedicata a Santa Maria e che la relativa cerimonia fu officiata dall’arcivescovo Arnolfo, fondatore, secondo alcuni studiosi, dell’Ordine di Sion; che l’abbazia della Matina ha comunanze architettoniche con l’abbazia di Orval in Belgio, luogo dove si stabilirono nell’XI secolo un gruppo di monaci provenienti dalla Val di Crati al seguito di un certo Ursus (il misterioso principe Orso) e sotto la protezione di Matilde di Toscana (che era anche contessa di Bova); che l’Orso è raffigurato nella cattedrale San Marco Argentano!”. Infine, molto atteso dal pubblico, si è registrato l’intervenuto del professore Pisano, autore di alcuni testi e documentari che trattano della possibile presenza templare in Calabria. Pisano ha affermato che “è davvero assurdo notare che nelle tante opere sui Templari in Italia non viene mai menzionata la Calabria, al massimo se ne fa qualche brevissimo cenno, e ciò è soltanto il risultato di un’ingiusta sottovalutazione culturale che dura da troppo tempo. Se è vero che la documentazione riguardante la presenza templare in Calabria è piuttosto scarsa è anche vero che numerose sono le tracce templari rilevabili in alcuni edifici e quelle conservateci dall’onomastica e dalla toponomastica. Se molta documentazione non c’è è perchè si è provveduto a farla sparire da quando i beni dei Templari sono passati ad altre gestioni. E non si dimentichi che, ad esempio, dopo la drammatica sospensione dell’Ordine dei Templari avvenuta nel 1312, una bolla di papa Giovanni XXII del 1318 e un successivo decreto del 1345 ordinavano persino di rimuovere o scalpellare tutte le croci templari. Si doveva cancellare quindi qualsiasi memoria dei Templari ed è per questo che ci troviamo in difficoltà a ricostruire la storia Templare, nello specifico in Calabria”. “Tuttavia – ha aggiunto Pisano – non si è potuto però far sparire due lettere papali, oggi conservate presso l’archivio vaticano, che danno prova che i Templari erano presenti in Calabria e possedevano diverse chiese. La prima, risalente al 1178, riguarda Alessandro III il quale scriveva ai prelati di Puglia e Calabria affinchè non esigessero dai Templari la quarta dei beni che venivano loro lasciati; la seconda lettera, datata 1191, riguarda invece Celestino III, il quale raccomandava ai prelati e altri ecclesiastici di Puglia, Calabria e Sicilia di non opporsi alla sepoltura nelle chiese Templari a quelli che l’avevano scelta”. Dunque due inequivocabili documenti che dovrebbero servire da stimolo per affrontare nuove ricerche al fine di ricostruire la storia della presenza in Calabria di questo importante Ordine cavalleresco. Infine sono stati proiettati due documentari inediti realizzati da Pisano riguardanti le realtà di Montauro e di Umbriatico. Numerose sono state e domande dal pubblico visibilmente soddisfatto.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

settimana dell'allattamento materno – iniziative a CZ da sabato 3 a mercoledì 7 ottobre

Anche le associazioni di volontariato che si occupano di nascita e maternità aderiscono alla settimana mondiale dedicata all’allattamento materno. Su impulso di “Acquamarina” ed “Innecesareo”, le iniziative che si alterneranno da sabato a mercoledì sono davvero tante: si inizia sabato 3 ottobre al Parco della Biodiversità con un flashmob in contemporanea col mondo intero alle 10, per poi proseguire con le dimostrazioni gratuite, i massaggi per bambini e le discussioni in merito all’utilizzo dei pannolini lavabili, sia per tutta la giornata di sabato che di domenica 4 (il punto informazioni sarà presente anche sul lungomare di Lido). Lunedì 5, alle ore 17, presso la biblioteca dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio, le ostetriche incontreranno le mamme e si soffermeranno sull’importanza di conciliare i tempi dell’allattamento con il lavoro, mentre mercoledì 7, al bar Bausan di Catanzaro Lido, davanti ad una tazza di thè, si concluderà ufficialmente la SAM 2015 in un incontro aperto a tutti.

Ufficio stampa CSV Catanzaro

 

Soverato – GITA DEL 4 OTTOBRE A FERRAMONTI DI TARSIA, SAN MARCO ARGENTANO E GUARDIA PIEMONTESE –

Il 4 Ottobre un gruppo di amici di Soverato e Palermiti organizzano una gita di un giorno a Ferramonti di Tarsia, San Marco Argentano e Guardia Piemontese. Il programma si svilupperà nel modo seguente:-ore 6,30 partenza da Palermiti (con sosta a Soverato alle 7,15 di fronte stazione Carabinieri) e previsto arrivo a Tarsia (attraverso l’autostrada) alle 9,30. Visita guidata al “Campo di Internamento” di Ferramonti di Tarsia (che risulta essere il principale – in termini di consistenza numerica – tra i luoghi di internamento per ebrei e non solo, che fu chiuso nel dicembre 1945); -ore 10,15 partenza per San Marco Argentano con previsto arrivo alle 10,30. Visite guidate: Cattedrale (con la sua particolare cripta); Museo Diocesano (che conserva pregevoli dipinti e sculture, oltre a preziosi paramenti sacri e oggetti liturgici tra cui uno stupendo reliquario a croce risalente al XIII secolo); Museo Civico “Mario Morelli” (di interesse storico-artistico); Torre Normanna (costruita nel 1048 sulle rovine di una fortificazione di epoca romana per volere di Roberto il Guiscardo. La fortezza è alta ben 22 m. con un diametro di 13,5 m. ed è suddivisa in 5 piani ad ambienti circolari) ed altri monumenti e luoghi d’interesse del borgo;-ore 12,45 Visita guidata alla abbazia di Santa Maria della Matina (fondata da Roberto il Guiscardo intorno al 1065 e visitata nel 1092 da papa Urbano II, promotore della prima crociata) con la sua antica Sala Capitolare gotica;-ore 13,45 pranzo libero (si può consumare la colazione al sacco o pranzare in ristorante a 15 euro (menù turistico a base di prodotti tipici, ristorante “l’Europa” );-ore 16,00 circa partenza per Guardia Piemontese con arrivo previsto alle 16,30. Visite guidate a: Museo Valdese (dedicato alla storia, alle tradizioni e alla cultura dei valdesi che giunsero in Calabria dalla Provenza e dal Piemonte a partire dal XIII sec.) che è parte integrante del Centro Culturale “Giovan Luigi Pascale”; Laboratorio di cucito dell’abito tradizionale e di tessitura (Abito Guardiolo); Porta del sangue (che ricorda l’eccidio dei valdesi avvenuto il 5 giugno del 1561: “il sangue innocente dal castello si riversò nelle viuzze fino a oltrepassare la porta…”); Mostra degli arredi e strumenti di Medicina dell”800 e del ‘900 ( si tratta di una simpatica e originale mostra – allestita dal signor Stefano Molinari all’interno dell’omonimo palazzo seicentesco e che durerà solo fino al 5 Ottobre- degli strumenti e arredi utilizzati dai medici tanto tempo fa ed oggi non più in uso. Si potranno osservare: attrezzi di ginecologia, stetoscopio, spiritiera, siringhe e guanti da chirurgo, attrezzature per dentisti, farmaci galenici, bacinelle, sputacchiere, lastre di legno per microscopio, bollitore per sterilizzatore, libri vecchi di medicina etc. ) e di pizzi storici, monete e argenti vari;-ore 19,45 partenza per il ritorno con previsto arrivo a Soverato alle 21,45 e a Palermiti alle 22,30. Quota partecipativa (pranzo escluso) è di 18 euro complessive (pullman, guide di San Marco Argentano, guida di Guardia Piemontese e offerta per museo di palazzo Morelli e museo Valdese). Prenotazioni obbligatorie (posti limitatissimi) presso il negozio “Dolci creazioni” di Soverato, vicino p.zza M. Ausiliatrice (via Comito n.5 di fronte negozio BIBA-uomo). Il posto viene riservato unicamente dopo avere pagato, pertanto non si accettano prenotazioni solo telefoniche (per il gruppo Palermiti contattare Maria Truglia 0961/917514). L’organizzazione è esente da qualsiasi responsabilità. Lo scopo, come si può notare, non è speculativo ma è quello di far conoscere, a chi ne avesse voglia, luoghi poco conosciuti – ma sorprendenti – di Calabria.[box type=”info”] Gianni romano[/box]

Davoli – i vigili del fuoco salvano uomo da intossicamento,

Sfiorato  il dramma dovuto in parte allo stato di degrado che vive un uomo al limite della cosiddetta società civile e, solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco di località Caldarello ha impedito che si consumasse una tragedia a Davoli marina,intorno alle ore 24 alcuni passanti notavano uscire del fumo da una casa in via Pietro Nenni accanto alla delegazione comunale,subito partiva una telefonata con la richiesta di intervento ai vigili del fuoco di località Caldarello di Soverato,i vigili giungevano nel giro di poco tempo con il capo squadra Ennio Donato,aperto il portone di casa invasa dal fumo notavano sul letto in uno stato di semincoscenza,un uomo V.C. di anni 34 che vive  da solo, in uno stato di disagio e di precariato dovuto alla mancanza di un lavoro stabile,l’uomo aveva acceso il gas sulla cucina mettendosi  a cucinare la  misera cena per la sera,ma poi invece aveva deciso di andare a letto,intanto aveva preso fuoco la pentola scatenando un fumo nero e denso,occupando i locali della piccola abitazione  senza che l’uomo,che passava dal sonno ad uno stato di semincoscenza  si rendesse conto del pericolo. I vigili del fuoco entrando nella misera abitazione notavano lo stato di disagio presente ,aprivano le finestre dell’abitazione mettendola successivamente in sicurezza e allertavano il personale sanitario del 118 SUEM della postazione di pronta emergenza territoriale,stabilizzato l’uomo come da protocollo  sanitario ,si decideva per il trasferimento al reparto di pronto soccorso dell’ospedale cittadino di Soverato,dopo le prime cure del caso si decideva per il ricovero nei reparti specialistici,sarà il caso che anche gli assistenti sociali prendano in carico questo caso umano.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Montauro – approvazione protocollo di intesa tra i comuni di Montepaone-Gasperina-Montauro-Staletti

Premesso che   la Regione Calabria , Dip. Agricoltura e Risorse Agro Alimentari, ha assegnato al GAL Serre Calabrese Alta Locride le risorse per la realizzazione di manifestazioni locali finalizzate alla promozione delle tematiche 2015;il, GAL , con deliberazione del proprio consiglio di amministrazione  , ha redatto e approvato il relativo progetto contenente il programma degli eventi da attuare nel periodo previsto;l’ambito territoriale dei comuni di Montepaone -Gasperina-Montauro-Stalettì è stato individuato per sviluppare il tema della trasformazione di prodotti secondo la nostra tradizione, al fine di sensibilizzare le comunità e promuovere la produzione locale con tali caratteristiche,per gli scopi di cui sopra il GAL destina risorse finanziarie , oltre eventuali economie, sulla base di un progetto operativo da portare a compimento nei tempi e nei modi stabiliti nella convenzione da stipulare fra il GAL e il comune capofila del raggruppamento dei comuni in indirizzo.”Si decide,dice il sindaco di Montauro Pantaleone Procopio,di prendere atto ed approvare lo schema di protocollo di intesa tra i comuni di Montepaone-Gasperina-Montauro-Staletti per la realizzazione di manifestazioni locali finalizzati alla promozioni delle tecniche tematiche di expo 2015,di dare atto che la presente deliberazione non comporta impegno di spesa, ivi compresa la sottoscrizione del protocollo di intesa tra i comuni.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Cardinale (Cz), successo per la manifestazione Nocciola d’oro

 Un viaggio fra tradizione e gastronomia, ma anche un incontro per riflettere sulle sfide e sulle prospettive di sviluppo per la nocciola calabrese hanno animato la manifestazione promossa dal  Gal “Serre Calabresi – Alta  Locride”  in collaborazione con il  Consorzio “Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria”, i Comuni di Cardinale e Torre Ruggiero e Arsac Ceda n°15 di Serra San Bruno. Un evento ideato in linea con le finalità di Expo, legate ai temi dell’alimentazione e delle identità locali e rientrante nelle azioni previste dal Psl “Terrae Nostrae”. Una giornata intensa alla quale hanno preso parte autorità, rappresentanti del mondo agricolo, esperti, imprenditori, blasonati pasticceri e gelatieri. Un successo raggiunto grazie anche a un ricco programma.

La tradizione

Settembre è mese di raccolto per i tanti coltivatori di nocciola e a suggellare questo particolare momento dell’anno, la manifestazione ha avuto inizio con la celebrazione di una messa di ringraziamento, officiata da don Antonio Severino,  nella chiesa “San Nicola di Bari”. L’offertorio è stato curato dai bambini in abito tradizionale calabrese. La rievocazione del passato è proseguita, dopo la funzione, con la rappresentazione di una tipica famiglia del posto che con l’ausilio di un mite asinello, ha portato in piazza Umberto I, i sacchi di nocciole per la benedizione,  con la partecipazione della comunità e dei produttori locali.

La riflessione e il dibattito

La nocciola, peculiarità, obiettivi, problematiche e nuovi scenari di sviluppo, l’iter verso l’Igp al centro della tavola rotonda che ha avuto luogo,  come i successivi momenti della manifestazione, in una cornice preziosa della cittadina quale l’antico palazzo che ospita gli uffici del Comune. Il saluto del sindaco Giuseppe Marra ha introdotto nel vivo dei lavori, richiamando i passi compiuti nel tempo dal Consorzio di Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria, che da qualche hanno fa parte del circuito nazionale di “Città della Nocciola”. La vetrina milanese in occasione dell’Expo, offerta alla nocciola calabrese, nell’intervento di Renato Puntieri, presidente del Gal. L’attenzione per le aree interne, la valorizzazione delle sue risorse, la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, nell’intervento del presidente Coldiretti Calabria Pietro Molinaro, queste le premesse per uno sviluppo che in questa regione può realizzarsi, a basso costo, lungo tre direttrici: l’agroalimentare di qualità, il turismo e i beni culturali che «rappresentano un museo a cielo aperto». Un  valore, le aree interne, dal quale non si può prescindere nella competizione globale, nella quale si colloca un «fazzoletto di terra come la Calabria». La sfida del futuro: la trasformazione del prodotto, sollecitata da più parti. Un obiettivo che si è prefissato da tempo lo stesso Consorzio, come ha evidenziato il presidente Giuseppe Rotiroti, ma necessitano alcuni passi preliminari e prioritari. L’aumento della produzione, «grazie all’apporto prevalente del Consorzio nella realtà regionale, la Calabria – ha dichiarato Rotiroti – comincia ad apparire nelle classifiche di produzione delle regioni italiane. Tanto è stato fatto, di recente anche con i nuovi impianti previsti negli interventi di innovazione delle microfiliere cofinanziati dal Gal. Allo stesso tempo ci si sta adoperando per estendere l’area di coltivazione in altri comuni. Questo perché l’aumento della quantità è imprescindibile prima dell’ulteriore passo della trasformazione. Un  problema impellente da risolvere è  la presenza dei cinghiali, che da diversi anni ormai devastano piante e  raccolti. Una calamità che demotiva i produttori dalla messa a coltura di noccioleti abbandonati. Se si potessero dare risposte concrete al territorio, in tal senso, nel giro di un anno la produzione potrebbe già raddoppiare». Un problema sul quale si è soffermato anche Walter Placida, presidente provinciale di Confagricoltura,  di recente promotrice assieme al Consorzio di un convegno sulla problematica. La peculiarità della nocciola nell’intervento di Mariateresa Russo, docente di Chimica degli Alimenti presso l’ Università di Reggio Calabria.  Ha edotto sui risultati preliminari delle analisi condotte, presso la Fondazione Terina, nell’ambito delle attività istituzionali del Polo di innovazione per le filiere agroalimentare di qualità Agrifoodnet del quale il Consorzio fa parte. La nocciola è rinomata come  frutto salutare che «incide positivamente sulla protezione delle malattie cardiovascolari connesse all’eccesso di colesterolo. Inoltre sono presenti aminoacidi essenziali, minerali, vitamine e antiossidanti. I risultati preliminari sulla nocciola calabrese evidenziano altresì alcune specificità connesse alla composizione lipidica. In particolare emerge, rispetto alle altre varietà maggiormente presenti sul mercato una maggiore concentrazione di acido oleico e una più bassa concentrazione di acido linoleico che spiegherebbe la maggiore conservabilità. Le indagini sono ancora in corso per definire il fingerprinting della nocciola calabrese»  per  l’iter dell’Igp. Il dibattito si è arricchito con la riflessione a più voci: di  Maria Grazia Milone, presidente della Cia Calabria Centro; di Daniele Gualtieri, Segretario territoriale Fai Cisl Cz Kr Vv; dell’imprenditore Pippo Callipo che ha offerto la sua consulenza manageriale nel momento in cui si procederà alla trasformazione, lieto di accogliere, come valore aggiunto, la nocciola calabrese nella sua azienda; di Carolina Scicchitano, direttore amministrativo Gal che ha illustrato la mission degli eventi di animazione territoriale legati ad Expo; di  Antonio Cosentino, ambasciatore del Gelato Artigianale nel Mondo;  di  Piero Martelli, vicepresidente del Consorzio; di Domenico Cosentino, giornalista enogastronomico dal quale è partita l’idea della manifestazione, nell’ottica di una nocciola che diventi brand del territorio. Le conclusioni  sono state affidate al sindaco di Torre Ruggiero,  Giuseppe Pitaro, che si è soffermato  all’attività d’implementazione dei noccioleti portata avanti  dal Consorzio, del quale è peraltro presidente onorario, finalizzata a realizzare maggior reddito per il territorio e alla qualità della nocciola in vista dell’Igp.  Quindi la consegna, da parte dei primi cittadini,  di due targhe per l’impegno profuso al presidente del Consorzio Rotiroti e al vicepresidente Martelli, quale storico produttore.

La gastronomia

A tutta nocciola, lo sguardo dei presenti si è perso tra gelati, torte, torroni,  cioccolato, pasticcini  farciti e secchi, nell’incertezza di saper scegliere. Quale strumento di marketing del territorio, non poteva mancare il momento  gastronomico,  impreziosito autorevolmente dalla presenza di maestri  artigiani pluripremiati: Nicola Netti e Francesco Mastroianni provenienti da Cosenza, Peppe Cuti da Palermo e Antonio Cosentino da Catanzaro, i quali hanno proposto,  destando tanta curiosità, una scenografica dimostrazione, con impiego di azoto, per la preparazione artigianale di gelato,  doverosamente  alla nocciola. I quattro maestri hanno, inoltre, formato la giuria del concorso di pasticceria amatoriale. A far bella mostra ancora le creazioni  dei professionisti gelatieri e pasticcieri: Bruno Pellegrini,  Francesco Perri,  Francesco Cunzo,  Vincenzo Staglianò,  Vittorio Vitale, tutti di  Soverato, Anna Lazzaro e Daniela Loiarro, entrambi di Girifalco. Tutti i professionisti, compresi i maestri artigiani, sono stati  insigniti da targhe realizzate dall’orafa soveratese Lea Urzino, recanti il simbolo della nocciola d’oro. Una piacevole atmosfera di qualche decennio fa si è respirata con la  presenza del  carrettino del gelato di Massimo Provenzano di Jacurso.  Tredici sono stati i partecipanti del concorso di pasticceria amatoriale. Giudizi lusinghieri, sui dolci proposti, per gusto ed aspetto sono stati espressi dalla giuria che di tanto in tanto ha dispensato anche  qualche consiglio. Alcuni concorrenti hanno dimostrato particolare attenzione alle necessità alimentari odierne, con la preparazione ad esempio di dolci per celiaci. Ad aggiudicarsi i primi tre posti in classifica,  spaziando tra nuove ad antiche ricette sono stati: Nicola De Giorgio, seguito da Lina Daniele e Marianna Diaco. Un attestato per il contributo alla diffusione della cultura della nocciola è stato assegnato alla collaboratrice del Consorzio Graziella Salerno. La serata, allietata dall’intrattenimento musicale della  “Gianfranco Corrado Family band”, si  è conclusa con la degustazione. La manifestazione è stata condotta dalla giornalista Maria Patrizia Sanzo.

Adetto stampa “Nocciola d’oro”

Maria Patrizia Sanzo

1 22 23 24 25 26 84