sit in di protesta dei lavoratori della SGS che curano la pulizia ospedaliera

Dopo le giuste proteste,per altro pacifiche ,dei trenta lavoratori della SGS la ditta  con sede a Reggio Calabria che ha in appalto le pulizie dell’ospedale,solo nove lavoratori su trenta sono stati parzialmente pagati,e su questo continuo stato di cose,si tenta la mediazione del  sindaco Ernesto Alecci che ha ricevuto  in tardo pomeriggio a palazzo di città una delegazione di questi lavoratori,il sindaco informato e aggiornato su questa situazione al limite,con famiglie che stentano ad andare avanti,sentirà le parti e sicuramente farà da tramite con l’azienda reggina coinvolgendo anche le parti sindacali. Le loro proteste  erano state affidate a scritte sui lenzuoli stesi davanti all’ospedale”ci state privando della nostra dignità,vergogna”da dire poi che queste lenzuola cui erano state affidate le loro sacrosante proteste,erano poi sparite nel primo pomeriggio,una mano rimasta al momento ignota aveva pensato bene di farli sparire del tutto. Ma chi sono questi  lavoratori ? In gran parte donne,madri  e padri di famiglia ,dipendenti della società che ha in essere l’appalto per la pulizia dell’ospedale di Soverato la S. G .S. con sede a Reggio Calabria,il mancato pagamento di alcuni stipendi già bassi  già di suo, creano uno stato di disagio e di bisogno in una terra dove la parola lavoro è merce rara. Una manifestazione pacifica,che la delegata sindacale Sabrina Mellace ha messo al corrente con una sua nota alle forze dell’ordine,”nella mia qualità di delegata sindacale,dice la nota,comunico a questo comando che giorno 8 febbraio davanti all’ospedale si terrà una pacifica manifestazione di protesta causa il mancato  pagamento delle spettanze arretrate.” I lavoratori hanno stazionato davanti al parcheggio ospedaliero raccogliendo la piena solidarietà degli utenti,ma loro,i lavoratori non si possono esimere dal lavorare un contratto sindacale  lo dice a chiare lettere,ma come può  un lavoratore essere puntuale sul lavoro se non viene pagato? Come si può pretendere di essere precisi e puntuali sono da una parte se, la ditta è inadempiente? E poi per dirla, tutta si parla di stipendi che toccano se va bene, i 500 euro mensili,pochi,troppo pochi,ma bisogna accontentarsi se il pagamento fosse almeno puntuale,ma neanche  quello, “Circa trenta le persone che lavorano su Soverato, in condizioni non sempre agevoli dal momento che, con le due ore, due ore e mezzo al massimo di turno quotidiano per ciascuno, occorre farsi in quattro per garantire un livello decente di pulizia del nosocomio”, spiega Elisabetta Fruci, sindacalista della Filcams Cgil che segue da tempo questi lavoratori. In maggioranza donne, età media 35-40 anni, spesso con figli in età scolare da mantenere, con mariti a carico o separate. Questo l’identikit che Fruci disegna dei lavoratori S. G .S., che stanno vivendo giorni di gravissimo disagio e attendono risposte urgenti dall’azienda e dall’ASP. “Ho già scritto solleciti di pagamento all’azienda, all’ASP di Catanzaro . Ma questa situazione penalizza anche i degenti ospedalieri,come si può pretendere un adeguato livello di pulizia consono per un ospedale con orari a singhiozzo? Due ore,massimo quattro al giorno,reparti,scale,sale operatorie,corridoi,uffici e luoghi comuni,tutto lasciato alla dignità lavorativa di queste persone che stanno garantendo un servizio senza ricevere le loro giuste spettanze,a quando si chiedono,questi lavoratori umiliati nella loro dignità personale, una definitiva soluzione?

                                                                                                                                Gianni Romano

Satriano: al via la raccolta differenziata porta porta

Si mette fine  alla criticità  sulla spazzatura grazie all’imminente servizio di porta a porta nel comune di Satriano,spesso il sindaco Michele Drosi e la sua amministrazione dovevano lottare per combattere abusivi che buttavano di tutto creando così pericolose discariche abusive,ma grazie all’appalto assegnato alla ditta “SEAR srl” con sede a Seminara(RC) si otterranno importanti risultati sia per l’ambiente e sia per le casse comunali,una differenziata fatta bene,permette all’ente di realizzare ricavi da una voce come quella della spazzatura che al nord si legge”ricavi”e al su invece si legge”costi e disservizi.”  Presenti alla conferenza stampa per presentare il meritorio progetto,presso la  Delegazione municipale di Satriano Marina. Presenti, oltre al primo cittadino, anche l’assessore all’Ambiente Basile, il vice-sindaco Catalano, Antonio Arfuso per la “Sear srl” aggiudicataria dell’appalto e l’ing. Nicola Gioffrè, ovvero l’esperto a cui è stato affidato il progetto dell’avvio della raccolta differenziata. Il sindaco Michele Drosi, aprendo i lavori, ha subito sottolineato che “l’avvio della raccolta differenziata ‘porta a porta’ è la via per ovviare ai problemi sulla raccolta rifiuti di questi ultimi anni. Bisogna accelerare questo tipo d’impostazione – ha proseguito – perché altrimenti i costi per il conferimento in discarica per i comuni saranno raddoppiati rispetto a quelli attuali se non si parte entro quest’anno con una raccolta differenziata efficace.”Il sindaco ha messo in evidenza il fatto che lo strumento della raccolta differenziata è una via obbligata per ragioni economiche ma non solo, anche sotto il profilo ambientale, sociale e per fare in modo che il rifiuto possa diventare una risorsa, attraverso anche le convenzioni con il Conai ed i centri d’imballaggio: “Ci sarà un ritorno economico – ha detto – e minore spesa per la raccolta rifiuti oltre che ambienti più puliti. Ci siamo presi qualche settimana in più perché è bene effettuare una partenza positiva, virtuosa, quindi abbiamo voluto mettere a punto ogni dettaglio. Nei prossimi giorni distribuiremo il materiale informativo necessario – ancora Drosi – per fare in modo che ogni famiglia ed azienda del nostro comune possa attuare al meglio la raccolta differenziata.”. Il costo dell’appalto ammonta a circa 1 milione e 100 mila euro.L’ing. Nicola Gioffrè, ha ricordato che “la raccolta differenziata è un fatto dinamico, quindi, man mano che i problemi si presenteranno, si risolveranno e si andrà avanti. Attraverso il codice identificativo – ha ricordato – ogni utente sarà individuato per verificare se è un utente virtuoso o meno nell’effettuare la raccolta differenziata, per poi analizzare chi dovrà eventualmente subire una sorta di ‘ammonizione’ perchè non effettua la raccolta come previsto.”

                                                                                                                                Gianni Romano

Celebrata a Stalettì la giornata AIFO

In una chiesa gremita di tanti fedeli, si è celebrata nella Comunità Parrocchiale la giornata AIFO, per sensibilizzare la Comunità ai gesti di carità che ancora oggi devono aiutare chi è nel bisogno.  A promuovere questa iniziativa,il parroco don Roberto Corapi che ha subito accolto il responsabile calabrese dell’AIFO Scicchitano e i tanti volontari. AIFO è un organizzazione non governativa di cooperazione internazionale. Si ispira al messaggio di giustizia e di amore di RAOUL FOLLERAU e promuove progetti sociosanitari in Africa,Asia e America del Sud. In Italia AIFO conduce campagne di informazione e realizza attività di educazione allo sviluppo, grazie al prezioso sostegno  di soci e volontari. A Stalettì in questa giornata si sono ricordati i malati di Lebbra e i volontari davanti alla porta della chiesa hanno offerto “il miele della solidarietà ” ,  che proviene da piccoli produttori inseriti in progetti di sviluppo in Italia e all’ estero. Il ricavato finanzierà i progetti AIFO in Africa.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Squillace: il commissario straordinario invita la giunta comunale all’adozione semplificata debiti

La soluzione per fare fronte  ai debiti di 4 milioni e mezzo,è, nell’invito che il commissario  Mario Pizzino ha fatto  alla giunta comunale,adottare la procedura semplificata,che in buona sostanza,permetterà all’ente comunale di transare i debiti al 50% aprendo così una situazione di notevole risparmio e la possibilità di accedere ad un mutuo,una situazione efficace,economica e efficiente, di contro, se il creditore non accetterà questa transazione al 50%,andrà in coda alla possibilità di pagamento,il comune di Squillace ha residui attivi pari a 1.900.000 euro,ma sono somme di difficili esigibilità in quanto alcune grosse imprese presenti e villaggi turistici, debitori verso il comune di somme derivanti da Ici,Tari,Imu,acqua e altro, sono o fallite o in concordato fallimentare. Il commissario straordinario  di liquidazione ,Mario Pizzino propone alla giunta comunale guidata dal sindaco Pasquale Muccari,ritenendo valida anche in base ai principi di economicità, efficienza ed efficacia, l’adozione della modalità semplificata di liquidazione per l’importo di Euro 4.588.767,19, oltre agli oneri della gestione commissariale quantificabili in Euro 80.000,00, dando atto che gli importi indicati, e chiedendo allo scopo all’ Amministrazione Comunale il provvedimento di adesione. Si è passati dunque ad una discrepanza,dagli iniziali debiti di un milione e cinquecento mila ora la massa passiva supera quella dei quattro milioni e cinquecento mila,in molti si chiedono dove erano”nascosti” questi debiti,e questo rappresenta certo un passo avanti rispetto ad altri comuni con analoghe situazione,se il comune di Squillace ha un residuo attivo di un milione e mezzo di debiti non riscossi come si spera oggi di rientrare di questo in poco tempo.   Il  primo marzo 2016,corrisponde al termine per la rilevazione della massa passiva;e valutato l’importo complessivo di tutti i debiti censiti in base alle richieste pervenute, il numero pratiche relative, la consistenza della documentazione allegata ed il tempo necessario per il loro definitivo esame, il commissario straordinario di liquidazione,può proporre all’Ente locale dissestato l’adozione della modalità semplificata di liquidazione, tenuto presente che l’eventuale alienazione dei soli beni patrimoniali disponibili,non pare costituire obiettivamente una risorsa sufficiente per contribuire al soddisfacimento dei creditori, non tanto in termini di quantum ma soprattutto in riferimento alla tempistica,e che per reperire le risorse necessarie al pagamento del passivo l’Ente può accedere anche ad un mutuo, con oneri a proprio carico in aggiunta o in sostituzione delle alienazioni di beni immobili disponibili. – in caso di non adesione alla procedura semplificata,da parte della Giunta Comunale, questo Organo dovrà procedere con la procedura ordinaria,che prevede il deposito al Ministero dell’Interno del piano di rilevazione ed il pagamento di un acconto a tutti i creditori ammessi in base alla disponibilità di cassa, l’approvazione del piano di estinzione con il pagamento delle residue passività sino alla concorrenza della massa attiva realizzata; la parte non coperta cadrà inevitabilmente sull’Ente e, come indicato nell’apposita modulistica ministeriale, dovrà essere ripianata anche mediante l’adozione di piani di impegno pluriennali. – che l’importo complessivo di tutti i debiti ad oggi censiti è pari ad Euro 4.588.767,19, di cui Euro 2.220.917,64 da riconoscere (e più precisamente Euro 357.213,42 relativo a debiti di bilancio .ed Euro 1.863.704,22 relativo a debiti fuori bilancio),utili allo scopo le indicazioni del  Ministero dell’Interno “Il dissesto finanziario degli enti locali alla luce del nuovo assetto normativo”, ove si afferma “Questa procedura, non sempre applicata, dovrebbe invece essere sostenuta in tutti i casi in quanto permette un notevole risparmio e la soluzione di problematiche che si trascinano da anni; inoltre la transazione ed il relativo pagamento se da una parte permettono al creditore di ottenere l’immediata liquidità, d’altra parte solleva l’ente dal peso degli interessi e delle rivalutazioni monetarie che, dopo il rendiconto finale i creditori, se non ne hanno espressamente rinunciato, possono richiedere aggredendo direttamente le casse comunali. L’adozione della procedura semplificata è sicuramente uno strumento fondamentale per il risanamento.

Gianni Romano

Un Carnevale sempre più travolgente all'Umberto I

E’ stata una festa. E non solo perché era l’ultimo giorno di Carnevale o per la sfilata in maschera, il ballo e l’assaggio delle chiacchiere preparate dalle volontarie, ma perché la voglia di divertirsi e di ritrovarsi, al centro anziani “Umberto I”, sta diventando contagiosa. Ogni occasione è buona per condividere la passione del ballo (che tra gli “over 65” è molto diffusa), ed anche solo per incontrarsi, impiegando le ore, che potrebbero essere trascorse nella solitudine della propria casa, con la conoscenza di altre persone e lo svolgimento di attività ricreative sempre diverse.Il salone delle feste ha fatto così da cornice alla sfilata di abiti fantasiosi che hanno raccolto il favore del pubblico, sotto l’occhio attento della giuria – composta dal presidente del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, Luigi Cuomo; dalla referente dell’Area Promozione del CSV, Giulia Menniti; dalla presidente dell’Ada provinciale, Francesca Migliarese; da Eugenia Alfieri ed Annamaria Apicella dell’Anteas; da Caterina Mirarchi di “Amici con il Cuore” ed Annarita Magro di “Ave-Ama” –  allo scambio di culture diverse (hanno partecipato alla festa alcune donne marocchine con figli al seguito), alla riunione tra amici (gli allegri texani, ovvero Carmela Garcea, Ettore Santoro, Teresa Cacia, Elio De Santis, Natalina Merante, Franca Masciari e Giovanni Amico, hanno fatto furore con i loro cappelli, le camicie a quadri e gli stivali a punta) ed al piacere di farsi un po’ prendere in giro, anche solo con un cappellino a forma di girasole in testa o con una veletta alla “veneziana” sul volto. Con l’animazione musicale di Amato Lamanna e Mimmo Montesano dell’associazione “Ballando e cantando” di Franco Gallo, intervallata dalle canzoni di Antonio Veraldi, i partecipanti in maschera hanno dato il meglio di sé nei balli sociali e nei vari trenini su e giù per il salone, ai quali hanno anche aderito allegri nipotini, intenti a lanciare coriandoli qua e là, e nuovi invitati, coinvolti da un entusiasmo crescente. Travolto dalla baraonda generale anche Ninì, la piccola mascotte a quattro zampe della squadra del Catanzaro, con l’immancabile vestitino giallo e rosso: e dopo le danze, e la degustazione delle chiacchiere fritte sin dalla mattina, nella cucina del centro, dalle volontarie che hanno “maneggiato” ben quattro chili di farina, la brava presentatrice Antonella Mannarino, presidente di “Amici con il Cuore”, ha condotto tutti verso la fase finale dell’elezione delle tre maschere più belle. A premiare con oggetti in porcellana le prime tre classificate – Agneta Petrescu vestita da “Ragnatela”, il gruppo “country” e, prima fra tutti, l’arzilla Anna Cardamone con l’abito tipico di Settingiano – sono stati, rispettivamente, i consiglieri del CSV, Eugenia Alfieri e Guglielmo Merazzi, ed il direttore Stefano Morena.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

 

Soverato mancato pagamento delle spettanze,manifestazione davanti all’ospedale

Le loro proteste affidate a scritte sui lenzuoli stesi davanti all’ospedale”ci state privando della nostra dignità,vergogna”sono i lavoratori in gran parte donne,madri  e padri di famiglia ,dipendenti della società che ha in essere l’appalto per la pulizia dell’ospedale di Soverato la S. G .S. con sede a Reggio Calabria,il mancato pagamento di alcuni stipendi già bassi  già di suo, creano uno stato di disagio e di bisogno in una terra dove la parola lavoro è merce rara. Una manifestazione pacifica,che la delegata sindacale Sabrina Mellace ha messo al corrente con una sua nota alle forze dell’ordine,”nella mia qualità di delegata sindacale,dice la nota,comunico a questo comando che giorno 8 febbraio davanti all’ospedale si terrà una pacifica manifestazione di protesta causa il mancato  pagamento delle spettanze arretrate.” I lavoratori hanno stazionato davanti al parcheggio ospedaliero raccogliendo la piena solidarietà degli utenti,ma loro,i lavoratori non si possono esimere dal lavorare un contratto sindacale  lo dice a chiare lettere,ma come può  un lavoratore essere puntuale sul lavoro se non viene pagato? Come si può pretendere di essere precisi e puntuali sono da una parte se, la ditta è inadempiente? E poi per dirla, tutta si parla di stipendi che toccano se va bene, i 500 euro mensili,pochi,troppo pochi,ma bisogna accontentarsi se il pagamento fosse almeno puntuale,ma neanche  quello, “Circa trenta le persone che lavorano su Soverato, in condizioni non sempre agevoli dal momento che, con le due ore, due ore e mezzo al massimo di turno quotidiano per ciascuno, occorre farsi in quattro per garantire un livello decente di pulizia del nosocomio”, spiega Elisabetta Fruci, sindacalista della Filcams Cgil che segue da tempo questi lavoratori. In maggioranza donne, età media 35-40 anni, spesso con figli in età scolare da mantenere, con mariti a carico o separate. Questo l’identikit che Fruci disegna dei lavoratori S. G .S., che stanno vivendo giorni di gravissimo disagio e attendono risposte urgenti dall’azienda e dall’ASP. “Ho già scritto solleciti di pagamento all’azienda, all’ASP di Catanzaro e alle direzioni sanitarie, in mancanza di risposte concrete saremo costretti lunedì ad appendere striscioni davanti all’ospedale e riunirci in sit-in (cosa che è avvenuta puntualmente), annunciava Fruci, sottolineando la dedizione dei lavoratori nello svolgere il proprio delicato compito, ma al tempo stesso il loro stato di estremo disagio. “Quello stipendio serve loro per sopravvivere e non è giusto accumulare ritardi nelle mensilità senza certezze sul se e sul quando avverranno le liquidazioni”. Ma questa situazione penalizza anche i degenti ospedalieri,come si può pretendere un adeguato livello di pulizia consono per un ospedale con orari a singhiozzo? Due ore,massimo quattro al giorno,reparti,scale,sale operatorie,corridoi,uffici e luoghi comuni,tutto lasciato alla dignità lavorativa di queste persone che stanno garantendo un servizio senza ricevere le loro giuste spettanze,a quando si chiedono,questi lavoratori umiliati nella loro dignità personale, una definitiva soluzione?

                                                                                                                                Gianni Romano

 

Soverato – la stradonbosco 2016

Una lunga carovana arancione formata da giovani,famiglie con passeggini e biberon al seguito per la riuscitissima settima edizione della stradonbosco che ha registrato la partecipazione di cinquecento persone,raduno all’interno del cortile parrocchiale,iscrizioni pettorali con il numero,maglietta arancione  d’ordinanza con l’immagine di Don Bosco, la partenza  con la staffetta delle moto della polizia stradale,la gara lunga quattro chilometri e seicento metri  e che si è snodata per il lungomare e le vie cittadine e che ha visto la partecipazione del sindaco Ernesto Alecci,gli organizzatori si sono dichiarati più che soddisfati per la buona riuscita,don Gino Martucci e don Pasquale Rondinelli,varie le categorie presenti il primo classificato è stato Raffaele Lagani con il tempo di diciasette minuti,mentre il primo dei giovani categoria media è stato Attilio Alessio Amadori,ma hanno vinto tutti una bella giornata di aggregazione con tante famiglie presenti e partecipi. Una domenica   quella del 31 gennaio 2016   che ha visto in programma la 7^ edizione  della “ StradonBosco”  gara podistica non competitiva che rientra tra le attività che l’Oratorio Centro Giovanile Salesiano di Soverato,  propone durante i festeggiamenti in onore  di San Giovanni Bosco.  L’appuntamento per giovani e meno giovani era per le ore 10,15,  il raduno  previsto in Oratorio per camminare o correre insieme. La “StradonBosco”  nasce dal desiderio, di un’intera comunità parrocchiale, di promuovere e far riflettere i più giovani sui valori dello sport, dell’amicizia e della solidarietà. Quest’anno poi, in occasione del Giubileo della Misericordia, il ricavato ottenuto  dalle  iscrizioni, sarà devoluto al progetto di ristrutturazione della Canonica al fine di  ospitare una famiglia di profughi, inviata dalla Diocesi. Al termine della gara,ha avuto luogo la premiazione dei primi  classificati delle diverse categorie presso il  Salone Don Bosco. Hanno partecipato all’edizione 2016 della Stradonbosco   i gruppi  di Fit Walking di Soverato e di Roccella Jonica.

                                                                                                                                         Gianni Romano

Montepaone furto con scasso al distributore ESSO

Ladri seriali?Potrebbero essere sempre loro. Furto con scasso  nella notte,questa è la quinta volta che questo punto vendita carburanti viene preso di mira, ai danni del distributore carburanti ESSO situato alle porte della città sulla ex statale 106 ionica,ignoti approfittando del buio della notte hanno prima alzato con un palo le telecamere a circuito chiuso poste sul resto degli uffici,e poi grazie ad arnesi atti allo scasso hanno divelto una grata in ferro scardinandola dal muro,successivamente con una mazza hanno rotto la finestra e si sono introdotti nella sala destinata agli uffici,con passo svelto hanno portato via il registratore di cassa,al momento non è stato quantificato l’esatto ammontare del furto. Successivamente si sono recati presso l’esterno dove sono sistemate le pompe del carburante,incuranti delle telecamere a circuito chiuso posizionate sul tetto,hanno cominciato con una mazza a forzare il blocco dove è posizionato il selfservice,ma i grossi lucchetti posti a protezione della cassa dove sono custoditi i soldi ha retto,a questo punto i ladri approfittando dell’oscurità si sono allontanati facendo perdere le loro tracce. Questo dopo solo un giorno dal furto con scasso al bar ricevitoria SISAL dei fratelli Alfonso e Leo Gerace,e l’altro furto sempre con scasso al supermercato ARD Discount di via nazionale,stessa dinamica per tutti i tre furti,facce travisate,giovani e con uno zaino sulla spalle con all’interno gli attrezzi atti allo scasso,i carabinieri stanno visionando i filmati dei furti e sono alla ricerca di tracce per dare un nome e un volto agli autori di questi furti,ma i commercianti chiedono all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Migliarese a quando le installazione delle tanto reclamizzate “telecamere a circuito chiuso “ per il paese,una opera non più procrastinabile e urgente,così da dare con le immagini acquisite una mano agli inquirenti nel corso delle indagini.

                                                                                                                                       Gianni Romano

Gasperina il giorno della memoria con il sindaco Gregorio Gallello e il presidente ANPI Mario Vallone

Gasperina vuole tenere vivo il ricordo delle vittime della Shoah, attraverso alcune significative iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale,con il sindaco Gregorio Gallello,dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato Provinciale di Catanzaro e dalla biblioteca comunale “Saverio Grande”. “Ringrazio,dice Gallello, innanzitutto la scuola, con la sua dirigente, la professoressa Esposito Vivino, per aver voluto condividere questo momento insieme a noi. Ringrazio il Presidente dell’ANPI provinciale di Catanzaro, Mario Vallone, il professore Giovanni Petronio, studioso delle deportazioni dei calabresi, e la biblioteca comunale. Do il benvenuto al capitano dei carabinieri Sica, al maresciallo Misogano, al parroco don Carmelo Fossella, al corpo docente, agli studenti e a tutti voi. “C’è, in questa giornata della memoria,continua Gallello, il rischio che ogni forma di manifestazione possa rientrare nella retoricità che questo tipo di eventi solitamente fanno emergere. “La Shoah,continua Gallello, rappresenta il culmine dell’epoca più fosca della nostra storia. Partendo dal ricordo quotidiano di quelle brutalità noi possiamo rafforzare la coscienza della nostra identità attuale, della nostra opera di costruzione di un’Europa di libertà e di pace. “La memoria deve essere responsabilità soprattutto delle Istituzioni, in ogni ordine e grado, ed ecco perché siamo qui. Ognuno per la propria parte deve educare alla memoria e non semplicemente delegare ai sopravvissuti e ai racconti storici.”È un compito arduo, capace, però, conclude il sindaco Gregorio Gallello,di creare i presupposti affinché alcune brutalità su un essere umano non si ripetano mai più.“Parlare con le ragazze e i ragazzi nelle scuole è sempre il modo migliore per celebrare il Giorno della Memoria.,queste le parole del presidente provinciale ANPI Mario Vallone,Non saranno mai abbastanza i ringraziamenti per le Amministrazioni Comunali e le Scuole impegnate su questo versante. “Dopo settant’anni siamo ancora nella civilissima Europa a discutere di Muri e fili spinati. Campagne di odio sempre in movimento contro immigrati, popolo rom e sinti; omofobia dilagante,continua Vallone, antisemitismo sempre in agguato. E poi smettiamola di saltare per convenienza il capitolo sulle responsabilità italiane. Si nota in maniera a volte velata, a volte più evidente, l’idea di ricondurre tutto il male al nazismo insistendo sul mito, per la verità smontato dagli storici, degli italiani “brava gente”. Non ha forse qualche ragione Elena Loewenthal quando si chiede e ci chiede cosa sta diventando questo Giorno della Memoria? “Una cerimonia stanca, un contenitore vuoto, un momento di finta riflessione che parte da premesse sbagliate per approdare a uno sterile rituale dove,conclude Vallone, le vittime vengono esibite con un intento che sembra di commiserazione, di incongruo risarcimento”.

                                                                                                                                       Gianni Romano

Montepaone furto al famoso bar dei milionari”Cafe de la chance” è il dodicesimo in poco tempo

Ancora un furto,il dodicesimo per la cronaca al famoso bar ricevitoria dei fratelli  Leo e Alfonso Gerace,”caffe de la chance” il punto SISAL dove lo scorso anno si verificarono in sole 72 ore due vincite milionarie al superenalotto un caso più unico che raro,ignoti approfittando del buio della notte hanno prima rotto il grosso vetro antiscasso delle vetrine e poi si sono introdotti alla ricerca di soldi,rubato il cassetto dove è presente un fondo cassa ma non toccate le macchinette delle slot machine del videopoker saldate tra loro,tutto in pochi secondi,per commettere l’ennesimo furto ai danni della ricevitoria nonostante l’ubicazione centrale,il dodicesimo,troppi,questi gravi fatti rischiano di vanificare l’impegno di una famiglia che lavora sette giorni su sette,giorni dopo giorni,mesi dopo mesi,senza ferie, e che ha minacciato se le cose non cambiano, di chiudere e licenziare i loro dipendenti,in una terra come la Calabria dove un posto di lavoro,assicurato,pagato puntuale è merce rara, dopo l’ennesimo furto l’intervento dei fratelli Gerace,Leo e Alfonso” Dopo l’ennesimo furto la rassegnazione e l’abitudine sono lo stato d’animo che contraddistinguono questo momento, il vedere teppistelli  fare razzie delle tue cose e non poter fare nulla mi insulta come uomo e sopratutto come imprenditore che da lavoro a due padri di famiglia.” Devo ,continua lo sfogo,ad onor del vero ringraziare le forze dell’ordine che sempre si sono prodigati  nelle indagini per trovare i responsabili di questi furti. Ma qualcosa purtroppo si arena e anche quando si trovano i responsabili vedi furto di dicembre scorso , tutto rimane fermo non si vedono manette ai polsi. “Ora , continuano i fratelli,quindi ci troviamo io e mio fratello ad un bivio: aver ancora fiducia nella giustizia o percorrere altre vie?Aspettiamo,concludono i fratelli Leo e Alfonso Gerace, fiduciosi e ci risentiamo al prossimo furto .” Di seguito l’intervento del sindaco Mario Migliarese,”Nelle ultime ore alcune importanti attività commerciali attive sul nostro territorio hanno subito dei furti.  E’ d’obbligo esprimere a nome mio, e dell’intera Amministrazione Comunale di Montepaone, la solidarietà e vicinanza dell’intera comunità alle vittime di queste azioni deprecabili. I continui attacchi ,continua Migliarese,alle attività produttive rischiano di mettere ancora più in crisi il già fragile tessuto economico delle nostre aree, specie quando le attenzioni dei malviventi ricadono più volte sugli stessi soggetti. I fatti di quest’ultimo periodo ci fanno pensare che a Montepaone si possa verificare una recrudescenza della criminalità, continua Migliarese,dopo un periodo di relativa tranquillità.” La nostra Comunità sana e onesta, e noi Amministratori per primi, non possiamo consentire la realizzazione di una simile evenienza. Pertanto,continua Migliarese,ci attiveremo senza indugio affinché le forze dell’ordine aumentino i loro già importanti sforzi sul territorio, sia in funzione preventiva che repressiva, per assicurare i criminali alla giustizia.” Pur comprendendo le difficoltà del momento incitiamo coloro che hanno subito i furti e tutti i titolari di attività produttive a non lasciarsi vincere dallo sconforto e andare avanti, conclude il sindaco Mario Migliarese,con l’impegno da parte nostra di mettere in atto tutto quanto è in nostro potere per garantire di poter lavorare in sicurezza e tranquillità.”

                                                                                                                                                         Gianni Romano

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